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Fair Play Menarini, a Mori Premio FFGG Studio e Sport

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FIRENZE (ITALPRESS) – Continuano gli appuntamenti del Premio Internazionale Fair Play Menarini. Dopo aver annunciato al Coni i vincitori della 28esima edizione, è il momento del Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”. Istituito in collaborazione con il Coni Toscana e i Gruppi Sportivi della Guardia di Finanza, questo riconoscimento viene assegnato ogni anno a giovani campioni che si sono distinti per aver raggiunto risultati eccellenti sia a livello sportivo che in ambito scolastico. Vincitrice dell’edizione 2024 è la campionessa livornese di pattinaggio artistico a rotelle Agnese Mori, premiata nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani, della sindaca di Fiesole Cristina Scaletti e dell’assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione. “Con soddisfazione premiamo la giovane Agnese Mori, vera e propria promessa del pattinaggio artistico a rotelle italiano ed europeo, il cui nome viene da oggi iscritto nell’Albo d’Oro del Fair Play – dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – L’edizione di quest’anno del Premio internazionale Fair Play Menarini, così ricco di atleti uomini e donne che con i loro successi e le loro carriere hanno incarnato i più alti valori dell’etica sportiva, non fa altro che consolidare il già saldo legame tra il Premio Fair Play e il territorio della Toscana”. La conferenza stampa di oggi è stata l’occasione per fare il punto sulla nuova edizione ormai alle porte. Anche quest’anno Firenze e Fiesole accoglieranno leggende sportive che nel corso della loro carriera hanno dimostrato di incarnare i più alti valori del gioco corretto. Accanto alle stelle dello sport che saranno premiate a luglio, oggi brilla anche il nome della giovanissima Agnese Mori. Classe 2004, ha alzato al cielo di Roccaraso la Coppa Europa Juniores 2022 di pattinaggio artistico a rotelle, solo pochi mesi prima di conseguire con 100/100 il diploma di maturità al Liceo delle Scienze Umane. Grazie al Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”, l’atleta del Circolo Polisportivo La Rosa A.S.D di Livorno avrà l’opportunità di allenarsi al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, assieme agli altri due giovani finalisti del Premio: la promessa del basket Guido Pellegrini e Alessandro Cosentino, campione di pattinaggio freestlyle in linea. “La missione del Premio Internazionale Fair Play Menarini è trasmettere alle nuove generazioni i valori sani della competizione – dicono Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Il Premio Fiamme Gialle ‘Studio e Sport’ è la dimostrazione che con impegno, lealtà e rispetto delle regole si può eccellere tanto nell’attività sportiva quanto tra i banchi di scuola”. Il Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport” è l’ultimo appuntamento prima delle giornate del Fair Play Menarini. Mercoledì 3 luglio la cena di gala a Piazzale Michelangelo, il più romantico affaccio su Firenze, segnerà il taglio del nastro della nuova edizione. Giovedì 4 luglio gran finale al Teatro Romano di Fiesole con la cerimonia di premiazione gratuita e aperta al pubblico.
– Foto Ufficio Stampa Premio Internazionale Fair Play Menarini –
(ITALPRESS).

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Dal campo alla scrivania, la nuova vita di Ivan Cordoba

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ROMA (ITALPRESS) – “Passare dal campo alla scrivania fa sempre effetto, anche perchè da quando avevo 4 anni ho giocato col pallone, ma se uno si prepara qualche anno prima del ritiro su quello che vorrebbe poi fare, diventa più facile. Io pensavo già di poter entrare in una dirigenza e mi sono preparato su quello”. Lo ha detto Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore dell’Inter e attuale dirigente del Venezia, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress: “Quello che si cerca nella vita è trasferire l’essenza di ognuno – ha spiegato il colombiano – Quello che ti aiuta a prepararti a smettere è capire come trasferire il proprio essere dal campo alla nuova attività”. Come altri grandi campioni del recente passato, anche Cordoba dopo aver appeso gli scarpini al chiodo si è seduto alla scrivania e ha portato al Venezia quell’esperienza che il manager puro non ha. La vita nello spogliatoio, lo stress delle partite, le difficoltà dopo gli infortuni, con un’azione di raccordo che spesso fa la differenza e il risultato.
“Quando abbiamo ottenuto la promozione col Venezia, ho detto ai ragazzi di godersi queste emozioni, perchè non gliele toglierà nessuno – ha raccontato – Quando si lotta per gli obiettivi sportivi prima di quelli economici, dopo è sicuro che arriverà anche il resto”.
E sul suo unico grande infortunio patito in carriera: “Mi sono sentito molto fragile, perchè finchè non hai mai avuto un infortunio pensi di avere dei superpoteri, quindi poi pensi ‘ma non è possibilè – ha ricordato Cordoba – Io non ci credevo quando mi è successo a Liverpool, in campo mi hanno applicato un antidolorifico e io volevo rientrare, ma i medici mi dicevano che il ginocchio non era a posto. E’ difficile da accettare quando c’è un infortunio importante”. “Quando c’è un gruppo di lavoro al tuo fianco, dottori e specialisti, se hai un rapporto trasparente tutto va per il meglio. Ho avuto Volpi e Combi come medici all’Inter, tutto parte anche dal fatto che il presidente Moratti ha sempre tutelato la persona ancor prima del calciatore – ha sottolineato l’ex difensore parlando della sua carriera all’Inter – E’ una cosa che ha un ritorno: se tu curi bene l’infortunio e dai tempo necessario per recuperare bene, allora hai un giocatore con più disponibilità”.
Cordoba ha anche avviato da tempo un progetto di solidarietà: “Io e mia moglie abbiamo cominciato da tempo ad aiutare ragazzi e anziani con delle difficoltà, pensiamo che sono le persone più deboli – ha spiegato Cordoba – Collaboriamo anche con altre fondazioni e nell’Inter abbiamo trovato un’isola felice, Moratti ha contribuito anche perchè ha sempre avuto la cultura del sociale”. E sul libro scritto dallo stesso ex calciatore in cui ha raccontato i retroscena della sua lunga carriera: “Il mio cognome oltre a Cordoba è anche Sepulveda e ho fatto un libro – ha scherzato – Mia moglie mi ha convinto a raccontare la mia storia, piena di tante esperienze, è bello far capire ai giovani come sono arrivato a giocare ad alti livelli. Quando ero ragazzino in Colombia non pensavo nemmeno nei sogni di ambire a questa carriera, il massimo che potevo pensare era arrivare alla nazionale colombiana e giocare all’estero, ma giocare all’Inter non lo pensavo proprio – ha ammesso – Ogni giorno all’Inter l’ho vissuto come un sogno”.
Infine, sulla possibilità di avere un erede nel mondo del calcio: “Non obbligo i miei figli a seguire le mie orme, nessuno dei tre ha preso questa strada, il piccolo gioca in una scuola calcio ma fa tanti sport, deciderà lui – ha concluso – L’importante è fare sport”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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Lautaro trascina l’Argentina ai quarti in Copa America

