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Cronaca

Il “MeGMI” di UniBg e PoliMi compie 20 anni

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DALMINE (BERGAMO) (ITALPRESS) – “Evoluzione della gestione e manutenzione degli asset industriali: passato, presente e futuro”. E’ questo il titolo del convegno organizzato presso l’aula magna della sede di Dalmine dell’Università degli studi di Bergamo, dal Master Executive in Gestione degli Asset Industriali e della Manutenzione (MeGMI) – promosso congiuntamente da SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo e da POLIMI Graduate School of Management, business school del Politecnico di Milano -, in occasione del 20esimo compleanno del Master.
Professionisti del settore si sono confrontati sull’evoluzione che la manutenzione ha visto nel corso degli ultimi anni, condividendo l’impatto delle trasformazioni avvenute nella gestione e programmazione degli interventi manutentivi, nello sviluppo di nuove tecnologie (Industria 4.0 e intelligenza artificiale) e nella necessità di aggiornare e implementare le competenze del personale che si occupa di gestire e manutenere gli asset, siano essi produttivi che di fornitura di servizi a rete.
Sono intervenuti Cristiana Cattaneo, Direttore Scuola di Alta Formazione – SdM, Mauro Mancini, Associate Dean for Corporate Education POLIMI Graduate School of Management, Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo e Direttore Master MeGMI, e Marco Macchi, Direttore Master MeGMI Politecnico di Milano. Alla tavola rotonda, moderata da Chiara Lupi, Direttrice Editoriale Edizioni Este, hanno partecipato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato UniAcque, Amelia Corti, Direttore Generale SACBO, Matteo Diani, Head of Group Investments & Strategic Maintenance Cogne Acciai Speciali, e Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS.
Al termine della tavola rotonda si è tenuta la cerimonia di conferimento di 16 diplomi della XVII edizione del master MeGMI condotta da Emanuele Dovere, Vicedirettore Master MeGMI Università degli studi di Bergamo.
Il convegno è stato organizzato insieme alla Fondazione Dalmine e con il patrocinio di Associazione Italiana Docenti Impianti Industriali, Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale, Associazione Italiana Manutenzione e l’Associazione Alumni del master, @meGMI.
Per Sergio Cavalieri, Rettore dell’Università degli studi di Bergamo e Direttore Master MeGMI: “Questo importante traguardo è il risultato di una consolidata sinergia tra SdM – Scuola di Alta Formazione di UniBg e il POLIMI Graduate School of Management del Politecnico di Milano, oltre che della collaborazione dei partner industriali aderenti al corso. Una storia longeva che, di anno in anno, ha visto rafforzato il valore di un percorso altamente specializzato, volto a formare i manager responsabili della gestione della manutenzione degli impianti industriali e dei sistemi infrastrutturali”.
Marco Macchi, Direttore Master MeGMI Politecnico di Milano, aggiunge: “Oggi stiamo celebrando il ventennale di un percorso di formazione che è stato ispirato sin dalle sue origini dalle esigenze del mondo industriale, e che ha contribuito alla crescita professionale e reputazionale della figura dell’ingegnere e gestore della manutenzione e degli asset all’interno delle realtà produttive, dei servizi e delle infrastrutture. Questo traguardo è stato raggiunto con il continuo confronto con le aziende nei diversi settori, e l’importante ruolo dei docenti nella nostra faculty”.
Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato UniAcque: “Le utilities sono chiamate a grandi sfide cui dobbiamo rispondere con lungimiranza, assoluta preparazione e investimenti adeguati, all’altezza. Progetti ambiziosi che richiedono know-how di alto profilo e gestione industriale avanzata di servizi che avranno sempre più connessione tra loro, come l’acqua e il recupero di materie prime dai rifiuti. Un percorso di alto profilo come il Master di gestione e la manutenzione degli asset industriali, proposto con successo ormai da vent’anni dall’Università degli studi di Bergamo con cui abbiamo un importante accordo di collaborazione su temi di innovazione, ricerca e formazione, rappresenta una leva fondamentale per formare profili manageriali in grado di migliorare l’efficienza dei servizi a rete”.
Amelia Corti, Direttore Generale SACBO: “L’aeroporto svolge, per ovvie esigenze di sicurezza e garanzia di efficienza nella continuità operativa, un’attività ininterrotta di verifica e interventi di manutenzione periodica e straordinaria sugli asset. Questo lavoro si avvale di specifiche competenze distribuite nei settori organizzativi preposti alle infrastrutture di terra e di volo e all’impiantistica, e in modo sempre più impattanti dei sistemi informativi che sovrintendono ai processi di digitalizzazione sempre più estesi e innovativi. La transizione dal controllo attivo da remoto all’analisi predittiva dei sistemi di gestione e manutenzione, già avviata da SACBO, prefigura la presenza nel proprio organigramma di figure manageriali e operative in sintonia con l’evoluzione in atto”.
Matteo Diani, Head of Group Investments & Strategic Maintenance Cogne Acciai Speciali: “I manutentori del futuro con ogni probabilità saranno meno legati al know-how esperienziale, per tutta una serie di motivi non da ultimo la minore staticità del posto di lavoro; ma saranno molto più legati alla capacità di leggere, interpretare ma soprattutto comprendere l’importanza dei dati e di rendere disponibili dati affidabili a chi per competenza li può supportare nell’attività manutentiva. Ad oggi probabilmente il mercato non è così ricco di risorse già pronte ed è per questo che un percorso come quello del MeGMI rappresenta una opportunità ad alto valore aggiunto non solo per chi vi partecipa ma soprattutto per le aziende che hanno questo tipo di visione. Le persone che hanno frequentato in passato il MeGMI rivestono tutte, oggi, in CAS un ruolo di responsabilità e stanno contribuendo in modo significativo all’evoluzione dell’azienda”.
Aldo Isi, Amministratore Delegato ANAS: “Tornare in università per frequentare questo Master è stata un’occasione per alzare lo sguardo dalla quotidianità e affrontare altre tematiche, professionali e umane, oltre ad essere stata un’importante opportunità di crescita. Allora ero un dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e ho portato a casa un metodo di lavoro che oggi metto in pratica per traghettare l’azienda verso un’evoluzione: in ANAS, siamo 7.600 persone e abbiamo avuto 2.600 neoassunti, in linea con il piano industriale. Tra i nodi centrali per la nostra società, che gestisce 32 mila chilometri di strade su tutto il territorio nazionale, c’è la questione della manutenzione che si lega con la sfida dettata dal cambiamento climatico: trattare l’emergenza è ciò su cui, purtroppo, siamo più allenati. Reagiamo in modo efficace, ma dobbiamo ripensare il modello di intervento già dalla progettazione, costruendo con caratteristiche diverse e una nuova resilienza”.
– foto ufficio stampa Università degli studi di Bergamo –
(ITALPRESS).

