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Cronaca

Pavia, pagamento delle bollette e formazione per famiglie vulnerabili

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PAVIA (ITALPRESS) – Sostegno economico e percorsi formativi ad hoc per le famiglie in condizioni di povertà energetica. Arriva a Pavia il progetto promosso da Banco dell’energia, grazie al sostegno economico di Fondazione LGH e di ASM Pavia, che darà sostegno alle famiglie del territorio in condizioni di vulnerabilità economica e sociale. Gli interventi sono realizzati grazie al coordinamento di Banco dell’energia in collaborazione con la Caritas Diocesana di Pavia e, prevedono il pagamento delle bollette energetiche dei beneficiari, emesse da qualunque operatore, il loro accompagnamento in un percorso di educazione all’efficienza e al risparmio energetico e l’organizzazione di eventi formativi rivolti agli operatori della Caritas Diocesana affinchè acquisiscano competenze da mettere al servizio delle famiglie in difficoltà. Le bollette energetiche verranno pagate grazie ad un fondo di 60.000 euro alimentato per 50.000 euro da Fondazione LGH – fondazione del gruppo A2A attiva nel sud della Lombardia – per il tramite di Banco dell’energia e per 10.000 euro da ASM Pavia, società multiservizio attiva da oltre 120 anni nel territorio del Pavese attraverso servizi pubblici locali e in prima linea sui temi della sostenibilità e dell’ambiente. I percorsi formativi saranno invece a cura dei TED – Tutor per l’Energia Domestica, figure qualificate con competenze integrate sulle tematiche energetiche e legate alla vulnerabilità sociale. L’iniziativa è stata presentata oggi al Palazzo Mezzabarba di Pavia, alla presenza del Sindaco della città Michele Lissia e dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pavia Francesco Brendolise. Sono intervenuti nel corso dell’inaugurazione il Direttore di Caritas Pavia Don Franco Tassone, il Responsabile di Banco dell’energia Silvia Pedrotti, il Presidente della Fondazione LGH Giorgio Bontempi e il Consigliere di Amministrazione di ASM Pavia e di Fondazione LGH Piero Francesco Schifino. “Siamo orgogliosi di portare il progetto Energia in Periferia a Pavia. Con questa iniziativa, non solo offriamo un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà economica, ma promuoviamo anche una maggiore consapevolezza sull’importanza dell’efficienza energetica – ha commentato Silvia Pedrotti, Responsabile di Banco dell’energia – La collaborazione con ASM Pavia e Caritas Diocesana di Pavia ci permette di mettere in atto interventi mirati e di lungo termine. Siamo convinti che attraverso il sostegno economico e la formazione possiamo aiutare le famiglie più vulnerabili a superare le difficoltà, migliorando la loro qualità della vita e contribuendo a creare una comunità più sostenibile e solidale”. Preziosa anche la collaborazione con la Caritas Diocesana, l’organismo della Chiesa di Pavia, che opererà in veste di soggetto esecutivo definendo criteri e modalità per l’individuazione dei singoli e delle famiglie appartenenti alle fasce sociali più deboli e in condizioni di vulnerabilità. L’iniziativa prenderà il via a seguito dell’individuazione dei beneficiari del progetto e si concluderà a completo esaurimento delle risorse destinate al progetto. Energia in periferia rappresenta uno strumento molto importante, a maggior ragione in riferimento ai numeri della povertà energetica in Italia; un fenomeno che, secondo l’OIPE – Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, interessa il 7.7% della popolazione totale, pari a 2 milioni di famiglie a rischio scivolamento verso la vulnerabilità energetica, e che in Lombardia registra il 5.3 %. L’iniziativa, già attiva a livello nazionale, è promossa da Banco dell’energia al fine di dare supporto alle famiglie in situazioni di povertà energetica residenti nelle zone periferiche delle città italiane e nei piccoli comuni. “L’accordo con Banco Energia rappresenta un passo significativo nella nostra missione di supportare le famiglie in difficoltà. Desidero ringraziare la Caritas per il loro eccezionale lavoro di coordinamento e proposta – questa la dichiarazione di Francesco Brendolise, assessore alle Politiche sociali del Comune di Pavia – Questo progetto non solo fornirà un aiuto concreto nella gestione delle spese energetiche, ma rafforzerà anche il senso di comunità e solidarietà nella nostra città. In linea con il principio di sussidiarietà, questa iniziativa dimostra come la collaborazione tra enti locali e organizzazioni del terzo settore possa portare a risultati concreti e positivi per i cittadini. Siamo orgogliosi di essere parte di questa iniziativa e continueremo a lavorare per garantire un futuro migliore per tutti i cittadini di Pavia”. “Da sempre la Caritas Diocesana di Pavia ha come obiettivo, non solo quello di fornire supporto economico alle famiglie in difficoltà, ma anche quello di promuovere un cambiamento culturale nell’approccio ai consumi energetici – queste le parole di Don Franco Tassone, Direttore della Caritas di Pavia – In questo senso l’accordo con Banco dell’Energia e ASM si dimostra un importante aiuto, non solo perchè ci permetterà di ampliare il sostegno delle persone in situazione di fragilità economica (per citare qualche numero, solo nel primo semestre del 2024 abbiamo sostenuto 90 famiglie elargendo aiuti per un totale complessivo di 22.000 euro), ma anche di fornire loro un’importante attività di informazione e formazione sul corretto utilizzo delle risorse, attraverso uno specifico corso dedicato”. “E’ motivo di orgoglio per Fondazione LGH, co-fondatrice di Fondazione Banco dell’energia, sostenere un nuovo progetto di contrasto alla povertà energetica nei suoi territori. – ha dichiarato Giorgio Bontempi, Presidente di Fondazione LGH – Dopo i risultati molto positivi di Cremona nel 2023, ora anche la comunità di Pavia potrà beneficiare di questa iniziativa, grazie anche all’apporto di ASM Pavia e alla capacità realizzativa della Caritas Diocesana. E’ possibile affrontare efficacemente la povertà energetica attraverso la collaborazione tra enti profit e no profit e il coordinamento di un soggetto, riconosciuto ormai su scala nazionale, come Fondazione Banco dell’energia”. “Un progetto ben strutturato, di semplice esecuzione, che attraverso un contributo monetario persegue in modo immediato, sicuro e concreto il soddisfacimento di bisogni reali di coloro che sul territorio si trovano in situazione di momentanea o permanente difficoltà economica – il pensiero di Piero Francesco Schifino, Consigliere di Amministrazione di ASM Pavia e di Fondazione LGH – Inoltre, forse di minor impatto mediatico, ma nel medio/lungo periodo di valenza anche maggiore, sono gli eventi formativi organizzati da Fondazione Banco dell’Energia per gli operatori di Caritas Diocesana Pavia col fine di diffondere quei comportamenti quotidiani che consentano la riduzione dei consumi e soprattutto degli sprechi energetici”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Banco dell’Energia

