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Economia

Il primo bilancio di Condotte 1880 si chiude in utile a 1,65 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – Il primo bilancio al 31 dicembre 2023 della Società Italiana per le Condotte d’Acqua 1880, approvato dall’assemblea dei soci del 30 luglio, si chiude con un utile netto di 1 milione e 650 mila euro e un valore della produzione di 71 milioni e 300 mila (per 6 mesi di attività, da luglio a dicembre 2023), nonchè un perimetro di lavoratori diretti e indiretti di circa 2.500 unità. La previsione di fatturato per il 2024, risultante dal Piano Industriale, è di 140 milioni di euro. Per far fronte alla necessità di forza lavoro qualificata è stata realizzata “Condotte 1880 Academy” che mira a offrire ai giovani, che hanno o sono in procinto di concludere il loro percorso scolastico o universitario, l’opportunità di acquisire le competenze e l’esperienza necessarie per entrare a far parte di un’azienda leader nel settore delle costruzioni. La relazione al bilancio rileva che i dati dimostrano l’efficacia della gestione, ma non sono significativi rispetto al posizionamento di mercato che spetta alla società, tenuto conto del portafoglio di lavori di oltre 6 miliardi e 880 milioni di euro e considerato che il rilancio dell’attività è iniziato solo nel luglio 2023, quando è stato rilevato il ramo core del settore delle costruzioni di grandi opere da Condotte d’Acqua spa in amministrazione straordinaria.
In particolare, lo sforzo prodotto dalla nuova gestione, guidata dal Presidente Valter Mainetti, è stato finalizzato a rinsaldare i rapporti con le stazioni appaltanti titolari dei contratti. Altrettanto proficuo è stato il lavoro sviluppato per accelerare le commesse in essere, favorire l’avvio delle concessioni e partecipare a nuove gare d’appalto. Valter Mainetti: siamo impegnati nell’acquisizione di nuovi lavori. Accelerate le commesse in corso e avviate le concessioni “L’acquisizione di nuovi contratti – rileva il Presidente Mainetti – è uno tra gli obiettivi principali della Società; la Direzione Commerciale è stata potenziata con nuove assunzioni al fine di svolgere un attento lavoro sulle gare di appalto, in Italia e all’estero, per individuare e selezionare i progetti che rispondano ai requisiti stabiliti dal Consiglio di Amministrazione in termini di dimensione, contenuto tecnico e area geografica e per migliorare le possibilità di acquisizioni e ottimizzare la marginalità attesa”. Per quanto riguarda i tre lotti operativi in Italia (Nuovo Policlinico di Caserta, Viabilità LioniGrottaminarda in Campania, Città della Salute e della Ricerca a Milano) e i tre lotti all’estero (l’autostrada e la linea ferroviaria in Algeria e la viabilità in Kuwait) è stata stabilizzata e accelerata la prosecuzione dei lavori e, laddove necessario, è stata richiesta una revisione dei prezzi per l’aumento delle materie prime, o sono stati affidati lavori a terzi qualificati, come la grande impresa cinese CRCC, per incrementare la produzione nella realizzazione dell’autostrada in Algeria.
Fra le concessioni da avviare ci sono la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del consorzio Eurolink, al quale Condotte partecipa col 15%. Il nuovo progetto è all’esame della conferenza dei servizi e poi del CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) per l’approvazione del nuovo importo del contratto, che si stima nell’ordine di 12 miliardi di euro. Per il Porto Turistico di Otranto si attende il nulla osta ambientale che si ritiene possa essere ottenuto entro l’anno. Anche per il nuovo carcere di Bolzano, Condotte è risultata aggiudicataria, ma si attende che si sblocchi il contributo governativo previsto di 18 milioni di euro. Per entrambe le opere Condotte 1880, attraverso la capogruppo Tiberiade Holding spa. ha già avviato negoziazioni con Fondi Internazionali richiedendo la loro partecipazione al sostegno finanziario per la realizzazione dei progetti. Infine, per la Linea D della Metropolitana di Roma, per la quale Condotte SpA e Pizzarotti Spa di Parma, con quote paritarie, tramite lo strumento della finanza di progetto, nel 2006, sono risultate promotrici definitive, sono in corso colloqui con il Comune di Roma per concordare la modalità per proseguire le procedure necessarie alla realizzazione dei lavori, fortemente voluti dalla attuale Amministrazione.
Potenziata la struttura commerciale all’estero per nuovi mercati Condotte 1880 guarda oltre ai grandi lavori acquisiti o da avviare. La Relazione al bilancio sottolinea infatti che è già iniziata un’intensa attività commerciale, aprendo filiali e partecipando alle prime gare di appalto in Albania, Algeria, Arabia Saudita, Azerbaigian, Guinea Equatoriale, India, Libia, Marocco, Romania, Rwanda e Kenya. In particolare, in Algeria, Albania e Marocco la Società è interessata all’acquisizione di lavori ferroviari, come anche in India, dove sono stati approvati oltre 8 mila chilometri di tratte ferroviarie. In Romania, dove la Società ha già operato, si sta valutando di partecipare alle gare d’appalto per nuovi tratti autostradali e ferroviari. Mentre sono in corso le analisi tecniche per progetti in Paesi dell’Africa Centrale: Kenya, Rwanda e Guinea Equatoriale. In questi Paesi sono state già avviate, o verranno avviate a breve, le procedure per l’affidamento di lavori idraulici, dighe, infrastrutture e strutture ospedaliere. In Libia vi sono concrete aspettative per la realizzazione di progetti di grande rilievo, a partire dalla Strada della Pace. Particolare attenzione è rivolta all’Azerbaigian che ha necessità di importanti opere infrastrutturali. L’Italia è il primo partner commerciale, con il 45% delle esportazioni azerbaigiane, soprattutto di gas e petrolio per 15 miliardi di dollari. Tuttavia – conclude la relazione – resta di grande interesse la partecipazione a bandi di gara nel territorio nazionale, anche se le condizioni economiche imposte dai bandi gara non consentono di raggiungere le marginalità indicate dall’Organo Amministrativo.

