Cronaca
La Zes unica un’opportunità per il Sud? Dibattito a Palermo
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7 mesi fa-
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RedazionePALERMO (ITALPRESS) – “Zes unica, una grande opportunità per il Mezzogiorno?”, questo il tema del dibattito organizzato dalla Fondazione Magna Grecia alla Sirenetta di Mondello, a Palermo. Una questione centrale per lo sviluppo del Sud Italia, che ha la necessità di avere nuovi investimenti per proseguire il suo sviluppo e continuare il suo percorso di crescita per ridurre il gap con il resto del Paese. A destare qualche dubbio è però la questione legata all’autonomia differenziata: “Ci preoccupa la sua approvazione – ha spiegato Nino Foti, presidente della Fondazione – perchè da quel momento viene costituzionalizzata la spesa storica e il paese viene diviso in due”. In caso di approvazione della riforma, si chiede Foti “a cosa servirà il Pnrr se nel frattempo si sta svolgendo un’attività che di per sè sposterà ingenti somme economiche e finanziarie verso le aree del nord? Non dimenticate che tre intese erano già state fatte per il governo Gentiloni, per cui non è solo un problema di destra o di Lega”. Anche la Zes unica, ha aggiunto Foti, “è fondamentale ma va nella direzione opposta” della riforma dell’Autonomia differenziata. “Sappiamo che c’erano otto Zes che hanno lavorato con commissari straordinari, mentre adesso ci sarà una cabina di regia unica un commissario chiamato delegato di missione”.
Presente anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “La Zes unica sicuramente può essere un’opportunità e lo sarà. L’importante è che vengano abbreviati, accorciati tutti quei termini che sono strategici per la velocizzazione delle procedure. Lì è la scommessa. Ho condiviso con Raffaele Fitto l’ipotesi di una ZES unica, cioè di tutto il Mezzogiorno. Parcellizzare gli interventi su micro aree avrebbe complicato sempre di più la possibilità di investimenti. Adesso abbiamo un quadro più completo. La scommessa è quella, però, di essere coerenti nella tempistica. Quindi, la riforma teoricamente va bene, occorre però calarla in una velocizzazione delle procedure perchè sennò avremmo fallito, ma non è nell’intenzione del governo, nè del governo regionale che farà la sua parte”.
Al centro del dibattito anche il ministro per il Sud, gli Affari europei e il Pnrr, Raffaele Fitto, intervenuto da remoto: “Ci si interroga molto su questo tema in questo periodo. Il governo è al lavoro per un piano strategico. Rispetto a prima cambia la visione e la scelta nasce su alcuni problemi logistici territoriali. La Zes crea una grande opportunità a livello strategico. Contiamo di predisporre attraverso un confronto serrato con tutte le parti coinvolte un piano organico strategico”.
Per Dario Lo Bosco, presidente di RFI, “la Zes unica valorizza il ruolo della Sicilia, che è piattaforma strategica nel Mediterraneo. Si tratta di armonizzare le reti infrastrutturali e finalmente, come diceva già il libro bianco 2001 dell’Unione Europea, realizzare per il trasporto delle merci una intermodalità virtuosa. Bisogna puntare quindi a far crescere le ferrovie e le vie del mare, a una connessione con i porti, ma anche con gli aeroporti, perchè ci sono delle merci che viaggiano con sistema a cargo”.
“Se l’autonomia differenziata dovesse andare in porto così com’è – ha sottolineato Francesco Saverio Romano, coordinatore di Noi Moderati – in parte il Sud rischierebbe di essere penalizzato”. Sul tema delle Zes Romano, che è anche Presidente della Commissione bicamerale per la Semplificazione, ha spiegato che “quando abbiamo approvato la Zes unica solo per il Mezzogiorno non ci sono state da parte di parlamentari o esponenti del nord proteste, proprio perchè sono convinti che oggi il Mezzogiorno necessita di una spinta maggiore affinchè possa essere, insieme al resto del Paese, motore in Europa anzichè zavorra. Noi andiamo in questa direzione per fare in modo che, anche attraverso la semplificazione, si possa accorciare la distanza tra gli utenti, le amministrazioni e lo Stato. Con la Zes unica, questo processo, anche attraverso l’accentramento dei poteri per accorciare la filiera, è in corso”.
Ha qualche perplessità, invece, Giuseppe Russello, presidente di Confindustria Palermo: “C’è da capire la parte operativa della Zes unica come si cala e come si trasferisce all’interno dell’operatività delle aziende. Probabilmente una struttura periferica di contatto diretto con le aziende avrebbe agevolato. Aspetterei ancora qualche settimana per capire come adesso si declina la struttura di tipo centralistico sul territorio, poi c’è il tema delle risorse e lì qualche dubbio sul piano personale lo nutro perchè soltanto 1,8 mld di euro per l’intero Sud è qualcosa che alimenta delle perplessità”.
Infine, Luca Bianchi, direttore generale dello Svimez, partecipando da remoto all’incontro, ha concluso parlando dei dubbi e – quindi – della possibile incompatibilità tra Zes unica e autonomia differenziata: “L’Autonomia per noi è un tema di interesse e preoccupazione e la nostra posizione è di forte contraddizione alla riforma che sta circolando. Fra due giorni avremo una audizione nella quale esprimeremo i nostri dubbi”. Per Bianchi la riforma dell’autonomia differenziata e quella che ha portato ad una Zes unica “sono due modelli incompatibili”. “Da un lato”, ha spiegato, “c’è un accentramento delle istanze territoriali e dall’altro una autonomia che rischia di spaccare e frammentare le politiche pubbliche”. “Le risorse per politiche speciali e investimenti non sono tanto un problema oggi”, ha aggiunto Bianchi, “ed avere un quadro strategico che recupera la dimensione industriale del sud”. “Funzionerà?”, ha concluso Bianchi, “se pensiamo di fare interventi buoni per tutti non riusciremo ad attivare gli interventi. Se il piano strategico ha la capacità di individuare tre o quattro assi strategici, avremo un cambio di passo”.
– foto ufficio stampa Fondazione Magna Grecia –
(ITALPRESS).
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– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
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24 Novembre 2024di
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Si tratta della seconda vittoria di fila in Coppa Davis per gli azzurri, capitanati da Filippo Volandri, ed è il terzo trionfo della storia per la Nazionale italiana maschile del tennis dopo il primo successo datato 1976. Sei invece le volte nelle quali gli azzurri si sono arresi all’atto conclusivo. Per l’Olanda di contro era la prima finale in Coppa Davis.
Per Sinner una stagione incredibile con la vetta della classifica mondiale, la conquista di due titoli del Grande Slam (gli Australian Open e gli Us Open), il successo nelle Atp Finals e ora il trionfo-bis in Davis. Annata super, in generale, per tutto il tennis azzurro. Storica l’accoppiata Coppa Davis-Billie Jean King Cup, arrivata grazie alla vittoria di mercoledì delle ragazze guidate da Tathiana Garbin, da aggiungere ai titoli di Sinner e alle medaglie di Parigi2024 (l’oro nel doppio femminile di Sara Errani e Jasmine Paolini e il bronzo nel singolare maschile di Lorenzo Musetti), alle finali raggiunte al Roland Garros e a Wimbledon in singolo dalla Paolini e al titolo del doppio misto conquistato agli Us Open dalla Errani e da Andrea Vavassori. L’Italia del tennis, dunque, è padrona del mondo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”
Pubblicato
4 ore fa-
24 Novembre 2024di
RedazioneSe ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.
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