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Cronaca

Engie-PoliMi, efficienza e rinnovabili per raggiungere obiettivi 2030

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ROMA (ITALPRESS) – Incrementare l’efficienza nell’uso dell’energia, superare la dipendenza dai combustibili fossili, aumentare significativamente l’utilizzo delle energie rinnovabili e modulare il quadro normativo e regolatorio per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici. Sono le azioni necessarie definite nello studio ‘Roadmap to 2030: scenari e indicazioni di policy alla luce dei nuovi target di decarbonizzazionè realizzato da ENGIE in collaborazione con il Dipartimento “Energy & Strategy” del Politecnico di Milano e presentato oggi, a Roma, nel corso dell’evento “La Transizione Efficiente: nuove soluzioni per l’energia del futuro”.
“La transizione energetica è responsabilità collettiva. Non è un percorso facile ma è una sfida necessaria. Il nostro compito è fare di tutto per renderla un’opportunità. Per noi di ENGIE è un impegno quotidiano che sentiamo verso le future generazioni – afferma Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia -. La fotografia scattata dallo studio realizzato con il Politecnico di Milano ci dice chiaramente che è necessario accelerare e che i costi dello scenario inerziale sono superiori agli investimenti necessari per raggiungere i target previsti. Il nostro auspicio è quello di offrire, attraverso questa analisi, un contributo utile alle decisioni e alle soluzioni che istituzioni, pubbliche amministrazioni e imprese sono chiamate ad adottare perchè siamo convinti che la transizione sia anche un’opportunità di crescita per il Paesè.
Per il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto all’evento, ‘servono più strumenti: sistemi di detrazione fiscale, meccanismi incentivanti come i certificati bianchi per l’industria, stimolare l’innovazione e la digitalizzazione delle reti. Ci stiamo impegnando a predisporre un quadro normativo che supporti una visione di lungo-periodo. Dove le risorse siano tra loro coordinate e razionalizzate, valutando possibili sinergie tra i diversi strumenti disponibili. Dobbiamo accompagnare e agevolare la trasformazione del nostro sistema produttivo, in equilibrio con la decarbonizzazione. La chiave è intervenire con determinazione per avere in casa competenze e tecnologie che saranno al centro della trasformazione del sistema industriale in modalità green. Lavoriamo per favorire lo sviluppo, creando un contesto favorevole alle impresè.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente di ARERA, Stefano Besseghini, e il presidente del GSE, Paolo Arrigoni.
Il punto di partenza dell’analisi è l’attuale contesto emissivo italiano. Nel 2022, l’Italia ha ridotto di circa il 30% le sue emissioni rispetto al 2005. Considerando però l’attuale trend di
mercato e normativo, compresi quelli relativi al superbonus, dal 2022 al 2030 si prevede una riduzione di -46 MtCO2, che è molto inferiore ai target europei che impongono una riduzione
di -137 MtCO2 (più del 50% delle emissioni rispetto al 2005). Quindi, rispetto all’attuale scenario inerziale al 2030, lo studio evidenzia che non è possibile raggiungere nè gli obiettivi europei nè i target nazionali di riduzione delle emissioni già promossi all’interno del PNIEC. E’ necessaria un’accelerazione in questa direzione che moltiplichi gli sforzi.
Il maggiore contributo per affrontare le sfide europee può derivare da due pilastri strategici: l’incremento delle soluzioni di efficienza energetica e delle fonti energetiche rinnovabili.
Sul fronte dell’efficienza energetica il PNIEC identifica un obiettivo pari a 100 Mtep al 2030.
Considerando gli attuali trend di mercato e normativi il Paese è proiettato verso i 109 Mtep di consumi di energia finale al 2030 (-4 Mtep rispetto al 2022), ossia un risultato distante dagli obiettivi PNIEC e non in linea neanche con gli obiettivi comunitari che richiedono il raggiungimento di 92,5 Mtep (-21 Mtep rispetto al 2022). E’ quindi necessario moltiplicare le
misure messe ad oggi in campo.
