Cronaca
Milano, al via domani la mostra “Dal cuore alle mani: Dolce&gabbana”
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11 mesi fa-
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MILANO (ITALPRESS) – Apre a Palazzo Reale, in anteprima mondiale, la mostra “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana”, la prima dedicata alle inconfondibili creazioni di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, in programma da domenica 7 aprile a mercoledì 31 luglio 2024. Promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e IMG, la mostra è curata da Florence Mùller, docente e autrice di fama internazionale, già direttrice dell’Union Française des Arts du Costume al Musèe des Arts Dècoratifs di Parigi e curatrice Moda e Arte Tessile al Denver Art Museum e sceglie Milano come prima tappa di un itinerario internazionale che includerà alcuni dei centri culturali più importanti al mondo. “Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana” è una dichiarazione d’amore alla cultura italiana, ispirazione e musa dello spirito del marchio sin dalle sue origini, e ripercorre lo straordinario processo creativo dei suoi fondatori: dal cuore, da cui scaturiscono le idee, alle mani, mezzo attraverso cui prendono forma. La devozione che la casa di moda da sempre riserva al Fatto a Mano si traduce in un dialogo unico tra tradizione artigianale e contemporaneità. In mostra a Palazzo Reale anche una serie di installazioni immersive e di opere d’arte digitale appositamente commissionate, in cui i molteplici linguaggi della creatività sono posti in dialogo con le creazioni uniche del brand, costruendo un viaggio attraverso i temi cardinali dello stile di Dolce&Gabbana: dalle arti visive all’architettura, dalla musica alle tradizioni italiane, dal teatro alla dolce vita. Il racconto prende avvio dagli spazi esterni di Palazzo Reale: il percorso espositivo prende il via con una serie di opere d’arte digitale realizzate da rinomati visual artist della scena contemporanea, che hanno fornito la loro interpretazione delle creazioni di Dolce&Gabbana. Tra questi Felice Limosani, Obvious Art, Alberto Maria Colombo, Quayola, Vittorio Bonapace e Catelloo. Il percorso prosegue al Piano Nobile di Palazzo Reale con una sequenza di dieci sale che esplorano le tematiche fondanti l’essenza della casa di moda, a partire da uno spazio interamente dedicato al Fatto a Mano. Ad accogliere i visitatori, i dipinti ispirati al Grand Tour delle collezioni di Alta Moda di Dolce&Gabbana firmati da Anh Duong, la cui estetica iconica si fonde sinergicamente con l’identità del marchio in stretto dialogo con la selezione di capi presentati in questa sala. La seconda sala è dedicata all’arte della lavorazione del vetro veneziano. L’allestimento si snoda tra specchi e lampadari di alta caratura artigianale, creazioni pensate per riflettere i minuziosi dettagli di ricami e cristalli che arricchiscono gli abiti presentati al loro fianco. La terza sala è un tributo a “Il Gattopardo”, riferimento costante nella visione di Dolce&Gabbana. Gli ambienti della versione cinematografica di Luchino Visconti del romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa sono rievocati a Palazzo Reale con un setting immersivo che riproduce la famosa scena del ballo. Al tema della devozione è dedicata la quarta sala, che si presenta avvolta in un’atmosfera barocca: sotto l’egida del Cuore Sacro, lo spazio presenta un contemporaneo sancta sanctorum, uno scrigno che custodisce una selezione di creazioni di Alta Moda e Alta Gioielleria che alternano il fascino del nero Sicilia all’opulenza dell’oro. Cuore della mostra è la quinta sala, che fornisce uno speciale scorcio su quella pratica laboratoriale che è il fulcro dell’Alta Moda, dell’Alta Sartoria e dell’Alta Gioielleria di Dolce&Gabbana. Questo spazio, che riproduce fedelmente gli ambienti della sartoria e dei laboratori della casa di moda, vedrà sarti e artigiani lavorarvi realmente tutti i venerdì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, per offrire al visitatore un viaggio nella realizzazione di queste creazioni, dall’ideazione alla finalizzazione. Il percorso prosegue con un focus sull’architettura, disciplina cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana frequentemente attingono. L’installazione immersiva presentata nella sala esprime questa connessione ricorrendo al videomapping in dialogo con le opere d’arte rinascimentali che adornano la selezione di abiti posta al centro della sala. La ricchezza della tradizione artigianale siciliana rivive nella settima sala grazie a una speciale installazione decorata a mano da maestri pittori della maiolica e del Carretto Siciliano e arricchita dalla video-documentazione del loro lavoro in corso d’opera. Qui si stagliano alcune delle creazioni Dolce&Gabbana Alta Moda che trasfigurano il simbolo popolare del Carretto Siciliano in arte da indossare. L’esplorazione della tradizione artistica siciliana prosegue nell’ottava sala con l’omaggio a Giacomo Serpotta, maestro del periodo Barocco che dedica il proprio talento alla lavorazione dello stucco. Qui è esposta una selezione di abiti della Collezione Alta Moda “Stucchi” che si fonde con lo spazio circostante in una grande sinfonia visiva.
