Economia
Cna Editoria al Salone del Libro nel segno dell’intelligenza artificiale
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1 anno fa-
di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Questa edizione, l’undicesima per CNA Editoria, racchiude tutto il lavoro fatto sul territorio in questi anni, con i nostri associati che hanno risposto come non mai alla partecipazione allo stand collettivo di CNA qui al Salone del libro di Torino, che per un piccolo editore rappresenta un’emozione unica perchè offre l’occasione di essere parte del più grande evento in Italia dedicato ai libri. Creare rete è lo scopo di CNA Editoria”. Con queste parole Costantino Di Nicolò, presidente nazionale di CNA Editoria, ha aperto al Salone del Libro l’ormai consueto appuntamento di “Italian Indie Book. Cambiare rotta ed essere editori contemporanei. Metodologie creative e strategie digitali per l’evoluzione dell’editoria indipendente”, il talk di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, quest’anno dedicata all’intelligenza artificiale.
“Un format che vuole dare idee e spunti che possono essere subito applicabili per il piccolo editore che vuole avvicinarsi all’intelligenza artificiale”, ha dichiarato Filippo Della Villa, presidente nazionale CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, aprendo il dibattito, che ha visto come protagonisti Bruno Genovese, co-founder e presidente di Leftloft e Stefano Meneghetti, digital art director e founder di Yalp.
Un talk che ha delineato i concetti iniziali entro i quali ascrivere i confini di utilizzo dell’intelligenza artificiale, all’interno del lavoro editoriale.
“Curiosità e sperimentazione – ha dichiarato Bruno Genovese – ci permettono di poter capire come operare sul contenuto, su cui ogni lavoro è incentrato, e poi si capiscono gli strumenti che ci permettono di poter arrivare a costruire il contenuto. Non bisogna essere intimoriti da questa innovazione, che ci permette non di abbattere i limiti, bensì di risolverli, il che vuol dire alzare l’asticella. Il problema nasce quando non si hanno limiti, quando non li si stabilisce”.
“La prima cosa da capire è cosa si intende con il termine intelligenza artificiale – ha proseguito Stefano Meneghetti – perchè in realtà oggi ci sono diversi livelli di intelligenza, una diversa per ogni campo specifico. Quella generica, in realtà, è ancora agli albori. Per ora il suo utilizzo non dà uno stimolo creativo, ma solo di poter eseguire e risolvere problematiche specifiche. Ed è l’errore che ci salva dall’intelligenza artificiale. Accettare i fallimenti. Tutta l’evoluzione umana è progredita grazie ai fallimenti e agli errori”.
Il dibattito, moderato da Alessio Vitaliano Stefanoni, responsabile CNA Editoria Piemonte, che ha invitato, a conclusione, la numerosa platea a visitare lo stand collettivo di CNA, curato da Antonella Grasso, responsabile nazionale di CNA Comunicazione e Terziario Avanzato, e dallo stesso Stefanoni.
Lo spazio vede la partecipazione anche quest’anno di numerosi editori della CNA provenienti da nove regioni italiane: Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche, Liguria, Piemonte, Sicilia, Trentino Alto Adige, Toscana.
– Foto Cna Editoria –
(ITALPRESS).
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Produzione industriale, migliorano le aspettative delle grandi imprese: ecco i dati
Pubblicato
10 minuti fa-
4 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’indagine rapida di maggio sulla produzione industriale, condotta tra grandi imprese associate a Confindustria, evidenzia aspettative in lieve miglioramento rispetto al mese precedente. La maggior parte degli intervistati crede che la produzione rimarrà stabile (67,7%), mentre cresce la quota di chi attende un aumento (28,7%) e infine cala sensibilmente la percentuale dei pessimisti (3,6%).
Gli industriali intervistati nel mese di maggio considerano la domanda e gli ordini come i principali punti di forza a sostegno della produzione. Il saldo resta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente, con un valore pari a +4,5% dal +5% di aprile. Le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi peggiorano (-1,4% da +0,4%). Il saldo relativo ai costi di produzione già negativo ad aprile peggiora sensibilmente nella rilevazione di maggio (-5,6% da -1%).
I giudizi riguardo le condizioni finanziarie, dopo un lungo periodo di ottimismo segnato da saldi positivi, tornano in territorio negativo nel mese di maggio (-0,3% da +1,7%).
