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E’ morto O.J. Simpson, vita controversa fra football e cinema

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ROMA (ITALPRESS) – Lo statunitense O.J. Simpson, all’anagrafe Orenthal James Simpson, è morto ieri, a Las Vegas, all’età di 76 anni, dopo una lunga lotta contro il cancro. Lo ha reso noto la famiglia. Molto controversa la vita di Simpson, considerato uno dei più grandi giocatori nella storia dell’NFL (National Football League) e inserito nella Pro Football Hall of Fame. Ha giocato come running back (lo specialista delle corse con il pallone in mano) con le maglie dei Buffalo Bills, fra il 1969 e il 1977, e i San Francisco 49ers, squadra della sua città natale, fra il 1978 e il 1979. Nel 1973 è stato nominato MVP della NFL; mentre l’anno prima è stato MVP del Pro Bowl (l’All-Star Game della NFL).
A seguire la carriera cinematografica e televisiva e il successo internazionale nel ruolo dell’agente Nordberg in tre celebri film comici della serie “Una pallottola spuntata”, nel 1988, nel 1991 e nel 1994.
Subito dopo, però, cominciarono i guai giudiziari per Simpson. Nel 1994 è stato accusato di aver ucciso l’ex moglie Nicole Brown e l’amico Ronald Goldman. Fece molto scalpore il clamoroso inseguimento in auto, avvenuto a Los Angeles, con la polizia che riuscì a braccare l’attore dopo svariate fughe. Il tutto venne ripreso e trasmesso in diretta tv, fra i primi casi della storia di “live tv” internazionale. Simpson venne poi assolto, nel 1995, al termine di un lungo processo penale, molto controverso e seguitissimo dai media. In seguito, è stato gudicato colpevole nella causa civile intentata dalle famiglie delle vittime due anni dopo.
I guai giudiziari di Simpson sono poi proseguiti fino al 2008, quando è stato condannato a 33 anni di carcere (dei quali nove senza libertà vigilata) per rapina a mano armata e sequestro di persona. Era stato liberato, infine, il primo ottobre del 2017 in libertà vigilata.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il portiere dell’Inter Josep Martinez investe un anziano in carrozzina, morto sul colpo l’81enne

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FENEGRÒ (ITALPRESS) – Il secondo portiere dell’Inter Josep Martínez è stato coinvolto in un incidente stradale che ha causato la morte di un 81enne. Il fatto è avvenuto poco prima delle 10 lungo via Bergamo a Fenegrò, in provincia di Como, nelle vicinanze di Appiano Gentile, dove il giocatore si stava recando per l’allenamento in vista della gara di domani contro la Fiorentina.

Secondo le prime ricostruzioni da parte dei carabinieri, l’uomo di 81 anni, che procedeva al lato della strada su una carrozzina elettrica, avrebbe improvvisamente cambiato direzione, forse a causa di un malore, invadendo la carreggiata proprio nel momento in cui sopraggiungeva la macchina guidata da Martinez, che lo ha travolto. Il 27enne spagnolo, ex Genoa, ha subito prestato soccorso all’anziano, sul posto sono poi intervenuti i soccorsi (elisoccorso, ambulanza e carabinieri), che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso sul posto e avviare i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Martinez non ha riportato ferite ma era in forte stato di choc. A seguito della tragedia l’Inter, attraverso una nota ufficiale, ha deciso di annullare la conferenza stampa di Chivu, prevista per le 14, alla vigilia dell’impegno casalingo di campionato contro la Fiorentina.

– Foto IPA Agency –

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Spalletti “Mi dispiace per Tudor, chi lo sostituirà sarà fortunato”

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MILANO (ITALPRESS) – “Io sto bene, ho l’ambizione di rimettere a posto quello che mi è successo ultimamente, si aspetta con serenità quello che ti passa davanti”. Lo ha detto l’ex ct della Nazionale, Luciano Spalletti, indiziato numero uno a sostituire Igor Tudor sulla panchina della Juventus.

“Se devo dire qualcosa della Juve, lo dico volentieri in favore di Tudor – ha sottolineato Spalletti, campione d’Italia con il Napoli ed ex mister di Udinese, Roma e Inter, a Skysport24 a margine della presentazione di uno spot assieme a Francesco Totti – Per quello che l’ho conosciuto, è una persona seria e un uomo vero fatto di valori, quando l’ho visto in campo o in panchina mi ha sempre dato l’impressione di una persona di sostanza che va dritto al cuore. Mi dispiace per quello che subisce adesso, chi lo sostituirà sarà fortunato e troverà una squadra ben allenata. Oggi sono la persona meno indicata a parlare della Juve”.

“Si sta benissimo al fianco di Totti, fra di noi c’è stato qualche punto di vista differente e delle scelte un po’ azzardate, poi però abbiamo passato pezzi di vita professionali ed umani bellissimi, dentro un gruppo fantastico. Lo trovo rilassato, stamane ho abbracciato il vero Francesco Totti”, ha concluso Spalletti.

-Foto IPA Agency-
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Nba, San Antonio e Oklahoma sanno solo vincere. Utah ok all’overtime, Lakers ko

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ROMA (ITALPRESS) – Quattro partite e altrettante vittorie: San Antonio e Oklahoma City restano imbattute e dunque a punteggio pieno nella Western Conference dell’Nba.

Nella notte italiana, gli Spurs si sono imposti sul parquet amico del Frost Bank Center, di fronte a oltre 18mila spettatori, sui Toronto Raptors per 121-103 nonostante tra i canadesi Barrett termini a referto da top-scorer con un bottino di 25 punti; tra i padroni di casa ne firmano 24 Wembanyama e 22 Castle.

I Thunder, invece, colpiscono in trasferta, ‘gelando’ a domicilio i Dallas Mavericks per 101-94 con 23 punti di Gilgeous-Alexander (ma il più prolifico è l’idolo di casa Davis con 26). C’è bisogno di un supplementare per decretare vincitori e vinti tra Utah Jazz e Phoenix Suns: termina 138-134 per il quintetto di Salt Lake City, trascinato dalla vena realizzativa di Markkanen, autore di ben 51 punti congtro i 34 del suo ‘dirimpettaio’ Booker. Terza affermazione di fila per i Cleveland Cavaliers, che violano il parquet dei Detroit Pistons per 116-95 con 35 punti di Mitchell, 20 di Allen e 15 di Mobley.

E fa tris (su quattro) anche Golden State: i Warriors sfruttano l’impianto casalingo per mettere al tappeto i Memphis Grizzlies per 131-118 con 25 punti di Kuminga, che si aggiudica il ‘face to face’ con Morant, fermo a quota 23. Rompono il ghiaccio Boston e Houston: i Celtics dominano a New Orleans i Pelicans per 122-90 in virtù dei 25 punti siglati da Simons; i Rockets annichiliscono i Brooklyn Nets per 137-109 con 22 punti di Eason e 21 di Sengun.

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Murray implacabile (43 punti) nel successo esterno dei Denver Nuggets sui Minnesota Timberwolves per 127-114, ai Los Angeles Lakers non bastano i 41 punti di Reaves per evitare il ko interno con i Portland Trail Blazers (122-108). Vittorie casalinghe, infine, per i Philadelphia 76ers su Orlando Magic (136-124) e i Chicago Bulls su Atlanta Hawks (128-123). 

-Foto IPA Agency-
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