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Valentini “A Parigi medaglia storica per pentathlon italiano”

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ROMA (ITALPRESS) – Questi quattro anni, anzi tre da Tokyo2021, hanno visto il pentathlon moderno italiano arrivare dove mai era riuscito prima. I due titoli mondiali e la vittoria in finale di Coppa del Mondo di Elena Micheli, i trionfi europei di Giorgio Malan e Alice Sotero, il titolo mondiale a squadre femminile, il titolo europeo a squadre maschile, i tanti podi internazionali e le quattro carte olimpiche conquistate con Micheli, Malan, Sotero e Cicinelli. Senza dimenticare la quinta qualifica centrata da Alessandra Frezza. Tre anni intensi, culminati nella gioia del parco di Versailles, dove Giorgio Malan ha conquistato uno storico bronzo olimpico, arrivato 36 anni dopo l’argento individuale di Seul1988 di Massullo. “Il bilancio è sicuramente positivo. Questa storica medaglia olimpica era importantissima per chiudere il quadriennio. Un quadriennio pazzesco come quello che abbiamo vissuto, con risultati incredibili, titoli mondiali, titoli europei, avrebbe perso gran parte del suo significato senza una medaglia olimpica. La medaglia chiude questo ciclo e lo rende unico e incredibile. Quindi è stata importantissima, oltre che molto emozionante. Un vero segno di forza”. Lo ha spiegato il direttore tecnico azzurro, Andrea Valentini.
“A livello di risultati sicuramente il bronzo, i due quinti posti e una tredicesima piazza, dimostrano che l’Italia è ai vertici mondiali del pentathlon moderno. La medaglia non viene da un atleta che un giorno ha azzeccato la giornata giusta, ma era quasi ‘scontatà, perchè siamo arrivati con quattro atleti, tutti con possibilità di podio. E il fatto che dopo la gara femminile avevamo il rammarico di non avere preso un’ulteriore medaglia dimostra quanto questa squadra sia diventata forte”, ha aggiunto Valentini.
“Non posso che ritenermi soddisfatto perchè gli atleti sono tutti cresciuti tantissimo. In campo maschile a Tokyo, tre anni fa, non c’eravamo. Adesso abbiamo due campioni, terzo e quinto, che hanno fatto un miglioramento incredibile. Le ragazze alla fine non hanno centrato l’obiettivo olimpico ma in questi tre anni hanno avuto risultati inimmaginabili”, ha precisato il dt azzurro.
“Sono cresciuti tutti e per questo bisogna ringraziare prima di tutto gli staff tecnici, perchè a Parigi avevamo quattro atleti allenati da quattro staff differenti. Quattro staff che in questo quadriennio hanno lavorato benissimo, sono stati grandiosi. Ora ovviamente c’è da lavorare per ricreare un gruppo dietro questi campioni. Probabilmente tutti e quattro continueranno, ma bisogna lavorare per colmare un pò il vuoto generazionale che ci troviamo dietro di loro. Per questo c’è da puntare sui giovani che stanno crescendo”, ha concluso Andrea Valentini.
– foto Ufficio Stampa FIPM –
(ITALPRESS).

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Wimbledon, Cobolli show: è ai quarti. In serata tocca a Sinner

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) –  Per la prima volta in carriera, Flavio Cobolli approda nei quarti di finale di Wimbledon, terzo Slam stagionale alla sua seconda settimana sui campi in erba londinesi. Negli ottavi di finale il 23enne tennista romano, numero 22 del ranking mondiale e 22esima testa di serie, si è imposto sul croato Marin Cilic, 83 Atp, campione allo US Open 2014 e finalista a Wimbledon nel 2017 e all’Australian Open 2018, in tre set con il punteggio di 6-4 6-4 6-7(4) 7-6(3), in tre ore e 26 minuti di gioco.

Cobolli, che per un posto in semifinale, sfiderà uno tra il serbo Novak Djokovic (6), a caccia del suo ottavo titolo a Wimbledon e il 25esimo in singolare negli Slam (sarebbe un record senza precedenti) e l’australiano Alex de Minaur (11), diventa così l’ottavo italiano nella storia a raggiungere i quarti di finale del singolare maschile a Wimbledon dopo Uberto de Morpurgo (1928), Nicola Pietrangeli (1955 e 1960), Adriano Panatta (1979), Davide Sanguinetti (1998), Matteo Berrettini (2021), Jannik Sinner (2022, 2023 e 2024) e Lorenzo Musetti (2024).

