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Cronaca

L’Università Cattolica promuove il dialogo tra Occidente e Oriente

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MILANO (ITALPRESS) – Promuovere il dialogo interculturale costruendo ponti tra mondo arabo e mondo occidentale. E’ quanto farà con le sue numerose attività, iniziative e seminari l’Istituto di Cultura Araba inaugurato oggi all’Università Cattolica del Sacro Cuore e nato dall’accordo siglato con la Sharjah Book Authority, importante organizzazione degli Emirati Arabi promotrice di iniziative culturali legate all’editoria e con cui l’Ateneo collabora da alcuni anni. La cerimonia di inaugurazione ufficiale è stata ospitata nell’Aula Magna dell’Ateneo e introdotta dagli interventi del Rettore dell’Università Cattolica Elena Beccalli e della principessa Bodour Al Qasimi. Diverse le autorità che hanno preso parte all’inaugurazione, a partire da Sua Altezza Sultan Bin Muhammad Al-Qasimi, Emiro di Sharjah, dal Ceo della Sharjah Book Authority Ahmed Al Ameri, e da Monsignor Paolo Martinelli, Vicario Apostolico dell’Arabia meridionale. “Il lungo percorso intrapreso in questo decennio dall’Università Cattolica con le sue tante iniziative – dall’organizzazione del Festival di Lingua e Cultura Araba all’insegnamento di lingua araba – porta oggi all’inaugurazione dell’Istituto, un polo culturale ed educativo che risponde pienamente alla mia ferma convinzione che la nostra Università debba essere una comunità aperta al mondo”, è intervenuto il rettore Beccalli. Dunque, “un’occasione tangibile di dialogo tra mondi e culture che rappresenta un modo nuovo di intendere l’internazionalizzazione per il nostro Ateneo”. Secondo la Principessa Bodour Al Qasimi “l’Istituto apre un nuovo capitolo per superare i confini e attraversare i continenti con la bandiera del libro e l’amore comune per la letteratura”. Nello stesso tempo “costituisce una raffigurazione pratica della volontà sincera di rafforzare il dialogo tra Oriente e Occidente”. Sarà, pertanto, “un luogo di diplomazia culturale, di meeting tra popoli e civiltà”, poichè sempre più “oggi abbiamo bisogno di messaggi di pace per lasciare alle future generazioni il mondo in uno stato migliore”. Di qui la necessità di custodire e proteggere qualsiasi cultura, come ha indicato l’Emiro di Sharjah che, parlando alla platea dell’Aula Magna. L’Istituto, che avrà sede negli edifici di via Lanzone 14 e diretto dal professor Wael Farouq, è una conferma del forte interesse che da sempre l’Università Cattolica nutre nei confronti di questo mondo e in linea con i valori dell’Enciclica Fratelli tutti e dal documento pontificio sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato durante il viaggio apostolico di Papa Francesco negli Emirati Arabi Uniti nel febbraio 2019. “L’Istituto esprime concretamente la vocazione dell’Ateneo al dialogo e alla costruzione del bene comune”, ha osservato Beccalli. Infatti, “promuove da tempo lo studio della lingua araba anche come fattore di reciproca conoscenza con la comunità araba locale, come forma di inclusione per gli studenti italiani di seconda generazione di origine araba per riconnetterli alle loro radici culturali e linguistiche”. Per il direttore Wael Farouq, docente di Lingua e letteratura araba all’Università Cattolica, “si tratta di un Istituto unico nel suo genere perchè riunisce tre aspetti fondamentali: culturale, educativo, scientifico. La sua particolarità, poi, sta nel fatto che va al cuore della Terza missione dell’Università, in quanto si farà promotore del dialogo interculturale e interreligioso non solo in Italia ma anche a livello internazionale”. Attivo già da questo ottobre, “si occuperà di training per gli studenti sulla conoscenza della lingua, di workshop dedicati alla scrittura, di culture management, di dialoghi tra figure significative di entrambi i mondi, arabo e occidentale. Ma dedicherà spazio anche all’editoria, traducendo libri arabi importanti e aiutando le case editrici italiane a entrare nel mercato editoriale arabo”, ha continuato il Professor Farouq. Nello specifico, il compito dell’Istituto sarà mettere a sistema tutte le iniziative che da oltre un decennio l’Università Cattolica realizza: a partire dal Festival di Lingua e Cultura Araba dall’istituzione nel 2016 del “Centro di ricerca di Lingua araba (CARA)”, il cui scopo consiste nella promozione di attività scientifiche nel settore dell’arabo moderno, alla nascita di un piccolo coro in lingua araba nel 2018. Fino al 5 settembre sarà visitabile negli spazi di via Lanzone 14 un’inedita mostra che raccoglie importanti reperti archeologici e preziosi manoscritti messi a disposizione dalla Sharjah Book Authority.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università Cattolica

Cronaca

Milano, si incendia tir sulla A4 nessun ferito. Traffico rallentato

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MILANO (ITALPRESS) – I vigili del fuoco di Milano stanno intervenendo sul tratto della A4 Torino-Venezia in direzione Venezia nel comune di Novate Milanese, per un incendio che ha interessato il rimorchio di un TIR che trasportava rifiuti di materiale elettrico in particolare batterie esauste. Le fiamme non hanno coinvolto la motrice dell’autoarticolato e, pertanto, l’autista fortunatamente non ha riportato ferite. L’incendio è stato già circoscritto dalle 4 squadre del Comando di via Messina giunte sul posto. La carreggiata è inibita al traffico in una sola corsia. Sul posto anche tecnici dell’Arpa a scopo preventivo per effettuare alcuni rilievi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

