Economia
Editoria, Il Giornale festeggia 50 anni
Pubblicato
11 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Una prestigiosa cena di gala a Milano per celebrare il primo cinquantesimo anniversario de Il Giornale, fondato nel 1974 da Indro Montanelli, uno dei più celebri giornalisti italiani. Questa storica testata ha attraversato mezzo secolo di storia, informando, ispirando e influenzando generazioni di lettori. Nel corso degli anni, Il Giornale è cresciuto e si è evoluto, grazie anche all’attuale guida composta dal Direttore Editoriale Vittorio Feltri e dal Direttore Responsabile Alessandro Sallusti, con i Vice Direttori Nicola Porro, Osvaldo De Paolini, Francesco Maria Del Vigo, e gli Editori l’Onorevole Antonio Angelucci e Giampaolo Angelucci.
La visione del mondo de Il Giornale si ispira a principi come “la libertà di pensiero, la centralità dell’individuo quale motore del progresso e la tutela dell’iniziativa economica privata e dell’imprenditoria italiana – si legge in una nota -. Alla base di questo successo vi sono l’integrità editoriale e la costante aderenza ai fatti. L’innovazione, inoltre, è stata la chiave per rispondere all’evoluzione dell’industria dei media e alle nuove esigenze dei lettori”.
Il Giornale è stato fondato nel 1974 da Indro Montanelli caratterizzandosi fin da subito per il suo approccio controcorrente e la sua attenzione ai temi di attualità più controversi e dibattuti. Montanelli, con il suo stile inconfondibile e la sua integrità professionale, ha posto le basi per un giornalismo di qualità, libero da condizionamenti politici e commerciali.
Nel 1979, Silvio Berlusconi ne è diventato l’azionista di maggioranza. Questo passaggio ha segnato una svolta importante per la testata, che ha ricevuto nuove risorse per espandersi e modernizzarsi. Sotto la guida di Berlusconi, Il Giornale ha rafforzato la sua posizione nel mercato editoriale italiano, mantenendo una linea editoriale libera e un punto di vista critico voluto da Montanelli.
Negli anni ’80 e ’90, Il Giornale ha continuato a crescere, ampliando la sua redazione e migliorando l’impegno nelle inchieste e nei reportage. Durante questi decenni, la testata si è distinta per la sua copertura approfondita di eventi cruciali della politica italiana e internazionale, nonchè per difendere i valori della libertà di espressione e della democrazia.
Con l’avvento del nuovo Millennio, Il Giornale ha affrontato la sfida della digitalizzazione e dei cambiamenti nel mondo dei media. La testata ha lanciato il proprio sito web, ampliando la sua presenza online e raggiungendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Durante questo periodo, Il Giornale ha investito nelle nuove tecnologie e in format editoriali, includendo video, podcast e contenuti interattivi, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più digitale.
Oggi, Il Giornale continua a essere un punto di riferimento nel panorama giornalistico italiano, “mantenendo il suo impegno a fornire un’informazione accurata, affrontando con coraggio e professionalità le grandi sfide della contemporaneità e guardando al futuro con lo stesso spirito pionieristico che ha caratterizzato i suoi primi cinquant’anni”, prosegue la nota.
Secondo Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio: “La decisione di Indro Montanelli nel 1974 di fondare Il Giornale è stata un atto di grande coraggio e visione. In un’epoca in cui il panorama mediatico era dominato da voci allineate, Montanelli scelse di creare uno spazio per il pluralismo dell’informazione, offrendo ai lettori la possibilità di confrontare diverse prospettive e punti di vista. La storia de Il Giornale è una testimonianza rara del valore del giornalismo libero e indipendente. Dobbiamo essere grati a tutti i direttori, giornalisti e editori che, in questi decenni, hanno contribuito a mantenere viva questa importante voce controcorrente, permettendo ai cittadini di accedere a un’informazione più completa e diversificata. Questo tipo di impegno a favore del pluralismo e della libertà di stampa è fondamentale per una società democratica sana e vitale. E’ un esempio che dovrebbe ispirare tutti coloro che credono nell’importanza di un giornalismo indipendente e responsabile”.
