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Cronaca

Milano, tecnici di Neurofisiopatologia “Sostenere cultura donazione”

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MILANO (ITALPRESS) – La Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti di domenica 14 aprile 2024, istituita dal Ministero della Salute, è un’occasione per riflettere sulla cultura della donazione e del trapianto e sui modi in cui la vita può andare “oltre se stessa”, trasformandosi in dono. Per questa ricorrenza, la Commissione d’Albo dei Tecnici di Neurofisiopatologia dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di
Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Tsrm e Pstrp) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio ricorda il ruolo fondamentale del Tnfp nel delicato percorso che dall’accertamento di morte cerebrale porta all’espianto degli organi. “Il Tecnico di Neurofisiopatologia, Professionista Sanitario afferente al nostro Ordine, è portatore di competenze avanzate nell’analisi del sistema nervoso centrale e periferico, che gli assegnano un ruolo chiave nell’èquipe multidisciplinare per la donazione di organi e tessuti” commenta Diego Catania, Presidente dell’Ordine. “Il suo contributo, sancito dal Decreto del Ministero della Salute dell’11 aprile 2008, si rivela fondamentale, in concerto con le altre figure coinvolte, nell’avviare il processo di trapianto: un esempio di sinergia fra Professioni che mette al centro il valore della vita umana, custodendolo al di là della vita stessa”. “Come ratificato dal DM, è compito esclusivo del TNFP l’esecuzione dell’elettroencefalogramma (EEG), che deve rispettare tutti i parametri e requisiti stabiliti dalla legge” spiega Maurizio Vergari, Presidente della Commissione d’Albo TNFP di Milano. “L’esame è indispensabile per documentare l’assenza di attività cerebrale, spontanea ed evocata, in tutte le regioni della testa. A seguito di tale rilevazione, viene convocata una Commissione formata da più figure professionali allo scopo di accertare la morte cerebrale, definita, secondo la legge italiana, dalla perdita dello stato di coscienza e vigilanza, dei riflessi del tronco, del respiro spontaneo e dall’assenza dell’attività elettrica cerebrale. La constatazione simultanea di tali condizioni per una durata di almeno sei ore costituisce l’accertamento effettivo, con la conseguente possibilità di espiantare gli organi a seguito di consenso del paziente
ricevente o dei suoi familiari”. Per dichiarare la volontà di donare si può fare riferimento al paradigma delle “3 A”: tramite dichiarazione all’anagrafe, in sede di rinnovo della carta d’identità; tramite autocertificazione o tramite iscrizione a un’associazione. Una scelta che può fare davvero la differenza, come dimostrano i dati. “Secondo l’ultimo report del Centro Nazionale Trapianti, nel 2023 sono avvenute 2.042 donazioni
di organi e 14.912 donazioni di tessuti” aggiunge Vergari. “Di queste, 375 sono da donatori viventi, 399 sono da donatori di cellule staminali e le restanti derivano proprio dal processo di accertamento di morte cerebrale. Sono numeri importanti, perchè il contributo di ogni donatore si moltiplica: parliamo, infatti, di 4.462 trapianti di organi, 24.949 trapianti di tessuti e 1.023 trapianti di cellule staminali. Ritengo sia importante porre l’accento su questi dati, per comprendere appieno il cambiamento concreto che la cultura della donazione comporta su larga scala”. La Commissione d’Albo dei Tecnici di Neurofisiopatologia di Milano sostiene il valore solidaristico del dono, che si esprime in una dimensione etica al di là di ogni credo e convinzione personale. “Auspichiamo che sempre più persone maturino la decisione di donare, nella consapevolezza della professionalità e competenza di tutte le figure coinvolte e della rigorosa definizione dei processi” conclude il Presidente di Commissione d’Albo. “Grazie alla donazione, il filo di un’esistenza che si spezza può aiutare a ricucirne un’altra e il grigiore della perdita può trascolorare in una nuova possibilità di vita”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

Cronaca

Il Napoli risorge, 3-1 all’Inter e testa solitaria della classifica

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove. La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto). La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che contro Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sinner conquista un posto in finale all’Atp 500 di Vienna

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. “Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite – il commento a caldo del campione di San Candido – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale. In questa settimana un pò ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile”. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Nessun gol al Tardini, finisce 0-0 Parma-Como

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PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.
Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabè manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi.
Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.
Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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