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Cronaca

Rivoluzione per la vitiligine, in Italia il primo farmaco specifico

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Cronaca

Gdf Milano esegue amministrazione giudiziaria per un istituto bancario

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MILANO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Milano ha sottoposto ad amministrazione giudiziaria, una banca d’affari Milanese. Il provvedimento, disposto Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, costituisce il risultato di più ampie indagini delegate dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Milano volte all’approfondimento dei rapporti tra l’istituto finanziario e soggetti legati a consorterie di ‘ndrangheta. In particolare è stato accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui ad esponenti della matrice ‘ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo Centrale di Garanzia a favore delle P.M.I. del Mediocredito Centrale, accedendo così agli aiuti di stato a sostegno dell’economia nell’emergenza del COVID-.19 piuttosto che a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Gli approfondimenti, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia, hanno evidenziato diverse criticità sull’operatività dell’istituto di credito, con riguardo ai pericoli di permeabilità dello stesso in relazione ai rapporti con persone indagate per gravi delitti o destinatari di misure di prevenzione personali/patrimoniali. La disamina dei fascicoli bancari ha consentito di appurare come l’intermediario, spesso eludendo i principi della normativa antiriciclaggio, ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali, in quanto oggetto della contestazione del delitto di trasferimento fraudolento di valori, in alcuni casi commessi con l’aggravante del metodo mafioso, consistito nell’agevolazione della
“locale” di ‘ndrangheta di Legnano/Lonate Pozzolo.
(ITALPRESS).

Foto: Guardia di Finanza Milano

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Cronaca

Le industrie Centromarca generano in Italia 87 mld di Valore condiviso

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ROMA (ITALPRESS) – Le industrie aderenti a Centromarca, tra le più importanti attive nei settori alimentare, bevande e chimico casa/persona, confermano il loro ruolo strategico nel tessuto economico e sociale del Paese. Secondo le evidenze dello studio La Marca crea valore per l’Italia, redatto da Althesys Strategic Consultants, presentato oggi a Roma al Centro Studi Americani, nel 2023 hanno generato – a monte e a valle della loro attività – Valore Condiviso per 87,2 miliardi di euro (pari al 4,2% del prodotto interno lordo) con una crescita del 19% rispetto ai 73 miliardi rilevati nel 2019. “La Marca identifica l’Italia e insieme formano un binomio inscindibile fatto di qualità e di creatività, di bello e di ben fatto. Un patrimonio che il nostro Paese deve tutelare e valorizzare. Il valore dell’Industria di Marca va oltre il semplice, seppur notevole, contributo economico – sottolinea Francesco Mutti, presidente di Centromarca -. La Marca investe in innovazione sostenibile, ricerca, crescita dei talenti e delle competenze, offre ricadute sui territori, è volano di attrazione di investimenti per il sistema Paese ed è leader del made in Italy. L’Industria di Marca è attore indispensabile di un settore, quello del largo consumo, che rappresenta una filiera strategica per il Paese e chiede una seria politica industriale che porti maggiore efficienza al sistema”.
Il Valore Condiviso generato lungo la filiera va molto oltre la sola fase di produzione, dove operano le aziende aderenti a Centromarca, e nasce dalla collaborazione con i fornitori nazionali e i canali distributivi, con le ricadute complessive che sono tre volte quelle dalla sola fase industriale.
L’apporto alla contribuzione fiscale è di 28,7 miliardi di euro (pari al 5% delle entrate fiscali 2023), di cui 12,9 miliardi riconducibili all’Iva, 12,2 miliardi a imposte e contributi sociali sul lavoro, 3,5 miliardi a imposte sul reddito delle società. Ogni lavoratore delle industrie Centromarca contribuisce a creare 7,2 posti di lavoro in Italia, l’equivalente di 1 milione di persone (pari al 4,1% degli occupati), di cui 738.760 nella filiera del largo consumo: 72.056 tra i fornitori, 131.522 nella produzione, 6.195 nella logistica, 528.987 nella distribuzione e vendita. Le imprese associate generano, inoltre, 26,6 miliardi di euro di salari lordi (+17% rispetto al 2019), pari al 3,2% del totale dei redditi da lavoro dipendente e al 15,7% delle retribuzioni dell’Industria manifatturiera.
In dettaglio, il Valore Condiviso creato dall’attività produttiva delle associate Centromarca è pari a 26,9 miliardi di euro: 13,5 miliardi di Valore aggiunto, 9,1 miliardi di ricadute indotte, 4,2 miliardi di Iva e 100 milioni di donazioni. Altri 13,9 miliardi di valore sono creati dai fornitori (materie prime, agricoltura, allevamento, imballaggi, macchinari, ecc.), un miliardo dagli operatori logistici e 45,4 miliardi dai canali commerciali (moderna distribuzione, ingrosso, dettaglio tradizionale, fuori casa, ecc.).
“Senza la base produttiva industriale italiana – spiega Alessandro Marangoni, ceo di Althesys – i fornitori non avrebbero mercati sufficienti e a valle mancherebbero i prodotti destinati alla commercializzazione verso i consumatori. La produzione nazionale è dunque strategica, come per altro emerso chiaramente durante il lockdown del 2020, nel quale le aziende associate a Centromarca sono state determinanti per il nostro sistema economico e i cittadini”.
“Per mantenere questo ruolo proattivo nel Paese – afferma Mutti -è indispensabile un quadro normativo che favorisca la crescita dimensionale delle nostre industrie e gli investimenti destinati alla ricerca. Altrettanto prioritari sono gli interventi per garantire il rispetto delle leggi e la correttezza della concorrenza. Vorremmo focalizzare le nostre richieste su misure a costo zero per le casse dello Stato: pensiamo a interventi di semplificazione e di efficientamento della logistica di filiera, in un’ottica di spinta alla digitalizzazione. Stiamo concentrando su questi ambiti l’azione di Centromarca ai tavoli politico-istituzionali, con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle nostre imprese sui mercati interno ed internazionale. Ovviamente siamo contrari a qualsiasi inasprimento delle imposte sui consumi, che ridurrebbe ulteriormente il potere d’acquisto delle famiglie italiane”.
I lavori dell’incontro sono stati aperti da Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Coordinamento della Politica economica e di Programmazione degli investimenti pubblici. Le evidenze dello studio e le valutazioni di Centromarca sono state oggetto di ampie riflessioni nell’ambito di una tavola rotonda, moderata da Giuseppe De Filippi, vicedirettore Tg5, cui hanno preso parte, insieme al presidente Mutti: Alessandro Cattaneo, Commissione Politiche Ue, Camera; Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio, Senato; Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze, Camera; Giulia Pastorella, Commissione Trasporti, Camera.