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ROMA (ITALPRESS) – Prosegue il cammino dei campioni in carica
dell’Argentina in Copa America. Nella notte italiana l’Albiceleste ha conquistato l’accesso ai quarti di finale battendo 1-0 il Cile, al MetLife Stadium di East Rutherford. Decisiva la rete di Lautaro Martinez nel finale (all’88’), a segno per la seconda volta nella competizione. Gli uomini di Lionel Scaloni accedono, così, ai quarti. Nell’altra sfida del girone A, al Children’s Mercy Park di Kansas City, il Canada ha conquistato la sua prima vittoria: 1-0 al Perù grazie alla rete di Jonathan David. Il giocatore del Lille diventa, così, il primo marcatore del Canada in Copa America.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Polonia ferma la Francia 1-1, Mbappè e compagni secondi

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DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – Un rigore per parte, trasformati dalle stelle Mbappè e Lewandowski, valgono il pareggio 1-1 tra Francia e Polonia al Signal Iduna Park di Dortmund. I transalpini vengono così superati dall’Austria, che chiude in testa il Girone D, e finiscono nella parte alta del tabellone dove agli ottavi incontreranno la seconda classificata del Girone E. Saluta Euro2024 la Polonia con un punto e la quarta piazza del raggruppamento. Deschamps ritrova Mbappè in versione “eroe mascherato” dopo essersi rotto il naso contro l’Austria. Con il neo madrileno, nel tridente transalpino ci sono Dembelè e a sorpresa Barcola: panchina per Thuram e Griezmann. Nella Polonia esordio dal primo minuto per Lewandoswski a cui Probierz affianca come sostegno sulla trequarti il duo Szymanski-Urbanski. Il primo tiro del match però è di Zielinski che fa le prove di derby e prova a sorprendere Maignan dalla distanza, il portiere del Milan blocca a terra senza difficoltà. Un altro rossonero, Theo Hernandez, calcia a botta sicura dopo lo spunto di Koundè che si beve Zalewski sull’out di destra: Skorupski si salva mettendo in angolo con la punta del piede.
E’ grande protagonista l’estremo difensore della Polonia che si oppone anche alla conclusione di Dembelè da posizione defilata e ad un’incursione di Mbappè, velocissimo nell’andare al tiro dopo l’uno-due in area di rigore con Barcola. Nel mezzo una chance dall’altro lato per Lewandoski il cui colpo di testa, su cross di Zielinski, termina di un soffio a lato alla destra della porta di Maignan. La pressione che la Francia aveva intensificato negli ultimi minuti del primo tempo diventa ancora più incisiva in avvio di ripresa. Skorupski fa un’altra bella parata su Mbappè che poi prova il diagonale rasoterra la cui corsa finisce poco lontana dal secondo palo. Il gol è nell’aria e arriva su calcio di rigore, fischiato da Guida quando Kiwior perde il duello in velocità con Dembelè e lo atterra in area: dagli undici metri Mbappè spiazza Skorupski per l’1-0. Il gol subìto e i cambi di Probierz scuotono la Polonia che con orgoglio si riporta in avanti. Lewandowski scippa la sfera a Tchouameni e calcia dalla distanza mancando la porta per qualche centimetro.
Poi, il neoentrato Swiderski, riceve palla in area e finisce giù dopo un contatto con Upamecano: per Guida è tutto regolare, ma il Var lo richiama perchè il fallo c’è e dopo la review il direttore di gara indica per la seconda volta il dischetto. Dagli undici metri si presenta Lewandowski le cui finte non ingannano Maignan, bravo a respingere la conclusione. Il portiere francese però, si stacca con troppo anticipo dalla linea di porta e il penalty va ripetuto. Due chance consecutive Lewandowski raramente le spreca e infatti il gol dell’1-1 arriva con la palla che sul tiro dell’attaccante si insacca dopo aver baciato il palo. Nel finale vibrante la Polonia prova addirittura a cercare il ribaltone e la Francia spinge per centrare il primo posto nel girone, ma grandi occasioni non se ne vedono e il risultato non cambia più.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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