“La transizione energetica pone obiettivi estremamente sfidanti e richiede nei prossimi anni un cambio di passo. Ne fa parte, ad esempio, la crescita, di 2-3 volte rispetto al quadro attuale, delle installazioni di rinnovabili, la cui diffusione è alla base del cambiamento dell’assetto energetico del nostro Paese – ha spiegato Vittorio Chiesa, Chairman POLIMI Graduate School of Management -. Ma la transizione si ottiene anche con il contributo di altre soluzioni, quantitativamente meno rilevanti, agendo sui relativi elementi abilitanti: l’adozione di tecnologie per l’efficienza energetica in ambiti quali la Pubblica Amministrazione, la diffusione del teleriscaldamento, la gestione della filiera per la produzione di biometano su larga scala,
lo storage per l’aumento delle soluzioni di autoconsumò.
La Pubblica Amministrazione, si evidenzia nello studio, è un attore rappresentativo e trainante per l’efficienza energetica. E’ indispensabile, però, implementare ulteriori misure e potenziare gli strumenti oggi in vigore, aumentando l’attrattività di investimenti privati, per esempio con la diffusione di formule contrattuali come l’Energy Performance Contracts e il Partenariato Pubblico Privato. Per quanto riguarda le energie rinnovabili, nel 2021 hanno contribuito per il 40% sul mix di
produzione di energia elettrica nazionale. Per raggiungere gli obiettivi del PNIEC al 2030 il peso dell’energia elettrica da fonti rinnovabili sul mix energetico dovrebbe raddoppiare per
raggiungere il target al 2030 (65% del mix), installando 3,5 volte la capacità di fotovoltaico e 2,5 volte quella di eolico rispetto al 2021. Va considerato poi lo storage, una tecnologia che, come sottolinea lo studio, integrata a impianto di potenza tra 200 kW e 10 MW può incrementare ulteriormente la quota di autoconsumo abilitando una maggior diffusione della produzione rinnovabile.
Rispetto alle attuali tecnologie utili all’efficienza energetica e alla decarbonizzazione (come fotovoltaico, solare termico, pompe di calore, storage e idrogeno), l’analisi mostra come la
filiera sia ancora poco sviluppata: nel 2021 il 100% dei target risultava ancora da coprire. Su questo tema è fondamentale incrementare gli sforzi per semplificare i processi autorizzativi e accelerare la messa a terra degli investimenti da parte degli operatori. Un focus sui settori residenziale e industriale, evidenzia la necessità di un investimento di ulteriori 60 miliardi per raggiungere almeno gli obiettivi PNIEC.
Un ruolo di supporto alla decarbonizzazione ed efficienza nel settore residenziale può essere svolto dal teleriscaldamento. Oggi l’attuale diffusione della tecnologia raggiunge i 9,7 TWh
all’anno, ma ha un potenziale di sviluppo di 4 volte superiore: al 2030 si può produrre 38 TWh utile ad efficientare quasi il 10% della domanda termica residenziale, con investimenti annui
fra 7 e 10 miliardi di euro. Anche in questo caso, è necessario attrarre investimenti prevedendo un quadro di policy organico che contempli in maniera sinergica norme ed incentivi, stimolando la domanda tramite l’introduzione, ad esempio, di obblighi di
allacciamento alla rete per i nuovi edifici. L’analisi delle tecnologie in grado di supportare la transizione energetica vede nel biometano un forte alleato strategico. L’aggiornamento del PNIEC prevede un’accelerazione sull’utilizzo del biometano come alternativa rinnovabile per la produzione di energia termica. Attualmente, il meccanismo di incentivazione è però limitato nel tempo e la frammentazione nella catena di approvvigionamento crea inefficienze e scarsa scalabilità. E’ necessario creare soggetti aggregatori e definire un nuovo meccanismo incentivante post-2026 per favorire la crescita del settore e raggiungere gli obiettivi al 2030. Dallo studio emerge, dunque, che l’Italia ha tutte le potenzialità per essere il laboratorio della decarbonizzazione, ma attualmente si registra un ritardo rispetto alla traiettoria di decarbonizzazione europea che istituzioni, di concerto con gli operatori del settore, possono provvedere a colmare puntando sulle appropriate leve strategiche.

