Cronaca
Nasce “Marchio Storico”, obiettivo salvaguardare le imprese artigiane
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1 anno fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Secondo una recente analisi del Family Firm Institute, il 30% delle imprese a conduzione familiare in Italia sopravvive al passaggio alla 2^ generazione, il 13% di esse arriva alla 3^ generazione e solo il 4% sopravvive al passaggio alla 4^ generazione. L’artigianato del lusso è a rischio di sopravvivenza per la difficoltà di molte piccole realtà ad affrontare il cambio generazionale e a competere nei mercati internazionali. Per scongiurare il rischio di perdere per sempre un prezioso patrimonio di tradizioni e “saper fare” e salvaguardare l’occupazione nasce Marchio Storico, holding che si propone come motore industriale e finanziario per favorire l’aggregazione di aziende con valori artigianali, capaci di produrre prodotti di alta qualità. L’obiettivo è promuovere un fondo d’investimento a sostegno di un polo di imprese, sotto un’unica guida industriale, che si affacci sui mercati internazionali come un soggetto nuovo, per promuovere l’eccellenza del Saper Fare, partendo dalla Toscana.
Il Progetto “Marchio Storico” è stato presentato in anteprima a Milano in occasione della Giornata del Made in Italy, indetta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’iniziativa dal titolo “Tramandare il Futuro: Continuità e Passaggio Generazionale per il Made in Italy” – inserita dal Mimit nel calendario ufficiale delle Giornata del Made in Italy – è stata organizzata da Consorzio Excellence Italia in collaborazione con il professor Lorenzo Zanni in qualità di membro del MEIM Lab (Laboratorio di Market, Entreprenership and Innovation Management) del Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università degli Studi di Siena e con il Consorzio Excellence Italia. Marchio Storico intende costituire un polo di realtà produttive che uniscano l’artigianalità ad un adeguato livello tecnologico. La Holding ha iniziato la sua attività aggregando sotto la propria direzione due aziende leader del settore dell’arredamento, Savio Firmino e Chelini, e sviluppando un contesto virtuoso in cui ogni azienda possa accrescere il suo vantaggio competitivo, mantenendo intatte identità distintiva e creatività. Le prime attività di acquisizione si concentreranno nell’inserimento in portafoglio di aziende di fornitura e subfornitura, per poi procedere con una crescita organica e uno sviluppo per linee esterne. L’obiettivo a breve termine è di concludere operazioni di partnership con aziende sane da un punto di vista finanziario e caratterizzate da una storia di successo, con produzioni sinergiche e complementari a quelle in portafoglio, e con ricavi compresi tra uno milione e cinque milioni di euro. In una seconda fase, per dare sostegno finanziario al progetto, Marchio Storico punta a promuovere un fondo di investimento, promosso da primaria SGR, in collaborazione con un gruppo selezionato di investitori istituzionali e privati, per poi approdare alla quotazione in borsa nel corso dei prossimi anni.
“Il fondo potrebbe essere costituito da una struttura finanziaria compartecipata tra pubblico e privato – ha spiegato Antonello Bracalello, Managing Director di Marchio Storico – con un’iniezione di capitali iniziale in grado di far decollare il progetto, seguita dalla raccolta di nuove risorse da parte di investitori istituzionali e privati. Il progetto ambisce a divenire esecutivo in breve tempo, dato che può contare su un gruppo di imprese e di manager già operativi, in grado di individuare le migliori aziende da accogliere nell’orbita del Marchio Storico e sviluppare i più efficaci piani strategici e operativi”.
“La dimensione del Fondo dovrebbe essere non inferiore a 20-25 milioni di euro – ha detto Cosimo Savio, CEO di Marchio Storico – per consentire un’efficacia operativa che garantisca la possibilità di costruire un raggruppamento di imprese e un impatto sul territorio – anche in termini occupazionali – non inferiore alle 10 aziende, tenendo conto di un’ipotesi di investimento di circa 2 milioni di euro per ciascuna acquisizione e per il successivo sostegno per lo sviluppo. Rendere profittevole l’Alto Artigianato, in un giusto bilanciamento tra livelli occupazionali sul territorio e rendimento per gli investitori è l’obiettivo di una sfida unica ed emozionante”.
