Cronaca
In Italia in calo propensione imprenditoriale e avvio di nuove imprese
Pubblicato
1 anno fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’Italia si posiziona al 36º posto nel ranking mondiale per quanto riguarda la propensione imprenditoriale del Paese; negli ultimi dieci anni, si è registrata un’importante riduzione della tendenza ad avviare nuove imprese e nel comparto manifatturiero il calo è ancora più significativo: nel 2023, infatti, il livello di attività imprenditoriale era pari al 60% rispetto a quello registrato nel 2010. E’ quanto emerge dal Rapporto GEM Italia 2023- 2024 presentato oggi da Universitas Mercatorum – l’Università delle Camere di Commercio Italiane del Gruppo Multiversity – a Roma presso la Sala Longhi di Unioncamere.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, professionisti accademici e del mondo economico, tra i quali, in particolare: Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Amedeo Teti, Capo Dipartimento Politiche per le Imprese (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Giovanni Cannata, Magnifico Rettore Universitas Mercatorum, Alessandra Micozzi, Professoressa Ordinaria di Economia Applicata e Preside della Facoltà di Scienze della Società e della Comunicazione Universitas Mercatorum, Donato lacobucci, Professore Ordinario di Economia Applicata Università Politecnica delle Marche, Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, Claudio Gagliardi, Vice Segretario Generale Area Formazione e Politiche Attive del Lavoro Unioncamere, Stefano Scarpetta, Direttore por l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari Sociali OCSE, Donatella Visconti, Consigliere Indipendente Monte dei Paschi di Siena, Gaetano Fausto Esposito, Direttore Centro Studi G. Tagliacarne e Bernardo Mattarella, Amministratore Delegato Invitalia.
Negli anni, il GEM (Global Entrepreneurship Monitor) è divenuto il principale strumento di studio dell’attività imprenditoriale a livello mondiale. L’indagine, relativa al 2023, ha interessato 46 paesi con interviste dirette ad oltre 100 mila individui e, in Italia, ha coinvolto 2000 persone nel corso del 2023. Il report, ideato per fornire una panoramica approfondita della situazione imprenditoriale italiana, evidenzia sfide e opportunità attuali e future con l’obiettivo di promuovere una maggiore attività imprenditoriale nel Paese.
Il GEM è riconosciuto come la più autorevole indagine a livello globale sull’imprenditorialità ed è considerato un punto di riferimento per la ricerca accademica e i policy maker.
“Il Rapporto GEM è stato realizzato da Universitas Mercatorum che ha deciso di dare il proprio contributo scientifico e sociale supportando interamente l’indagine nazionale che ha consentito di approfondire i fattori che incentivano e quelli che ostacolano la formazione di nuove imprese nel nostro Paese, tema che sta a cuore alla nostra Università”, ha dichiarato Giovanni Cannata, Rettore dell’Universitas Mercatorum.
“Purtroppo in Italia le imprese giovanili – ha sottolineato il Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli – si sono ridotte di oltre 40.000 unità negli ultimi dieci anni con perdite in tutti i settori tranne nei servizi principalmente in quelli innovativi. Infatti, soprattutto negli ultimi anni il numero di start up innovative è più che raddoppiato (circa 15.000 unità) crescendo soprattutto nei settori a più alta intensità di tecnologia e innovazione”.
“Malgrado la ripresa degli ultimi anni, l’indagine GEM mostra un dato allarmante: l’Italia rimane fra i paesi a più bassa propensione imprenditoriale e tra quelli nei quali è più ampio il gap fra la propensione imprenditoriale della popolazione e l’effettiva attivazione di nuove imprese”, ha commentato Alessandra Micozzi, Professoressa Ordinaria di Economia Applicata e Preside della Facoltà di Scienze della Società e della Comunicazione Universitas Mercatorum. “A spiegare il gap tra propensione e attivazione vi sono sia fattori soggettivi, come la minore propensione al rischio, sia fattori di contesto, come la carenza di opportunità, le difficoltà regolamentari e normative. Un dato molto interessante, segnalato dagli esperti, è il ritardo dell’Italia nella formazione all’imprenditorialità. Dal punto di vista accademico e politico, ciò ci spinge a una riflessione importante: è fondamentale incorporare all’interno del sistema di istruzione la formazione all’imprenditorialità. Su questo ambito, la nostra Università attiverà a giugno il Contamination Lab, un programma di alta formazione all’imprenditorialità aperto a studenti, dottorandi e assegnisti”.
