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Economia

Contratto di programma Mit-Anas 2021-2025, investimenti per 16,2 mld

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il via libera del Cipess, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha presentato insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega al Cipess, Alessandro Morelli, e all’amministratore delegato di Anas Aldo Isi, il Contratto di Programma Mit-Anas 2021-2025.
‘L’approvazione del nuovo Contratto di Programma rappresenta per Anas (società del Gruppo Fs Italiane) una importantissima iniezione di risorse su tre fronti – si legge in una nota -: quello delle nuove opere, quello della manutenzione programmata e quello dell’innovazione tecnologica. Anas potrà contare su 6 miliardi in più di finanziamenti rispetto al Contratto di Programma precedente, che svilupperanno nuovi investimenti pari a 16,2 miliardì.
Nello specifico gli investimenti previsti dal Contratto di Programma 2021-2025 sono pari a circa 44 miliardi di euro, così suddivisi: circa 37 miliardi di euro in nuove opere; circa 5 miliardi di euro in manutenzione programmata; circa 2 miliardi di euro a supporto di progetti in fase di approvazione, per lavori in corso e per investimenti in tecnologia. Per le nuove opere gli interventi sono così strutturati: nel 2021-2022 sono stati appaltati 47 interventi per un investimento complessivo di 4,1 miliardi di euro; nel 2023 sono stati appaltati 39 interventi per un investimento complessivo di 5,2 miliardi di euro; nel 2024, grazie ai nuovi finanziamenti assentiti, sono previsti 60 interventi per 7,1 miliardi di euro; dal 2025 sono programmati 106 interventi per un totale di 20,4 miliardi di euro.
Il Piano prevede interventi di adeguamento e messa in sicurezza, completamento di itinerari e nuove opere per il potenziamento e lo sviluppo della rete Anas. Per molte di queste opere la nomina di Commissari Straordinari ha consentito un maggior impulso alla progettazione e realizzazione delle infrastrutture. Il Piano prevede tra i principali investimenti:

PIEMONTE
Oltre alla variante di Demonte, che da sola vale 92 milioni di euro, completato il finanziamento di: il 3° lotto della variante di Mondovì, per complessivi 171 milioni; gli interventi sulla SS 337 della Val Vigezzo, per complessivi 148 milioni. Nel contratto vi sono inoltre la Pedemontana piemontese e la tangenziale di Asti, già finanziate l’anno scorso.

VALLE D’AOSTA
Completamento del finanziamento di diversi interventi di messa in sicurezza sulla SS26, che si aggiungono ai lavori sulla variante di Etroubles, opera incompiuta riavviata l’anno scorso.

LOMBARDIA
La tratta “A” della Vigevano-Malpensa, per circa 184 milioni di euro, che si aggiungono alla tratta “C” già finanziata.
Alla Vigevano-Malpensa si aggiungono vari interventi, alcuni dei quali connessi alle Olimpiadi (ad es. la variante di Edolo), e altri fortemente richiesti dal territorio, come il ponte di Ostiglia o la progettazione del “noto” peduncolo di Vedano Olona.

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VENETO
E’ stata finanziata la variante alla statale 12 a Verona, che vale circa 260 milioni di euro. A questa si aggiunge la variante sulla statale 10 (80 mln) e diversi interventi già finanziati e molto attesi dal territorio: la tangenziale di Vicenza, il 4° lotto della tangenziale di Treviso, la variante di Vittorio Veneto. E ancora la progettazione del collegamento tra la Transpolesana e la Romea, e del nuovo collegamento Ravenna-Mestre. Per le Olimpiadi sono state finalmente finanziate la variante di Cortina e la variante di Longarone.

FRIULI-VENEZIA GIULIA
In Friuli-Venezia Giulia assegnati oltre 30 milioni ad interventi di riqualificazione sulla SS 52 “Carnica”.

LIGURIA
In Liguria la principale novità è il finanziamento della variante di Capo Noli (circa 60 milioni), che è solo un “pezzo” di tanti interventi sulla Aurelia, contenuti nel contratto, come le varianti di Imperia, Savona e La Spezia.

EMILIA-ROMAGNA
200 milioni per il tratto Rio Cernusca -Rivergaro sulla SS 45 “della Val Trebbia e l’investimento di ammodernamento sulla SS 16 “Adriatica” (250 milioni).

TOSCANA
Oltre alla tangenziale di Lucca, interventi già programmati sulla E78 e il collegamento tra gli svincoli di Prato.

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UMBRIA
Agli interventi di miglioramento dell’accessibilità a Perugia, si aggiungono quelli già programmati sulla “Tre Valli Umbre” e poi il “nodo di Perugia”, per il quale si sta studiando una formula di finanziamento ad hoc.

MARCHE
Nel territorio marchigiano, oltre alla galleria della Guinza sbloccata nei mesi scorsi, finanziato il tratto da Fabriano Est a Fabriano Ovest della cosiddetta “Pedemontana delle Marche” (per quasi 100 milioni di euro), cui si aggiunge il completamento del finanziamento per interventi già programmati sulla statale 78 “Picena” e sulla Grosseto-Fano.

LAZIO
Oltre ai tanti interventi di messa in sicurezza sulla “Salaria” (anche grazie al finanziamento ad hoc inserito nella legge di bilancio 2023), finanziati interventi di potenziamento degli svincoli sul Grande Raccordo Anulare e si parte con i primi interventi sulla Orte-Civitavecchia.

ABRUZZO
Oltre ai diversi interventi di messa in sicurezza sulla SS81 Piceno-Aprutina, è finanziato il 4°lotto della Teramo-Mare che vale circa 175 milioni di euro.

MOLISE
Finanziati i progetti per alcuni viadotti in punti critici: oltre a quelli sulla variante di Agnone, anche quelli sulla diga del Liscione sulla Fondovalle del Biferno.

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CAMPANIA
Finanziato il raddoppio fino allo svincolo di Angri-Bosco Realesulla statale 268 “del Vesuvio”, per oltre 160 milioni di euro.

PUGLIA
Finanziato il tronco Barletta-Bari sulla statale 16 Adriatica.

BASILICATA
60 milioni di euro di finanziamento per il superamento della frana sulla SS18 verificatasi a Maratea e avvio delle attività progettuali per l’itinerario Salerno-Potenza-Bari.

CALABRIA
Oltre al 5° lotto della Trasversale delle Serre, è finanziato per 3 miliardi di euro il tratto da Sibari a Catanzaro della SS 106, i cui lavori partiranno nei prossimi mesi.

SICILIA
In Sicilia interventi finanziati su alcuni tratti dell’itinerario Agrigento – Palermo e della statale 284 “Occidentale etnea”.

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SARDEGNA
Finanziamenti rilevanti sulla statale 131 “Carlo Felice”, per circa 150 milioni di euro, e vari interventi sulla medesima arteria e sulla 126 “Occidentale Sarda”.

