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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – PREMIO RICOH, IN MOSTRA LE OPERE A PALAZZO LOMBARDIA

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Si intitolano “l’infinito” di Karina Castorani Gosteva (premio per la ‘critica’) e “Ho amato un albero caduto” di Marco Abisso (premio per la ‘sostenibilità’) le opere risultate vincitrici dell’edizione ‘All stars’ del Premio Ricoh, ospitato a Palazzo Lombardia. La Regione si conferma uno spazio in cui l’arte, in tutte le sue declinazioni, occupa un ruolo di primo piano. Della Giuria ha fatto parte anche il presidente della Regione Lombardia, intervenuto alla cerimonia di proclamazione dei vincitori.

Cronaca

Dispositivi per diabete, verso modello di procurement equo e innovativo

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ROMA (ITALPRESS) – Sostenibilità, equità, qualità, innovazione e armonizzazione le parole chiave del nuovo paradigma di approvvigionamento dei device per il diabete.
Negli ultimi anni le tecnologie per il trattamento e il monitoraggio del diabete hanno compiuto passi in avanti significativi, migliorando concretamente la gestione della patologia e la qualità di vita delle persone affette da diabete. Il diabete è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e da un’alterata quantità o funzione dell’insulina, questa condizione permanente colpisce in Italia una fetta rilevante della popolazione, basti pensare che nel biennio 2022-2023, intorno al 5% della popolazione adulta (18-69 anni) ha riferito una diagnosi di diabete.
Dai numeri è facilmente intuibile quanto il settore richieda attenzione sempre crescente. E’ prioritario poter offrire a tutti i pazienti diabetici, tipo 1 e tipo 2, le migliori tecnologie per il monitoraggio della glicemia in termini di caratteristiche tecniche e di sicurezza. In questo senso, il solo marchio CE potrebbe non essere sufficiente a garantire adeguati livelli di performance e, di conseguenza, assicurare risultati di salute e sicurezza per le persone con diabete. Questi elementi dovrebbero, quindi, essere considerati all’interno di nuovi meccanismi di procurement, in un momento di forte innovazione tecnologica e nell’ambito di una patologia cronica ad elevatissimo impatto epidemiologico. Per facilitare i processi decisionali nella scelta di dispositivi di qualità e rispondere alla necessità di coniugare sostenibilità ed equità di accesso con l’innovazione introdotta negli ultimi due decenni, un gruppo di esperti appartenenti a Società scientifiche, Associazioni di pazienti, Istituzioni competenti, Stazioni Appaltanti e payer si è riunito e ha dibattuto sulla possibilità di migliorare i criteri di valutazione delle tecnologie per il diabete. Ne è nato un Expert Opinion, ovvero una proposta di aggiornamento del paradigma di approvvigionamento dei dispositivi medici per la gestione della patologia diabetica.
L’Expert Opinion è stato realizzato con il coordinamento organizzativo di Cencora Pharmalex, il patrocinio della Società Italiana di Diabetologia (SID), Associazione Medici Diabetologi (AMD), Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici (SIFO), Società Italiana di Health Technology Assessment (SITHA), Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi e Provveditori della Salute (FARE), Salutequità e FAND Associazione Italiana Diabetici e il contributo non condizionato di Abbott srl e Ypsomed Italia e presentato il 25 giugno 2025 all’evento istituzionale “Nuovi approcci procedurali, funzionali al trattamento del paziente diabetico con le più adeguate innovazioni nell’ambito dei dispositivi medici”.
Le gare d’appalto regionali si caratterizzano per una significativa eterogeneità nei criteri di aggiudicazione, nei requisiti tecnici e nei modelli distributivi, generando disparità nell’accesso alle tecnologie nei diversi territori del Paese – spiega Adriano Leli, Presidente Federazione delle Associazioni Regionali degli Economi e Provveditori della Sanità. – Negli impianti di gara e i contenuti del capitolato tecnico vi è molta disparità in termini di numero degli aggiudicatari, criterio di aggiudicazione, capacità economica e finanziaria, requisiti minimi e premiali, meccanismi di fatturazione e distribuzione dei prodotti”.
L’impiego dei dispositivi medici nel diabete ha cambiato il paradigma di cura. L’impiego di strumenti per l’infusione sottocutanea continua di insulina (CSII) si è diffusa in modo crescente nelle persone con diabete di tipo 1, diventando il trattamento di riferimento in alcune fasce di popolazione, come quella pediatrica. Parallelamente, i sistemi di monitoraggio in continuo del glucosio (CGM) hanno reso più accessibile il controllo glicemico, non solo per i pazienti con diabete di tipo 1 ma anche per quelli con diabete di tipo 2 in trattamento insulinico. L’integrazione tra CGM e CSII, mediata da algoritmi intelligenti, ha generato sistemi sempre più evoluti che automatizzano parzialmente la somministrazione dell’insulina. Il futuro prossimo prevede l’introduzione di dispositivi in grado di rilevare nuovi parametri, come la chetonemia, e la possibilità di gestire il paziente da remoto attraverso la condivisione sicura dei dati glicemici tramite lo smartphone.
“Le nuove tecnologie applicate ai dispositivi medici per il diabete rappresentano una svolta epocale: non si tratta più solo di migliorare il monitoraggio o la somministrazione dell’insulina, ma di restituire alle persone con diabete la possibilità di vivere con maggiore libertà, sicurezza e qualità – afferma Angelo Avogaro, European Diabetes Forum Italia (EUDF). – I sistemi ibridi avanzati, i sensori continui sempre più precisi e le insuline innovative ci permettono oggi di personalizzare il trattamento. Il nostro compito, come medici è contribuire a garantire accessibilità equa a queste soluzioni, perchè il progresso tecnologico abbia un impatto reale e diffuso sulla salute pubblica”.
Tuttavia, a fronte dell’innovazione tecnologica, il sistema di procurement dei device per il diabete in Italia evidenzia forti criticità.
Alessandro Brega, Segretario Regionale SIFO Liguria; Responsabile S.S. Farmacovigilanza e Innovazione ASL 4, Sistema Sanitario Regione Liguria, sottolinea “E’ essenziale per i farmacisti ospedalieri poter contribuire ad un innalzamento qualitativo del sistema di approvvigionamento dei dispositivi medici, un’esigenza ancora più rilevante quando si tratta di rispondere ai bisogni di una popolazione di pazienti così ampia come quella dei diabetici. Tra gli obiettivi sviluppati nel Documento congiunto sicuramente i punti più rilevanti per le competenze e responsabilità del farmacista ospedaliero sono quelli che sottolineano l’importanza di sviluppare criteri qualitativi, minimi e premianti, non solo fondati sulle caratteristiche intrinseche dei dispositivi, ma sempre più allineati alle migliori evidenze scientifiche disponibili a supporto delle tecnologie; anche l’Armonizzazione dei rapporti tra professionisti che gestiscono i processi di procurement, l’affidabilità dei fornitori insieme al monitoraggio/valutazione delle procedure di gara sono caratteristiche sempre più centrali a qualsiasi processo di acquisto e di implementazione. Desidero poi sottolineare il valore strategico della Sostenibilità ambientale, un argomento su cui la SIFO da anni è impegnata e che deve rappresentare un principio guida per l’intero comparto healthcare, in un’ottica di responsabilità condivisa verso l’ambientè.
Per rispondere a questa frammentazione e accompagnare il progresso tecnologico, gli esperti hanno individuato 10 obiettivi strategici per rendere le gare più funzionali, trasparenti e orientate alla qualità del servizio offerto: Economicità – Garantire la sostenibilità economica delle scelte; Appropriatezza prescrittiva e personalizzazione – Offrire soluzioni terapeutiche calibrate sui bisogni reali del paziente; Qualità – Selezionare prodotti con elevati standard di sicurezza ed efficacia;
Innovazione – Facilitare l’accesso tempestivo alle tecnologie emergenti; Armonizzazione – Favorire una collaborazione costruttiva tra gli attori coinvolti; Affidabilità – Promuovere una corretta esecuzione delle gare e un dialogo post- aggiudicazione; Digitalizzazione – Supportare la telemedicina e l’interoperabilità dei dati sanitari; Servizi accessori – Valorizzare i servizi di supporto al paziente, come il customer care e la distribuzione domiciliare; Programmazione – Migliorare la raccolta dei dati per stimare fabbisogni e tracciabilità; Sostenibilità ambientale – Integrare criteri green nei processi produttivi e distributivi.
“La vita dei pazienti con diabete è cambiata significativamente grazie all’innovazione bio-tecnologica. Tuttavia, è fondamentale allineare i processi di procurement per garantire che questi strumenti siano accessibili a tutti, evitando disuguaglianze nell’accesso alle curè’ commenta così Manuela Bertaggia, Presidente Associazione Italiana Diabetici ODV – FAND.
Il documento di Expert Opinion “Coniugare sostenibilità, accesso e innovazione tecnologica: un nuovo paradigma di procurement per i dispositivi innovativi nel diabete” è disponibile al link: https://www.sharewithme.it/fileshare/Expert_opinion_2025.pdf
-foto ufficio stampa Pharmalex –
(ITALPRESS).

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Misiani “Italia si deindustrializza, Governo non aiuta lavoro e imprese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati, la produzione industriale è calata per 26 mesi di seguito in questo Paese. L’Italia si sta deindustrializzando, ma le istituzioni e il Governo che a parole si proclamano vicini alle imprese stanno andando in una direzione opposta”. Lo afferma Antonio Misiani, responsabile Economia della Segreteria nazionale del Partito Democratico, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Siamo in una fase in cui mettono i dazi la mattina, li tolgono in parte il pomeriggio, c’è un’enorme incertezza che sta bloccando le nostre imprese. La presidente Meloni aveva promesso, non più tardi di inizio aprile, un piano da 25 miliardi per aiutare le imprese che devono fare i conti con i dazi, con le incertezze, con i costi dell’energia. Il piano è scomparso dai radar – sottolinea il parlamentare del Pd -. Bisogna decidere una volta per tutte una strategia, sapere che siamo in un mondo che cambia rapidamente, le imprese sono guidate in larghissima maggioranza da bravissimi imprenditori, se cerchiamo di dar loro una mano credo che possiamo fare buone cose”, aggiunge.
“Costruiremo un programma di politica economica, ci confronteremo con le altre forze progressiste. Se dovessi indicare alcuni punti partirei dalla qualità del lavoro. Bisogna introdurre il salario minimo, mettere fuori gioco i contratti pirata, investire sulle competenze e la formazione dei lavoratori – prosegue Misiani -. Quindi bisogna aiutare il sistema produttivo italiano a scommettere sul lavoro buono, quello stabile, i lavoratori formati, con le competenze adatte al XXI secolo. Secondo punto, le politiche industriali in senso ampio, per la transizione ecologica, per la digitalizzazione, a partire dalle piccole e medie imprese che devono essere messe in condizione di crescere. Terzo punto, il fisco. Noi abbiamo un sistema fiscale che incentiva la rendita del nostro paese e scoraggia chi vuole aprire un’attività, assumere delle persone, scommettere sul futuro. Bisogna fare in modo che il nostro sistema fiscale sia molto più favorevole per chi lavora e per chi fa impresa. Non è semplice, ci vuole un percorso graduale, bisogna recuperare l’evasione fiscale, ma o noi facciamo questa rivoluzione copernicana oppure il fisco rimane un ostacolo alla crescita e non un elemento di accelerazione”.
Sul piano della difesa, per il dirigente del Pd “il rafforzamento della sicurezza europea deve avvenire a livello europeo. Un piano di riarmo su base nazionale, andando in ordine sparso, spendendo ognuno di più senza collaborare, è una strada sbagliata, che ci porterà a buttare i soldi dalla finestra”.
Quanto alla Nato, “non è che gli alleati accettano supinamente quello che Trump ordina di fare – sottolinea -. Gli Stati Uniti spendono il 3,5%. Non il 5 per la difesa, l’Europa spende il 2. Deve assumersi un impegno maggiore perchè c’è il rischio che gli Stati Uniti si disimpegnino? Discutiamone, facciamo progetti comuni. Ma per l’Italia il salto dall’1,5%, perchè questa è la spesa oggi, al 5%, è una enormità che toglierà soldi alla sanità, alla scuola, ai servizi”.
Riguardo al Medio Oriente, Misiani ribadisce come quella di Gaza sia “una crisi umanitaria drammatica. Ogni giorno vengono uccise decine di persone, persone che sono in fila per cercare cibo che oggi manca, e vengono uccise dall’esercito israeliano. Noi siamo per il cessate il fuoco immediato, per la ripresa degli aiuti umanitari e naturalmente per l’immediata liberazione degli ostaggi che sono ancora in mano ai criminali di Hamas”.
Per quanto riguarda la crisi iraniana, “speriamo che la tregua regga. Ho molti dubbi che quello che è accaduto con l’uso della forza abbia definitivamente risolto il tema del programma nucleare iraniano. Io credo che la via più solida per impedire che l’Iran si doti della bomba atomica sia una via diversa dall’uso unilaterale della forza. E lo dico sapendo che non abbiamo nessun tipo di simpatia per un regime teocratico, autoritario, feudale come quello iraniano – conclude il dirigente dem -. Però credo che la comunità internazionale debba interrogarsi se la strada da seguire sia quella di Netanyahu e Trump”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Nato, Meloni “Impegni assunti sono sostenibili per l’Italia”

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L’AJA (PAESI BASSI) (ITALPRESS) – “Questo è un vertice importante
anche per gli impegni che vengono assunti. Sono impegni
significativi e sostenibili per l’Italia. Si tratta di spese
necessarie per rafforzare la nostra difesa e la nostra sicurezza
in un contesto che lo necessita, ma in una dimensione che ci
consente di assumere questi impegni sapendo già che non
distoglieremo un euro dalle altre priorità del Governo a difesa e
a tutela degli italiani”. Lo ha detto la presidente del Consiglio
Giorgia Meloni, nel corso di un punto stampa a margine del vertice Nato, in riferimento all’impegno di aumentare le spese della difesa fino al 5% del Pil. “Salutiamo con soddisfazione
l’avvio di un cessate il fuoco nella crisi tra Israele e Iran. Un
tema su cui bisogna continuare a lavorare è arrivare a un accordo sul nucleare iraniano tra Iran e Stati Uniti. Ne ho parlato con il presidente Trump e nel corso dell’assemblea plenaria ho ribadito che la stessa determinazione serve per arrivare ad altri due cessate il fuoco: in Ucraina, dove la Russia non sembra voler fare passi in avanti, e a Gaza dove la situazione è insostenibile”, ha aggiunto. Per quanto riguarda la situazione a Gaza, “tutti quanti si rendono conto che un cessate il fuoco a Gaza è necessario e che oggi sia più facile ottenerlo. Penso che tutti capiscano che questo è il momento in cui bisogna cercare di ottenerlo”.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

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