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Cronaca

Raid israeliano a Teheran, ucciso il leader di Hamas Ismail Haniyeh

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ROMA (ITALPRESS) – Hamas ha annunciato in un comunicato l’assassinio del capo del suo ufficio politico, Ismail Haniyeh, a Teheran, capitale dell’Iran. Hamas ha affermato che il leader del movimento “è morto a seguito di un pericoloso raid sionista nella sua residenza a Teheran”. In un’altra dichiarazione, la Guardia rivoluzionaria iraniana ha affermato: “Stiamo studiando le dimensioni dell’incidente del martirio di Haniyeh a Teheran” e annunceremo i risultati dell’indagine in seguito. L’agenzia di stampa iraniana ha riferito che Ismail Haniyeh e una delle sue guardie del corpo sono stati uccisi dopo che la loro residenza a Teheran era stata presa di mira.
L’omicidio di Haniyeh è avvenuto alle 2 di notte ora locale, le 4:30 orario italiano, nel suo dormitorio a Teheran. Questa mattina Hamas ha annunciato l’uccisione del suo leader in un raid israeliano a Teheran, mentre fonti dell’emittente “Al-Arabiya” hanno confermato che l’assassinio è avvenuto nel luogo dove dormiva con un missile diretto contro il suo corpo.
Haniyeh e il suo compagno, Wassim Abu Shaaban, sono stati assassinati prendendo di mira la loro residenza a Teheran. Secondo i media israeliani inoltre, il missile che ha colpito la residenza di Haniyeh sarebbe partito da un paese al di fuori dell’Iran. Analoga versione dei fatti viene fornita dai media iraniani. Intanto il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha affermato che le autorità competenti stanno ancora indagando sulle dimensioni e sui dettagli dell’assassinio di Haniyeh. “Il sangue dei Mujahid che lottano per sfuggire alle grinfie degli occupanti sionisti non sarà mai vano – ha affermato – Il martirio di Ismail Haniyeh a Teheran rafforzerà il forte rapporto tra l’Iran, la cara Palestina e la resistenza”. Nei territori palestinesi invece è stato proclamato lo sciopero generale.
Le forze nazionali e islamiche nei territori palestinesi hanno annunciato uno sciopero e manifestazioni per denunciare l’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas. L’annuncio dello sciopero è arrivato mentre tutte le forze palestinesi condannano l’assassinio e sottolineano che “non avrebbero scoraggiato il popolo palestinese dal continuare la lotta contro l’occupazione”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sequestrati 1500 ordigni esplosivi spediti a Catania tramite corriere

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CATANIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato ha sequestrato un carico di 1.500 pericolosissimi ordigni rudimentali spediti a Catania tramite un ignaro corriere che cura le spedizioni in ambito nazionale ed internazionale, scongiurando così il verificarsi di concreti pericoli per l’incolumità dei cittadini.
Il maxi sequestro è stato eseguito dai poliziotti della squadra artificieri della Questura di Catania intervenuti in un hub di spedizioni dove era arrivato il carico del peso complessivo di oltre 255 chili di esplosivo, una spedizione da record in quanto, finora, non è accaduto che venisse rinvenuta una quantità così consistente di esplosivo inviata attraverso un corriere in modo illegale.
Un attento dipendente dell’azienda si è subito accorto del danneggiamento di alcune scatole in cartone, scorgendo, da una fessura, una scritta riferibile chiaramente a fuochi d’artificio. Per questo motivo, l’impiegato ha attuato le procedure e i consigli che erano stati forniti dalla Polizia di Stato, lo scorso anno, in occasione dei molteplici sequestri effettuati durante le festività natalizie.
Per precauzione, quindi, il personale dell’hub ha chiesto l’intervento dei poliziotti del Nucleo Artificieri dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, formati e specializzati per compiere tutte le necessarie verifiche in assoluta sicurezza.
Durante il sopralluogo, la squadra artificieri ha messo in sicurezza l’area per poi avviare i rilievi, aprendo gli scatoloni e trovando al loro interno centinaia di ordigni rudimentali, alcuni di grandi dimensioni.
Dai primi accertamenti, è emersa la pericolosità del materiale esplodente rinvenuto, composto da 1.042 “bombe carta” e da 522 “palloni di Maradona”. Per tale ragione è stato informato il Pubblico Ministero di turno presso il Tribunale di Catania e, secondo le direttive di quest’ultimo, i poliziotti artificieri hanno provveduto a recuperare le scatole per procedere alla distruzione immediata degli ordigni, che, se immessi nel mercato, avrebbero potuto fruttare un guadagno illecito di almeno 25 mila euro.
Nelle fasi di distruzione, in una cava autorizzata, la squadra artificieri ha posizionato 12 dei 1.500 ordigni sotto rocce dal peso di oltre 300 chili che – come si evince in un apposito video realizzato dai poliziotti – sono state letteralmente frammentate in piccoli pezzi e una roccia è stata proiettata ad oltre 10 metri di distanza. La bonifica successiva alla distruzione delle bombe carte ha permesso di accertare che l’esplosione ha generato un cratere del diametro di 5 metri.
La Polizia di Stato ricorda che, nel rispetto delle normative vigenti, l’acquisto di prodotti conformi deve avvenire solo ed esclusivamente presso rivenditori autorizzati, senza mai affidarsi a chi è sprovvisto di licenza. Come disposto dal Questore di Catania, sono stati rafforzati in città, come in provincia, i servizi di prevenzione, monitoraggio e controllo della Polizia per contrastare la vendita abusiva di prodotti esplodenti artigianali in occasione delle prossime festività natalizie, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, a cominciare dai più giovani che, ignari della pericolosità del maneggio di simili artifizi pirotecnici, si espongono a concreti rischi per la loro incolumità.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Scontri in Messico durante protesta “Generazione Z”, feriti e arresti

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Scontri a Città del Messico durante la manifestazione di protesta della “Generazione Z” contro il governo della presidente Claudia Sheinbaum. Almeno 120 i feriti, un centinaio di poliziotti e una ventina di civili. Lo hanno reso noto le autorità della capitale messicana. Almeno una ventina di manifestanti sono stati fermati.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Armi e droga in casa, due arresti a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato due cittadini italiani di 28 e 57 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, a Milano. Il 57enne è accusato anche di detenzione di arma clandestina con relative munizioni e ricettazione.

I poliziotti del commissariato Quarto Oggiaro hanno individuato un appartamento in via Mozzoni, a Milano, quale probabile luogo di detenzione e spaccio di droga. Gli agenti appostati nei pressi dello stabile hanno visto arrivare il 28enne in sella a una bici elettrica; quest’ultimo, dopo avere fatto accesso all’interno dell’abitazione in uso al 57enne, si è allontanato poco dopo con uno zaino che prima non aveva con sè ed è stato fermato in via Amoretti da una volante del commissariato Quarto Oggiaro.

All’interno dello zaino sono stati rinvenuti e sequestrati oltre un chilo e mezzo di hashish suddiviso in 16 panetti.

Contestualmente, i poliziotti vicino all’abitazione, hanno visto uscire il 57enne e lo hanno fermato per un controllo. All’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti e sequestrati 45 panetti di hashish per un peso di oltre quattro chili e mezzo, una pistola Beretta con matricola abrasa e relativo munizionamento, una pistola scacciacani e denaro contante pari a 9.800 euro.

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– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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