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Sinner in semifinale ad Halle, Struff piegato in tre set

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HALLE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner si qualifica per le semifinali del “Terra Wortmann Open”, Atp 500 sull’erba alla OWL Arena di Halle, in Germania, con un montepremi da 2.411.390 euro. Nei quarti il tennista altoatesino, numero 1 del ranking Atp e del tabellone, ha piegato il tedesco Jan-Lennard Struff in tre set con il punteggio di 6-2 6-7(1) 7-6(3). Per un posto in finale l’azzurro se la vedrà contro il cinese Zhizhen Zhang, che ha battuto in tre set lo statunitense Christopher Eubanks. Nell’altra semifinale, invece, il tedesco Alexander Zverev (2), che si è imposto per 6-7(5) 6-3 6-4 sul francese Arthur Fils, ed il polacco Hubert Hurkacz (5), vincente per 7-6(5) 6-4 sullo statunitense Marcos Giron. In semifinale pure Lorenzo Musetti al Queen’s ed Elisabetta Cocciaretto a Birmingham. Sempre ad Halle, infine, volano in finale nel doppio gli azzurri Simone Bolelli e Andrea Vavassori.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Spalletti nasconde l’11 anti-Svizzera, difesa a 3 verso la conferma

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Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Eliminazione diretta. Si entra in questa fase e detta così induce a fare gli scongiuri. Meglio parlare di qualificazione diretta, suona meglio. Novanta più recupero, 120 o dagli 11 metri, un vincente ci sarà e andrà avanti, l’altro tornerà a casa. Chi, come Luciano Spalletti, ha il compito del condottiero starà vivendo ore intense, per carità non di paura. Un termine che il ct non ama, non gli appartiene (“Paura? Ma quale paura? C’è la tensione, la responsabilità, ma non si va in campo impauriti”, ha detto nell’infuocata conferenza di Lipsia). La sua Italia, sabato all’Olympiastadion di Berlino, si gioca il pass per i quarti di finale, con un’avversaria sicuramente solida, “tosta” come l’hanno definita sia Alessandro Buongiorno che Mattia Zaccagni nelle attività stampa di oggi. Ma se sei la Nazionale campione in carica e vuoi difendere il titolo fino alla fine, non puoi avere paura della Svizzera, nè di nessun’altra. Nel clan azzurro c’è chi legge il gol dell’esterno della Lazio come un segnale, la svolta che può cambiare un cammino tortuoso ma che comunque ha portato Donnarumma e compagni all’obiettivo minimo: superare il girone di ferro.
Si sono viste tre Nazionali fin qui: forte caratterialmente e anche piacevole nel gioco con l’Albania, deludente e demolita (il risultato inganna) contro la Spagna, una via di mezzo contro la Croazia. E con la Svizzera? E’ una domanda che si porrà anche Spalletti, impegnato a cercare la formula giusta per quel che riguarda uomini e modulo. Si potrebbe andare verso una difesa a 3, anche se proprio in questo reparto c’è da considerare l’assenza di Riccardo Calafiori, rivelazione azzurra, il migliore fin qui insieme a Donnarumma, al di là dell’assist per Zaccagni. Chi lo sostituirà non avrà le sue caratteristiche. In due in lizza per la sua maglia: Mancini e Buongiorno. “Io sono pronto”, ha assicurato il difensore granata che fin qui, così come il collega della Roma, è uno dei 7 che attendono il debutto (i portieri Meret e Vicario, Bellanova, Gatti ed El Shaarawy gli altri 5) in questi Europei. Potrebbero addirittura giocare entrambi, con Mancini al centro, Bastoni alla sua sinistra e Buongiorno a destra. La difesa a 4 è un’ipotesi più lontana. Ci sono da valutare anche le condizioni di Federico Dimarco, in dubbio ma in campo contro la Croazia, ieri sulla cyclette e lontano dal terreno di gioco.
I dubbi, almeno questa è l’impressione, non mancano. L’impiego di Jorginho è uno di questi, potrebbe toccare a Fagioli, magari a Cristante, ma Spalletti, anche prima e dopo il match di Lipsia, ha sottolineato l’importanza dell’italo-brasiliano nell’economia del gioco che ha in mente. Dovrebbe/potrebbe giocare dall’inizio come al solito al fianco dell’intoccabile Barella. Nel probabile (o immaginato) 3-4-2-1, sulle fasce Di Lorenzo e, condizioni permettendo, Dimarco (Darmian e Cambiaso le alternative), quindi uno tra Pellegrini e Frattesi a fare il pendolo tra centrocampo e trequarti e, sulla stessa linea ma senza particolari compiti di copertura, Chiesa (in vantaggio su Zaccagni e Raspadori). Infine Scamacca unica punta. Sì perchè l’attaccante dell’Atalanta dovrebbe ritrovare la maglia da titolare a discapito di Retegui. Dopo l’allenamento blindato di oggi (la squadra si è allenata alle 18 in cerca di temperature più fresche e allo stesso orario del match di sabato), domani seduta a Iserlohn aperta alla stampa per i primi 15 minuti, quindi partenza per Berlino. Alle 18.45 conferenza stampa di Spalletti e capitan Donnarumma. “Il gol di Zaccagni ha rappresentato per me un momento di liberazione”, ha detto oggi a Roma il presidente Gravina che, ancora una volta, ha ribadito il suo sostegno al ct: “E’ sereno, è un perfezionista”. Basta la ‘sostanzà per andare avanti, del resto anche nel calcio nessuno è perfetto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Zaccagni suona la carica “Svizzera squadra tosta, serve gran gara”

