Seguici sui social

Sport

Inzaghi “Livello Serie A più alto, vogliamo difendere il titolo”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “La stagione passata ci ha dato una grande soddisfazione, dobbiamo difendere il titolo che abbiamo conquistato. Abbiamo fatto una buona preparazione anche se non è stato semplice, i ragazzi si allenano con il sorriso sulle labbra. In queste settimane li ho visti carichi e motivati. Dobbiamo ricominciare come abbiamo finito”. Così Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, in conferenza stampa in vista della sfida con il Genoa, in programma domani alle 18.30 al Ferraris e valida per la prima giornata di campionato. “Siamo sempre stati dati tra i favoriti, le griglie non mi piacciono, tutti vogliono vincere più partite e titoli possibili, abbiamo la responsabilità di difendere il titolo. Tante squadre stanno investendo molto e noi siamo stati bravi a tenere l’ossatura e abbiamo messo dentro alcuni giocatori, sappiamo che ci manca qualcosa visto l’infortunio di Buchanan. Oggi ne abbiamo parlato con i dirigenti, dobbiamo mettere lì un giocatore importante per le rotazioni”. Tornando alla stagione che sta per iniziare, Inzaghi sottolinea: “Ripetersi non è semplice. Dovremo avere impegno, concentrazione e atteggiamento, tutte cose che dobbiamo migliorare e nelle quali siamo stati perfetti l’anno scorso, ma anche le altre sono in continuo miglioramento”. Si comincia a parlare di formazione. “Lautaro? Ha lavorato bene da quando è arrivato. E’ in discreta forma e l’ho visto motivato, poi spetterà a me decidere. Un grosso segnale me l’hanno dato lui e altri giocatori, a cui avevo dato qualche giorno in più ma sono rientrati prima con grande senso di responsabilità. C’è grandissima emozione per questo debutto. C’è grande orgoglio per iniziare la quarta stagione all’Inter, sappiamo cosa abbiamo fatto negli anni, nonostante delle difficoltà abbiamo fatto plusvalenze grazie alla dirigenza. Un bravo a tutti, a partire dai dirigenti che sono stati bravissimi a mantenere l’Inter competitiva in Italia e in Europa”. Prima dell’inizio del campionato è normale fare il classico gioco della griglia di partenza: “Ci sono tante squadre che punteranno a vincere lo scudetto, per quanto mi riguarda vedo un campionato più livellato verso l’alto. Tutte le squadre di vertice si sono rinforzate e le squadre medie le vedo migliorate con ottimi elementi. Noi partiamo in casa del Genoa e non è mai un campo semplice Marassi, ma ci stiamo preparando nel migliore dei modi”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Sport

Bagnaia davanti a tutti nelle libere del venerdì a Misano

Pubblicato

-

MISANO ADRIATICO (RIMINI) (ITALPRESS) – Il primo tempo nel corso della Practice di MotoGp del Gran Premio dell’Emilia-Romagna è stato realizzato da Francesco Bagnaia, in sella alla Ducati Lenovo. Sul circuito di Misano, in 1’30″286, il pilota campione del mondo ha inoltre siglato il nuovo record della pista. Il rivale diretto per il campionato, Jorge Martin (Ducati Prima Pramac, +0″198) si trova al secondo posto; terzo, invece, Marc Marquez (Ducati Gresini, +0″229). Quarto crono per Enea Bastianini (Ducati Lenovo, +0″321), caduto nel finale del turno. Fabio Quartararo (Yamaha, +0″600) chiude quinto e si rivede nelle posizioni di vertice. Nell’ordine, completano la top ten Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, Maverick Vinales, Pedro Acosta ed Aleix Espargaro. La classe regina tornerà in pista domani mattina alle ore 10:05 in vista delle FP2.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Thiago Motta sicuro “Juve-Napoli sarà una grande partita”

