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Cronaca

LA LAVANDA DEL BORGO DI PANCARANA

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Dici lavanda e pensi subito alla Provenza, l’immagine di filari color blu-viola è un classico di tante cartoline e scatti fotografici. Anche sulle colline dell’Oltrepò Pavese, possiamo scoprire il colore viola e del profumo della lavanda, a partire dai campi di Borgoratto. Pochi però si immaginano di trovarla anche in pianura: eccoci quasi in riva al Po a Pancarana, in via Marconi, nella proprietà della famiglia Lardini. La cura della piantagione viene effettuata in prospettiva di coltura biologica, pertanto non vengono utilizzati diserbanti, la pulizia delle piante viene effettuata manualmente.
Qui sta per partire la raccolta a mano nel periodo di piena fioritura, nel periodo balsamico, per ricavare una vasta gamma di prodotti, dalle creme per il viso e per il corpo, ai saponi e profumi, ai profumatori, candele e molto altro, che viene venduto via e-commerce.
Manuel Lardini, titolare della “Lavanda del Borgo di Pancarana”, ci spiega che parte proprio a inizio Luglio la raccolta per il secco, per fare i mazzettini di lavanda, dopodichè si procede alla raccolta per fare l’olio essenziale: “Distilliamo in vapore e si produce l’olio che poi viene utilizzate in cosmesi per i prodotti che poi vendiamo in e-commerce in tutta Italia. Abbiamo sapone, sapone liquido, sapone solido, sapone con i grani di lavanda, creme corpo e mani, profumatori ambiente, le bombe da bagno, un po’ di tutto…”. Tutto è partito da alcune escursioni in Provenza, spiega Manuel: “Abbiamo deciso di fare un esperimento in pianura, visto che in collina già ci sono queste coltivazioni di lavanda, siamo partiti nel 2020 con la piantumazione e questo è il quarto anno che facciamo raccolto. Arrivano in tanti, nel periodo di massima fioritura, a scattare foto e ad immergersi in questa oasi di lavanda, anche da lontano, come i motociclisti di oggi, provenienti dalla Brianza, che avevano letto di questo campo su internet ed erano curiosi di vederlo. Una settimana fa sono arrivati i bambini dell’asilo di Castelletto in cerca di farfalle”. Una bella produzione artigianale, una passione di famiglia che è destinata ad espandersi con successo.
Per tutte le informazioni andare sul sito lavandadelborgodipancarana.it o visitare la pagina Facebook La lavanda del borgo.

Cronaca

Conti pubblici, Giorgetti “Da Governo impostazione seria e responsabile”

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ROMA (ITALPRESS) – In questo quadro “il Governo conferma un’impostazione di serietà e responsabilità nei conti pubblici”, sostenendo al tempo stesso “export, investimenti e competitività, a beneficio della crescita strutturale delle nostre imprese e dell’economia nazionale”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all’assemblea annuale Ania all’Auditorium Parco della Musica.

“Le sfide ambiziose che siamo chiamati ad affrontare richiedono investimenti di vasta portata e di lungo termine – sottolinea -. Dati i vincoli di bilancio attuali, le sole risorse pubbliche non sono sufficienti a coprire tale fabbisogno, in Italia come in Europa. E’ pertanto il risparmio privato che deve confermare anche in questa occasione il suo ruolo di bene strategico fondamentale, che deve essere tutelato e promosso, come già la nostra Costituzione richiede, nell’interesse tanto dei singoli risparmiatori quanto del sistema nel suo complesso”, ha aggiunto il ministro.

Per Giorgetti, inoltre, “il terreno in cui le assicurazioni possono giocare un ruolo decisivo è quello della previdenza integrativa che rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema di welfare. Accanto alla previdenza pubblica obbligatoria, essa offre infatti una risposta concreta all’esigenza di garantire livelli di reddito adeguati durante la fase della vecchiaia, in un contesto demografico, economico e occupazionale profondamente mutato”.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 2/7/2025

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In questa edizione: Garlasco, sulle impronte in casa Poggi non c’è Dna – Muore dentro all’auto finita nel canale a San Martino – Rapina e prende a pugni 16enne a Vigevano – Camionista morto lungo la A4, forse malore per il caldo – Ucciso per le cuffiette, 20 anni la richiesta del Pm – Uccise madre e fece video, chiesta perizia psichiatrica – Pronto Meteo Lombardia per il 3 Luglio

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A Milano si chiude il primo ciclo di MEDTEC School, proclamati i primi medici-ingegneri d’Europa

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MILANO (ITALPRESS) – Integrare e contaminare saperi apparentemente diversi per aprire nuove frontiere e ampliare il bagaglio di conoscenze tecnico-scientifiche. Con questa filosofia è giunto a conclusione il primo ciclo di MEDTEC School, il corso di laurea internazionale in Medicina e Chirurgia e in Ingegneria Biomedica di Humanitas University e Politecnico di Milano.