– foto ufficio stampa Headline Giornalisti –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Gaza, Crosetto “Netanyahu fermi gli attacchi e inizi percorso diverso”
Pubblicato
49 minuti fa-
2 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Se il conflitto in Medio Oriente non si è allargato fino ad adesso “non si allargherà. I Paesi arabi si stanno muovendo moltissimo, si sono sempre mossi in questi mesi, in questi anni, portando aiuti umanitari, cercando di trovare anche lì tavoli per costruire una tregua. Io penso che potremmo essere vicini al fatto che Netanyahu cessi con queste azioni che stanno superando limiti e sono condannate anche dagli amici stessi di Israele. La pressione occidentale può portare a una tregua e la tregua può portare alla costruzione di uno Stato dove possano vivere in pace e avere un futuro i palestinesi solo se c’è l’impegno di tutto il mondo arabo”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ospite di “Cinque Minuti”, in onda stasera su Rai1, rispondendo a una domanda su Gaza.
“Questo percorso è stato fatto, anche se con difficoltà in questi anni, portato avanti dal consesso delle nazioni. Vale per Gaza quello che vale per l’Ucraina, è tutto nelle mani di una persona, per l’Ucraina quelle di Putin, per quello che succede a Gaza quelle di Netanyahu, sta a loro chiudere l’interruttore degli attacchi e iniziare un percorso diverso”, ha concluso Crosetto.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Ghribi-Rotelli, la coppia forte della sanità privata italiana
Pubblicato
49 minuti fa-
2 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Tra gli imprenditori presenti ieri ai Giardini del Quirinale per la Festa della Repubblica, anche Kamel Ghribi e Gilda Gastaldi Rotelli.
In questi anni il gruppo San Donato ha ottenuto risultati record e realizzato una forte espansione internazionale.
Affrontando momenti cruciali come la sfida della pandemia, e realizzando investimenti come il nuovo Ospedale Galeazzi e il padiglione “Iceberg” all’ospedale San Raffaele, nonchè sviluppando una presenza internazionale robusta con acquisizioni in Polonia e la gestione di ospedali strategici in Iraq, il team Ghribi-Rotelli ha avviato una delicata transizione che ha visto sempre più protagonista la terza generazione della famiglia Rotelli, rappresentata in primo luogo dai vicepresidenti del gruppo, Paolo e Marco Rotelli.
L’unità di questo nucleo di governance ha rappresentato l’elemento di forza in questi anni che hanno messo a dura prova il mondo intero e a maggior ragione i protagonisti del mondo della sanità. Alla fine ne è uscita rafforzata la stessa governance e l’unità del vertice di comando, oltre che i conti del gruppo che ha visto dilatare il perimetro e incrementare sia i ricavi che l’Ebitda.
Decisiva per l’espansione estera, il rafforzamento dei conti e del margine operativo, è stata l’azione del braccio internazionale del gruppo San Donato, GKSD (che vede come soci paritari GK Investment Holding e GSD) guidata da Kamel Ghribi, uomo dal forte posizionamento istituzionale ed economico a livello internazionale.
Adesso, secondo i rumors di mercato, il gruppo sarà chiamato a decidere che strada intraprendere, e cioè se mantenere inalterata la compagine societaria oppure aprirsi a investimenti da parte di fondi internazionali interessati, o ancora optare per la quotazione in Borsa. Saranno decisivi i prossimi mesi.
Le attenzioni sul Gruppo San Donato sono tante anche perchè si tratta di uno dei principali gruppi della sanità privata europea.
Sembra comunque difficile, al momento, che chi ha governato fin qui un processo faticoso e di successo voglia cedere la maggioranza.
– News in collaborazione con GKSD –
– Foto ufficio stampa GKSD –
(ITALPRESS).
Cronaca
Orsolini e Raspadori “In Nazionale con orgoglio e tanta energia”
Pubblicato
5 ore fa-
2 Giugno 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – Due pedine che potrebbero dare una grossa mano, anche nell’immediato, al ct Luciano Spalletti. Gli attaccanti azzurri Riccardo Orsolini e Giacomo Raspadori sono stati protagonisti di un’intervista concessa ai canali social di Vivo azzurro, dal Centro tecnico di Coverciano, dove la Nazionale sta preparando la prima gara di qualificazione ai Mondiali 2026, in programma venerdì prossimo ad Oslo contro la Norvegia.
