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Economia

Cdp Venture Capital, 8 miliardi di risorse in gestione al 2028

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MILANO (ITALPRESS) – Focus su AI & Cybersicurezza, focalizzazione degli investimenti sui macro-ambiti strategici per la crescita dell’economia italiana, sostegno alla creazione di valore nel portafoglio e centralità del fundraising da investitori privati: queste le principali novità del Piano Industriale 2024-2028 di CDP Venture Capital presentato a Milano dalla presidente Anna Lambiase e dall’Ad e direttore generale Agostino Scornajenchi.
Il Piano prevede l’obiettivo di arrivare a 8 miliardi di risorse in gestione – di cui 1 miliardo raccolto da terzi – per supportare lo sviluppo dell’innovazione italiana attraverso investimenti sui 7 ambiti classificati come più strategici per il Paese e attraendo capitali privati secondo il principio del crowding-in, generando un effetto di addizionalità e complementarità all’interno del mercato.
A queste linee guida strategiche corrispondono due pilastri di intervento. Sostegno all’infrastruttura del Venture Capital italiano: attraverso investimenti a supporto di nuove imprese in fase embrionale – cosiddetti pre-seed e seed – e investimenti in fondi di Venture Capital per alimentare la crescita di medio e lungo termine del mercato e le competenze a sostegno dell’innovazione. Stimolo alla crescita e maturazione dell’ecosistema: attraverso investimenti di tipo diretto specializzati per settore, nelle fasi di maturazione, per sostenere i progetti di sviluppo delle startup italiane negli ambiti e nelle tecnologie più strategici per il Paese che sono stati individuati in Artificial Intelligence & Cybersecurity, AgrifoodTech, SpaceTech, Healthcare & Lifescience, CleanTech, IndustryTech, InfraTech & Mobility.
La nascente Artificial Intelligence gioca un ruolo centrale nella strategia di CDP Venture Capital con 1 miliardo di risorse dedicate alla crescita del settore su tre ambiti specifici: 120 milioni dedicati al trasferimento tecnologico, anello di congiunzione tra ricerca universitaria e mercato; 580 milioni di investimenti in startup con applicazioni settoriali per rafforzare gli attori già esistenti; 300 milioni d’investimenti in aziende mature pronte a scalare all’estero e diventare i futuri campioni nazionali.
“La presenza di un ecosistema finanziario efficiente è condizione necessaria per attrarre capitali, anche nel mondo dell’innovazione, per permettere alle nostre aziende di scalare, garantendo competitività nei mercati chiave, generando impatto sociale in termini di sostenibilità di processi e offrendo agli investitori rendimenti significativi”, sottolinea la presidente Anna Lambiase. “Il Piano Industriale 2024-2028 di CDP Venture Capital, con un target di raccolta di capitali privati da investitori nazionali ed esteri pari a 1 miliardo al 2028, intende rispondere in modo puntuale ai bisogni del Venture Capital del nostro Paese, delineando obiettivi e linee strategiche orientati a consolidare questo mercato, dalle fasi iniziali di sviluppo fino ad accompagnare le aziende più mature nel percorso di quotazione”, aggiunge. “Il Piano che presentiamo oggi è frutto di un lungo lavoro di analisi di quella che sarà l’industria di domani, di come cambieranno i modelli produttivi e i servizi grazie alle nuove tecnologie abilitanti che oggi stiamo sperimentando. L’innovazione italiana ha radici solide e numerosi primati in ambito scientifico e tecnico, ora è tempo di tornare a giocare un ruolo di primo piano nell’economia internazionale, recuperando visione e competitività. CDP Venture Capital è pronta a svolgere un ruolo di rilievo nell’accompagnare questa transizione, facendo sistema con i grandi gruppi industriali e le economie dei territori, indirizzando capitali verso i settori più strategici e contribuendo con le migliori competenze sul mercato alla creazione di campioni nazionali e internazionali della nuova imprenditoria. Il Venture Capital è una infrastruttura al servizio del Paese, al pari di quelle già esistenti che trasportano energia, acqua, persone. Il Venture Capital trasporterà capillarmente capitali a favore delle imprese e dell’economia reale del Paese. E’ uno strumento che, se ben indirizzato, è capace di sprigionare straordinaria potenza”, dichiara l’Ad Agostino Scornajenchi.
(ITALPRESS).
– Foto: Italpress/xh7 –