Sulla disponibilità di materiali le aspettative restano negative, ma il saldo migliora sensibilmente: nella rilevazione di maggio si attesta a -0,6%, in risalita rispetto al -6,4% di aprile. Il giudizio degli industriali riguardo la disponibilità degli impianti continua ad essere positivo a maggio con un miglioramento rispetto alla precedente rilevazione (+3,3% da +0,3%).
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Jakala con Mapei per lo sviluppo di un nuovo portale di e-commerce B2B
Pubblicato
1 giorno fa-
3 Giugno 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Jakala insieme a Mapei ha guidato la progettazione, lo sviluppo e il rilascio di un nuovo portale e-commerce B2B, una piattaforma digitale, basata su tecnologia Adobe, pensata per migliorare l’esperienza degli agenti e garantire all’azienda una governance unificata delle attività commerciali.
Il progetto, avviato a maggio 2024, si è contraddistinto per la forte sinergia tra i team Jakala e Mapei, che hanno lavorato a stretto contatto in tutte le fasi: dalla definizione dell’architettura alla messa in produzione, fino alla gestione dei rollout internazionali. Il contributo di Mapei è stato determinante nell’indirizzare le scelte strategiche e tecnologiche, grazie alla profonda conoscenza dei processi aziendali e delle esigenze operative nei diversi mercati.
Parallelamente, Jakala ha messo a disposizione il proprio know-how tecnico attraverso un team multidisciplinare composto da 18 professionisti esperti in tech, commerce development, data management e advisory. Un elemento distintivo del progetto è stato lo sviluppo, da parte del team Data Management di Jakala e in collaborazione con Mapei, di un Integration Layer avanzato.
Una componente fondamentale per abilitare la gestione di ingenti volumi di dati provenienti da sistemi eterogenei, assicurando velocità, affidabilità e scalabilità della piattaforma. La piattaforma sviluppata per Mapei è pensata come uno strumento operativo al servizio degli agenti, in grado di semplificare l’intero processo di vendita e gestione ordini. L’interfaccia è stata costruita per offrire un’esperienza d’uso immediata e funzionale, mentre l’architettura sottostante garantisce efficienza, tracciabilità e coerenza nella gestione dei flussi commerciali, anche in contesti complessi.
L’obiettivo è fornire a ogni consociata Mapei un ambiente digitale coerente, performante e integrato, in grado di adattarsi alle specificità locali e al contempo garantire piena tracciabilità dei processi commerciali a livello centralizzato. Il primo rilascio è avvenuto in Ungheria per Mapei Kft, la consociata ungherese di Mapei, nel febbraio 2025. A oggi, Jakala ha completato il rollout per altre tre consociate estere del Gruppo Mapei, mentre è attualmente in corso l’implementazione del portale per Mapei, la sede italiana, in linea con un piano di rilascio che procede con un ritmo costante di una country al mese.
Il programma di rollout proseguirà nei prossimi mesi, con il coinvolgimento progressivo di ulteriori country di Mapei. L’obiettivo finale è estendere la piattaforma a livello globale, rendendola la soluzione digitale di riferimento per l’interazione tra Mapei e il proprio ecosistema commerciale. “Abbiamo avviato questo progetto con l’obiettivo di costruire una piattaforma che non fosse solo tecnologicamente avanzata, ma anche capace di riflettere la complessità e l’eterogeneità del nostro business a livello globale. Grazie alla collaborazione con Jakala, siamo riusciti a sviluppare uno strumento che semplifica le attività quotidiane dei nostri team commerciali, migliorando il presidio dei mercati locali e mantenendo una visione centralizzata e strategica”, ha dichiarato Raffaele Gerbi, corporate Crm manager di Mapei. “Questo progetto è la dimostrazione concreta di come si possa unire visione strategica e velocità esecutiva. Grazie alla sinergia con Mapei e alla solidità della tecnologia Adobe, abbiamo realizzato una piattaforma su misura, altamente performante e pronta a scalare. Il valore aggiunto: la conoscenza dei processi e l’esperienza sul mercato industriale, che ci hanno permesso di rispettare tempi sfidanti senza rinunciare alla qualità”, ha aggiunto Marco Miani, partner di Jakala e leader Practice Industrial.