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ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Giorni intensi, in cui tutto è capitato molto in fretta. Mattia Zaccagni è l’uomo copertina di una Nazionale che seppur coi suoi limiti è riuscita a non mollare la presa. “Sono stati giorni intensi – ha dichiarato l’attaccante della Lazio ai microfoni della Uefa -, è stata un’emozione fortissima. Ovviamente non pensavamo che servisse per forza il pareggio, fortunatamente è arrivato. Adesso pensiamo solo a preparare una gara importantissima contro la Svizzera”. Sabato alle ore 18.00 gli azzurri sfideranno la nazionale elvetica a Berlino, stadio in cui nel 2006 arrivò la vittoria del Mondiale: “L’abbiamo vista giocare in questi giorni, è una squadra tosta e preparata. Ha molti giocatori esperti che giocano anche nel nostro campionato. Sappiamo che dovremo fare una grande gara per metterli in difficoltà e arrivare ai quarti”.
La sorte, dopo la rete arrivata in pieno recupero contro la Croazia, ha di fatto aiutato gli azzurri piazzando la Nazionale di Luciano Spalletti dalla parte più agevole del tabellone: “Guardandolo si può dire che è abbastanza favorevole, ma abbiamo già visto in questo Europeo che tutti se la giocano con tutti e che le squadre meno blasonate stanno mettendo in difficoltà le grandi squadre, quindi bisogna restare concentrati e vedere partita dopo partita. A me piace molto l’Austria, ma anche la Svizzera è molto forte”.
In caso di passaggio del turno, infatti, Zaccagni e compagni si giocheranno i quarti di finale contro l’Inghilterra come nel 2012 a Dusseldorf, prima però sarà necessario rimanere focalizzati sul prossimo impegno. Mancherà Calafiori che nel Bologna ha come compagni di squadra tre nazionali elvetici con Ndoye, Aebischer e Freuler. “Ovviamente ci darà qualche informazione su di loro, purtroppo sarà un’assenza pesante per noi perchè è un bravissimo ragazzo che sta facendo benissimo. Però chi andrà a sostituirlo farà sicuramente bene”. Un’assenza che potrebbe anche incidere sul modulo, a tal proposito Zaccagni parla delle sue caratteristiche. “Io sono un esterno sinistro naturale quindi forse un 4-3-3 o un 4-2-3-1 è il sistema giusto per me, però il modulo deve essere importante per la squadra e qualunque scelta farà il mister cercheremo di fare il massimo”. Non manca il riferimento a quel gol messo a segno al 98esimo, agli ultimi istanti del recupero quando ormai le speranze azzurre sembravano perse: “L’azione l’ho vissuta normalmente, come una qualsiasi. Non mi ero nemmeno reso conto che fosse l’ultima azione. Appena ho visto Calafiori che portava palla e che la difesa loro si stringeva sempre di più, sono rimasto nella mia posizione naturale e quando mi è arrivato il pallone non ci ho pensato due volte”. “L’esultanza – aggiunge – è stata fantastica, con tutta la panchina, con tutto lo staff, tutti ragazzi. Qualcuno di noi si è fatto male alla costola perchè eravamo schiacciati da tutti. Ma è stato veramente emozionante”. Chissà se l’esterno biancoceleste riuscirà ad inventarsi un’altra parabola in grado di regalare agli azzurri un’altra notte magica.
– Foto Ipa Agency –
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Tour de France e Continental corrono insieme ancora una volta