La nona sala riflette la dimensione del mito, dell’opulenza e del sogno: da un lato, le divinità greche che si materializzano sotto forma di abiti eterei provenienti dalla Collezione Alta Moda presentata nella Valle dei Tempi di Agrigento; dall’altra, una selezione di creazioni di Alta Sartoria impreziosite da eleganti lavorazioni a mosaico celebrano la ricchezza delle basiliche bizantine italiane. Il percorso espositivo si conclude con la decima sala, dedicata al forte legame che unisce il mondo dell’Opera e la visione di Dolce&Gabbana. L’ambiente di Palazzo Reale si scompone e riprende forma nella rappresentazione dell’interno di un teatro all’italiana, dove il sipario cremisi e gli ordini dei palchi si aprono su una scena che vede protagoniste le creazioni ispirate alle Opere più amate dagli stilisti. La collaborazione tra Palazzo Reale e Dolce&Gabbana nata in occasione della mostra “Dal Cuore alle Mani” ha prodotto un ulteriore progetto espositivo che si snoda nelle sale degli Appartamenti di Parata, sempre al piano nobile di Palazzo Reale, dal titolo “Tesori Riflessi”. Il percorso, visitabile gratuitamente, mette in relazione alcuni pezzi storici che arredavano e impreziosivano la Reggia di Milano durante il periodo napoleonico con creazioni di alta gioielleria e design firmate Dolce&Gabbana. Grazie al contributo della maison, infatti, è stato possibile restaurare anche arredi e oggetti d’arte risalenti all’epoca in cui il Palazzo era Residenza Reale. Durante il dominio napoleonico, infatti, Milano è stata una fucina di talenti e scenario per la nascita di nuovi stili artistici e nuovi movimenti artigiani, sorti grazie all’impulso dato dal Vicerè d’Italia, Eugenio de Beauharnais, che ha promosso la nascita di nuove botteghe e manifatture. In mostra le opere e i lavori di artisti di straordinario talento, attivi tra ‘700 e ‘800 e protagonisti della creazione dell’apparato decorativo e del corredo del Palazzo Reale, che hanno influenzato la moda, il gusto e il design anche nei secoli successivi: il mosaicista Giacomo Raffaelli, la manifattura Manfredini, il decoratore Giocondo Albertolli e l’arazziere Michel Audran. Queste opere rimarranno esposte negli Appartamenti di Parata anche dopo la chiusura dell’esposizione, andando ad arricchire le sale storiche del Palazzo in maniera permanente. Il focus così concepito valorizza dunque il patrimonio storico-artistico della reggia milanese e restituisce al pubblico parte delle sue collezioni.
