MILANO (ITALPRESS) – “Lo spopolamento dei condomini è un fenomeno che si sta verificando anche a Milano, anche se ancora non nelle stesse proporzioni di Venezia e Firenze. I proprietari si trasferiscono nell’hinterland e sono sempre più diffusi gli affitti brevi. Speriamo che questa possa essere da stimolo in futuro per predisporre interventi di riqualificazione e di manutenzione e messa in sicurezza delle parti e impianti comuni, visto che ne ha bisogno il 70% degli edifici milanesi”. Lo ha detto in una nota Leonardo Caruso, presidente di Anaci Milano, a pochi giorni dal Salone del Mobile, l’evento durante il quale maggiormente i proprietari di casa tendono a mettere in affitto la propria abitazione. Secondo i dati del sito ‘insideairbnb’ attualmente sono oltre 20.500 le case in locazione in affitto breve a Milano a cui si aggiungono più di 4100 stanze private. Il patrimonio immobiliare del Comune, per fare un paragone, conta su 28mila alloggi. “Con gli affitti brevi – ha proseguito Caruso – i guadagni per i proprietari sono maggiori e rischi molto contenuti rispetto a un contratto classico di locazione che in caso di morosità impegna i proprietari in vicende lunghe e fastidiose da gestire. Ma chi paga per un soggiorno anche solo di un paio di giorni vuole un servizio all’altezza. E una casa ristrutturata e soprattutto sicura, ovviamente, aumenta anche di valore”. Inoltre per Caruso c’è anche un tema di conoscenza delle regole di ogni singola città da parte dei turisti o comunque degli utilizzatori: “Penso per esempio alla raccolta differenziata, e allo smaltimento dei rifiuti, all’utilizzo delle parti e servizi comuni, ecc. Spesso chi viene in vacanza non conosce le regole della città, dei condomini dove alloggia e ha anche un’attenzione ridotta. Questo, così come altre situazioni, crea conflitti all’interno del condominio”.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Anaci Milano