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Cronaca

OLTREPÒ CULLA DELLA VITICOLTURA ITALIANA, MA QUANTO VALGONO I TERRENI? ECCO COSA LASCIANO I “VOLPONI” AGLI “ASINI”

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Il rinnovamento del software del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, fino a poco tempo fa pieno di bug, dà i suoi frutti. La neo presidente Francesca Seralvo e una maggioranza solida e con le idee chiare creano discontinuità con il passato: il patto fra produttori di filiera e cantine cooperative non lascia spazio a chi è disallineato. La leadership manageriale di Umberto Callegari (CEO di Terre d’Oltrepò), che ha deciso per amore del territorio di mettere la sua esperienza professionale internazionale e il suo network a servizio del territorio, ha portato a un piano gestionale e a una determinazione che hanno segnato una vera ripartenza. La cura ha portato alla fuoriuscita di 5 dissidenti, tra i quali big delle passate gestioni consortili, per far entrare aria nuova e rafforzare il nuovo che avanza. E di aria nuova c’è un gran bisogno se si pensa che dopo dichiarazioni  e fiumi di parole c’è un quadro per nulla idilliaco che permane: quanto vale un ettaro di vigna in Oltrepò Pavese, sulla carta forse la zona storicamente più vocata d’Italia per la vitivinicoltura di qualità?

Ecco un raffronto fra l’Oltrepò Pavese e le altre zone di produzione.

1. Alta Langa:
Barolo: 2.000.000 €/ha
Barbaresco: circa 700.000 €/ha

2. Alto Adige:
Zona del Lago di Caldaro: tra 440.000 e 900.000 €/ha

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3. Toscana:
Brunello di Montalcino: tra 250.000 e 900.000 €/ha
Bolgheri: tra 240.000 e 750.000 €/ha
Chianti Classico (Firenze): tra 90.000 e 210.000 €/ha
Chianti Classico (Siena): tra 90.000 e 150.000 €/ha

4. Veneto:
 Valdobbiadene: tra 300.000 e 600.000 €/ha

5. Lombardia:
Franciacorta: circa 115.000 €/ha
Lugana: circa 150.000 €/ha
Valtellina: circa 70.000 €/ha
Oltrepò Pavese: tra 25.000 e 35.000 €/ha
Collina bresciana: tra 130.000 e 250.000 €/ha
Colline bergamasche: tra 120.000 e 200.000 €/ha

6. Trentino-Alto Adige:
Nord di Trento: tra 220.000 e 500.000 €/ha
Valle Isarco di Bressanone: tra 300.000 e 500.000 €/ha

Cosa resta dopo tante parole sulla storia vitivinicola ed enologica dell’Oltrepò Pavese? Non si sta parlando di una zona di scarso valore ma della prima superficie viticola della Lombardia (13.000 ettari), della prima zona di produzione di pregiate uve Pinot nero d’Italia, della prima superficie a Riesling d’Italia, della culla dello spumante Metodo Classico italiano dal 1865 e di un territorio unico per microclima, composizione dei terreni e per la maturazione fenolica delle uve, sull’asse del 45° Parallelo (latitudine delle più grandi zone vinicole del mondo). Si sta parlando di un territorio a un’ora da Milano e molto vicino alle grandi città che sono motore dell’economia d’Italia. Cosa non funziona? La mentalità retrograda del territorio che ha consentito di drenare ricchezza portandola fuori dal territorio. La formula fiere, viaggi internazionali, banchetti ed eventi autoreferenziali è stata solo un’operazione di “distrazione di massa” che non ha cambiato nulla e non ha curato la radice malata del territorio. I disciplinari in vigore sono rimasti gli stessi: l’Oltrepò è una terra di vino IGT in cisterna, fino ad oggi è stato un territorio da “pochi, maledetti e subito”, incapace di sviluppare modelli e strategie d’impresa lasciando il maggior utile, quello dal vino finito allo scaffale, agli imbottigliatori, per la maggior parte di fuori territorio. L’Oltrepò è stato fino ad oggi, di fatto, l’unica zona storica e vocata d’Italia in cui i viticoltori sono rotolati lungo il crinale degli allevatori delle “quote latte”, divenuti schiavi delle multinazionali del settore.