– Foto ufficio stampa Condotte 1880 –

(ITALPRESS).

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Economia

Da Intesa Sanpaolo un modello di Corporate Finance unico per le Pmi italiane

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MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione Banca dei Territori, ha riunito a Milano la piccola e media impresa italiana per rilanciare il proprio approccio strategico dedicato alla finanza straordinaria per le PMI, con l’obiettivo di accelerare la crescita per rafforzare la competitività del tessuto produttivo italiano in una congiuntura economica e geopolitica in trasformazione. Il Gruppo guidato da Carlo Messina dà un nuovo impulso a un modello di advisory integrato, unico nel panorama nazionale, che ha già fatto registrare risultati significativi.
Dal 2020 per le Pmi clienti della Divisione guidata da Stefano Barrese, ovvero con un fatturato fino a 350 milioni di euro, sono state finalizzate: operazioni di finanza strutturata per oltre 10 miliardi di euro, di cui oltre 2 miliardi nei primi nove mesi del 2025; più di 35 operazioni tra M&A e IPO sono state portate a termine negli ultimi anni.
Da recenti indagini di mercato, spiega una nota, risulta che le imprese italiane dichiarano di riconoscere Intesa Sanpaolo come propria banca di riferimento mediamente in oltre il 60% dei casi. Se guardiamo alle imprese più strutturate, ed eleggibili per operazioni di finanza straordinaria, tale percentuale sale al 90%.
Un modello di successo che oggi si rivolge ad oltre 6.000 Pmi italiane che per dimensione e valore sono state individuate da Intesa Sanpaolo in quanto potenzialmente pronte a intraprendere percorsi di sviluppo attraverso nuove operazioni di finanza straordinaria. Determinante la collaborazione tra le Divisioni Banca dei Territori e IMI Corporate & Investment Banking (IMI CIB), che garantisce una sinergia unica nel settore, volta a offrire alle Pmi italiane strumenti finanziari un tempo riservati solo ai grandi gruppi industriali, per portare a termine operazioni straordinarie attraverso ad esempio IPO e M&A.
La Banca dei Territori, che conta 250.000 Pmi clienti, ha erogato 36 miliardi di euro di nuovo credito a famiglie e piccole e medie imprese italiane al 30 settembre 2025.
Per rendere accessibili questi servizi è stata messa a punto una struttura dedicata, composta da oltre 70 Investment Banker, articolata in tre team territoriali e cinque desk specialistici (M&A, ECM, Structured Finance, Capital Structure Solutions e Post Closing).
Intesa Sanpaolo, si legge in una nota, “continuerà a portare i temi della finanza straordinaria sull’intero territorio nazionale, affinchè gli imprenditori possano aumentarne la consapevolezza ed affrontare percorsi di sviluppo anche attraverso nuovi strumenti. Partirà nel 2026 un roadshow dedicato al nuovo modello di advisory, insieme alla prosecuzione della collaborazione con Elite di Euronext che oggi ha già visto entrare nel percorso oltre 500 imprese della Divisione Banca dei Territori”.
“Le Pmi italiane affrontano oggi un contesto incerto e sanno di dover trovare vie di sviluppo innovative, che superano l’orizzonte di strumenti conosciuti e guardano alla finanza straordinaria, ai nuovi investimenti, ad IPO e M&A – ha detto Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Intesa Sanpaolo agisce come ponte tra l’economia reale e la finanza, accompagnando gli imprenditori nella progettazione delle migliori strategie di crescita, con un approccio sostenibile e di lungo periodo. Proprio le sinergie che abbiamo tra le divisioni del Gruppo ci consentono di proporre la corporate finance dedicata alla piccola e media impresa, in un modello unico nel panorama nazionale e consolidando il nostro ruolo nel sostegno al tessuto produttivo e al Paese erogando ogni anno circa 2 miliardi di euro per questo tipo di operazioni. Il nostro obiettivo è rendere ancora più competitive le PMI, accompagnandone la crescita in uno scenario di lungo periodo”.
L’innovativo modello di advisory è stato al centro del dibattito che si è svolto oggi nella sede di Borsa Italiana, nel corso dell’incontro “Crescere per competere” con numerosi imprenditori. Per Intesa Sanpaolo sono intervenuti Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori, Gregorio De Felice, Chief Economist, Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese, e Andrea Falchetti, Responsabile Corporate Finance Mid Cap della Divisione IMI CIB.
Dopo i saluti di apertura di Fabrizio Testa, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, hanno preso parte ai lavori con le loro testimonianze aziendali Alessandro Fracassi, Ceo Moltiply Group e Mavriq, Luca Ferrari, Amministratore Delegato Bending Spoons, Giovanni Ranieri, Ceo Next Geosolutions Europe, Matteo Moretti, Ceo Lynx, e Massimo Gianolli, Ceo Generalfinance.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