Per il Direttore Responsabile de Il Giornale, Alessandro Sallusti: “Sono passati 50 anni, ma i motivi che hanno spinto Indro Montanelli a fondare Il Giornale sono ancora tutti attualissimi, quindi sì 50 anni ma siamo ancora giovani. E’ giusto festeggiare, ma più che guardare indietro occorre guardare avanti, vedere quali sono le sfide che aspettano il mondo ed essere capaci di commentarle e criticarle. Il mondo è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni e penso ci sarà ancora un’accelerazione velocissima, soprattutto con l’avvento dell’AI ed è difficile immaginarsi cosa sarà di questo giornale tra 50 anni. L’AI mi preoccupa, non è stato accertato che sia intelligente, perchè si abbevera nel pozzo infinito di Internet dove solo il 30 per cento delle informazioni è certificato, per cui il rischio di avere una AI stupida o faziosa è molto alto. Per noi è un grande onore avere qui la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Quando tre mesi fa ha detto che sarebbe venuta alla nostra festa forse non immaginava di trovarsi stretta tra un G7 e un’elezione europea, quindi il fatto che abbia onorato quella promessa significa che è una donna che mantiene la parola”.
All’evento, tra gli altri, hanno preso parte: Ignazio La Russa, Presidente del Senato, Antonio Tajani, Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno, Mike Pompeo, ex Segretario Stati Uniti d’America, Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia, Antonio Angelucci, membro della Camera dei Deputati e editore de Il Giornale, Vittorio Feltri, Direttore Editoriale de Il Giornale, Nicola Porro, Vice Direttore de Il Giornale, Paolo Berlusconi, imprenditore, Giovanni Malagò, Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Angelino Alfano, ex Ministro della Giustizia, Letizia Moratti, europarlamentare, Daniele Capezzone, Direttore Editoriale di Libero Quotidiano, Marco Tronchetti Provera, imprenditore, Nicola Speroni, Amministratore delegato de Il Giornale, Remo Ruffini, Amministratore delegato di Moncler, Hoara Borselli, conduttrice televisiva, Paolo Del Debbio, saggista e giornalista, Stefano Zecchi, filosofo e scrittore.
L’ufficio stampa dell’evento è stato curato da Ital Communications.
– Foto Ital Communications –
(ITALPRESS).
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Economia
Riarmo, Giorgetti “Premature valutazioni su impatto finanziario”
Pubblicato
47 minuti fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Diverse proposte contenute nel libro bianco della difesa europea sono volte a supportare su base volontaria gli Stati membri nell’eventuale incremento delle spese per la capacità di difesa fino a un massimo di 800 miliardi di euro, di cui 150 tramite la creazione dello strumento Safe, per finanziare attraverso prestiti il potenziamento delle capacità militari degli Stati membri, e i restanti 650 tramite l’attivazione coordinata della clausola di salvaguardia nazionale nell’ambito delle nuove regole di bilancio”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante il Question Time nell’Aula della Camera.
“La proposta di regolamento che istituisce lo strumento Safe per la sicurezza europea è volta a creare un nuovo strumento finanziario comune, che verrà finanziato sul mercato attraverso l’emissione di titoli di debito Ue garantiti dal bilancio europeo – continua Giorgetti -. Tale strumento consentirà all’Unione europea di fornire prestiti a lungo termine a tassi vantaggiosi agli Stati che ne faranno richiesta: visto che il negoziato sul regolamento Safe è ancora in corso di valutazione si arriverà solo successivamente alla definizione”.
“Con riferimento alla proposta della Commissione europea di attivare in modo coordinato la clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita per le spese legate alla difesa, si tratterebbe di un ulteriore indebitamento nazionale che, pur non avendo conseguenze in termini di bilancio, andrebbe a peggiorare la situazione fiscale del paese – prosegue il ministro -: una valutazione del mio ministero sull’impatto finanziario del piano di riarmo appare prematura, perchè ogni ipotesi di utilizzo di risorse nazionali supplementari o di richieste di attivazione della clausola nazionale sono al momento in attesa delle decisioni da assumere al vertice Nato di giugno. Il governo finora ha esclusivamente confermato la volontà di rispettare l’obiettivo di arrivare al 2% del Pil di spesa per la difesa, concordato a livello Nato”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Papanicolaou “Intesa Sanpaolo un ponte fra Italia ed Europa centrorientale”
Pubblicato
5 ore fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
ZAGABRIA (CROAZIA) (ITALPRESS) – “Privredna Banka Zagreb, parte della International Banks Division di Intesa Sanpaolo, nel 2025 mette a disposizione un plafond da un miliardo di euro per sostenere l’internazionalizzazione e l’innovazione delle imprese. L’Italia è il secondo mercato di destinazione delle esportazioni e il secondo fornitore della Croazia. Nel 2024, l’Italia ha esportato beni per un valore di circa 5,6 miliardi di euro. Allo stesso tempo, il nostro Paese è stato una delle prime tre destinazioni per le esportazioni croate, con un valore di circa 2,8 miliardi di euro. L’Italia si colloca inoltre tra i primi investitori in Croazia, con uno stock di Investimenti Esteri pari a 3,8 miliardi di euro”.
