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Cronaca

Fondazione The Club of Florence, a Mark Carney Renewed Humanism Award

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fondazione The Club of Florence ha assegnato il premio Renewed Humanism Award a Mark Carney, inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e la finanza climatica e fondatore di GFANZ, Glasgow Finance Alliance for Net Zero. La premiazione è avvenuta nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, alla presenza della vicesindaco di Firenze, Alessia Bettini.
Mark Carney, già governatore della Banca d’Inghilterra e del Canada, è stato premiato per la sua leadership nella gestione di GFANZ, insieme a Michael Bloomberg e per il suo impegno come inviato speciale delle Nazioni Unite sull’azione e la finanza climatica. GFANZ riunisce cinquecentocinquanta asset manager, banche e assicurazioni, che si impegnano a implementare azioni concrete verso un’economia “net Zero” in linea con gli accordi di Parigi sul clima.
“E’ un onore ed è particolarmente emozionante per me ricevere questo premio – ha detto Mark Carney – qui nella città che ha dato i natali all’Umanesimo. Una rivoluzione di pensiero che ha celebrato l’azione umana e ha ispirato un’enorme creatività nel perseguimento del bene comune. Siamo qui a discutere di un umanesimo rinnovato perchè quello spirito originale è andato avanti anche in modalità che hanno contribuito ad alcune delle grandi crisi del nostro mondo. L’umanesimo rinnovato è una filosofia che enfatizza la nostra responsabilità condivisa per l’esistenza del mondo, da parte di tutti gli individui”.
Con il Renewed Humanism Award, per la prima volta in Italia, Firenze ha ospitato i più importanti leader mondiali sull’azione per il clima e la finanza climatica, che hanno partecipato a un summit e una conferenza. Mark Carney, è stato premiato da Manuel Pulgar Vidal, già Ministro dell’Ambiente del Perù, Presidente del COP20, uno dei padri degli accordi di Parigi e Presidente onorario della Fondazione The Club of Florence.
“Con questo premio – ha detto Manuel Pulgar Vidal – stiamo celebrando tre cose: leadership, azione sul clima e progresso. Anche se potremmo farlo meglio, potremmo accelerare l’azione sul clima, a volte dobbiamo fermarci e celebrare la leadership. Stiamo premiando Mark Carney per la sua missione, la sua dedizione, la sua capacità di trasformare l’economia. Stiamo anche celebrando l’azione sul clima, che è un elemento chiave per organizzare settori diversi e per percorrere la transizione energetica suggerita dalla scienza. Dobbiamo anche celebrare che il settore finanziario non solo è più consapevole, ma ha iniziato ad adottare azioni importanti per sbloccare le risorse che sono una chiave per il progresso”.
In occasione del premio, inoltre, si è tenuta anche una discussione di alto livello sul ruolo che oggi il G7 – che si terrà quest’anno in Italia – può avere nell’accelerare il raggiungimento degli obiettivi della comunità internazionale sul clima e come far si che la transizione energetica avvenga rapidamente e in maniera inclusiva.
“Clima e ambiente si sono affermati tra le massime priorità nell’agenda globale – ha commentato Lucia Silva, Group Chief Sustainability Officer di Generali – al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile e a prova di futuro. Nel rispondere a questa sfida, è importante adottare un approccio rigoroso, misurabile e incentrato sulla collaborazione con tutti gli stakeholder, istituzioni, aziende, associazioni e regolatori. In Assicurazioni Generali da molto tempo abbiamo integrato la sostenibilità nel core business, a partire da prodotti assicurativi con caratteristiche ESG, agli investimenti verdi e sociali, così come alle nostre attività di valorizzazione della leadership femminile e di riduzione dell’equal pay gap. Vogliamo ricoprire un ruolo centrale nel supportare la transizione sostenibile della società verso modelli più verdi ed equi, per non lasciare nessuno indietro”.
Nato a Firenze, The Club of Florence accoglie periodicamente nel capoluogo le voci più autorevoli nel settore della sostenibilità e dell’azione climatica. Il Presidente onorario della Fondazione è Manuel Pulgar Vidal, considerato uno dei padri degli accordi di Parigi sul clima.
The Club of Florence ambisce ad accelerare la soluzione dei problemi affrontati dai decision maker nelle sedi preposte. Questa nuova fondazione, che ha base a Firenze, ma attività e respiro internazionali, favorisce il dialogo laddove le contrapposizioni di interessi impediscono una pronta e veloce risoluzione delle problematiche legate alla sostenibilità, l’ambiente e il clima.

– Foto The Club of Florence –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Spalletti “Roma esame di maturità, dobbiamo giocare da Juve”

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TORINO (ITALPRESS) – La Roma di Gasperini come banco di prova ideale per capire se a Bologna è davvero nata un’altra Juve. Luciano Spalletti ammette che la gara del “Dall’Ara” ha evidenziato “un’evoluzione. Ora bisogna andare a prendere altre cose, che abbiamo a portata di mano ma non sappiamo riconoscere. E’ mantenerle nel lungo periodo che fa la differenza”. E la sfida di domani all’Allianz Stadium può dire se la Juve è sulla strada giusta, non solo a livello di risultati ma anche di prestazioni. “L’essere belli dipende da quello che è attraente, trascinante per gli sportivi. E’ meglio avere gli abiti un pò stropicciati ma essere disponibili a fare quello che serve fare in partita: l’intensità, la corsa per recuperare una palla, le giocate di talento. Abbiamo dei margini di miglioramento, bisognerà vedere se in questo contesto di livello così tremendo a livello di corsa, di impegno mentale riusciamo a trovare gli spazi. Bisogna uscire dalla codifica, le situazioni cambiano in maniera rapida dentro la partita e devi essere bravo a riconoscerle velocemente”.

Anche per questo bisognerà fare una partita completa. Se giochi contro la Roma senza uno che fa la fase difensiva loro te lo fanno pesare. La scatola della partita va riempita con giocate, fisico, corsa. Quello di domani è un esame di maturità, da università, e sono curioso. Ho visto il gruppo allenarsi bene, ho visto i giocatori interessati e al livello necessario per giocarsela alla pari. E’ la continuità che crea l’eccezionalità”.

Dal tecnico di Certaldo parole al miele per il collega, il cui impatto nel calcio viene paragonato a quello di Sacchi. “Gasperini è uno di quello che mi ha messo curiosità da sempre, fa la differenza con il suo modo di ragionare, di praticare un mestiere. Da quelli come lui c’è da imparare, è un modello di fabbrica, il Gasp-Brand. Già da quando era a Crotone faceva uomo contro uomo e tutti i suoi ex calciatori che ora fanno gli allenatori giocano come lui. La Roma è una squadra veramente tosta, gioca un calcio totale”.

Ma la Juve ha tutto per non essere da meno. “E’ una questione di agire, non di reagire. Le cose che fai, devi farle da Juve, non conta con chi vai a giocare, conta giocare da Juve, è quello che fa la differenza”, insiste Spalletti, che glissa sul mercato e sul possibile arrivo a gennaio di un regista (“Non ho parlato di niente con la società, non mi interessa, non vado a cercare niente e non chiedo niente”) ma ritrova Bremer in difesa (“Domani gioca”) anche se Rugani e Cabal sono in dubbio. Ma la vera notizia è il ritorno di Milik, di nuovo arruolabile a oltre 570 giorni dall’ultima partita. “Milik per domani è convocato. E’ come un bambino felice che ha la possibilità di fare il gioco che gli è sempre piaciuto. Ha entusiasmo, sa che tipo di ruolo fa, è uno che ha delle caratteristiche importanti”.

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Non poteva mancare, infine, una battuta su David e sulle voci relative a un giocatore isolato dal resto dello spogliatoio ed escluso dalle cene di squadre. “Hanno fatto bene a non portarlo alle cene perchè la prima volta a cena ha messo il parmigiano sulla pasta alle vongole e non l’hanno più portato”, ironizza il tecnico bianconero.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Riccardi “Camera italiana in Cina supporta la nostra comunità d’affari”

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ROMA (ITALPRESS) – La Camera di Commercio italiana in Cina “promuove le relazioni economiche, commerciali, industriali tra i due Paesi, fornisce supporto e mostra quello che è il valore della comunità d’affari italiana nel mercato cinese”. Lo ha dichiarato il presidente della Camera di commercio italiana in Cina, Lorenzo Riccardi, intervistato dall’agenzia Italpress che, dopo aver celebrato il 17 dicembre l’accordo con l’agenzia cinese Xinhua, a gennaio aprirà un desk a Pechino proprio in collaborazione con l’associazione camerale italiana. Secondo Riccardi, gli investimenti italiani in Cina oggi “equivalgono a 15 miliardi di capitale aggregato investito”, impiegano 130 mila addetti e generano un fatturato di 30 miliardi di euro. “Ovviamente ci sono alcuni settori, alcune geografie, in particolare la Cina orientale, dove si concentra il maggior numero di investimenti”, ha precisato. La presenza italiana, se la si prova a dividere per settori, vede in prima linea, sia in termini di export che di investimenti, “i segmenti economici di maggior valore per l’Italia”, e quindi, secondo Riccardi, la meccanica, la tecnologia, il lifestyle, l’abbigliamento, la moda, il lusso e il design. “Certamente anche la sanità è un settore molto rilevante nelle relazioni tra i due Paesi”, ha proseguito. “Quello a cui puntare, quello che è più interessante, è nei dati dell’anno scorso: la crescita maggiore è stata dell’agri-food, quindi del settore alimentare, con un più 17% rispetto all’anno precedente”, ha infine aggiunto. Sempre secondo Riccardi, i due Paesi promuovono anche l’innovazione, la cooperazione in ambito finanziario il turismo e la cultura, “che sono anche componenti di rilievo della nostra economia”. La cooperazione e gli investimenti devono confrontarsi con una mentalità spesso diversa. La Cina, conferma Riccardi, è caratterizzata da strategie a lungo termine e piani quinquennali. “Il concetto stesso di piano quinquennale, che è la strategia del governo cinese per promuovere la propria direzione nello sviluppo economico, mostra che è necessario pianificare nel lungo o lunghissimo periodo. Bisogna investire, avere una propria presenza e anche un proprio management che coordini il progetto e sappia cogliere quelli che sono gli incentivi che la Cina promuove all’interno delle strategie di attrazione”, ha detto il presidente della Camera italiana in Cina. “Abbiamo menzionato l’innovazione: oggi la Cina, in particolare, ha delle agevolazioni per gli investimenti ad alto contenuto tecnologico o investimenti che promuovono la sostenibilità e il green. Ci sono anche alcune aree specifiche, come l’isola a sud di Hainan, la Greater Bay Area che ancora aggrega Hong Kong al Guangdong, e alcuni distretti di Shanghai con fiscalità privilegiata e politiche di attrazione”, ha concluso Riccardi.
(ITALPRESS).
-Foto Italpress-