Economia

Fava “IA strumento strategico per realizzare welfare generativo”

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GENOVA (ITALPRESS) –L’intelligenza artificiale può fare la differenza solo se restiamo fedeli a un principio: la persona prima di tutto. È questo il fattore h – l’elemento umano – che deve guidare ogni innovazione”. Così Gabriele Fava, presidente dell’Inps, intervenuto al Festival del Lavoro a Genova.

“Per l’Inps, l’Ia è uno strumento strategico per realizzare un welfare generativo, capace di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni reali delle persone. La personalizzazione è la chiave: è il contrario della standardizzazione e il cuore del nuovo modello di protezione sociale che stiamo costruendo. Un welfare su misura, che non appiattisce ma valorizza. Mettere la persona al centro non è uno slogan: è una scelta di metodo, visione e responsabilità”, ha aggiunto.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Barachini “Serve trasmettere la corretta importanza dell’informazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna prima di tutto trasmettere ai cittadini il senso dell’importanza dell’informazione corretta. Lavorare sulla reputazione del sistema”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione e Editoria.

Poi, spiega che per gli editori “abbiamo individuato una misura di sostegno che si basa non più sulle copie stampate ma su quelle distribuite, come abbiamo fatto con i contributi alle agenzie di stampa, correlandoli con il numero di giornalisti impiegati. Un modo per incentivare la qualità dell’informazione nel primo luogo dove le notizie vengono verificate, contrastando le fake news”.

Barachini si sofferma sulle misure a sostegno delle edicole per le quali è stato messo in campo un pacchetto da 17 milioni. “È la risposta del governo, e ringrazio la premier Meloni, a tutela di quei cittadini, e sono ancora tanti in Italia, che leggono i giornali sulla carta”.

Sul fronte, invece, dell’innovazione il sottosegretario sottolinea come “la si può usare in modo più o meno corretto. Noi abbiamo scelto di sostenere chi investe in innovazione nei media come le tv nazionali (non la Rai) e locali, le agenzie e le radio. Auspicando che gli editori operino per migliorare il lavoro giornalistico e non per sostituirlo”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Panetta “Con i dazi a rischio 1% della crescita mondiale” / Video

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ROMA (ITALPRESS) – “L’inasprimento delle barriere doganali potrebbe sottrarre quasi 1 punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio. Negli Usa, l’effetto stimato è circa il doppio. I dazi potrebbero comportare una minore domanda di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo”.

Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso delle considerazioni finali. “Il susseguirsi di annunci, smentite e revisioni alimenta incertezza e volatilità sui mercati. Si tratta di condizioni che rischiano di amplificare l’effetto dei dazi e che potrebbero protrarsi nel tempo, considerata la complessità dei negoziati commerciali, che tipicamente richiedono tempi più ben lunghi dei 90 giorni di sospensione annunciati”, ha aggiunto.

Secondo Panetta “le politiche protezionistiche stanno spingendo l’economia mondiale su una traiettoria pericolosa. I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale di circa il 5%, dando avvio a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi meno integrato e meno efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali”.

Il governatore ha infine sottolineato come “le attuali aspre dispute commerciali, non sono un malessere temporaneo, sono il sintomo di un logoramento dei rapporti politici ed economici internazionali che ha radici profonde. Esse accelerano la riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi internazionali che era già in atto”. 

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IL VIDEO DELLE PAROLE DI PANETTA

-Foto: ufficio stampa Bankitalia-

(ITALPRESS)

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