Pubblicato

-

TORINO (ITALPRESS) – “Sarà una grande partita con giocatori forti che si confronteranno in campo. Avremo il nostro pubblico con noi e affronteremo la gara con responsabilità rispettando l’avversario”. Così Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli, in programma domani alle 18 all’Allianz Stadium. La sfida tra i bianconeri e gli azzurri è uno scontro diretto tra due delle formazioni candidate a lottare fino all’ultimo per il primo posto: “Il Napoli è una squadra costruita per lottare per lo scudetto, vogliamo fare una bella gara per noi e per il nostro pubblico – ha aggiunto Motta -. Dovremo lavorare da squadra quando non abbiamo la palla, con generosità come abbiamo fatto fin qui. Dobbiamo essere un blocco solido e non lasciare spazio tra le linee dove Kvara e altri possono trovare spazi o un passaggio verso Lukaku. Proveremo a portare la partita verso il gioco che conviene a noi. Affronteremo una squadra forte”. Sfida nella sfida quella tra Thiago Motta e il suo ex ct, Antonio Conte: “E’ stato bello lavorare con lui, avevamo fatto un Europeo interessante – ha ammesso l’allenatore italo-brasiliano -. Eravamo una grande squadra con giocatori importanti ma non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Il rapporto con Conte è sempre stato fantastico”. Motta ha poi aggiornato sulla situazione infortunati e ha parlato di Vlahovic: “Gatti è a disposizione, mancheranno solo Conceicao e Milik. Dusan può migliorare come tutti noi, sta molto bene, è sorridente, positivo e nell’ultima gara ha fatto molto bene. Sono contento del suo lavoro e deve continuare così”. Infine, sui falli sistematici su Kvara ha sottolineato: “Io posso parlare dei miei ragazzi, e loro non vanno per fare fallo, vogliono giocare sempre a pallone. I miei ragazzi non si buttano mai e cercano di rispettare il gioco. In un contesto generale, io ho sempre difeso il gioco. I falli pericolosi non vanno mai bene e questo problema l’abbiamo risolto con il Var. Adesso stiamo discutendo per ridurre le perdite di tempo. Poi c’è tutta la questione relativa alle simulazioni…”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Amici e tifosi in Cattedrale per l’ultimo saluto a Schillaci

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – Bambini e adulti, tifosi e comuni cittadini (e perfino qualche turista), amici e compagni di una vita, calciatori di ieri e calciatori di oggi: alla Cattedrale di Palermo non c’è uno spazio libero, dentro e fuori, perchè tutti hanno voluto rendere omaggio a Totò Schillaci, porgendo l’ultimo saluto a un simbolo sportivo della città, non solo in Italia, ma nel mondo intero.
Sulla bara posta dinanzi all’altare si ergono fiori, sciarpe, gagliardetti e quell’indimenticabile maglia numero 19 azzurra che vide Totò protagonista a Italia ’90. L’arrivo del feretro è accolto con commozione, accompagnata da una bandiera rosanero che si staglia nel giardino della Cattedrale: il nome Totò Schillaci viene scandito a gran voce al passaggio della bara, anticipando un clima rovente che domani accompagnerà il Barbera in occasione di Palermo-Cesena, prima gara in cui la città sarà un pò più vuota senza il suo simbolo calcistico più rappresentativo. Alla celebrazione, chiusa con la benedizione delle esequie da parte dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice, hanno preso parte tra gli altri il presidente della Figc Gabriele Gravina, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e il presidente del Palermo Dario Mirri, mentre tra i calciatori rosanero figurano Francesco Di Mariano (nipote di Schillaci), Matteo Brunori e Jacopo Segre insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis e al suo vice Giulio Migliaccio.
“Oggi è festa per il nostro fratello Totò, perchè è il giorno della nascita nuova nel mistero di Dio – sottolinea nell’omelia monsignor Filippo Sarullo, – E in questo sentirci ancora amati da lui, voi suoi cari familiari ricordate Totò per tutte le volte che lui è stato luce per voi. Ricordate la luce che vi ha trasmesso, anche attraverso i suoi occhi vivi ed eloquenti, amandovi come figlio, marito, papà, fratello, familiare, parente, amico. Ma in tanti oggi sono qui per ricordarlo come il calciatore delle notti magiche, perchè ha fatto sognare l’Italia. In questi giorni tanti i messaggi, tanti i pensieri, tante le parole, tanto l’affetto dimostrato da parte del mondo del calcio e dello sport, delle istituzioni e del popolo”. “E’ stato un coro unanime di dispiacere, dolore, lacrime, ricordi, che attestano le qualità umane e professionali di un talento, di un fuoriclasse, di un grande della storia umana e calcistica che nasce e muore qui a Palermo, tra gente comune, e vive e si distingue nella scena internazionale, anzi mondiale, come campione prodigioso, una leggenda del calcio”. “Grazie – continua Sarullo – Perchè da lassù continuerai a guardare alla tua Palermo e continuerai ad ispirare tanti giovani di oggi e di domani a seguire il tuo esempio per aderire alla via del bene, a seguire i sogni che possono diventare realtà, a vivere ancora notti magiche di amore e di bene, guardando a quella porta alla quale indirizzare il pallone e l’essenza della vita, facendo tesoro di quanto Totò ci ha trasmesso, per continuare a vivere, come da lui fatto, i valori dello sport e della maturità umana, attenendosi ai confini del campo della vita, oltre i quali nella vita non si può andare oltre. Le regole del calcio, come di ogni altro sport, ci insegnano a saper vincere e a saper perdere. Imparare questo e attuarlo nella vita è il miglior insegnamento di vita che oggi Totò vuole consegnare a tutti noi perchè nella sua scuola calcio ha continuato ad educare attraverso lo sport. Ha certamente insegnato che la vera forza di uno sportivo, di una persona autentica e matura non è quella di sentirsi invincibili ma la capacità di rialzarsi”.
– foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano