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Politica

Europee, italiani al voto per eleggere 76 parlamentari

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Anche gli italiani si apprestato ad anadre al voto per rinnovare il Parlamento europeo, l’organo legislativo dell’Ue e l’unico dell’Unione eletto direttamente dai cittadini. I primi ad andare alle urne sono stati i Paesi Bassi mentre l’Italia voterà ttra oggi e domani. I risultati, però, per tutti saranno resi noti alla chiusura dei seggi nel Paese i cui elettori saranno gli ultimi a votare, la sera di domani. Alle Europee di quest’anno saranno eletti quindici deputati in più rispetto al Parlamento uscente (720 al posto di 705). Una modifica decisa a seguito dei cambiamenti demografici avvenuti negli ultimi anni. La composizione del Parlamento, tra l’altro, era già mutata dopo Brexit. Con l’uscita del Regno Unito dall’Ue, infatti, gli eurodeputati erano passati da 751 a 705. Al prossimo Europarlamento all’Italia spetteranno 76 seggi. In base alla legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema proporzionale. Ci sono, quindi, disposizioni comuni a tutti i 27 Stati ma poi tocca alla legislazione nazionale stabilire alcuni elementi, come la soglia di sbarramento, le circoscrizioni e l’età. L’Italia adotta il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare da una a tre preferenze nell’ambito di una stessa lista, votando candidati di genere diverso in caso di più preferenze. Una volta determinato il numero dei seggi che spettano alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti. Per quanto riguarda la soglia di sbarramento, in Italia le liste devono ottenere almeno il 4% dei voti validi espressi a livello nazionale. La campagna elettorale è portata avanti dai partiti politici nazionali ma, una volta eletti, la maggior parte dei deputati al Parlamento europeo sceglie di aderire a un gruppo politico transnazionale e gran parte dei partiti nazionali fa parte di uno attivo a livello europeo. L’Italia è il terzo paese per numero di eurodeputati da eleggere per la prossima legislatura (dopo Germania e Francia) e i 76 parlamentari che andranno a Strasburgo e Bruxelles saranno scelti nelle cinque circoscrizioni elettorali in cui è diviso il territorio nazionale: 20 nella circoscrizione Nord-occidentale, 15 in quella Nord-orientale, 15 nella circoscrizione centrale, 18 per l’Italia meridionale e 8 nella circoscrizione insulare. Tra i candidati italiani alle Europee ci sono diversi leader di partito, tanti eurodeputati uscenti, molti nomi della società civile e “big” della politica. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e attuale presidente del Consiglio, guida le liste del suo partito in tutte le circoscrizioni. FdI in Europa fa parte del Partito dei conservatori e riformisti (ECR), di cui Meloni è presidente. Per il Pd si candida la segretaria Elly Schlein, capolista al centro e nelle isole. Il Partito Democratico nell’Ue aderisce al gruppo dei socialisti e democratici (S&D). È candidato alle Europee pure Antonio Tajani, leader di Forza Italia, che in Europa fa parte del Partito Popolare (PPE). Tra i leader, poi, nelle liste ci sono anche Carlo Calenda di Azione e per Stati Uniti d’Europa Emma Bonino e Matteo Renzi (in Ue Renew Europe). Ci sono, inoltre, tanti nomi noti, tra parlamentari, eurodeputati uscenti, amministratori e personalità della società civile. Nelle liste della Lega (che in Ue fa parte di “Identità e democrazia”) di Matteo Salvini, che non è candidato, ci sono anche Roberto Vannacci, Silvia Sardone, Paolo Borchia, Annalisa Tardino, Susanna Ceccardi e Aldo Patriciello. Alleanza verdi e Sinistra candida tra gli altri Ilaria Salis, Ignazio Marino, Leoluca Orlando e Mimmo Lucano. Nelle liste del Pd pure Stefano Bonaccini, Cecilia Strada, Lucia Annunziata, Antonio Decaro, Pina Picierno, Nicola Zingaretti, Dario Nardella. Per il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, che non è candidato, primi delle liste sono Maria Angela Danzì, Sabrina Pignedoli, Carolina Morace, Pasquale Tridico e Giuseppe Antoci. Per Stati Uniti d’Europa, oltre a Renzi e Bonino, tra gli altri ci sono anche Enzo Maraio e Sandra Mastella. Oltre a Calenda, tra i nomi delle liste di Azione anche Elena Bonetti, Cuno Tarfusser, Marcello Pittella e Federico Pizzarotti. Con Fratelli d’Italia sono candidati, tra gli altri, Vittorio Sgarbi, Elena Donazzan, Nicola Procaccini, Carlo Fidanza, Anna Olivetti, Vincenzo Sofo e Mario Mantovani. Tra i nomi di Forza Italia, invece, ci sono anche Caterina Chinnici, Letizia Moratti, Paolo Damilano, Renata Polverini, Alessandra Mussolini, Isabella Adinolfi, Fulvio Martusciello e Giusi Princi. Stefano Bandecchi e Luca Palamara nelle liste di “Alternativa Popolare” mentre per la lista “Libertà”, tra gli altri, Cateno De Luca, Laura Castelli e Capitano Ultimo. Si voterà oggi dalle 15 alle 23 e domani dalle 7 alle 23. Gli elettori dovranno recarsi al seggio con documento di riconoscimento e tessera elettorale.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Pride di Budapest, Schlein “Qui per difendere la libertà e la democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo qui al Pride Budapest per difendere la libertà e la democrazia. Siamo qui per esprimere piena solidarietà al popolo ungherese e alla comunita’ Lgbtqia+. Siamo qui per affermare che nella nostra Unione Europea, quando si colpiscono i diritti di qualcuno, si colpiscono i diritti di tutte e tutti noi. Siamo qui per dire che non si può vietare l’amore per legge. Non si può cancellare la nostra differenza per legge. Non si può cancellare l’identità di genere. Non si possono cancellare i nostri corpi perchè esistono. E oggi li stringeremo così forte insieme, che gli odiatori non passeranno. No pasaran”. Così sui social la segretaria del Pd Elly Schlein.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Ustica, Mattarella “Tragedia tra le più oscure e laceranti del Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “La strage di 45 anni or sono nel cielo di Ustica ha impresso nella storia della Repubblica un segno doloroso e profondo che non potrà mai essere cancellato. Tutti coloro che erano a bordo di quel DC9, partito da Bologna con destinazione Palermo, vi trovarono la morte. Ottantuno persone tra equipaggio e passeggeri: tanti i corpi che non fu possibile ritrovare. E’ stata una tragedia tra le più oscure e laceranti che hanno colpito il nostro Paese”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 45° anniversario della strage di Ustica.