“Ho sempre sognato di giocare questo torneo – ha dichiarato a caldo Cobolli – Ho cominciato a giocare a tennis per arrivare a giocare questo tipo di partite. Questo sarà un momento che non dimenticherò mai. Oggi ho cercato di pensare solo al mio gioco e di essere sempre aggressivo. Penso di aver giocato una grande partita. Ora dovrò recuperare per il prossimo match”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Milan, parte l’Allegri-bis “Obiettivo tornare in Champions”

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MILANO (ITALPRESS) – “Iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore del Milan Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa di presentazione. “Abbiamo subito iniziato a lavorare col direttore Tare e con la società – ha aggiunto -, per ottenere risultati alla fine della stagione dobbiamo essere un blocco unico, con la responsabilità che dobbiamo avere davanti a un club importante come il Milan”.

“Credo che bisogna iniziare la stagione con grande entusiasmo, con grande senso di responsabilità ed essere a marzo in una buona posizione. Il primo obiettivo? Il Milan è una squadra di livello mondiale, credo che debba tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere in quelle posizioni perché poi si decide la stagione”, ha sottolineato. “Credo che la rosa del Milan sia un’ottima rosa, il direttore sta monitorando tutte le situazioni, l’importante è arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni, ma soprattutto iniziare a lavorare bene nei primi sei mesi, sono molto importanti per creare le basi per marzo”, ha ribadito.

“Quando si lavora al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere massimi risultati, come detto bisogna iniziare a lavorare con la convinzione. Se a marzo saremo bravi ad essere nelle posizioni migliori ci giocheremo al meglio la stagione. In questo momento non serve a niente dire vinceremo il campionato, bisogna essere responsabili, professionali e concreti”, ha spiegato.

“La mia scelta? Innanzitutto perché il Milan è un club a cui sono molto affezionato. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani li ho incontrati subito: ero molto entusiasta ed in un’ora abbiamo deciso che avremo cominciato questa avventura insieme. Sono molto contento di questa scelta che ho fatto”, ha confessato.

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“Ibrahimovic non l’ho ancora visto, ci siamo però sentiti appena arrivata l’ufficialità. È stato un giocatore straordinario, che mi ha regalato con gli altri il primo scudetto. È un consulente della proprietà e deve essere d’esempio per tutti i giocatori con la sua mentalità vincente”, ha detto parlando del rapporto con Ibrahimovic.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Donnarumma “Sono molto scosso, non volevo far male a Musiala”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto scosso da quanto accaduto, non era sicuramente mia intenzione far male a Musiala”. Gianluigi Donnarumma commenta così, a ‘La Gazzetta dello Sport’, la sua uscita durante il quarto del Mondiale per Club che è costata all’attaccante del Bayern Monaco la frattura del perone e uno stop di almeno 4-5 mesi.

Gigio è arrivato per primo sul pallone e non poteva più evitare il contrasto – spiega il procuratore del portiere campano del Psg e della Nazionale, Vincenzo RaiolaÈ ingiusto pensare che volesse far male a Musiala cui auguriamo che si ristabilisca al più presto per tornare più forte di prima”.

L’ex numero 1 del Milan, accusato dal collega Neuer di essere uscito con troppa foga, non è subito corso dal tedesco per sincerarsi delle sue condizioni: “Non ha voluto far finta di niente – prosegue Raiola a ‘La Gazzetta dello Sport – Gigio è un ragazzo molto sensibile. Non sarebbe stato in grado di sostenere la scena e ha preferito allontanarsi per lasciare che i medici si occupassero al meglio di Musiala”.

“Una volta negli spogliatoi ha persino acceso il telefono. In tanti anni che lavoriamo insieme non l’ha mai fatto. Di solito lo spegne un’ora prima del fischio d’inizio per concentrarsi sulla partita e lo riaccende dopo la gara. Stavolta mi ha mandato un messaggio per dirmi che era scosso e che non l’aveva fatto apposta”. Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale con i campioni d’Europa e di Francia, Raiola spiega che “ci stiamo parlando, non è anomala una trattativa così lunga perché si parla del portiere più forte al mondo. Per me, Gianluigi merita il Pallone d’oro. Siamo ottimisti, il Psg è un grande club. Lasciamo passare le ultime partite. In ballo c’è il culmine di una stagione già storica. Poi cercheremo di trovare un accordo in tempi ragionevoli”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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