I dati relativi al periodo 2021-2023 indicano una produzione pari a oltre 1 miliardo e 100 milioni nel 2021, incrementati a 1 miliardo e 300 milioni nel 2022 e a 1 miliardo e 500 milioni nel 2023, per un totale, nel triennio, pari a circa 4 miliardi di euro.
Nell’ambito della manutenzione programmata sono previsti interventi su piano viabile, opere d’arte, opere complementari, barriere di sicurezza e impianti. Vanno aggiunte le risorse legate agli interventi non programmati derivanti dagli esiti delle ispezioni di ANSFISA, le risorse per l’applicazione delle recenti Linee guida ponti, viadotti e gallerie, nonchè quelle destinate alla implementazione del fondo “Danni ed Emergenze” e fondo “Progettazione manutenzione”. A partire da quest’anno è stato istituito inoltre un fondo ad hoc per il dissesto idrogeologico e sono state fornite ulteriori risorse per gli interventi di mitigazione acustica. Gli interventi di manutenzione rappresentano il 44% circa delle nuove risorse allocate con il CdP 2021-2025.
Il nuovo Contratto di Programma, oltre la programmazione 2021-2025, contiene anche le nuove opere da inserire nella prossima programmazione. Nella sezione “Area Inseribilità – Studi e Progettazioni” sono infatti indicati gli interventi con le risorse destinate alle attività di progettazione per la definizione dei successivi aggiornamenti del Contratto di programma. Nell’ambito degli investimenti tecnologici sono previsti interventi per un investimento che passa da 75 milioni nel 2023 a circa 135 milioni nel 2024 fino a circa 220 nel 2025, per un totale di circa 430 milioni.
Gli interventi previsti si concentrano principalmente su implementazione e completamento di Smart Mobility e Digital Road; gestione ed evoluzione dell’infrastruttura IT e del nuovo Data Center; sviluppo di nuovi trend di innovazione e servizi sperimentali; Sistemi a supporto della mobilità e della sicurezza, manutenzione e controllo del traffico; Sistemi per il monitoraggio dinamico delle opere d’arte. Inoltre, si proseguirà con l’impegno nell’ambito della sostenibilità con investimenti nelle Green Roads, progettualità volte alla elettrificazione della rete Anas e alla realizzazione di sistemi per la ricarica ad induzione, oltre che con la ricerca applicata e la progettazione di soluzioni innovative per abilitare la transizione al green.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Saipem, intesa per la fusione con la norvegese Subsea7

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MILANO (ITALPRESS) – Saipem e Subsea7 hanno raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. La Proposed Combination darebbe vita a un leader globale nel settore energy services.
La società risultante dalla fusione tra Saipem e Subsea7 (la “Combined Company”) sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, Ricavi per circa 20 miliardi di euro[3] ed EBITDA di oltre 2 miliardi di euro.
Avrà un’organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager.
Potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale
Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company
Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione
Ci si aspetta che la Proposed Combination generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro
Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l’impegno a votare a favore dell’operazione.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026.
I top management di Saipem e Subsea7 condividono la convinzione che vi sia un solido razionale nella creazione di un leader globale nel settore energy services, considerando, in particolare, le crescenti dimensioni dei progetti dei Clienti. Saipem e Subsea7 sono fortemente complementari in termini di offerta di mercato e di aree geografiche. L’unione dei due business creerebbe ulteriore valore per gli azionisti sia nell’attuale contesto di mercato, sia nel lungo termine.
CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. In tale ambito è previsto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Combined Company sia designato da Siem Industries, mentre l’Amministratore Delegato sia designato da CDP Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia nominato Amministratore Delegato della Combined Company[5], mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato Amministratore Delegato della società che gestirà il business Offshore della Combined Company. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem.
La Combined Company sarebbe creata mediante fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest’ultima ridenominata Saipem7. La Combined Company avrebbe sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%,

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Cdp sigla tre nuove intese con gli Emirati Arabi Uniti

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ROMA (ITALPRESS) – Promuovere la creazione di nuove opportunità per imprese italiane ed emiratine, sostenere la produzione e installazione di impianti di energia rinnovabile e i finanziamenti a progetti innovativi di gestione dell’acqua con particolare focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei del Governo italiano. Sono questi gli obiettivi dei tre Protocolli d’intesa siglati alla presenza del Presidente del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini nel corso del Business Forum Italia-Emirati Arabi Uniti organizzato in occasione della visita in Italia del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sua Altezza Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, che rafforza ulteriormente le relazioni economiche bilaterali avviate con la visita della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Emirati nel 2023.
In particolare, l’accordo siglato con l’Abu Dhabi Investment Office (ADIO), Ente governativo responsabile del sostegno agli investimenti del settore privato ad Abu Dhabi, faciliterà l’accesso delle aziende italiane, comprese quelle nel portafoglio di CDP, alle opportunità di investimento negli Emirati Arabi e accompagnerà le imprese emiratine sul mercato italiano.
Energia e acqua sono al centro degli altri due accordi siglati con AMEA Power, società con sede ad Abu Dhabi attiva nel settore delle rinnovabili, e Metito Utilities, azienda specializzata nel settore delle risorse idriche, finalizzati a sostenere il settore privato nei Paesi partner.
Il primo mira a identificare aree di collaborazione in progetti di energia green e infrastrutture sostenibili, con un focus prevalente sui Paesi prioritari del Piano Mattei . Il secondo consentirà di individuare iniziative promosse dalla utility emiratina, sostenendo progettualità in ambiti strategici nella gestione del ciclo idrico, come la desalinizzazione e il trattamento delle acque.
“In uno scenario economico in continua trasformazione, è essenziale creare nuove alleanze per incentivare investimenti, innovazione e crescita sostenibile in settori strategici come il sostegno alle imprese, le infrastrutture energetiche e la gestione delle risorse idriche – ha spiegato Giovanni Gorno Tempini, Presidente CDP -. In questo nuovo contesto gli accordi firmati contribuiranno a consolidare ulteriormente i rapporti economici tra Italia e Emirati Arabi Uniti. Grazie a queste collaborazioni, potremo inoltre accrescere l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti per progetti di sviluppo in aree strategiche come l’Africa, in linea con il Piano Mattei del Governo italiano”.

