Cronaca
Pedullà “Nostra idea di Ue è inclusiva, puntiamo su pace e transizione”
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8 mesi fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – “La nostra idea di Europa è inclusiva, di un’Europa che prenda posizioni forti su temi dirimenti come la guerra che è proprio alle porte dell’Unione e che metta all’angolo tutti gli ‘ismì che ci stanno assediando. Un’idea di Europa che punta su uno sviluppo reale e concreto che passa dalla transizione energetica”. Lo ha detto Gaetano Pedullà, candidato col Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Nord Ovest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “Si creerà molta occupazione negli anni prossimi in tutti i settori che sposano la tecnologia, pensiamo anche all’impatto che avrà l’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro”, mentre si ridurranno “nell’industria tradizionale che si basa sul modello di produzione che ha ancora l’energia fossile” come elemento principale. “Proponiamo in Europa un fondo all’interno delle politiche del Green Deal che vanno rilanciate” perchè “tutto quello che si spende in efficientamento energetico chiaramente crea lavoro: se con i soldi europei aiutiamo le famiglie a fare queste cose, abbiamo aiutato l’ambiente, le famiglie e il lavoro”.
Sul reddito di cittadinanza europeo “non abbiamo molto da fare, perchè c’è già in tutta Europa, è un tema che è largamente acquisito. Noi cerchiamo di mettere a sistema e di ripristinare in Italia un aiuto alle famiglie che sono in difficoltà. Da quando c’è il governo Meloni, 1,2 milioni di persone sono ritornate sotto la soglia di povertà assoluta: se la politica non si occupa di queste persone, non risponde a una delle sue mansioni principali. Il tema del sostegno alle persone è centrale: abbiamo anche l’idea di un grande piano di urbanistica popolare, oggi con i redditi che ci sono” è difficile comprare una casa: “dobbiamo creare un meccanismo perchè l’Europa intervenga. Dove si trovano i soldi? Per le armi, ad esempio, li hanno trovati” così come “su tante altre cose che magari sono meno prioritarie. Abbiamo rinunciato a prendere i soldi dove ci sono, penso alla tassazione sugli extra profitti, non solo in Italia”.
Sulla politica monetaria, poi, “rispettiamo l’autonomia della Banca Centrale Europea, ma questa BCE ha sbagliato tutto: pensiamo che l’Europa debba governare i processi attraverso le cose che può fare” ovvero “completare il mercato e soprattutto armonizzare l’Unione dal punto di vista fiscale. Abbiamo una situazione per cui alcuni Paesi che hanno una tassazione diversa rispetto all’Italia possono farci una concorrenza sleale, non è giusto”.
Sul conflitto in Ucraina, ribadisce, “la pace è un tema serio, lo abbiamo messo nel simbolo perchè la cosa a cui puntiamo di più. Come Italia non dobbiamo dare più armi e vincolare le armi che la Nato sta consegnando a Zelensky alla trattativa: se vuole le armi, deve sedersi a un tavolo, diversamente si assume la responsabilità di non averle”. E Putin come si convince? “Gli si dice semplicemente questo: se ti siedi al tavolo delle trattative potrai rinegoziare le sanzioni, che tra l’altro fanno più male a noi che a lui, e creiamo un percorso per rimetterti nella comunità internazionale: avrebbe grossi problemi a dire di no a prescindere, anche rispetto alla sua opinione pubblica interna. E’ chiaro che facendo sedere i due protagonisti allo stesso tavolo non arriva la pace il giorno dopo, però inizieremo a parlare di ricostruzione, anzichè di truppe sul terreno. La pace è un percorso che si costruisce, da qualche parte bisogna iniziare: questo è un modo serio per mettere allo stesso tavolo i protagonisti della guerra”. Su questo tema, il voto al Movimento 5 Stelle per Pedullà si configura come l’unico utile.
“Faccio i migliori auguri alla lista di Santoro, ma credo che sia distante da riuscire a portare parlamentari italiani nel prossimo Parlamento Europeo, quindi rischiamo che il voto in quella direzione sia inutile”, come il voto ad AVS che “sortirà lo stesso effetto” mentre “il PD ha una voce un pò ambigua sul tema. L’unica voce che è coerente sul tema della pace è quella del Movimento 5 Stelle”.