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BAT Italia, Di Paolo “Corporate Affairs chiave per trasformazione azienda”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il corporate affairs è una figura manageriale a 360 gradi che racchiude public affairs e communication, fondamentale per operare in mercati altamente regolati come quello della nicotina”. Lo afferma Andrea Di Paolo, vicepresidente di BAT Italia e presidente del Comitato Esecutivo di Impact, la nuova community nata per promuovere questa professione, intervistato da Claudio Brachino per Primo Piano di Italpress.
Di Paolo, con oltre 20 anni di esperienza come General Counsel, è passato da poco più di un anno alla guida del corporate affairs di BAT Italia, multinazionale presente in 180 paesi con oltre 40 mila dipendenti e 69 siti produttivi. “All’interno di BAT le funzioni legal e corporate affairs erano state unite più di dieci anni fa. Recentemente sono state divise e mi è stata offerta l’opportunità di proseguire in quest’altra funzione”, spiega.
“La professione sta cambiando radicalmente, soprattutto per le competenze richieste”, richiamando il sondaggio SWG da cui è partita l’iniziativa Impact. “Pochi conoscono la figura del corporate affairs, molti invece conoscono il lobbista ma lo vedono negativamente, come qualcosa di poco trasparente. Questo accade soprattutto perchè in Italia, a differenza del mondo legale, non esiste una disciplina specifica nè un percorso universitario dedicato”.
Il manager evidenzia come il ruolo del corporate affairs moderno vada ben oltre la vecchia concezione di lobbying: “Servono competenze specifiche perchè il corporate affairs promuove standard etici condivisi, richiede investimenti in formazione e multidisciplinarità, lavora sulla comunicazione per posizionare e costruire la reputazione del brand aziendale attraverso progetti di shared value che diano valore alla comunità”.
I prossimi anni vedranno BAT impegnata su due direttive comunitarie cruciali: la Tobacco Excise Directive sulla fiscalità e la Tobacco Product Directive. “I prodotti di nuova generazione sono in continua evoluzione, senza combustione e a rischio ridotto, ma l’attuale normativa non li disciplina adeguatamente. Si sta lavorando a livello europeo per trovare la giusta tassazione e regolamentazione”, spiega Di Paolo.
L’Italia si distingue positivamente: “E’ stata molto virtuosa perchè tutti i prodotti di nuova generazione – tabacco scaldato, sigarette elettroniche e bustine di nicotina – sono già regolamentati sia da un punto di vista di prodotto che fiscale, secondo una visione di riduzione del danno graduata in base alla scala di rischio rispetto alle sigarette tradizionali”.
Il 2025 è stato un “anno di soddisfazioni”, con BAT Italia che ha posto “le fondamenta per una componente centrale del gruppo”. Nel 2021 l’azienda aveva avviato un investimento di mezzo miliardo in cinque anni a Trieste, anticipato ora di due anni: “Abbiamo ampliato lo stabilimento da 10 mila a 30 mila metri quadri di area produttiva, inaugurando a settembre 16 nuove linee produttive per le nuove categorie, fregiandoci del Made in Italy, sinonimo di standard qualitativi elevati”.
Parallelamente, BAT ha rinnovato con il Ministero dell’Agricoltura il memorandum di intesa per l’acquisto fino a 15mila tonnellate di tabacco italiano nei prossimi tre anni. “Sosteniamo la filiera agricola nazionale più importante d’Europa, formata da 400 piccole e medie imprese con 6mila occupati in Campania e Veneto, dando loro certezza per il futuro”, afferma Di Paolo.
L’innovazione tecnologica caratterizza anche l’agricoltura: “Abbiamo introdotto un progetto basato su intelligenza artificiale e satelliti che digitalizza la filiera e fornisce suggerimenti ai tabacchicoltori. Il sistema monitora le singole piante e invia alert in tempo reale sui fabbisogni di acqua, pesticidi e concimi, evitando sprechi e spargimenti a largo spettro”.
“Siamo riusciti a far vedere alla casa madre che in Italia le cose si fanno e si possono fare bene”, conclude Di Paolo.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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