“Per quanto mi riguarda è un grande orgoglio essere tornato in Nazionale a distanza di un anno perchè mi mancava un po’, e ho fatto di tutto per essere qui”, ha raccontato Orsolini, punta espera del Bologna. Parole a cui si è legato Raspadori, attaccante del Napoli fresco di scudetto, che ha spiegato: “E’ un grandissimo orgoglio sempre essere qui, si respirano sempre energie super positive, c’è prima di tutto grande grande entusiasmo e voglia di stare insieme, di iniziare questo cammino di qualificazione nel migliore dei modi, con grande entusiasmo e grande gioia”.
Cammino di qualificazione che per gli azzurri di Spalletti si aprirà con la sfida alla Norvegia. L’attesa in vista della gara di Oslo, ha svelato Orsolini, “la stiamo vivendo in maniera serena, consapevoli delle nostre qualità e che rappresentiamo un popolo, una nazione che si aspetta tanto, come è giusto che sia, ma anche consapevoli delle nostre qualità e della nostra forza. Sappiamo che sicuramente in Norvegia è una delle partite più toste del girone e faremo di tutto per andare a vincere, perchè l’Italia merita di farlo e di andare a un Mondiale dopo tantissimi anni”.
Orsolini e Raspadori sono reduci entrambi da successi ottenuti con i rispettivi club, Coppa Italia per il Bologna e scudetto per il Napoli. “Quando chiama la Nazionale penso che l’energia, la carica e l’entusiasmo vengano da soli – ha ammesso Raspadori – Io ho vissuto lo scudetto in maniera fantastica, dopo un’annata pazzesca, e da bolognese ho gioito (per la Coppa Italia del Bologna, ndr) anche perchè all’Olimpico c’erano anche tanti miei amici. I successi sono stati il coronamento di una stagione sicuramente tosta, difficile, ma sono traguardi che fanno la storia, che rimangono, che segnano delle annate, lasciano un segno veramente indelebile e poterne far parte penso sia un grande motivo di orgoglio, una grande fortuna, e allo stesso tempo anche bravura perchè sono successi che si costruiscono con il lavoro quotidiano”.
“Noi abbiamo riportato una coppa a Bologna dopo 51 anni, e loro (il Napoli, ndr) hanno vinto il secondo scudetto in tre anni, hanno scritto anche loro pagine indelebili della storia del calcio italiano – ha proseguito Orsolini – Quando vieni in Nazionale dopo queste annate sicuramente ti porti dietro un entusiasmo che ti trascina ed è linfa vitale per affrontare queste partite nonostante ci siano state in precedenza delle fatiche. Le motivazioni qui vengono da sole, non c’è bisogno di andarle a trovare di qua o di là, ma penso che ci sia un orgoglio, un senso, uno spirito di appartenenza tale da far scivolare tutto liscio”.
Spalletti, vincitore dello scudetto del Napoli di tre stagioni fa, in riferimento al titolo ottenuto quest’anno dai partenopei “sicuramente ci ha dimostrato di essere veramente felice per noi perchè comunque in generale nelle squadre si creano tanti rapporti importanti e stretti – ha osservato Raspadori – Lui tutto questo lo ha creato vincendo con noi a Napoli insieme a tutto lo staff, è nato veramente un bellissimo rapporto e l’abbiamo visto molto felice per noi, per la gente, la città, perchè lui, come noi, sa cosa significa vincere in una città come Napoli. Come due anni fa è stata una vittoria di tutti, una vittoria che ha trasmesso a tutta l’Italia la bellezza del calcio, la bellezza del gioire insieme, e del soffrire insieme. L’annata è stata fino all’ultimo sofferenza, che alla fine ha fatto aumentare ancora di più il carico di gioia finale”.
Raspadori infine ha parlato anche della gara in programma lunedì 9 giugno prossimo a Reggio Emilia contro la Moldova. “Per me quello è uno stadio fondamentale nel mio percorso perchè il mio esordio in Nazionale è avvenuto lì quando ero a Sassuolo, è stato il culmine di un percorso da quando ero bambino fino a diventare ragazzo, e poi penso di poter dire uomo”.
Quello di Reggio Emilia “sicuramente è uno stadio a cui sono legatissimo sia per il percorso che ho fatto a Sassuolo, sia perchè lì ho fatto anche il mio primo gol in Nazionale ed il mio esordio. A Reggio Emilia ho tanti amici e sicuramente sarà super emozionante tornarci. Spero di poter avere e costruire nuove emozioni e ricordi da ricordare nel tempo”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)


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