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Fastweb+Vodafone lancia al Politecnico di Milano la nuova frontiera del 5G

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MILANO (ITALPRESS) – Si chiama “5G Cresca” il progetto di Mobile Private Network che Fastweb+Vodafone sta realizzando con il Politecnico di Milano e che vedrà coinvolti anche il Policlinico del capoluogo lombardo, il Museo del Violino di Cremona e Made. Il programma punta a sviluppare infrastrutture tecnologiche 5G in contesti avanzati come i campus dell’ateneo, contribuendo anche a migliorare i metodi di formazione e apprendimento. L’iniziativa è parte di un progetto europeo che prevede lo sviluppo del 5G per la formazione avanzata e promuove la collaborazione tra industria e mondo accademico, per creare occupazione. Una volta sviluppata nell’ateneo milanese, l’esperienza potrà essere replicata anche in altri contesti come le Smart city o l’industria digitale. Attraverso l’integrazione tra connettività avanzata, edge computing e applicazioni all’avanguardia, si vogliono creare le basi per nuovi modelli di apprendimento, collaborazione e gestione dei servizi, che migliorano la vita delle persone e offrono nuove opportunità per le imprese.
“Fastweb + Vodafone può contare su investimenti importanti di 1,4 miliardi l’anno, diretti in primo luogo a potenziare le nostre infrastrutture di rete, ma soprattutto la rete 5G, che rappresenta una grande innovazione, soprattutto in ambito industriale – ha commentato Alessandro Magnino, Chief Strategy & Transformation di Fastweb+Vodafone, a margine della presentazione del programma al Politecnico di Milano -. Abbiamo realizzato oltre 15 progetti in Italia di Mobile Private Network, quindi di rete mobili virtuali che utilizzano il 5G per portare alle aziende tutti i benefici di questa nuova tecnologia. In modo specifico, la sicurezza, le performance incrementate e soprattutto la possibilità di dare affidabilità alle aziende che chiedono una qualità di servizi di un certo tipo. Questo è realtà, grazie ai grandi progetti che abbiamo fatto a scala sul territorio italiano, ma oggi al Politecnico di Milano presentiamo un’ulteriore frontiera nell’evoluzione di questa tecnologia grazie alla MPN 5G Stand Alone”.
“Il progetto ‘5G Crescà riguarda l’implementazione di una rete privata ibrida in modalità Stand Alone in una serie di settori, da quello della medicina all’education. Questo è un progetto trasformativo perchè andrà ad abilitare una serie di casi d’uso per l’industria e poi, con il tempo, anche per i consumatori”, ha spiegato Max Gasparroni, CTO & Security di Fastweb+Vodafone.
“E’ importante iniziare questo progetto dai campus universitari perchè in questo modo possiamo svilupparlo in ambienti controllati, che garantiscano la qualità della connessione necessaria per abilitare tutti questi use cases. Per quanto riguarda le tempistiche siamo in fase implementativa e ci aspettiamo di avere tutti i campus coperti e operativi con la 5G entro metà 2026”, ha aggiunto.
“Con 5G-CRESCA, il Politecnico di Milano – afferma Antonio Capone, Professore del Politecnico di Milano e Principal Investigator del progetto 5G-CRESCA – rafforza il proprio ruolo di laboratorio di innovazione aperta, dove ricerca, formazione e industria collaborano per esplorare le potenzialità del 5G nelle sue applicazioni più avanzate. La rete di campus che stiamo realizzando è una piattaforma sperimentale unica, che consente di testare scenari concreti – dall’apprendimento immersivo alla chirurgia olografica – e di formare studenti e ricercatori sulle tecnologie che stanno trasformando il nostro modo di comunicare, lavorare e apprendere. E’ un passo importante verso un ecosistema in cui la connettività diventa motore di conoscenza e di progresso”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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De Molli “Sicilia prima per tasso di crescita Pil e occupati dal 2019”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatto di questa terza edizione, che produce pensiero, contenuti, fatti e dati di studio e riflessione per indirizzare le scelte industriali della Regione”. Così il Ceo di Teha Group e The European House – Ambrosetti Valerio De Molli a margine di Act Tank 2025, tenutosi a Palazzo Branciforte a Palermo.
“Sono tante le osservazioni positive, ad esempio siamo la prima regione italiana per tasso di crescita del Pil dal 2019 ad oggi, la quarta per investimenti fissi lordi e tasso di crescita degli investimenti, la prima per tasso di crescita degli occupati – continua De Molli, – E’ vero che il valore assoluto del tasso è tra i peggiori in Italia, ma la dinamica è la prima tra le regioni: l’apporto di crescita del valore aggiunto dal 2019 ad oggi è di +20 miliardi, che è la sommatoria del Pil di altre tre regioni insieme, ovvero Valle D’Aosta, Molise e Basilicata”.
Foto Italpress
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Medicina di genere, le professioni sanitarie per l’equità delle cure

