Politica
Forza Italia sottoscrive un manifesto con le forze civiche moderate per il futuro del Ppe
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9 mesi fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – Un Manifesto di adesione ai valori del Partito popolare europeo è stato sottoscritto delle forze civiche moderate che, assieme a Forza Italia, nel rispetto delle singole storie e identità, lavoreranno per una prospettiva politica comune, nel corso di conferenza stampa su “L’alleanza delle forze civiche moderate per il futuro del Ppe” presenziata dal segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai moderati in nome dei comuni valori europeisti e liberali. Coordinatori e promotori del Manifesto, Antonio Tajani, vicepremier, ministro e segretario nazionale di Forza Italia, e Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte e vicesegretario nazionale di Forza Italia. Quello che firmiamo “è un documento che è l’inizio di un percorso. Ho preso l’impegno di spalancare le porte del partito per far si che Forza Italia possa diventare la famiglia dei popolari perchè nel nostro Paese c’è bisogno, in un momento difficile a livello internazionale, di dare sicurezza ai nostri concittadini. C’è bisogno di donne e uomini che siano ottimisti verso il futuro”, ha spiegato Tajani sottolineando che la chiamata “a raccolta” dei sindaci civici è parte della “grande strategia che dobbiamo portare a termine, il loro contributo sarà prezioso e nell’ambito della costruzione di questa strategia ho deciso di chiamare con noi anche Noi Moderati”.
“Se vogliamo veramente rendere un servizio all’Italia – ha proseguito – dobbiamo spiegare ai nostri concittadini che il voto più utile è quello a Forza Italia. In Europa la prima forza politica è il Ppe e più siamo forti all’interno del Partito popolare europeo e più possiamo incidere. Si possono anche cambiare le maggioranze ma sempre con la guida del Ppe. Ho scelto di candidarmi perchè ritengo di poter dare un contributo non solo elettorale, ma perchè voglio portare nel dibattito 30 anni di esperienza in tutte le istituzioni europee. Non c’è nessun politico italiano che abbia fatto questo percorso, voglio condizionare il dibattito sulle grandi questioni europee. Per queste europee – ha assicurato Tajani – ho fissato l’obiettivo al 10% per poi arrivare al 20% alle prossime politiche, questo per riacquistare lo spazio che va da Giorgia Meloni a Elly Schlein con milioni di persone che oggi non vanno più a votare”. Il presidente del Piemonte e vicesegretario, Alberto Cirio, ha spiegato che la sottoscrizione di questo manifesto “è stata la volontà precisa di Tajani di allargare il nostro partito in vista delle elezioni europee ai soggetti che si riconoscono nell’Europa del Ppe. E’ iniziato un percorso che ha visto aderire molto sindaci”. Presenti molti sindaci, tra questi, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha evidenziato come il Paese debba “essere grato alla funzione verso la quale Forza Italia si propone e si lancia, una forza rassicurante, una forza che si mostra anche federatrice di forze di ispirazione locale verso una una platea che non necessariamente è maturata nella politica. Credo che il civismo e l’associazionismo debbano incontrarsi con la politica con senso di responsabilità e passione. La nostra è un’adesione convinta all’interno dei valori” del Ppe e “per la credibilità del documento che diviene credibile anche in funzione di ciò che Tajani ha mostrato di saper fare come coordinatore e ispiratore di un partito a grande dimensione popolare”, ha concluso. Secondo Claudio Scajola, sindaco di Imperia. “queste elezioni europee sono le più importanti da quando esiste elezione diretta del Parlamento, questo a causa del momento difficilissimo che attraversiamo con le guerre in corso e con una situazione molto complicata dell’Occidente. Qualcuno scrive meno Europa, io sono convinto che serva più Europa. Per questo abbiamo fatto un Manifesto per trovare un punto di unione che è il Ppe”, ha aggiunto. E’ fondamentale il migliore successo in ogni Paese, e in particolare nell’Italia, delle forze europeiste – si legge nel documento -, delle forze di ispirazione cristiana, liberale, riformista che, prima di tutti gli altri e con maggiore coerenza, hanno creduto e credono nell’idea europeista. Forza Italia e i Movimenti civici firmatari lavoreranno insieme nelle Regioni, creando dei tavolo comuni per la gestione e il coordinamento della campagna elettorale.
-foto xb1 Italpress-
(ITALPRESS).
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Politica
Mattarella inaugura Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025
Pubblicato
1 giorno fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneAGRIGENTO (ITALPRESS) – “Viviamo un tempo in cui tutto sembra comprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è svolta al Teatro Luigi Pirandello. “Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri”, ha sottolineato.
Al termine, uscito dal teatro, il Capo dello Stato, è stato salutato, tra gli applausi, da alunni e studenti in festa, che sventolavano bandierine tricolore al grido “Presidente, Presidente”. Mattarella si è avvicinato ai ragazzi, salutandoli e stringendo mani. Stessa scena prima dell’inizio della cerimonia.
L’evento, aperto dall’Inno nazionale eseguito dal coro e dall’orchestra d’archi del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera, diretto dal Maestro Alberto maniaci, è stato condotto da Bebbe Convertini e da Incoronata Boccia.
Nel corso della cerimonia hanno preso parola Roberto Albergoni, Direttore Generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Natalia Re, Presidente Movimento Italiano per la Gentilezza; Giacomo Minio, Presidente della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento; Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana; Alessandro Giuli, Ministro della cultura.
