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Economia

Sammarco “Le Pmi italiane devono fare più squadra”

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ROMA (ITALPRESS) – Le piccole e medie imprese costituiscono gran parte del tessuto imprenditoriale italiano. Questa è “la nostra bellezza” ed è “la ragione per cui siamo molto apprezzati all’estero”. Lo ha detto Massimiliano Sammarco, avvocato tributarista internazionale, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
All’estero “siamo molto molto apprezzati per il nostro modo di fare e per la tecnologia”, ha spiegato Sammarco. “Non ci sono solamente la moda e l’alimentare – ha proseguito – ma tutta quella parte tecnologica e di grande ricerca scientifica per cui noi siamo molto apprezzati, soprattutto dagli americani che sanno che noi abbiamo questa capacità di muoverci e di prendere decisioni in modo veloce perchè nelle piccole e medie imprese sono poche le persone che comandano”.
“Nel 2004 – ha raccontato – c’erano le elezioni del nuovo Parlamento in Cile e il ministro dell’Industria di quel tempo fece un discorso alla nostra delegazione sulle nostre piccole e medie imprese e sui distretti industriali. Credo che quel ministro – ha continuato – sapeva molto più di noi italiani di ciò che stavamo facendo in Italia perchè quello era il loro modello. Una volta – ha aggiunto – con il presidente della Confindustria di Madrid si parlava di investimenti internazionali e disse di essere molto felice di essere presidente di quella confederazione spagnola, così come organizzata e come funziona in Spagna, ma avrebbe voluto che i soci della Confindustria spagnola fossero le imprese italiane. La sensazione che ho sempre avuto – ha evidenziato – è che ci considerano veramente i numeri uno. C’è solo una questione che non funziona: non riusciamo a fare squadra. Le Pmi italiane sono tante e sono rivali tra loro. Nel Dna non abbiamo l’idea di poter fare squadra insieme”.
Le Pmi soffrono comunque per un eccesso di carico fiscale e di norme. “Nel 1985 – ha ricordato – leggevo i primi rapporti Ocse sull’Italia che dicevano che avevamo le imposte troppo alte e troppe leggi. Da allora non è cambiato niente, anzi probabilmente sono aumentate la pressione fiscale e le norme”.
Adesso c’è la Zona economica speciale unica per il Mezzogiorno. Secondo Sammarco è “fondamentale”. “In Puglia – ha affermato – ci si sta cominciando a muovere ma è ancora troppo poco. Negli altri paesi si fa molta più pubblicità ed è proprio il governo che gira il mondo facendo pubblicità su questo strumento perchè attira investimenti e lavoro. Anche imprese italiane potrebbero andare nella Zes”. Poi Sammarco ha portato l’esempio di Whirlpool. “Ragionando in modo molto pragmatico – ha affermato -, siamo in Campania e c’è la Zes” quindi si potrebbe “fare un cerchietto intorno alla Whirlpool” e dire che può rimanere perchè ha “tutta una serie di incentivi fiscali, forse anche migliori di quelli che ha dato la Slovenia”. “Sono ragionamenti – ha sottolineato – che altri Stati fanno. Ho visto rappresentanti delle istituzioni che quando c’è una fabbrica in crisi vanno lì e chiedono quale sia il problema e come possono intervenire, per mantenere l’attività e soprattutto i posti di lavoro”, ha concluso Sammarco.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Intesa Sanpaolo conferma il posizionamento ai vertici per impatto sociale

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo consolida nel primo semestre i risultati del suo impegno nel sociale superando già diversi obiettivi del Piano di Impresa 2022-2025 e confermando il ruolo di protagonista nell’impact banking. Il Gruppo guidato da Carlo Messina ha uno dei più articolati programmi per far fronte ai bisogni delle persone e per la riduzione delle disuguaglianze nel Paese. Il progetto “Cibo e riparo per le persone in difficoltà” ha realizzato 60,3 milioni di interventi nel periodo 2022-primo semestre 2025, superando del 20% l’obiettivo di 50 milioni previsto per l’intero Piano di Impresa che chiude a fine 2025. I risultati includono 49,1 milioni di pasti distribuiti, 4,3 milioni di posti letto nei dormitori sociali e la distribuzione di 6,3 milioni di farmaci e di 621 mila capi di abbigliamento. Il social lending ha erogato dal 2022 23,4 miliardi (94% dell’obiettivo di 25 miliardi), confermando il forte focus sull’inclusione finanziaria.