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MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto oggi, giovedì 30 ottobre 2025, il convegno accreditato “Gender medicine: a multidisciplinary path toward equality”, organizzato dall’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio con il patrocinio dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.

L’evento ha visto inoltre il supporto del Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo, in qualità di moderatore, e del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Con l’evento odierno, ideale prosecuzione del congresso organizzato in occasione dello scorso 8 marzo, l’Ordine riconferma la sua attenzione al tema della medicina di genere e dell’equità delle cure” dichiara il Presidente, Diego Catania. “Abbiamo ritenuto importante concedere il nostro patrocinio e il nostro pieno sostegno all’iniziativa, consapevoli del fatto che le fondamenta di un sistema salute davvero inclusivo si costruiscono a partire dalla formazione dei Professionisti Sanitari”.

Il convegno, organizzato dai Responsabili Scientifici Silvia Bargeri e Tiziana Rumi, richiama fin dal titolo la sinergia tra professioni diverse, e ha visto il patrocinio anche dell’Ordine dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza, oltre che dell’Associazione Italiana di Fisioterapia e del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG). Nel corso della mattinata di formazione, introdotta dai saluti di Melanie Hyde, Referente del programma di Uguaglianza di Genere, Equità delle Cure e Diritti Umani dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’approccio multidisciplinare ha trovato espressione in una molteplicità di interventi e di punti di vista, in grado di illuminare il tema dell’equità delle cure da diverse prospettive.

Dalle considerazioni sullo stato dell’arte in Italia al punto di vista delle Società scientifiche, al ruolo della donna nei ruoli istituzionali e dirigenziali, fino alle sfide e alle opportunità dell’IA e alle misure di contrasto alla violenza, la prima parte del convegno ha offerto una visione trasversale delle criticità da affrontare e dei punti di forza su cui puntare. La sessione è stata moderata dal Vicepresidente Zanardo e dal Prof. Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. “Gli studi di genere stanno acquistando, giustamente, una rilevanza sempre maggiore nel definire le direttrici future del sistema salute” osserva il Prof. Banfi. “Le Professioni Sanitarie devono assumere un ruolo centrale nel cambiamento in atto, e l’istituzione di gruppi di lavoro dedicati, in seno all’Ordine, è lo strumento ideale per favorire tale responsabilizzazione”.

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La seconda parte del convegno, moderata da Rossella Tomaiuolo e da Elena Bottinelli, si è incentrata su diversi approfondimenti di taglio clinico, mettendo in evidenza la necessità di considerare le variabili di genere nella diagnostica e negli approcci di cura, adottando sistemi e strumenti flessibili e inclusivi. A fronte delle molteplici sfide poste in rilievo dalla giornata formativa, l’Ordine lancia un’esortazione all’impegno comune per un equo diritto alla salute. “Il richiamo all’equità di genere, senza un opportuno investimento di tempo, risorse e formazione, rischia di ridursi a una formula vuota” precisa Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Ben vengano, dunque, le iniziative che consolidano la sinergia tra istituzioni e società scientifiche, creando le reti e le risorse necessarie per favorire un cambiamento concreto nel Servizio Sanitario Nazionale”.

– Foto ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –

(ITALPRESS).

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