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Economia

Dombrovskis “Le previsioni dell’Ue mostrano che il deficit dell’Italia scenderà sotto il 3%”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – Secondo le ultime previsioni Ue, in Italia il deficit scenderà al 3% del Pil quest’anno e continuerà a diminuire negli anni successivi. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Valdis Dombrovskis, presentando in una conferenza stampa le previsioni economiche d’autunno 2025 per l’area Ue. Rispondendo ad una domanda in merito, il commissario ha precisato che per l’abrogazione della procedura per deficit eccessivo occorrerà attendere i dati finali di Eurostat, che saranno disponibili in primavera.

Secondo quanto precisa un comunicato della Commissione europea, le previsioni economiche d’autunno 2025 mostrano che la crescita in zona Ue nei primi tre trimestri del 2025 ha superato le aspettative. Sebbene i buoni risultati siano stati inizialmente determinati da un’impennata delle esportazioni in previsione degli aumenti tariffari, l’economia dell’Ue ha continuato a crescere anche nel terzo trimestre. In prospettiva, l’attività economica dovrebbe continuare a espandersi a un ritmo moderato nel periodo oggetto delle previsioni, nonostante il difficile contesto esterno. Secondo le previsioni d’autunno di quest’anno, il Pil reale nell’Ue crescerà dell’1,4% nel 2025 e nel 2026, raggiungendo l’1,5% nel 2027. Si prevede che la zona euro rifletterà tale tendenza e che il Pil reale crescerà dell’1,3% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,4% nel 2027.

Si prevede che l’inflazione nella zona euro continuerà a diminuire, scendendo al 2,1% nel 2025 e oscillando intorno al 2% nel periodo oggetto delle previsioni. Nell’intera Ue l’inflazione dovrebbe rimanere leggermente più elevata, scendendo al 2,2% nel 2027. “Anche in un contesto sfavorevole, l’economia dell’Ue ha continuato a crescere – ha commentato Dombrovskis -. Ora, dato il difficile contesto esterno, l’Ue deve agire con risolutezza per sbloccare la crescita interna. Ciò significa accelerare i lavori sull’agenda per la competitività, anche semplificando la regolamentazione, completando il mercato unico e promuovendo l’innovazione”.

– foto IPA Agency –

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Ponte sullo Stretto, arriva un nuovo stop dalla Corte dei Conti

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ROMA (ITALPRESS) – La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto del 1° agosto 2025, n. 190, del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria”, approvazione III atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina. Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita deliberazione.

SALVINI “NESSUNA SORPRESA, RESTIAMO FIDUCIOSI”

“Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, a proposito dell’intervento della Corte dei conti sul ponte sullo Stretto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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