Lo ha detto Paola Papanicolaou, Chief della Divisione International Banks di Intesa Sanpaolo, al Business forum Croazia-Italia tenutosi a Zagabria, alla presenza di Gordan Grlic Radman, Ministro croato degli Affari Esteri ed Europei, e di Antonio Tajani, Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
All’evento hanno partecipato rappresentanti di governi, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali, nonché aziende e PMI attive nella regione. “Intesa Sanpaolo è il ponte naturale tra l’Italia e i Paesi dell’Europa centrale e orientale, dove siamo impegnati come uno dei principali player europei – ha aggiunto -. In Croazia, attraverso la International Banks Division, deteniamo una posizione di leadership nel settore bancario grazie a Privredna Banka Zagreb, la seconda banca del Paese, con una quota di mercato in termini di attivi superiore al 20%. Siamo quindi un partner di fiducia per il settore pubblico, le imprese e le famiglie, con una base di clienti di circa 1,5 milioni”.
“PBZ sostiene sia le imprese che le piccole e medie imprese croate, favorendo la loro espansione commerciale, sia a livello nazionale che internazionale. Alla fine del 2024 il totale dei prestiti alla clientela ammontava a 12,8 miliardi di euro, con una crescita media annua di oltre il 6% negli ultimi 4 anni. I prestiti al settore corporate hanno registrato una crescita del 20% nel quadriennio – ha sottolineato Papanicolaou -. Privredna Banka Zagreb è un operatore fondamentale nel consentire al Paese di affrontare le principali sfide economiche e sociali, come la transizione energetica in corso, la trasformazione delle imprese e l’innovazione, in collaborazione con le principali istituzioni finanziarie locali e internazionali come BEI e BERS. Quest’anno, la BEI ha approvato un prestito di 100 milioni di euro a Privredna Banka Zagreb per ampliare i finanziamenti a PMI e Mid-Cap, al fine di rafforzare la competitività delle imprese e gli investimenti verdi nel Paese”.
– ha concluso -. Questo è il nostro approccio all’attività bancaria: la Divisione Banche Internazionali è l’apripista di Intesa Sanpaolo nel realizzare una crescita sostenibile e nel guadagnarsi la fiducia per diventare partner di consulenza premium per famiglie, imprese e istituzioni in tutti i suoi Paesi”.
– Foto red/Italpress –
(ITALPRESS)
Economia
Istat, a marzo vendite al dettaglio in calo
Pubblicato
9 ore fa-
7 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A marzo l’Istat stima per le vendite al dettaglio una variazione congiunturale negativa in valore e in volume (-0,5% per entrambi). Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,5% in valore e -0,9% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% e -0,4%). Nel primo trimestre, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,2% in valore e dello 0,5% in volume. La flessione riguarda sia i beni alimentari (-0,1% in valore e -0,5% in volume) sia i prodotti non alimentari (rispettivamente -0,4% e -0,6%). Su base tendenziale, a marzo le vendite al dettaglio registrano una variazione negativa del 2,8% in valore e del 4,2% in volume. Il calo è più marcato per i beni alimentari (-4,2% in valore e -6,7% in volume), meno accentuato per i beni non alimentari (-1,4% in valore e -2,1% in volume).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive solo per i prodotti di profumeria, cura della persona (+1,8%) e i prodotti farmaceutici (+0,6%). Il calo più consistente, invece, riguarda cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,5%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-4,2%). Rispetto a marzo 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-2,6%), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-3,1%), le vendite al di fuori dei negozi (-4,7%) e il commercio elettronico (-1,3%).
– foto screenshot dati Istat –
(ITALPRESS).


PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 8 MAGGIO 2025

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