– foto xi2/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cybersecurity e AI, a Malta Fortinet incontra partner e clienti

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS) – Cybersicurezza e intelligenza artificiale. Sono stati questi i principali temi trattati nel corso dell’evento organizzato a Malta da Fortinet, leader globale nella cybersecurity che promuove la convergenza tra networking e sicurezza. All’interno del Hyatt Regency Hotel, a San Julian, Fortinet ha incontrato partner e rappresentanti di attività pubbliche e private dell’Isola dei Cavalieri.
Ad aprire i lavori è stato Cesare Radaelli, Senior Channel Director Italy e Malta di Fortinet: “E’ un anno molto importante per Fortinet – ha affermato – perchè stiamo spingendo su diverse tecnologie come Network Security, OT e SecOps. Abbiamo deciso di organizzare questo evento a Malta perchè anche qui vediamo una richiesta crescente in termini di sicurezza informatica, ed è importante per noi essere sempre più presenti. I clienti – continua Radaelli – hanno bisogno di focalizzarsi sui temi più importanti aumentando al contempo efficacia ed efficienza delle loro infrastrutture di sicurezza. Le minacce stanno crescendo. Oltre ai malware, stiamo vedendo l’AI utilizzata da criminali informatici per lo sviluppo di attacchi più raffinati per qualità e tempi di esecuzione”.
Nel corso dei lavori sono stati diversi gli interventi di partner e clienti dell’azienda: “La nostra partnership con Fortinet – ha spiegato Finian Massa, Strategic Marketing Manager – ICT Solution – dura ormai da 13 anni. Abbiamo visto l’azienda crescere e supportare tante attività, non solo maltesi. Stiamo assistendo ad attacchi informatici sempre più frequenti e minacce continue. Il supporto di una realtà come Fortinet dà certamente sicurezza e sopperisce alla carenza di personale qualificato in materia di sicurezza informatica. La cosa positiva – ha continuato Massa – è che c’è più consapevolezza rispetto a questi pericoli, le aziende conoscono il problema e sono chiamate a investire sempre più sulla cybersicurezza con il supporto delle Istituzioni che devono fare la loro parte per regolamentare questo mondo”.
Un tema importante trattato nel corso dell’iniziativa è stato quello legato all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel contrasto alle minacce informatiche, uno strumento che sta rivoluzionando il mondo ma, come spiegato da Marthese Vella – Chief Technology Officer AX Group -, nasconde anche tante insidie. “L’intelligenza artificiale – ha affermato Vella – è sicuramente un argomento scottante nella sicurezza informatica. Se guardiamo il lato positivo, la AI può aumentare significativamente la nostra capacità di rilevare minacce in tempo reale, analizzare grandi quantità di dati e automatizzare le risposte agli incidenti. Ciò significa che possiamo identificare modelli molto più rapidamente rispetto ai metodi tradizionali, consentendoci di affrontare in modo proattivo le vulnerabilità prima che vengano sfruttate.
Tuttavia, dobbiamo anche riconoscere i rischi. I criminali informatici stanno utilizzando sempre più l’intelligenza artificiale per sviluppare attacchi più sofisticati, creando sfide che possono superare le nostre difese.
In definitiva, la chiave è trovare un equilibrio. Dovremmo sfruttare i punti di forza dell’intelligenza artificiale implementando al contempo solide misure di sicurezza e linee guida etiche per mitigare i suoi potenziali svantaggi. In questo modo, possiamo sfruttare l’intelligenza artificiale come un potente alleato nella nostra continua lotta contro le minacce informatiche”.

– foto Fortinet –
(ITALPRESS).

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