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Oggi il nuovo Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha cambiato aria per cambiare musica, tra meritocrazia e competenza. L’intento è quello di passare da una gestione “quattro amici in trattoria” a un piano di business per fare dell’Oltrepò un brand ripartendo dalle fondamenta. Il momento è propizio: il consiglio d’amministrazione del gruppo Terre d’Oltrepò (Cantina di Broni, Cantina di Casteggio e La Versa) ha varato il primo piano industriale pluriennale per scrivere un futuro diverso generando valore da trattenere sul territorio e non consentendo più che venga “depredato”. Nel contempo si sono sviluppate relazioni per riposizionare il vino dell’Oltrepò in Italia e nel mondo come merita, in filiera completa. Si stava meglio quando si stava peggio? No, quello era doping: produzioni raddoppiate con il “vino di carta” e retribuzioni gonfiate con un pesante accesso al credito foriero di debiti e pesanti lasciti. Cosa decideranno di fare i viticoltori dell’Oltrepò? Vogliono lasciare debiti a figli e nipoti oppure vini, uve e terreni valorizzati?

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Cina, la Banca Mondiale alza le stime di crescita per il 2025

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – La Banca Mondiale giovedì ha pubblicato a Pechino il suo ultimo Aggiornamento economico sulla Cina, rivedendo al rialzo di 0,4 punti percentuali la previsione di crescita economica per il 2025 della seconda economia mondiale.

La Banca Mondiale ha affermato che politiche fiscali e monetarie accomodanti hanno sostenuto i consumi e gli investimenti a livello nazionale. Allo stesso tempo, la domanda proveniente dai Paesi in via di sviluppo ha sostenuto le esportazioni.

“La crescita della Cina nei prossimi anni dipenderà maggiormente dalla domanda interna”, ha dichiarato Mara Warwick, direttrice della divisione Cina, Mongolia e Corea per la Banca Mondiale. “Oltre agli stimoli fiscali a breve termine, promuovere riforme strutturali del sistema di previdenza sociale e creare un ambiente più prevedibile per le imprese può contribuire a rafforzare la fiducia e gettare le basi per una crescita resiliente e sostenibile”.

– Foto Xinhua –

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(ITALPRESS).

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Trieste celebra Nino Benvenuti ai Campionati italiani Assoluti Elite 2025