– Foto ufficio stampa Cdp –

(ITALPRESS).

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Zoppas “Emirati Arabi mercato strategico per il Made in Italy”

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ROMA (ITALPRESS) – “Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un mercato strategico per il Made in Italy, con un valore dell’export che nel 2024 ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, registrando una crescita del 21% rispetto all’anno precedente e dell’11% tra il 2022 e il 2023. I comparti con le migliori performance sono stati la meccanica (+28%), la gioielleria (+11%), la moda (+36%), l’agroalimentare (+6%), le apparecchiature elettriche (+52%) e l’arredamento (+24%)”. Lo afferma il presidente di ICE, Matteo Zoppas, in occasione del Business Forum Italia-Emirati Arabi Uniti in corso a Roma.
“Se consideriamo che a livello generale la media dell’export 2024 del made in Italy eI’ rimasto stazionario rispetto all’anno precedente, questi dati sottolineano il ruolo da unicorno degli Emirati come hub commerciale e finanziario di interesse globale e la crescente domanda di eccellenze italiane in settori chiave come agroalimentare, moda, design e infrastrutture grazie anche alla presenza di una forte componente internazionale della popolazione – aggiunge -. ICE, in sinergia con SACE, SIMEST, Cdp e tutti gli attori del Sistema Paese, lavora per rafforzare la presenza internazionale delle imprese italiane, in particolare delle PMI, attraverso strumenti concreti di promozione e sviluppo commerciale. Con una rete di oltre 90 uffici nel mondo e circa 50 iniziative di rilievo solo negli Emirati negli ultimi tre anni, facilitiamo l’accesso al mercato locale mettendo in contatto le aziende italiane con potenziali partner e buyer”.
“Per il 2025, oltre a Gulfood, fiera di riferimento per il settore agroalimentare che si è tenuta a fine gennaio sono giàI’ state confermate 14 iniziative tra cui, la Settimana della Moda Italiana a Dubai, i padiglioni italiani alle fiere AEEDC 2025 e Dubai international boat show 2025 e il Big Five Global, evento di riferimento per il settore delle costruzioni e delle infrastrutture, comparti in forte espansione che offrono significative opportunitàI’ di business per le aziende italiane, inclusi i produttori di arredamento, materiali elettrici e componenti per l’edilizia – sottolinea Zoppas -. L’Italia eI’ oggi il decimo fornitore mondiale degli Emirati e il nostro obiettivo eI’ consolidare e potenziare questa posizione. Attraverso attivitàI’ di incoming di buyer emiratini in Italia e di imprese italiane negli Emirati, ICE continua a svolgere un ruolo essenziale nella promozione del Made in Italy, coniugando marketing e sviluppo commerciale. Il nostro impegno eI’ affiancare le aziende italiane in un percorso di crescita internazionale, valorizzando la qualitàI’, l’innovazione e il saper fare che rendono il nostro Paese un punto di riferimento nel mondo”.

– Foto ufficio stampa ICE –

(ITALPRESS).

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