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ROMA (ITALPRESS) – Tour de France e Continental ancora una volta corrono insieme. La leggendaria gara di ciclismo, che quest’anno raggiunge la sua 111esima edizione, è pronta a regalare nuove emozioni agli appassionati. Tre settimane di spettacolo, dal 29 giugno al 21 luglio, per percorrere 3.492 chilometri (52.230 metri di dislivello in totale) e decidere il nome del successore di Jonas Vingegaard, il danese dominatore nell’edizione 2023. Continental giocherà un ruolo da protagonista anche quest’anno: sarà infatti tra i principali sponsor dell’evento equipaggiando i veicoli ufficiali del tour con il suo pneumatico di serie più sostenibile e fornendo a sette delle ventidue squadre in gara i suoi innovativi prodotti tubeless per bici.
“Il rapporto di Continental con il mondo delle due ruote è sempre speciale – sottolinea Giorgio Cattaneo, PR, Communication & Event Manager di Continental Italia -. Dopo il Giro d’Italia, è il momento di un’altra competizione storica e prestigiosa per il ciclismo come il Tour de France. Crediamo fortemente nel valore di questo straordinario evento sportivo in cui la tecnologia gioca un ruolo centrale. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione tutto il nostro impegno ed entusiasmo per contribuire a rendere indimenticabile anche l’edizione 2024. Avere l’opportunità, grazie ai nostri prodotti, di massimizzare le prestazioni delle bici di tanti campioni è motivo di orgoglio; un’ulteriore dimostrazione della validità del percorso di qualità che abbiamo deciso di intraprendere”.
Continental metterà a disposizione dei sette UCI WorldTeams – Bahrain Victorious, Decathlon-AG2R La Mondiale, Groupama-FDJ, INEOS Grenadiers, Intermarchè-Wanty, Movistar e UAE Team Emirates – ben 3 tipologie di pneumatici studiati ad hoc per il Tour de France e realizzati a mano presso lo stabilimento di Korbach, in Germania. A partire dal Grand Prix 5000 S TR, un all-rounder particolarmente versatile e già utilizzato in passato con successo in questa competizione. Il Grand Prix 5000 AS TR e il Grand Prix 5000 TT TR sono invece due novità assolute: il primo è più robusto e con un’aderenza sul bagnato significativamente maggiore; mentre il secondo, ultraleggero e veloce, è stato progettato per le cronometro.
Anche le auto ufficiali che lavoreranno per favorire le dinamiche della gara avranno il supporto prezioso di Continental: monteranno infatti l’UltraContact NXT, lo pneumatico più sostenibile realizzato finora dal brand e al suo debutto al Tour. Questo prodotto è realizzato, per una percentuale che può raggiungere il 65%, con materiali rinnovabili, riciclati e certificati dal bilancio di massa Iscc Plus. Combina una quota elevata di materiali sostenibili e il massimo della sicurezza e delle prestazioni tipiche di Continental: tutte le misure disponibili raggiungono la classificazione più alta dell’etichetta UE degli pneumatici per quanto riguarda la resistenza al rotolamento, la frenata sul bagnato e la rumorosità esterna.
Infine, come ogni anno, Continental affiancherà i giovani ciclisti emergenti offrendo loro la possibilità di vivere un’esperienza unica al centro dei riflettori: otto “Young Cadets” con un’età compresa tra i 14 e i 19 anni correranno i trenta chilometri iniziali e finali di ogni tappa un paio d’ore prima della discesa in pista dei campioni. Per un’experience davvero autentica, i ragazzi e le ragazze utilizzeranno biciclette equipaggiate con gli stessi pneumatici Continental ad alte prestazioni usati dai professionisti e, accompagnati da tre veicoli ufficiali, correranno indossando le maglie ufficiali con il logo Continental.
– foto A.S.O.
(ITALPRESS).

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