Nella giornata di oggi sono stati proclamati 10 nuovi laureati di una sessione estiva che conta nel suo complesso 37 laureandi. Nel corso del 2025 saranno 42 gli studenti che concluderanno il percorso di 6 anni. Un ciclo di studi di sei anni strutturato in questo modo: nei primi tre anni le elezioni si alternano per semestre tra i due atenei milanesi, mentre per i restanti 3 anni le lezioni si tengono tutte all’Humanitas University anche con docenti del Politecnico. Nato nel 2019, MEDTEC School Contato oggi 389 iscritti di cui il 58% donne E con il 17% del totale come studenti stranieri. Si tratta del primo corso di studi di questo tipo con doppio titolo in Italia e in Europa. Visto il doppio titolo, si sono svolte due proclamazioni Con due voti di laurea distinti per Medicina e Chirurgia e Ingegneria Biomedica.

Al momento della proclamazione, la rettrice del Politecnico Donatella Sciuto ha affermato come “questo corso di laurea ha saputo anticipare il futuro e immaginare un nuovo modo di formare professionisti in grado di affrontare sfide complesse della medicina contemporanea in cui la tecnologia non è mai fine a se stessa, ma è sempre strumento al servizio dell’essere umano”. “Normalmente sono considerate discipline diverse, ma la medicina di precisione richiede molto di più l’utilizzo di tecnologie. Quindi anche una competenza tecnologica da parte del medico È fondamentale per curare il paziente guardandolo come persona unica”, ha spiegato la rettrice aggiungendo come l’intelligenza artificiale ” può supportare il medico sia in ambito diagnostico sia per identificare le terapie migliori e nell’ambito farmacologico. Il tema è avere i dati su cui far allenare l’intelligenza artificiale”.

“Per voi questo giorno rimarrà impresso in modo indelebile. Ma è il punto di partenza della vostra professione, un percorso che comporta responsabilità e privilegio: vi sarà affidata la cura delle persone nei loro momenti più vulnerabili, avrete esperienza di sconfitte, di vittorie e di tragedie ma questo plasmerà il vostro modo di essere medici”, sono state le parole rivolte ai laureati da parte del rettore di Humanitas University Luigi Terracciano.

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“Medtec rappresenta la capacità visionaria di questi due atenei che sei anni fa hanno compreso necessità di fondere conoscenze per proporre una nuova figura di medico e ingegnere – ha aggiunto – Professionisti in grado di guidare evoluzione tecnologica non di subirla presentando la prospettiva umana del rapporto con il paziente”.

“Mi ha sorpreso il divario con i colleghi di medicina e quanto l’apporto di una prospettiva nuova quale la matematica, la fisica e tutto ciò che si costruisce su di esse nell’ingegneria in realtà possa consentire di vedere l’innovazione con occhi diversi. Il mio sogno è proprio andare avanti e portare le nuove tecnologie nell’ambito sanitario” ha raccontato Luca Menga, laureato con una tesi su come “un’intelligenza artificiale possa aiutare a capire come due proteine reagiscono e quindi come usare questo modello computazionale per sviluppare delle terapie nell’ambito del tumore al seno”.

Andrea Brunati, laureato con una tesi sui possibili modelli da applicare per valutare le risposte alla somministrazione di liquidi intravenosi in funzione cardiovascolare, ha spiegato che medicina e ingegneria biomedica “dall’esterno sembrano due mondi molto diversi ed è quello che sembravano anche a me inizialmente. Devo dire che durante questi 6 anni ho scoperto che c’è un legame in realtà estremamente forte tra le due materie: l’ingegneria e la medicina comunicano tanto e penso che la comunicazione serva”.

– foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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