Il rapporto GEM Italia evidenzia segnali di ripresa negli ultimi anni, soprattutto dopo il periodo di crisi economica causato dalla pandemia. Il TEA (Total Early Stage Entrepreneurial Activity), principale indicatore di attività imprenditoriale, è infatti aumentato dal 2% nel 2020 all’8% nel 2023, confermando una ripresa post-Covid. Un elemento significativo emerso dalla ricerca è anche l’importanza dell’istruzione nell’incentivare la managerialità, con una maggiore propensione tra i laureati (in Italia il TEA relativo ai laureati è superiore al 10% contro il TEA relativo ai non laureati che è di poco superiore al 5%): in questo senso, la bassa percentuale di giovani con una laurea spiega la poca propensione ad avviare nuove aziende e avere spirito imprenditoriale.
Anche il genere rappresenta un metro di paragone con gli altri paesi: la differenza tra uomini e donne è particolarmente significativa nell’attività imprenditoriale ed è più elevata nel nostro Paese rispetto alla media di altre nazioni. Il rapporto è infatti pari al 40% nel caso delle imprese già avviate, mentre sale al 60% se si considerano le persone che stanno avviando un’attività. In linea con la maggior parte delle economie avanzate, anche in Italia i tassi di attivazione imprenditoriale sono significativamente più alti per gli uomini rispetto alle donne.
– Foto ufficio stampa Universitas Mercatorum –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Tajani a ministro Esteri Oman “Sostegno a mediazione tra Usa e Iran”
Pubblicato
6 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha incontrato il Ministro degli Esteri omanita Badr Albusaidi, giunto a Roma nel ruolo di mediatore per la nuova tornata dei colloqui di alto livello tra Stati Uniti ed Iran. I primi colloqui USA-Iran sul programma nucleare si sono tenuti a Mascate lo scorso 12 aprile presso la residenza del ministro Albusaidi. Su richiesta delle parti, la seconda sessione dei colloqui viene adesso ospitata in Italia.
Nell’incontro, il ministro Tajani ha salutato con favore l’azione di mediazione svolta dall’Oman: “C’è il totale sostegno dell’Italia alla mediazione dell’Oman fra USA e Iran”. Il ministro omanita ha espresso profondo apprezzamento per la disponibilità offerta dal Governo italiano a facilitare il dialogo tra le parti in un ambiente sereno e produttivo. “Davanti alle numerose sfide politiche e securitarie in un contesto di forte volatilità regionale, l’Italia sia pronta ad accompagnare ogni ulteriore iniziativa in favore della pace e la stabilità internazionale”, ha detto Tajani.
“Da parte italiana – sottolinea la Farnesina -, si è quindi espresso l’auspicio che tali colloqui possano imprimere una decisa accelerazione al negoziato tra l’Amministrazione statunitense e il Governo iraniano per l’individuazione di una soluzione diplomatica necessaria per la stabilità dell’intero Medio Oriente. Un tema che è al centro dell’azione diplomatica italiana, a partire dai costanti contatti del ministro Tajani con l’Amministrazione statunitense, con l’omologo iraniano Araghchi e alle frequenti interlocuzioni con il direttore generale dell’AIEA Grossi”.
– Foto screenshot da video ufficio stampa Farnesina –
(ITALPRESS).
Cronaca
Norris il più veloce nelle FP2 in Arabia Saudita, Leclerc 4°
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6 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Lando Norris fa segnare il miglior crono in 1:28.267 nella seconda sessione delle prove libere del Gran Premio di Arabia Saudita 2025, valido per il Mondiale di Formula 1. Il pilota britannico della McLaren precede il compagno di squadra Oscar Piastri di 163 millesimi e la Red Bull dell’iridato in carica Max Verstappen di 280 millesimi.
Quarto tempo per Charles Leclerc, su Ferrari, che ha un ritardo di quasi mezzo secondo dal leader del Mondiale; mentre con l’altra Rossa Lewis Hamilton chiude soltanto in tredicesima piazza. Ottima prova delle due Williams, con Carlos Sainz che si issa fino al quinto posto ed Alexander Albon che ottiene il decimo tempo, davanti alla Mercedes di Kimi Antonelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Esodo di Pasqua e ponti di primavera, Anas rimuove l’80% dei cantieri
Pubblicato
6 ore fa-
18 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Anas, in vista dell’aumento dei flussi di traffico per gli spostamenti delle festività pasquali e i ponti di primavera ha deciso di rimuovere fino al 5 maggio gran parte dei cantieri. L’obiettivo è garantire una migliore percorribilità e prevenire i disagi alla circolazione.