“Questo ampio progetto espositivo è il frutto di un vero e proprio ‘tessutò di sapienza e arte, realizzato grazie a quella che possiamo definire un’autentica collaborazione tra Palazzo Reale e Dolce&Gabbana – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -. Il progetto si sviluppa su più livelli che raccontano la storia di una delle più grandi maison di moda al mondo: la stupefacente sapienza artigianale di cui l’Italia è, ed è sempre stata, ricchissima; il viaggio tra le molteplici fonti di ispirazione dei due celebri stilisti, legate a doppio filo alla storia del nostro Paese, che spaziano dall’arte all’architettura, dalla musica al cinema; uno straordinario spettacolo in cui l’abito, magnifico, è però solo uno degli elementi espressivi di una visione più alta, più completa e più grande; la generosità di due artisti che condividono l’amore per Milano, non solo scegliendola come prima tappa del tour mondiale della loro prima grande mostra, ma anche sostenendo i restauri di opere e ambienti di Palazzo Reale, compresa la meravigliosa Sala del Trono”. Lo stretto legame tra Dolce&Gabbana e la Milano artistica e culturale si manifesta anche nelle modalità condivise di accesso alla mostra: l’ingresso alla mostra è infatti gratuito per tutti i possessori della Milano Museo Card, che al costo di 15 euro – lo stesso prezzo del biglietto d’ingresso alla mostra “Dal Cuore alle Mani – consente l’ingresso libero ai Musei Civici del Comune di Milano per un anno e lo sconto del 20% sui biglietti delle mostre di Palazzo Reale, Pac Padiglione d’Arte Contemporanea e Fabbrica del Vapore. Oltre, naturalmente, a consentire di rivedere la grande mostra più volte, gratuitamente.
(ITALPRESS).
Foto: Ufficio Stampa Comune di Milano
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MILANO (ITALPRESS) – Valorizzare gli spazi milanesi dello storico polo culturale dell’Associazione laicale religiosa Angelicum con l’obiettivo di aumentarne la fruizione da parte di artisti, professionisti e cittadini. E’ quanto prevede il protocollo d’intesa siglato a Palazzo Lombardia dall’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso insieme alla vicepresidente dell’Associazione Angelicum, suora Battista Stefania Anelli e al consigliere Franco Cambielli. Situato in piazza Sant’Angelo a Milano, il luogo che ospita l’associazione è stato realizzato tra il 1939 e il 1947 e negli anni ha ospitato concerti, spettacoli teatrali e incontri culturali. “Grazie a questa intesa – ha dichiarato l’assessore Caruso – questa storica sede potrà essere ancora più accessibile. Vogliamo che l’Angelicum di Milano diventi un punto di riferimento per la cultura lombarda, un luogo di scambio, creatività e condivisione. La nostra regione ha una ricchezza culturale straordinaria e il nostro obiettivo è quello di valorizzarlo attraverso spazi che possano ospitare eventi di qualità, aperti a un pubblico sempre più ampio”. “L’arte e la cultura devono essere parte della quotidianità delle persone – ha concluso – e lavoreremo perchè l’Angelicum sia sempre più aperto e vissuto dai cittadini, dalle famiglie e dai giovani”. L’accordo prevede la collaborazione tra Regione Lombardia e l’Angelicum per la programmazione di eventi e attività culturali: iniziative che spaziano dalla musica al teatro, dalle arti visive alla letteratura. L’associazione metterà a disposizione i propri spazi, mentre la Regione si impegnerà a promuovere questa opportunità attraverso i canali istituzionali, coinvolgendo il maggior numero possibile di realtà culturali e sociali. L’intesa si inserisce nel Programma Triennale per la Cultura 2023-2025 di Regione Lombardia, che, tra le altre cose, punta a valorizzare luoghi storici e culturali, per caratterizzarli quali hub creativi per la comunità. “Parlando con l’assessore Caruso – ha affermato la vice presidente dell’Associazione Angelicum – mi è piaciuta molto l’idea della ‘cultura che curà. Il legame con Regione Lombardia è una carta vincente per promuovere questo concetto. Il teatro Angelicum si occupa di musica e spettacolo ispirandosi allo stile francescano”.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia
Cronaca