– foto ufficio stampa Engie –
(ITALPRESS).

Cronaca

Da Regione Lombardia 100 mln per riqualificare gli impianti sportivi

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MILANO (ITALPRESS) – Sarà pubblicato sul BURL domani, lunedì 5 maggio, il nuovo bando di Regione Lombardia per la riqualificazione e la messa in sicurezza degli impianti sportivi pubblici comunali. Saranno così visionabili i criteri dettagliati del bando in vista dell’apertura dello stesso.
Le domande, infatti, potranno essere presentate a partire dalle ore 12.00 del 3 giugno 2025 fino alle ore 12.00 del 15 luglio 2025. L’approvazione delle risultanze dell’istruttoria da parte di Regione Lombardia è prevista per il 31 ottobre 2025. Il bando, voluto e strutturato dal Sottosegretario con delega a Sport e Giovani Federica Picchi, mette a disposizione un totale di 100 milioni di euro: 30 milioni di euro a fondo perduto da parte di Regione Lombardia e 70 milioni come linea di credito a tasso agevolato dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale (ICSC). L’obiettivo è sostenere i Comuni lombardi nella messa in sicurezza e nel ripristino dell’impiantistica sportiva.
Il sottosegretario Picchi, che nello scorso mese ha effettuato un tour su tutte le province lombarde perchè vi fosse massima diffusione e consapevolezza di questo strumento in uscita, dichiara “Regione Lombardia investe nello sport perchè crede nel suo valore educativo, sociale e di benessere per le comunità. Questo bando è un’opportunità concreta per i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, per rendere gli impianti sportivi più sicuri, moderni e funzionali. Un impianto ben strutturato è il primo passo per diffondere la cultura sportiva e per sottolineare la funzione inclusiva e di catalizzazione sociale dello sport, offrendo spazi adeguati a tutte le fasce d’età e per le diverse abilità motorie e cognitive. Ringrazio il Presidente Attilio Fontana, i colleghi della Giunta e tutti i consiglieri di Regione Lombardia per il sostegno a questo prezioso strumento”.
Il bando, oggettivamente più importante mai realizzato prima da Regione Lombardia per l’impiantistica sportiva, prevede due linee di intervento: piccoli progetti con contributi tra 70.000 e 300.000 euro, e grandi progetti con contributi tra 300.001 e 700.000 euro. Il contributo coprirà fino all’80% dell’investimento per i Comuni sotto i 5.000 abitanti e fino al 50% per gli altri. Almeno il 50% dei fondi a fondo perduto sarà destinato ai Comuni sotto i 15.000 abitanti.
“Abbiamo voluto criteri di premialità oggettivi e più chiari e semplici possibili per favorire la partecipazione anche delle piccole realtà – ha aggiunto Picchi – dando valore al cofinanziamento dei progetti come leva per utilizzare al meglio le risorse pubbliche, rafforzare l’impatto di questo strumento e coinvolgere maggiormente non solo le amministrazioni locali, ma tutto il territorio beneficiario del bando”. Gli interventi finanziabili dovranno iniziare solo dopo la pubblicazione del bando e concludersi entro dicembre 2027, questo criterio per una maggiore efficienza nella distribuzione delle risorse pubbliche. Regione Lombardia conferma così il proprio impegno per potenziare l’impiantistica sportiva regionale, promuovendo lo sport come elemento centrale di coesione, crescita e salute per tutte le comunità lombarde.

foto: ufficio stampa Regione Lombardia

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Esercito rappresenta un punto di forza per la Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “La dedizione, l’impegno profusi dalle donne e dagli uomini dell’Esercito nel contesto internazionale così carico di instabilità e minacce, rappresentano un punto di forza per la Repubblica. Il ruolo dell’Italia nella comunità internazionale, per far sì che si affermino i valori di pace e cooperazione propri alla Costituzione, sa di potersi avvalere di professionalità e di competenze di assoluto livello nelle proprie Forze Armate, così come per la cornice di sicurezza offerta nelle missioni presenti sul Territorio nazionale. In occasione del 164° anniversario dalla istituzione, rivolgo l’omaggio della Repubblica alla memoria dei caduti, e ai militari dell’Esercito il ringraziamento per il costante operato al servizio della Patria. In questa giornata di festa giungano a voi tutti, Ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa, personale civile dell’Esercito e alle vostre famiglie il saluto e l’augurio più calorosi. Viva l’Esercito, viva le Forze Armate, viva la Repubblica!”. Lo scrive il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Capo di Stato maggiore dell’Esercito, Generale Corpo d’Armata Carmine Masiello, in occasione del 164° anniversario della costituzione dell’Esercito italiano.

Foto: ufficio stampa Quirinale

(ITALPRESS).

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Cronaca

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E FUTURO DIGITALE, A VOGHERA L’ULTIMO INCONTRO DI “ABC DIGITALE PER TUTTI”

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Giovedì 8 maggio dalle 10:30 alle 12 alla Sala Zonca dell’Hub Voghera Digital (via Ugo Gola 1) si terrà il sesto e ultimo appuntamento del ciclo “ABC Digitale per tutti”, dedicato questa volta a uno dei temi più attuali e dibattuti: “L’Intelligenza Artificiale e il futuro digitale”.

Un incontro aperto a tutti, pensato per avvicinare cittadini di ogni età a strumenti e concetti che stanno già trasformando la nostra quotidianità. L’obiettivo? Capire cosa sta cambiando, come usare l’IA in modo utile, semplice e sicuro, e affrontare con consapevolezza le opportunità – e i dubbi – che porta con sé.

Durante la mattinata si parlerà di cosa significa davvero “intelligenza artificiale”; esempi pratici di applicazione nella vita di tutti i giorni; strumenti alla portata di tutti, da usare senza timori; spazio per domande aperte e confronto con il pubblico.

Un tema affascinante, scelto non a caso da Gloria Chindamo, vicepresidente del consiglio comunale e ideatrice di Voghera Digital nel 2020, per chiudere il percorso “ABC Digitale per tutti” con uno sguardo verso il futuro, tra curiosità, consapevolezza e spirito di condivisione.

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