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Cronaca

Gruppo San Donato e GKSD, nuovo accordo in Iraq per ospedale di Bassora

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MILANO (ITALPRESS) – Conclusa la missione in Iraq del Gruppo San Donato e di GKSD, il Ministro della Salute iracheno, Saleh Mahdi Al-Hasnaw, ha ricambiato la visita, partecipando a due incontri con i vertici di GSD, presso l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e l’Ospedale San Raffaele.
Durante il meeting, il Ministro iracheno ha comunicato che è stato siglato l’accordo per la gestione in partnership pubblico-privato del nuovo grande ospedale di Bassora, il Sayyab Teaching Hospital.
Questo secondo accordo fa seguito a quello riguardante la gestione dell’ospedale di Najaf, siglato tre mesi fa e rientra nel quadro della strategia del governo dell’Iraq di coinvolgere player privati internazionali che possano collaborare con le istituzioni pubbliche, portando innovazione e sviluppo di modelli sanitari all’avanguardia.
L’accordo è stato siglato a Baghdad la scorsa settimana alla presenza del Ministro della Salute iracheno, Saleh Mahdi Al-Hasnaw e dal vice presidente di Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, di Francesco Galli, presidente di GSD Strategy & Operations Committee e del Direttore generale della Salute della Regione di Bassora, Abbas Khalaf Al-Tamimi.
Sede di insegnamento universitario, l’ospedale di Bassora conta 492 letti, 18 sale operatorie, terapia intensiva e pronto soccorso e tutte le più importanti specialità mediche e chirurgiche.
Il Gruppo San Donato, anche grazie alla sua ormai ampia rete di ospedali internazionali, garantirà in due anni di gestione, più uno rinnovabile, la presenza stabile di 20 capi di dipartimenti ospedalieri, oltre a specifici programmi di visiting doctors e di formazione per medici e infermieri locali.
Con questo secondo contratto il Gruppo San Donato espande e rafforza la propria attività in Iraq, arrivando a contare quasi 1.000 posti letto e un turnover di oltre 160 milioni di dollari, presidiando due tra le più importanti regioni dell’Iraq.
«Questo contratto conferma la nostra ferma volontà di investire in qualità e innovazione nel sistema sanitario di questo Paese, mettendo a disposizione di tutta la popolazione il know-how dei nostri medici. Testimonia inoltre il nostro impegno costante a consolidare i rapporti tra Italia e Iraq» commenta Kamel Ghribi, presidente di GKSD e vice presidente di Gruppo San Donato.
Anche il Ministro della Salute dell’Iraq, Saleh Mahdi Al-Hasnaw, ha voluto sottolineare quanto tali accordi incidano positivamente nel rapporto tra il suo Paese e l’Italia.
– foto ufficio stampa Gruppo San Donato e GKSD –
(ITALPRESS).

Cronaca

Milan in finale di Coppa Italia, Inter ko 3-0

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MILANO (ITALPRESS) – Il Milan torna grande nella serata più importante e supera l’Inter con un netto 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Sono una doppietta di Jovic e una rete di Reijnders a far volare i 7 volte campioni d’Europa, che nel derby di andata avevavo fermato i nerazzurri sull’1-1. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 10′. Darmian sfrutta un buco lasciato sulla sinistra da Hernandez, entra in area e va al tiro in diagonale con il destro ma la palla esce a lato. Al 22′, è Jimenez a lasciare scoperta la fascia destra a Dimarco, che riceve palla e ci prova con il sinistro, ma la palla centra la traversa. Al 33′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi, quando Barella serve al centro Taremi, il quale fa da sponda di testa per Martinez, che da ottima posizione spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Al 36′, Fofana allarga sulla destra per Jimenez, che mette al centro un pallone al bacio sul quale si avventa Jovic, il quale anticipa Darmian e incorna di testa, trafiggendo Martinez e portando in vantaggio i suoi alla prima vera occasione creata. I nerazzurri si riportano in attacco ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Maignan. Il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti. I rossoneri partono bene nella ripresa e al 4′ raddoppiano. Hernandez calcia un corner dalla destra, la sfera rimpalla addosso a Barella e Jovic è il più lesto di tutti a battere Martinez con un tocco di rapina che vale il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo dei campioni d’Italia in carica giunge al 22′, quando De Vrij salta bene di testa su angolo del neo entrato Calhanoglu ma Maignan è decisivo in tuffo e salva i suoi. Per la formazione di Conceicao, la ciliegina sulla torta arriva al 40′. Leao riceve palla al limite dell’area e imbuca al centro per Reijnders, che si inserisce con i tempi giusti e supera Martinez con il sinistro per il definitivo 3-0. Il risultato non cambierà più. Il Milan attende ora l’esito della sfida di ritorno tra Bologna ed Empoli (3-0 per i felsinei all’andata) per capire chi affronterà nella finalissima di Roma.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Salvini “Dopo anni di guerra e morte in Ucraina, è l’ora della pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dopo anni di guerra e di morte, è l’ora della pace”. Così su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rilanciando le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sulla Crimea mette a rischio i negoziati di pace”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Trump “Le dichiarazioni di Zelensky prolungano lo sterminio”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente statunitense Donald Trump ha accusato il premier ucraino Volodymyr Zelensky di “prolungare il campo di sterminio”, dopo che quest’ultimo si è opposto alla cessione della Crimea alla Russia come parte di un possibile piano di pace. Osservazione che contribuisce ad alimentare il clima di tensione in un contesto in cui domani sono previsti dei colloqui a Londra tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per quanto riguarda la pace e la possibile cessione del territorio alla Russia: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky.

Con un post pubblicato sul suo social Truth, Trump ha dichiarato che “questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – scrive il tycoon nel post -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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