Università, nasce l’Economics and Management Research Lab di Unibg
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1 ora fa-
25 Febbraio 2025di
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BERGAMO (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato questa mattina presso la sede di via L. Querena a Bergamo, l’Economics and Management Research Lab dell’Università degli studi di Bergamo. Il laboratorio, frutto della collaborazione tra i Dipartimenti di Scienze Aziendali e di Scienze Economiche, rappresenta un polo innovativo dedicato alla ricerca di frontiera e all’attività accademica di giovani ricercatori e dottorandi. Il Research Lab è uno spazio moderno e dinamico, progettato per favorire la collaborazione interdisciplinare tra giovani studiosi e ricercatori esperti. L’openspace, riservato e accessibile senza vincoli di orario, consente un’interazione continua, stimolando il confronto tra diverse discipline dell’Economia e del Management e favorendo l’attivazione di sinergie per il miglioramento della qualità della ricerca. Oltre ai giovani ricercatori che hanno da poco conseguito il dottorato di ricerca e ai dottorandi, il Research Lab ospita anche i ricercatori che collaborano al progetto GRINS (Growing Resilient, INclusive and Sustainable), finanziato nell’ambito del PNRR e sostenuto dall’Unione Europea – NextGenerationEU, che mira allo sviluppo di modelli e azioni per supportare famiglie, imprese e decisori politici nelle scelte economico-finanziarie. Il progetto prevede anche l’implementazione di tecnologie abilitanti e la fornitura di una piattaforma dati (Amelia) destinata ai decisori politici. All’inaugurazione sono intervenuti il Rettore, Sergio Cavalieri, la Direttrice del Dipartimento di Scienze Aziendali, Daniela Andreini, e il Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, Gianmaria Martini. Con loro anche il Direttore del Dottorato in Management Accounting and Finance, Sergio Ortobelli Lozza, e il Direttore del Dottorato in Economics, Francesco Cinnirella. Intervenuti anche un rappresentante dei dottorandi in Management Accounting and Finance e in Business & Law e uno dei dottorandi in Economics; oltre ai post-doc che hanno condiviso le loro esperienze e aspirazioni accademiche e al rappresentante dei ricercatori del progetto Grins. “Con questa inaugurazione – spiega il Rettore, Sergio Cavalieri -, l’Università degli studi di Bergamo conferma il proprio impegno nella promozione della ricerca avanzata e nella valorizzazione dei giovani talenti accademici, offrendo loro un ambiente stimolante e altamente collaborativo, dove poter sviluppare appieno il proprio potenziale”. “Il Research Lab – spiega il Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche, prof. Gianmaria Martini – è un’opportunità rilevante per l’attività di ricerca nell’area economica di giovani all’inizio della carriera accademica. Possono in questo modo mettere a terra sinergie nelle tecniche di analisi, database disponibili, nuovi contributi rilevanti in letteratura, stimolando in tal modo la ricerca di tutti i membri del DSE”. “In momenti di grande accelerazione e di virtualità – aggiunge la Direttrice del Dipartimento di Scienze Aziendali, Daniela Andreini -, avere uno spazio fisico dove prendersi il tempo per sperimentare, discutere e cogliere i significati dei risultati è un’attività fondamentale per i nostri giovani ricercatori. Come diceva Maria Sklodowska, meglio conosciuta come Marie Curie, ‘Non si può sperare di costruire un mondo migliore senza migliorare gli individui. Ciascuno di noi deve lavorare al proprio perfezionamento, accettando nel contempo la responsabilità generale per tutta l’umanità’. Questo spazio è dedicato proprio a questo: al miglioramento individuale e alla crescita collettiva”. Attualmente, nel Research Lab operano 4 ricercatori dedicati al progetto Grins, 38 ricercatori junior post-dottorato (22 afferenti al Dipartimento di Scienze Economiche e 16 al Dipartimento di Scienze Aziendali) e 25 dottorandi (9 in Economics, 8 in Management Accounting and Finance e 8 in Business & Law).(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Università di Bergamo
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