“Per consentire a tutti di percorrere le strade e autostrade Anas con serenità durante le vacanze di Pasqua e di primavera abbiamo rimosso 1.045 cantieri, circa l’80% dei cantieri – ha detto l’AD di Anas Claudio Andrea Gemme -. Si tratta di un’operazione fondamentale per garantire il diritto agli spostamenti con una circolazione più fluida e scorrevole. Sempre operativo, come previsto dal nostro piano esodo, il monitoraggio costante della rete. Siamo sempre in prima linea, insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le Forze dell’Ordine, per tutelare la sicurezza stradale: massima prevenzione, vigilanza in caso di pericolo, soccorsi più tempestivi in caso di incidente o altra emergenza”.
“Con il nostro lavoro – ha concluso l’Ad – vogliamo assicurare a chi si mette al volante un viaggio sereno. Raccomandiamo, soprattutto, di avere sempre un comportamento corretto alla guida, come ricordiamo nelle nostre campagne di sensibilizzazione Guida e basta con lo spot “Quando sei alla guida tutto può aspettare””.
Sui restanti 278 cantieri inamovibili Anas ha messo a punto un piano di ottimizzazione nei giorni di maggior traffico con percorsi alternativi per le tratte più critiche.
Quest’anno, grazie al maggior numero di giorni di vacanza, sono previste partenze e rientri scaglionati per l’intero periodo. Sulla rete Anas per le festività pasquali saranno oltre sei milioni di viaggiatori mentre la stima delle partenze sulla nostra rete per i ponti del 25 Aprile e del 1° Maggio ammonta a circa 4,5 milioni di persone.
Si calcola una crescita del traffico di circa il +11% per oggi, venerdì 18 aprile. Come negli anni precedenti, le destinazioni preferite dai turisti si confermano le regioni del Centro e le mete turistiche al Sud.
A partire da sabato 19 aprile, invece, i traffici subiranno una riduzione fino al -4% rispetto a quelli di un normale sabato di inizio primavera. Per la domenica di Pasqua, il 20 aprile, è previsto un calo del circa -12%, con punte fino al -14% sugli itinerari di lunga percorrenza. Una lieve riduzione dei transiti sulle lunghe percorrenze è attesa anche per la giornata di Pasquetta, lunedì 21 aprile, con variazioni di circa il -2% rispetto a un lunedì feriale. In crescita, invece, nel Lunedì dell’Angelo, gli spostamenti di breve percorrenza per le gite fuori porta verso le località turistiche di mare, con variazioni che vanno dal circa +10% del Sud e delle isole, fino al +15% del Centro. Per i rientri verso le grandi città il traffico si concentrerà lungo le maggiori direttrici tra martedì 22 aprile e mercoledì 23 aprile. Tra gli itinerari interessati: l’Autostrada A2 del Mediterraneo, in Sicilia l’Autostrada A19, la Statale SS1 “Aurelia”, il Grande Raccordo Anulare nel Lazio, la Statale SS309 “Romea” e la Statale SS16 “Adriatica”.
Un nuovo picco del traffico è previsto per la prossima settimana nella giornata di giovedì 24 aprile, il giorno prima della Festa della Liberazione, con incrementi del circa +12% rispetto alla media del giovedì. Le principali mete saranno, come di consueto, quelle turistiche di mare, con incrementi del +13% al Sud e sulle isole.
Sono previsti incrementi sulla rete Anas anche in montagna con picchi di circa il +16% al Nord.
Ulteriore innalzamento del traffico la settimana successiva, quando mercoledì 30 aprile è prevista una crescita del +9% rispetto al mercoledì medio. Un particolare incremento dei transiti è atteso sulle lunghe percorrenze in Sicilia e al Sud.
L’ultimo grande rientro è previsto nei giorni successivi al primo maggio, tra venerdì 2 e domenica 4 maggio, con picchi del traffico del +12% nella giornata di venerdì, durante la quale si prevedono i maggiori rientri.
Le strade più trafficate saranno l’A2 Autostrada del “Mediterraneo”, il Grande Raccordo Anulare, la statale SS1 “Aurelia”, la Statale SS16 “Adriatica”, la statale SS106 “Jonica” e la statale SS38 in Lombardia.
Per favorire gli spostamenti, la circolazione dei mezzi pesanti sarà sospesa venerdì 18 aprile dalle 14 alle 22, sabato 19 aprile dalle 9 alle 16, domenica 20, lunedì 21, venerdì 25, domenica 27 aprile, giovedì 1° e domenica 4 maggio dalle 9 alle 22. In vista del controesodo, nella giornata di martedì 22 aprile, il blocco sarà in vigore dalle 9 alle 14.
Durante le festività sarà aumentata la sorveglianza e garantita la presenza costante del personale. La presenza su strada di Anas sarà di 2050 risorse in turnazione, personale tecnico e di esercizio, più 230 unità delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h24.
– foto ufficio stampa Anas –
(ITALPRESS).


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