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Cronaca

Intesa Sanpaolo al Vinitaly, focus sulle imprese agroalimentari

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VERONA (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo al Vinitaly per il terzo anno. Ad ogni edizione un motivo diverso per approfondire mercati e strategie a favore delle molte aziende che lavorano nel settore agroalimentare legato al Made in Italy. Tema di quest’anno: “Filiere di internazionalizzazione. Le imprese agroalimentari italiane tra vecchi e nuovi mercati”, che ha consentito di fare il punto su opportunità e sfide del settore vitivinicolo italiano, alla luce della specifica attenzione che la banca dedica al settore dell’Agribusiness.
Tra le principali opportunità per il settore ci sono i mercati internazionali, dove l’Italia nel 2022 ha consolidato la propria quota di mercato, collocandosi saldamente al secondo posto tra gli esportatori mondiali con circa un quinto dei flussi mondiali: risultati sostenuti dall’ottimo posizionamento qualitativo del vino italiano, dal forte legame con il territorio e dalla ricchezza di biodiversità dei nostri vigneti. Sarà necessario lavorare sul corretto posizionamento di prezzo dell’offerta enologica, forse ancora poco remunerata in relazione alla qualità che esprime.
Tra le principali sfide per il futuro figurano gli investimenti in tecnologia e digitalizzazione dei processi, fondamentali per l’evoluzione del settore, che andranno sostenuti soprattutto nel contesto italiano caratterizzato da imprese più piccole nel confronto europeo; capacità di raggiungere una maggiore strutturazione, anche attraverso aggregazioni e logiche di filiera, per affrontare gli investimenti necessari per continuare a competere con successo sui mercati internazionali.
Tali sfide sono sollecitate anche dai nuovi trend di consumo, dal cambiamento negli stili alimentari (vino alcohol free) e dalla ricerca di bilanciamento tra risparmio e qualità (value for money).
Intesa Sanpaolo dedica al comparto agroalimentare grande attenzione, con una rete dedicata di 1.000 professionisti e 90 filiali in grado di seguire l’intera catena agroalimentare. La banca ha già attivato 170 contratti di filiera nel settore agroalimentare, coinvolgendo quasi 7.000 fornitori.
“L’Agroalimentare è un settore centrale per l’economia del nostro Paese e Intesa Sanpaolo ha creato una struttura dedicata per accompagnare queste imprese nella transizione verso modelli sempre più innovativi, sostenibili e profittevoli. Abbiamo oltre mille professionisti agribusiness, 90 filiali sul territorio nazionale e circa 84.000 clienti a cui abbiamo erogato in tre anni, dalla nascita della nuova struttura, oltre 9 miliardi di euro – ha dichiarato Anna Roscio, responsabile Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo presente a Vinitaly – Tra le iniziative più recenti, il lancio di “Il tuo futuro è la nostra impresa”, programma che mette a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026 per le imprese, tra cui anche quelle agroalimentari, favorendo nuovi investimenti per accelerare quei processi di trasformazione ormai divenuti necessari per rinnovamento industriale, transizione energetica e digitale delle imprese, facilitando loro anche l’accesso alle nuove misure del PNNR”.
“Con questa tavola rotonda – ha spiegato Massimiliano Cattozzi, responsabile della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo – abbiamo voluto offrire agli imprenditori del mondo agroalimentare spunti, analisi, strumenti e strategie per accrescere la competitività oltre i confini del mercato domestico, consapevoli di poter supportare le aziende nella scelta dei canali più adatti e di offrire loro gli strumenti necessari per aiutarli nella scoperta del proprio potenziale estero”.

– foto xa7/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Papa Leone XIV “Ridurre Gesù a leader o superuomo è ateismo di fatto”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Così papa Leone XIV, nell’omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, con i cardinali.
“Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito – prosegue il pontefice -. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perchè la mancanza di fede porta spesso con sè drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.
“Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.
“Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore. Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E’ essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia – aggiunge il pontefice -. Dico questo prima di tutto per me, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale, secondo la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia. Egli, condotto in catene verso questa città, luogo del suo imminente sacrificio, scriveva ai cristiani che vi si trovavano: «Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo». Si riferiva all’essere divorato dalle belve nel circo – e così avvenne -, ma le sue parole richiamano in senso più generale un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perchè rimanga Cristo, farsi piccolo perchè Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perchè a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 9 MAGGIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Meloni “Moro e Impastato due simboli uccisi da forze oscure”

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ROMA (ITALPRESS) – Oggi ricordiamo Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure diverse, che hanno segnato la storia recente d’Italia, accumunate da un tragico destino: il 9 maggio 1978, persero la vita per mano di due delle forze oscure – le Brigate Rosse e Cosa Nostra – che hanno insanguinato la nostra Nazione negli anni bui del terrorismo e della mafia”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

Aldo Moro, uomo delle Istituzioni, rapito e ucciso da chi voleva piegare lo Stato con la violenza e l’intolleranza ideologica. Peppino Impastato, assassinato per aver denunciato e sfidato a viso aperto e senza paura il potere mafioso. Due simboli, caduti per altro nel pieno di quegli “anni di piombo” che hanno segnato l’Italia con il sangue di troppi innocenti: servitori dello Stato, rappresentanti delle Istituzioni, cittadini, giovani di diverse idee politiche – prosegue il presidente del Consiglio -. Nel Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la libertà, la giustizia e la legalità. La loro eredità ci ricorda che l’Italia non si piega davanti a chi semina morte e paura. Onoriamo il loro sacrificio, costruendo ogni giorno una Nazione più forte, unita e libera. No alla violenza politica, di qualsiasi colore, e all’oppressione mafiosa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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