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TRIESTE (ITALPRESS) – Riflettori puntati sul pugilato italiano di nuovo a Trieste con l’edizione 2025 delle fasi finali dei campionati italiani Elite, in programma dal 12 al 14 dicembre presso il palazzetto dello sport PalaChiarbola. La kermesse, che apre il Road to 110 FPI, dedicata a Nino Benvenuti, è stata indetta e organizzata dalla Federazione Pugilistica Italiana in collaborazione con ASD Club Sportivo Trieste Pugilato, che celebra il 50° anniversario della fondazione, e il comitato regionale Friuli-Venezia Giulia, con il contributo della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, in coorganizzazione con il Comune di Trieste e con il patrocinio del Coni. L’evento vedrà in sfida 137 atleti Elite, di cui 80 uomini e 57 donne, provenienti da tutte le regioni d’Italia, che gareggeranno in 18 categorie di peso. Il primo gong, nel corso del convegno organizzato presso il salone di rappresentanza del Palazzo della Regione Autonoma FVG, è stato dato dall’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Fabio Scoccimarro: “Dopo oltre 70 anni finalmente a Trieste un evento sportivo di prestigio come gli Assoluti di Pugilato, nella città di Nino Benvenuti, campione del secolo della nostra provincia, campione e simbolo del pugilato italiano a livello mondiale. Siamo orgogliosi e speriamo che questo evento possa essere di auspicio per le nostre Nazionali”. “Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in Italia per investimenti nello sport, che consideriamo un asset importante per le sfide del futuro”, ha sottolineato il vicepresidente Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, assessore alla Cultura e allo Sport Mario Anzil. Una sfida importante per il territorio e per gli atleti partecipanti che si confronteranno per mettere al collo l’ambita medaglia e per indossare la prestigiosa canotta tricolore, sotto gli occhi del direttore tecnico delle Nazionali azzurre Giovanni De Carolis, del direttore sportivo Biagio Zurlo e del responsabile tecnico Clemente Russo. Focus dei Campionati è la ricerca del talento verso il sogno azzurro: “Un obiettivo che ci siamo prefissati e questa competizione, grazie al supporto della Regione e del Comune, segnerà l’inizio del percorso che ci porterà il prossimo anno a celebrare i 110 anni della FPI e il grande campione Nino Benvenuti” ha detto il presidente FPI Flavio D’Ambrosi, alla presenza di parte del consiglio federale rappresentato dai vice presidenti Mariangela Verna (Vicario), Rosario Africano e dai consiglieri Alessandro Zuliani, Luca Rigoldi, Terry Gordini, Andrea Locatelli. L’edizione 2025 degli Assoluti è arricchita dal premio Nino Benvenuti, al miglior pugile, uomo e donna, istituito nel ricordo indelebile del Principe del ring insieme e grazie alla collaborazione della figlia Nathalie Bertorello “il primo premio verrà consegnato in questa città, patria d’adozione e terra di papà e il nodo dell’amicizia e dell’amore che lo rappresenta, insieme ai colori simbolici rosso e blu, sono significativi. Ho voluto creare un legame con il progetto federale contro la violenza sulle donne e con l’arte, nell’opera a firma di Stefano Branca che risale agli anni ’60”. Novità e opportunità importante per i nuovi campioni italiani la partnership avviata tra la Federazione e l’associazione Ets Road to Glory per il progetto “Road to Glory”, destinato alla formazione e al futuro dei campioni italiani di pugilato olimpico e Pro, con la previsione di un piano di sostegno, incentrato su borse sportive che verranno erogate a partire da questi Campionati. “Abbiamo deciso – dichiara il Presidente dell’Associazione Carlo Gruosso, accompagnato da Alessandra Gruosso – di sostenere uno sport meraviglioso e i suoi giovani atleti. Non sarà un sostegno unicamente finanziario, ma a 360 gradi, in ogni ambito (da quello medico a quello legale), molto importante per i più giovani, che il più delle volte non possono permettersi quei servizi necessari per migliorare la propria carriera. Non solo gli atleti Elite ma a beneficiarne saranno anche gli Under 19 e i Campioni Italiani PRO”. Parterre d’eccezione e testimonianze preziose da parte dei campioni e ambassador FPI presenti: Pamela Nouctho Sawa, neo campionessa mondiale IBO, le cinture europee Silvia Bortot e Cristian Zara e l’idolo di casa Luca Chiancone. Nel connubio sport, cultura e sociale, la kermesse è impreziosita da due iniziative collaterali: lo spin-off del progetto nazionale FPI “Boxando s’Impara” e la mostra fotografica dedicata a Nino Benvenuti, allestita presso la Camera di Commercio e, nelle giornate di gara, all’ingresso principale del PalaChiarbola.
– foto ufficio stampa FPI –
(ITALPRESS).

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Aveva kalashnikov con colpo in canna e droga, arrestato un 26enne a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Un kalashnikov con colpo in canna e oltre 250 grammi di droga. È quanto hanno trovato questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Corsico addosso a un 26enne di origine marocchina arrestato in flagranza per detenzione di arma clandestina e spaccio.

L’intervento è scattato dopo la chiamata al 112 di un passante che, in via Fratelli Rosselli a Cesano Boscone, nel milanese, aveva notato l’uomo aggirarsi con fare sospetto. La pattuglia dei Carabinieri lo ha rintracciato e perquisito: nel borsello trasportava 120 grammi di cocaina e 138 di hashish, mentre sotto il giubbotto nascondeva il fucile d’assalto con colpo in canna e il selettore su raffica. Nelle tasche, due caricatori con 21 colpi. Poco dopo, un’ulteriore segnalazione ha consentito ai militari di trovare alcuni bossoli calibro 7,62 in via Pascoli, a Corsico.

Gli investigatori ipotizzano che il giovane vi si sia recato nelle prime ore del mattino per un gesto intimidatorio ai danni di un connazionale titolare di un esercizio commerciale.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –

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(ITALPRESS).

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