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Economia

Salini “Nuovo Ponte di Baltimora sia simbolo di sicurezza e rinascita”

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ROMA (ITALPRESS) – Il nuovo ponte di Baltimora oltre a “essere più sicuro, deve poter essere un simbolo della rinascita” della città. Così Pietro Salini, amministratore delegato del gruppo Webuild, ha illustrato in un’intervista al quotidiano Baltimore Sun la sua proposta preliminare per un nuovo ponte, inviata al governo del Maryland subito dopo l’incidente del 26 marzo scorso, quando il Francis Scott Key Bridge è stato distrutto da una nave mercantile, provocando la morte di sei persone.
Il disegno pro-bono inviato da Webuild e dalla sua controllata americana Lane Construction prevede un’elegante struttura strallata. Quello che è accaduto, ha rimarcato Salini, facendo un parallelismo con il crollo del ponte Morandi di Genova, ricostruito da Webuild in soli 15 mesi, “è più di un semplice collasso infrastrutturale. E’ come avere una cicatrice nella carne della gente, degli abitanti”.
Il costruttore non è entrato nei dettagli del procedimento in corso, con il quale il governo del Maryland sceglierà entro l’estate a chi affidare la progettazione e i lavori del nuovo ponte, ma ha ribadito che “un ponte strallato è la soluzione ottimale. I ponti strallati possono essere più convenienti rispetto ad altre opzioni e i piloni possono essere più distanti tra loro”. Ciò significa ridurre i rischi di una nave potenzialmente ribelle.
Una soluzione che ha trovato indirettamente riscontro nei giorni scorsi durante un’audizione al Senato degli Stati Uniti, dove il segretario ai trasporti del Maryland Paul Wiedefeld ha discusso del potenziale della costruzione di moli più lontani dal canale di navigazione e in acque profonde abbastanza per l’accesso delle navi New Panamax provenienti dal nuovo Canale di Panama, costruito nel 2016 da Webuild.
Salini nell’intervista al Sun ha sottolineato la storia della sua azienda, che in oltre cento anni ha costruito 630 miglia di ponti e viadotti, e ha ricordato che Webuild è designato per la progettazione e costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina che, se realizzato, sarebbe “il ponte sospeso più lungo del mondo”. Il nuovo ponte di Baltimora, nelle stime del governo locale, è un progetto del valore di 1,7-1,9 miliardi di dollari, e dovrebbe essere completato entro il 15 ottobre 2028.
Salini, rispondendo al Baltimore Sun, ha affermato che Webuild potrebbe rispettare tale scadenza e potrebbe potenzialmente offrire “un sostanziale risparmio di tempo”. L’importante, ha concluso l’amministratore delegato di Webuild, è “realizzare un’infrastruttura che porti a una nuova sensazione di sicurezza ed esalti il sentimento di orgoglio di essere cittadino di una città che ha saputo uscire da quell’evento con qualcosa che non è solo utile, ma anche bello”.
La campagna “webuild what America needs” continua a fare notizia, rilanciata dai principali media statunitensi in tutto il Paese. Dopo il Wall Street Journal, Washington Post, CNN e l’intervista dell’amministratore delegato Pietro Salini sul Baltimore Sun, anche il New York Times rilancia l’impegno del Gruppo negli Stati Uniti e la leadership globale di Webuild nel settore delle infrastrutture, come già fatto in settimana anche da AP, Bloomberg, ESPN, Fox News, MSN BC, Reuters, USA Today.
Nel momento in cui la Maryland Transportation Authority (MDTA) sta valutando le proposte ricevute, la campagna mette in luce l’esperienza storica negli Stati Uniti del Gruppo, che nel Paese opera attraverso la sua controllata Lane, società con radici che risalgono al 1890. La campagna parte dall’iconico Long Beach International Gateway Bridge in California, consegnato dal Gruppo nel 2020 e realizzato senza interruzioni per l’attività portuale.
Con 1.020km di ponti e viadotti realizzati nel mondo, Webuild è pronta a mettere la sua esperienza al servizio delle autorità statunitensi anche per la ricostruzione del nuovo Ponte di Baltimora, dopo il crollo dello scorso marzo. A maggio Webuild e Lane hanno già presentato pro bono, in segno di vicinanza al Paese, un concept design alla Maryland Transportation Authority (MDTA), per la costruzione di un nuovo ponte, sicuro e innovativo, in grado di ridefinire l’ingresso al porto storico di Baltimora, un hub logistico fondamentale per gli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti si identificano come un mercato chiave per Webuild, con il Nord America che complessivamente rappresenta il terzo mercato più importante e gli Stati Uniti che generano il 12% del fatturato totale del Gruppo. Negli ultimi dieci anni, Lane e le aziende partner della filiera hanno consegnato con successo progetti infrastrutturali per un valore totale dei contratti di oltre 12,8 miliardi di dollari.
“Webuild, presente in oltre 50 paesi, ha realizzato ponti iconici utilizzando le tecnologie più avanzate in termini di sicurezza e sostenibilità – si legge in una nota -, innalzando gli standard del settore. Tra questi, il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Ponte sul Danubio a Braila in Romania, il secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa continentale. Negli Stati Uniti, oltre al Long Beach International Gateway Bridge costruito garantendo l’operatività del porto e del vecchio ponte, demolito subito dopo l’inaugurazione del nuovo, il Gruppo ha realizzato anche il “A. Max Brewer Bridge” in Florida”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Economia

Dazi, Fitto “Serve un’intesa che tuteli gli interessi dell’Ue”

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MANDURIA (TARANTO) (ITALPRESS) – “L’auspicio è trovare un’intesa sul tema dazi, ma questa deve passare da risultati che difendano i diritti dei cittadini europei, così come Trump difende i diritti dei cittadini statunitensi. L’Europa con le sue istituzioni ha l’obbligo e l’interesse a lavorare insieme agli Stati Uniti, la situazione geopolitica indica questa come strada fondamentale. Sono giorni rilevanti, sul tema dazi c’è anche un’ipotesi di proroga ma è una trattativa molto complessa”. Così il vicepresidente della Commissione Europea, Raffaele Fitto, dialogando con Bruno Vespa in un panel del Forum in Masseria.