“La memoria rinnova anzitutto i sentimenti di solidarietà e vicinanza ai familiari delle vittime, costretti a uno strazio indicibile, indelebile, inspiegabile – aggiunge -. La Repubblica non abbandona la ricerca della verità e sollecita la collaborazione di tutti coloro che, anche tra i Paesi amici, possono aiutarci a rispondere al bisogno di giustizia, che non si dissolve negli anni perchè è parte del tessuto stesso della democrazia”.

– foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

Terzo mandato, Calderoli “Nessun blitz, dialogo solo da FdI”

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MILANO (ITALPRESS) – “Deluso? Assolutamente sì. Amareggiato. Hanno bocciato per la quinta volta la possibilità”. A dirlo il ministro agli Affari regionali e alle Autonomie, Roberto Calderoli, in un’intervista al “Corriere della Sera” dopo la bocciatura in Commissione Affari costituzionali del Senato dell’emendamento della Lega sul terzo mandato dei Governatori.

“Il nostro emendamento come un blitz? Mi sembra di sognare – replica -. Noi lo abbiamo presentato già quattro volte in questa legislatura. Sempre coerenti: nel caso della Campania, di solito prendo io la decisione se c’è da impugnare un provvedimento. In questo caso, ho rimesso la decisione al Consiglio dei ministri. Sul Trentino, la Lega ha votato contro l’impugnazione. Dunque, il parlare di blitz mi pare ridicolo”.

Calderoli era convinto che la partita fosse ancora da giocare. “Tutto si è riaperto dopo la disponibilità a discutere di Fratelli d’Italia e si è formato un tavolo con i delegati dei partiti. Lì ho misurato che la disponibilità di Fratelli d’Italia era una concreta volontà di dialogo”, spiega.

“Al contrario – evidenzia – le condizioni che mi venivano poste da Forza Italia erano inaccettabili. Lo Ius Scholae? Le richieste erano più di una. Su alcune, sarei stato disponibile al dialogo. Altre, erano irricevibili anche per Fratelli d’Italia”.

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– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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