Nel primo semestre sono stati erogati 3 miliardi, includendo 143 milioni per il credito al terzo settore e 53 milioni attraverso il Fund for Impact per sostenere persone e famiglie in situazione di vulnerabilità. Il programma per l’occupabilità “Giovani e Lavoro”, volto a formare e introdurre i giovani nel mercato del lavoro italiano registra nel primo semestre 2025 oltre 2.200 candidature, con 480 giovani formati o in formazione. Dal 2019 ha interessato oltre 5.350 persone e più di 2.480 aziende partner. Altre iniziative per avvicinare studenti e disoccupati al mondo del lavoro sono state “Generation4Universities” e “Digital Restart”. Le iniziative di inclusione educativa nel primo semestre 2025 hanno coinvolto 2.600 scuole e 18.000 studenti, supportando il merito e la mobilità sociale; oltre 6.400 le scuole coinvolte dal 2022. “Futura”, iniziativa promossa da Save the Children, Forum Disuguaglianze e Diversità e Yolk, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo ha realizzato percorsi di crescita ed autonomia per 350 ragazze e giovani donne, tra cui 50 giovani madri.

Intesa Sanpaolo si conferma uno tra i principali attori culturali europei, con un patrimonio artistico di 40 mila opere. I quattro musei della Banca, le Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza hanno accolto nel primo semestre del 2025 420 mila visitatori, 77 mila bambini e ragazzi nel programma didattico e 4.900 persone con disabilità nei 380 percorsi dedicati. L’attività di partnership con le principali istituzioni culturali italiane e straniere ha visto tra l’altro la concessione di 187 opere in prestito in 39 esposizioni in Italia e all’estero. Dal 2022 i musei del Gruppo hanno registrato 2,3 milioni di visitatori. L’impegno sociale e culturale di Intesa Sanpaolo rientra nel piano ESG, supportato da un contributo complessivo di circa 1,5 miliardi entro il 2027 e da circa mille persone dedicate alle iniziative di sostenibilità sociale e ambientale. Nel periodo 2023-primo semestre 2025 sono già stati investiti 0,8 miliardi.

– foto d’archivio ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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(ITALPRESS).

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Bankitalia, a maggio surplus di 2,6 miliardi per la bilancia dei pagamenti turistica

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso maggio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un surplus di 2,6 miliardi, in lieve calo rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (5,2 miliardi) sono infatti marginalmente cresciute dello 0,5%, mentre le uscite (2,6 miliardi) sono aumentate del 10,5%. E’ quanto emerge dai dati sulle statistiche sul turismo internazionale dell’Italia della Banca d’Italia.

Nella media dei tre mesi terminanti a maggio, l’incremento delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stato pari al 5,4%, mentre le uscite sono aumentate del 7,3%. La crescita della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-UE è risultata ancora superiore a quella registrata dai turisti della UE (rispettivamente 6,8 e 4,2%). L’incremento della spesa degli italiani all’estero si è invece distribuito in misura più omogenea tra le due differenti aree (il 7,5% nelle destinazioni UE e il 7% nei paesi extra-UE).

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Inflazione in aumento a luglio dello 0,4%, +1,7% su base annua

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PALERMO (ITALPRESS) – Nel mese di luglio 2025, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare. Lo rileva l’Istat.

La stabilità del tasso di variazione tendenziale dell’indice generale sintetizza andamenti differenziati dei diversi aggregati: accelerano i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,2% a +5,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,7% a +2,8%), dei Servizi vari (da +1,6% a +2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +3,3%); decelerano i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +22,6% a +17,1%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +2,7%); si accentua la flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -4,2% a -5,2%).

Nel mese di luglio l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta invariata (a +2,0%); quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +2,1% a +2,2%). La crescita tendenziale dei prezzi si attenua moderatamente sia per i beni (da +0,9% a +0,8%) sia per i servizi (da +2,7% a +2,6%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni resta invariato a +1,8 punti percentuali.

I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano una dinamica in accelerazione (da +2,8% a +3,2%), così come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2,0% a +2,3%). La variazione congiunturale positiva dell’indice generale è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+2,2%) e regolamentati (+1,2%), dei Servizi relativi ai trasporti (+0,9%), dei Servizi vari (+0,6%), degli Alimentari lavorati e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,3% entrambi); scendono invece su base mensile i prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,6%) e quelli dei Beni durevoli (-0,3%). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,7% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo.

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L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) a luglio 2025 registra una variazione pari a -1,0% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e a +1,7% su base annua (da +1,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una variazione congiunturale di +0,4% e una tendenziale del +1,5%.

– Foto Ufficio stampa Istat –

(ITALPRESS)

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