Agli interventi si sono alternate le esibizioni di Gianfranco Jannuzzo con il monologo “Girgenti amore mio”, del musicista Francesco Buzzurro che ha eseguito il brano “Il quinto elemento Fuego” e di Romina Caruana che ha letto un testo tratto dal suo libro “E’ solo un gioco di anime”.
Le celebrazioni si sono concluse con l’intervento del Presidente Mattarella. Al termine tutti in piedi per rendere omaggio al Capo dello Stato.
Selezionata dal Ministero della cultura, tra una rosa di 10 città finaliste, Agrigento è risultata vincitrice per il 2025 con il dossier dal titolo “Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, incentrato sullo scambio culturale tra i diversi popoli del Mediterraneo.
– foto Quirinale –
(ITALPRESS).
Politica
Papa Francesco “Investimenti per armi, sono una follia”
Pubblicato
2 giorni fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Fare del bene sempre, perchè la costanza premia chi opera con fedeltà: lo sapete bene, nel campo delle assicurazioni. Fare del bene a tutti, cominciando dai più bisognosi, secondo la dottrina sociale della Chiesa, che testimoniate in tante opere di beneficenza”. Così Papa Francesco che ha accolto in udienza una Delegazione della Fondazione Cattolica di Verona.
“Non dimentichiamo – aggiunge il Pontefice – che il denaro rende di più quando è investito a vantaggio del prossimo. Questo è importante. C’è una situazione molto brutta, adesso, sugli investimenti. In alcuni Paesi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi: investire per uccidere. Sono pazzi! Questo non è a vantaggio della gente. E quando si fa così, contro o fuori rispetto al vantaggio della gente, il denaro invecchia e appesantisce il cuore, rendendolo duro e sordo alla voce dei poveri. La prima cosa da scartare per l’egoismo sono i poveri, è curioso questo. Quando mettiamo la ricchezza a servizio della dignità dell’uomo, non possiamo che averne guadagno, sempre: promuovendo il bene comune, infatti, si migliorano i legami della società cui tutti partecipiamo. Davanti alle emergenze educative e lavorative, vi esorto a rinnovare di continuo la vostra fiducia nella Provvidenza di Dio, che guida con amore la storia chiamandoci a costruire un futuro secondo giustizia. Vi benedico di cuore. E continuate a fare un bel lavoro, a farlo perchè questo è seminare futuro, è seminare felicità, è seminare pace”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Politica
Santanchè “Sono tranquilla e vado avanti, lascio se me lo chiede Meloni”
Pubblicato
2 giorni fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Me lo aspettavo” ma sono “tranquilla, tranquillissima. Non sono agitata, continuo a lavorare, a fare le cose che devo fare… Stiamo parlando del niente”. Perchè la Visibilia srl da lei fondata e finita al centro dell’inchiesta di Milano “non è fallita, è sul mercato e qualunque imprenditore interpellato direbbe che questa roba non esiste”. Così in un colloquio con il Corriere della Sera la ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
“Giorgia (Meloni, ndr) non l’ho sentita, non mi ha chiamata, immagino che abbia tante cose importanti da fare…”, aggiunge Santanchè, sottolineando che quello che le viene attribuito è “un reato valutativo, una questione molto tecnica e tutta basata su perizie per la quale ero già stata archiviata nel 2018” ma le sono chiare le “implicazioni politiche”. “Su questo reato qua sono molto serena – prosegue -. Poi è chiaro che io sono una donna di partito, non faccio le cose a dispetto dei santi. Aspetto le valutazioni… Se il mio presidente del Consiglio dovesse chiedermi un passo indietro, di certo lo farò”. “Il governo – dice ancora – si è compattato, sono usciti in mia difesa Salvini, Tajani, tutta la Lega, Forza Italia, Noi moderati e persino Renzi, che di solito ce ne fa di tutti i colori. Sono tranquilla, conosco la vicenda nel merito e so che non mi porterà a una condanna. E’ un processo da imprenditrice, non ha rilevanza politica”. In merito alla mozione di sfiducia, dice “che la facessero pure, non mi preoccupa. Sono già andata in aula due volte. La presidente della Sardegna Alessandra Todde sta ancora al suo posto, nonostante sia stata dichiarata decaduta”. La fiducia nella magistratura, assicura Santanchè, non è mai venuta meno, nonostante presunte “stranezze” che sarebbero spuntate fuori dai fascicoli del Tribunale di Milano. “Grazie a Dio – ripete – non ho nessuna condanna, non c’è nessun fallimento, nessuna bancarotta. Vedranno i giudici, decideranno i giudici”. Quanto al giudizio dei cittadini, pensa di non avere mai tradito la Costituzione: “Sono rimasta fedele al giuramento, ho sempre agito con disciplina e onore”. E se in cuor suo ritiene di poter continuare a rappresentare anche all’estero la bellezza dell’Italia è perchè la falsificazione di bilanci aziendali “è un reato che in tanti Paesi nemmeno c’è e perchè mai mi è stata fatta un’accusa sulle mie funzioni di ministro”. Sulla ministra del Turismo, ricorda il Corriere della Sera, pende una seconda richiesta di processo per l’ipotesi di truffa allo Stato, ma lei ribadisce: “Preoccupata? non lo sono”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
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