“Bisogna perseguire un’intesa sul tema dei dazi che tuteli gli interessi europei, ma bisogna anche rafforzare la dinamica delle interlocuzioni commerciali a livello mondiale, in cui possiamo e dobbiamo svolgere un ruolo rilevante – ha aggiunto Fitto – C’è già un’intesa sul Mercosur, la Commissione europea ha tenuto una visita importante, siamo stati in India con cui abbiamo avviato un’interlocuzione, stessa cosa con il Sud Africa. Bisogna anche rafforzare logica, prospettive e potenzialità del mercato interno europeo, dove si possono migliorare molto le performance degli Stati membri e rafforzare settori produttivi”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Confcommercio, almeno una vacanza nell’estate 2025 per 30,5 milioni di italiani

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ROMA (ITALPRESS) – L‘estate 2025 parte con buoni segnali per il turismo: saranno 30,5 milioni gli italiani che sceglieranno di concedersi almeno una vacanza nei mesi estivi, con un incremento di 1,5 milioni rispetto allo scorso anno. La spesa complessiva prevista supera i 35 miliardi di euro, “a testimonianza della rinnovata fiducia e della voglia di ripartire degli italiani”, evidenzia Confcommercio. “Dopo anni segnati da cautela e incertezza, soprattutto nella domanda interna, il turismo domestico torna a giocare il suo ruolo fondamentale, dopo mesi e mesi di forte ritardo rispetto alla ripresa del turismo internazionale. Il 91% degli italiani programmerà viaggi in Italia, mentre il 9% farà vacanze esclusivamente all’estero”.

I dati emergono dal Focus sulle vacanze estive degli italiani dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG su un campione composto da 1.000 cittadini italiani tra 18 e 80 anni intervistati tra il 10 e il 19 giugno, rappresentativo della popolazione per genere, età, area geografica.

“Tra vacanze lunghe, brevi e short break, ciascuno partirà 2 volte nel corso del quadrimestre, e agosto si conferma in testa alle preferenze per viaggi di 7 giorni o più – 11,2 milioni di partenze. Da notare però che il mese di luglio è quello che fa registrare il maggiore incremento delle partenze per vacanze lunghe rispetto allo scorso anno: 800 mila in più. Gli italiani, dunque, riescono sempre più ad organizzarsi per inserire una lunga pausa del lavoro e dagli impegni familiari anche nel mese più caldo, non solo ad agosto”, evidenzia lo studio.

Secondo Manfred Pinzger, vicepresidente di Confcommercio, incaricato per le Politiche Attrattività e Turismo: “L’aumento dei turisti italiani e delle loro partenze e un mese di Luglio che cresce nelle preferenze delle famiglie, sono nuove opportunità da cogliere per gli operatori del settore, che continua a trainare il PIL e il saldo della bilancia dei pagamenti. Nuovi supporti per la riqualificazione dell’offerta turistica – lungo tutta la filiera – e ulteriori provvedimenti per risolvere il problema dell’housing dei lavoratori stagionali rappresentano, dunque, interventi necessari dal ritorno sicuro”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Domani al via i Saldi, Resca “C’è ottimismo, fiducia nel turismo straniero”

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ROMA (ITALPRESS) – Confimprese richiama i cittadini a sostenere il commercio fisico e ad approfittare dei saldi che partono domani in tutta Italia, salvo la provincia autonoma di Bolzano. “Confidiamo nella resilienza del commercio – sottolinea Mario Resca, presidente Confimpreseche guarda con cauto ottimismo al periodo dei saldi e nella fiducia dei consumatori che sapranno cogliere le offerte e i saldi proposti nei negozi tradizionali. Il sentiment delle reti di vendita è positivo anche grazie all’arrivo nel nostro Paese di milioni di turisti stranieri, che possono aiutare a salvare gli incassi degli esercenti e impedire la desertificazione delle città. La clientela troverà nei negozi prezzi vantaggiosi, conveniente rapporto qualità-prezzo, comunicazione geo-targettizzata e relazioni più autentiche tra brand, rivenditore e consumatore. Auspico e chiedo al Governo che tutti gli attori del commercio moderno, compresi quelli dell’online, seguano le stesse normative sia per la definizione del periodo dei saldi sia per l’imposizione fiscale diretta e indiretta”. 

“Bisogna normare e fare rispettare anche all’online le regole e le molteplici tassazioni che devono pagare i negozi fisici, senza che le piattaforme online facciano accordi di favore con Stati esteri – aggiunge Resca -. L‘e-commerce, grazie ai meccanismi dei prezzi dinamici, riesce ad adeguare il prezzo di vendita al profilo del cliente che ‘visita’ la vetrina, cosa che il retail fisico non può fare”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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