– foto ufficio stampa Jakala –
(ITALPRESS).
Economia
L’Ocse taglia le stime di crescita globale. In Italia il Pil rallenta, +0,6% nel 2025
Pubblicato
1 giorno fa-
3 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Le prospettive globali stanno diventando sempre più difficili. Aumenti significativi delle barriere commerciali, condizioni finanziarie più restrittive, indebolimento della fiducia di imprese e consumatori e maggiore incertezza politica rappresentano tutti rischi significativi per la crescita. Se queste tendenze dovessero persistere, potrebbero frenare sostanzialmente le prospettive economiche”. È quanto emerge dall’ultimo economic outlook dell’Ocse, secondo cui in particolare si prevede che la crescita del PIL globale rallenterà dal 3,3% del 2024 al 2,9% quest’anno e l’anno prossimo (supponendo che le aliquote tariffarie a metà maggio siano mantenute).
Il rallentamento è concentrato negli Stati Uniti, in Canada, in Messico e in Cina, mentre altre economie dovrebbero registrare aggiustamenti al ribasso più contenuti. Si prevede che la crescita fino al 2025 sarà particolarmente debole, con un aumento della produzione globale di appena il 2,6% nell’arco dell’anno fino al quarto trimestre e di appena l’1,1% negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda l’inflazione, sarà leggermente superiore fino al 2026 rispetto alle previsioni precedenti. L’inflazione a livello Ocse dovrebbe raggiungere il 4,2% nel 2025, in aumento rispetto al 3,7% delle proiezioni di dicembre, e il 3,2% nel 2026, rispetto a una precedente stima del 2,9%. “I rischi per le prospettive rimangono sostanziali. Tra le principali preoccupazioni figurano ulteriori escalation o improvvisi cambiamenti nelle politiche commerciali, comportamenti più cauti da parte di consumatori e imprese e una continua ridefinizione del rischio nei mercati finanziari”, sottolinea l’Ocse.
L’Ocse prevede che la crescita del Pil in Italia rallenterà leggermente allo 0,6% nel 2025 e aumenterà allo 0,7% nel 2026. Si prevede che le perturbazioni delle politiche commerciali globali rallenteranno la crescita. L’aumento dei salari reali sosterrà la domanda dei consumatori. Gli investimenti saranno stimolati dall’attuazione accelerata dei progetti del Pnrr. I volumi delle esportazioni sono destinati a stagnare nel 2025 a causa di politiche commerciali più restrittive e della debolezza della domanda nei principali mercati europei. Dominano i rischi al ribasso, tra cui l’incerta risposta di investitori e datori di lavoro agli sviluppi delle politiche globali. Un’attuazione più rapida dei progetti Pnrr o una maggiore domanda di esportazioni da parte di altri paesi europei sosterrebbero la crescita. È quanto emerge dalle prospettive economiche dell’Ocse presentate oggi.
Si prevede un consolidamento fiscale continuo nel 2025 e nel 2026, poiché il governo rimane impegnato a ridurre il deficit di bilancio e a riportare le finanze pubbliche su un percorso sostenibile a medio termine. I progressi nell’attuazione del Pnrr dovrebbero incoraggiare maggiori investimenti privati e un aumento dell’occupazione nel medio termine. Il mantenimento del tenore di vita nel lungo termine richiederà il miglioramento delle opportunità per i giovani laureati e i lavoratori più anziani di aggiornare le proprie competenze per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro.
Secondo l’Ocse L’Italia è esposta a una politica commerciale statunitense più restrittiva, attraverso dazi più elevati sui prodotti dell’UE. Oltre il 10% delle esportazioni totali di beni dell’Italia nel 2023 è stato destinato agli Stati Uniti. Inoltre, gli effetti indiretti potrebbero essere significativi, ad esempio attraverso le catene di produzione globali di veicoli a motore o una domanda globale più debole. L’Italia è anche esposta alla crescente concorrenza dei prodotti industriali cinesi. La volatilità dei prezzi internazionali dell’energia si è trasmessa ai prezzi al consumo. L’aumento dei prezzi del gas all’inizio del 2025 ha contribuito a far salire l’inflazione complessiva al 2,0% nell’anno fino ad aprile 2025.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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