Cronaca

La Roma non molla il sogno Champions, battuta la Fiorentina

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma batte anche la Fiorentina per 1-0 e allunga a 19 la striscia d’imbattibilità in Serie A. Un successo che tiene vivo il sogno Champions League per la squadra di Claudio Ranieri che sale a 63 punti in classifica. Decisivo un gol di Dovbyk (il dodicesimo stagionale in campionato), ma anche le parate di uno strepitoso Svilar. Al 26′ Kean si libera di Celik e si presenta a tu per tu con il portiere che mura lo specchio all’attaccante viola. Il duello si ripete tre minuti dopo: stavolta Kean tenta un diagonale da posizione impossibile, ma non riesce a sorprendere il portiere serbo. Per la prima parata di De Gea bisogna attendere il 33′. Soulè premia la sovrapposizione di Celik che calcia di potenza col destro, trovando la deviazione in corner dell’estremo difensore viola. L’ex United si ripete nel recupero, deviando in calcio d’angolo un tiro di controbalzo di Shomurodov. Sugli sviluppi del calcio d’angolo successivo, a tempo scaduto (con annesse polemiche di Palladino), la Roma sblocca il risultato: Angelino scodella una palla al centro, Shomurodov fa sponda per Dovbyk che di testa da due passi realizza l’1-0. Nella ripresa la Roma sceglie di lasciare il possesso palla alla Fiorentina, che sfiora il pareggio al 65′. Il neo entrato Gudmundsson calcia a botta sicura dopo la corta respinta di Ndicka, ma trova il decisivo intervento con i piedi di Svilar. Palladino aggiunge il peso offensivo: fuori Pongracic e Richardson, dentro Colpani e Beltran. All’83’ è il solito Svilar a salvare la Roma: Kean sfrutta un’indecisione di Mancini e calcia col destro, ma l’estremo difensore giallorosso blocca in due tempi. E’ il quindicesimo clean sheet per Svilar, che si gode l’ovazione dell’Olimpico, aspetta il rinnovo e sogna la Champions assieme a tutti i suoi compagni.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il Sassuolo, anche il Pisa è promosso in Serie A. La sconfitta di Bari è indolore per i nerazzurri, visto il contemporaneo ko dello Spezia a Reggio Emilia: la squadra di Inzaghi, quando mancano 180 minuti alla fine della regular season del campionato cadetto, è certa del secondo posto, che assicura il ritorno diretto nella massima categoria ai toscani, dopo 34 anni di attesa.
E’ la vittoria di una società, di una squadra, di un popolo, tutti insieme nel solco del grande Romeo Anconetani. Un successo che ha radici lontane e che parte da una formazione approntata, in estate, dal patron Alexander Knaster. A mister Pippo Inzaghi è stata affidata una compagine competitiva e ben assortita con giocatori che esplodono nei ruoli assegnati. Il Pisa, 7 apparizioni in A, l’ultima nel 1990-91, aveva collezionato, finora, 38 campionati di B e nel suo palmares ha ben poco: due Mitropa ed una Coppa Italia di C. Ma dalla sua parte ha sempre avuto un pubblico appassionato che ha riempito l’Arena Garibaldi e, con il passare delle giornate, ci ha creduto sempre più. Il 3-4-2-1 di Inzaghi ha finalmente esaltato i sostenitori nerazzurri, troppo spesso delusi da fallimenti (1994) e campionati di basso cabotaggio in serie C. Il Pisa, dal 1990 ad oggi, ha conosciuto anche l’onta dell’Eccellenza Toscana, della D, e di una seconda esclusione (2009) per dissesto patrimoniale. Nel 2016-17 assaggia per un anno la B prima di una nuova retrocessione e di una pronta risalita fra i cadetti. Insomma un’altalena che la società spera che si sia fermata con il ritorno in A.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Monza-Atalanta 0-4, i brianzoli retrocedono in serie B

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MONZA (ITALPRESS) – Una sconfitta che sancisce la retrocessione aritmetica del Monza. I brianzoli perdono 4-0 contro l’Atalanta;
decisiva la doppietta di De Keteleare e le reti di Lookman e Brescianini che spediscono i padroni di casa in B. I nerazzurri fanno invece un passo decisivo verso la qualificazione alla prossima Champions League piazzandosi a quota 68. I bergamaschi nel prossimo turno affronteranno la Roma. I biancorossi, invece, sfideranno l’Udinese.
Gli orobici – nel silenzio della curva ospite per ricordare Riccardo Claris, tifoso nerazzurro scomparso dopo essere stato accoltellato nella notte per una rissa con un gruppo di tifosi dell’Inter – hanno iniziato creando occasioni a raffica: al 12′ è arrivato il gol di De Ketelaere dopo l’ottimo suggerimento di Retegui, al 23′ il raddoppio del belga dopo un errore della difesa di casa. Le due reti hanno spianato la strada agli ospiti, la squadra di Nesta ha abbozzato una reazione con Castrovilli, ma il gol dell’ex Fiorentina è stato annullato per una posizione di fuorigioco.
Il secondo tempo è proseguito sulla falsariga di quanto visto nei primi 45 minuti, dopo appena due minuti Lookman, con un’azione personale, ha siglato la rete del 3-0. Al 10′ Ederson si è divorato il poker, il centrocampista brasiliano da due passi e con la porta spalancata, ha spedito a lato. Nessuna rete invece per Mateo Retegui, l’italo-argentino ha lavorato più per i compagni che per ritoccare il proprio record personale: al momento sono 24 gol in campionato in 32 gare giocate. Il quarto assolo dei bergamaschi è arrivato a due minuti dal termine, dopo una serie di rimpalli Brescianini si è inventato la girata che ha fulminato Pizzignacco.

– Foto: Image –

(ITALPRESS).

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