Durante la campagna elettorale “non ho mai trovato una persona che mi chiedesse quando si fa il premierato o quando parte l’autonomia regionale differenziata: le grandi questioni di chi oggi è al governo sono completamente all’esterno del perimetro delle cose che interessano” ai cittadini, come ad esempio l’occupazione o la sanità. “Dobbiamo creare occupazione stabile e di qualità”, spiega Pedullà. Sulla sanità, “l’Italia è piena di grandi riforme annunciate a costo zero e la storia ci insegna che, quando una riforma a costo zero, è fuffa: se si crede veramente alle riforme, ci si mettono i soldi”.
Su questo tema e su molti altri, “i cittadini si stanno rendendo conto che alcune cose vanno cambiate” e l’auspicio di Pedullà è che vadano a votare. “Abbiamo avuto poco tempo per cambiare la narrativa” secondo cui “a destra e a sinistra rubano, quindi è tutto uguale”, ma ci si “dimentica di dire che il Movimento 5 Stelle è fuori da qualunque tipo di inchiesta o coinvolgimento” come quello che si è visto nello scandalo della Regione Liguria. Toti si deve dimettere? “Immediatamente, quando lo farà – perchè lo farà – sarà sempre troppo tardi: quando un presidente di Regione va sullo yacht di un imprenditore certifica che la politica sottostà al mondo degli affari e non deve essere così”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
La Lazio passa a Verona con Gigot, Dia e Zaccagni
Pubblicato
1 ora fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneVERONA (ITALPRESS) – La Lazio espugna il Bentegodi travolgendo 3-0 il Verona nel match valevole per la ventunesima giornata della Serie A: a segno Samuel Gigot, Boulaye Dia e Mattia Zaccagni. I biancocelesti ritrovano quindi i tre punti e si confermano al quarto posto della classifica; i veneti sono fermi in terzultima posizione.
La formazione capitolina parte subito con il piede sull’acceleratore e dopo appena due minuti passa in vantaggio grazie alla rete di Samuel Gigot che, sul corner calciato da Zaccagni, anticipa Coppola e di testa batte Montipò. I padroni di casa provano immediatamente a reagire con una conclusione di Tengstedt, che colpisce in pieno Provedel. La Lazio, nonostante il gol di vantaggio, continua a spingere e al 18′ prova a rendersi pericolosa con un tiro dal limite dell’area di Castellanos, che si spegne sul fondo. I tempi sono maturi per il raddoppio degli uomini di Marco Baroni, che al 21′ si portano sul 2-0 con la rete siglata da Boulaye Dia: l’attaccante senegalese, dopo una punizione battuta malissimo dagli avversari, si fa 50 metri palla al piede, salta Bradaric e supera Montipò con il mancino.
Il Verona accusa il colpo e rischia di capitolare al 37′, quando Zaccagni imbecca Isaksen, il quale calcia a botta sicura, ma trova la respinta di Montipò. Buon finale di primo tempo da parte degli scaligeri che, dopo i tiri di Duda e Tengstedt, al 43′ colpiscono una clamorosa traversa con un colpo di testa di Serdar. Si va a riposo sul parziale di 0-2. Nella ripresa Zanetti inserisce Livramento e passa al 4-4-2, che consente alla squadra gialloblù di affacciarsi in maniera convincente nella metà campo avversaria. Al 58′, però, Tchatchoua commette un incredibile errore che innesca involontariamente Dia: il senegalese serve Zaccagni che, a porta quasi completamente sguarnita, deposita in rete per il 3-0. La Lazio, dunque, ha la partita in pungo ma al 64′ va vicina al poker con Castellanos che, su ottimo suggerimento di Nuno Tavares, fallisce una grande occasione. Dopo una girandola di sostituzioni da entrambe le parti, i gialloblù tentano di riaprire la sfida con un’insidiosa conclusione di Bradaric ma l’esterno trova l’attenta risposta di Provedel.
Nel finale i padroni di casa restano in inferiorità numerica in seguito a un’ingenuità di Duda, che viene espulso per doppia ammonizione. I biancocelesti amministrano poi facilmente il largo vantaggio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma
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5 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).
Cronaca
Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta
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5 ore fa-
19 Gennaio 2025di
RedazioneCAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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