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Cronaca

Panetta “Colmare gap Sud con politiche di sviluppo, no ad assistenza”

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CATANIA (ITALPRESS) – “Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 la regione ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita del 3,7% e una riduzione significativa della disoccupazione”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, a Catania per parlare di sviluppo nel Sud Italia in occasione dell’appuntamento itinerante “Il Polso dell’Economia – Il Mezzogiorno”, sottolineando come dalla crisi attuale possano nascere comunque opportunità per il Mezzogiorno, favorite proprio dalla posizione a Sud d’Europa. A patto, però, di trovare una soluzione ad alcuni nodi irrisolti. “L’attuale instabilità geopolitica può favorire il Sud, grazie alla sua stabilità e vicinanza ai centri economici europei. Tuttavia, per attrarre capitali e valorizzare le risorse locali, serve migliorare il contesto produttivo e rafforzare la legalità. L’esodo dei giovani evidenzia la necessità di un ambiente che valorizzi i talenti e di una visione strategica a lungo termine” ha evidenziato, spostanto poi l’attenzione sul tema della crisi idrica e delle infrastrutture: “Vanno privilegiati gli interventi infrastrutturali per accrescere la capacità produttiva. Per esempio quelli per contrastare la crisi idrica e rafforzare la rete elettrica, per sfruttare il vantaggio comparato nella produzione di energie rinnovabili. Vanno inoltre migliorati i collegamenti potenziando il sistema portuale e aeroportuale e le reti stradali e ferroviarie”.
Ad anticipare il discorso di Panetta è stato l’intervento del direttore della filiale di Catania della Banca d’Italia, Gennaro Gigante: “L’intervento del governatore è basilare, significativo, su una tematica di sviluppo che ha tantissime soluzioni. Queste devono essere messe all’attenzione di chi deve fare delle scelte. Il nostro è un momento di scelta. Occorre scegliere e non lasciare che le cose procedano senza una strategia. Il nostro territorio sta vivendo una possibile crescita e tramite molti settori, uno è quello infrastrutturale, necessario a risalire il gap con il Centro-Nord nord. Di occasioni ce ne sono tante, serve cogliere”. “E” ragione di grande orgoglio per la nostra città ospitare un momento di confronto in cui dobbiamo metterci in discussione tutti – ha aggiunto il sindaco della Città metropolitana di Catania Enrico Trantino -. Dobbiamo abbandonare le rendite di posizione che hanno fossilizzato il dibattito e cominciare a pensare a cosa ci consente di realizzare il miglior tiro possibile (Trantino utilizza una metafora calcistica ndr). Negli ultimi anni ci siamo poco spesi nell’adempimento dei nostri doveri. Abbiamo bisogno di spingere sull’acceleratore attraverso il PNRR ed Fsc, Po Fesr e tutte gli altre fondi a disposizione per gli investimenti. Dobbiamo essere concentrati e proattivi verso una progettualità che deve diventare fatto e rendere i nostri figli orgogliosi di essere catanesi, siciliani e meridionali”, ha concluso Trantino.

– Foto xo5/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Grins, Cervellati “Al lavoro per costruire un ecosistema per il Paese”

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MILANO (ITALPRESS) – “L’obiettivo della piattaforma Amelia è di facilitare la condivisione del dato, la verifica della sua qualità e soprattutto offrire dei servizi di analisi che forniscano dei servizi utili a imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni”. Lo ha detto Matteo Cervellati, professore dell’Università di Bologna e Presidente della Fondazione Grins, ospite di Focus ESG, format tv dell’Italpress. “La fondazione Grins è stata creata all’interno dell’unica iniziativa PNRR per la sostenibilità economico-finanziaria dei territori italiani: il partenariato pubblico-privato ha risposto alla richiesta dell’Italia e dell’Europa di costruire una piattaforma che metta assieme dati per studiare e accompagnare imprese, famiglie e pubbliche amministrazioni nelle loro scelte e nella predisposizione delle politiche”, ha spiegato. “Andremo a costruire un ecosistema digitale, una piattaforma che sarà disponibile online e che tratterà dati di diverso tipo, amministrativi, climatologici, di sentiment analysis, dati presi dal web e non strutturati”.
La piattaforma “verrà ospitata dai server del Cineca e del Tecnopolo, quindi sarà una infrastruttura nazionale e molto sicura”. Gli ecosistemi digitali, anche quelli più piccoli, “richiederebbero un periodo più lungo, di almeno 5 anni” ma “i tempi del PNRR ci costringono a comprimere il lavoro: l’obiettivo è arrivare alla fine del terzo anno con una piattaforma funzionante, che nelle componenti di base sia sicura, in cui i dati vengano riconosciuti vengono analizzati e soprattutto in un ambiente che offra dei servizi e che possa essere scalabile”.
La fondazione Grins “è stata creata come hub del progetto: il nostro ha nove ‘spokè di diversa natura che studiano le famiglie, le imprese, le pubbliche amministrazioni, la decarbonizzazione, l’economia circolare, la sostenibilità dei territori e vengono coordinati da una fondazione di ricerca che mette assieme attualmente 25 enti. Sono coinvolti nominalmente 350 ricercatori delle università pubbliche e private, altrettanti ricercatori fanno parte dei gruppi di ricerca e poi abbiamo assunto circa 300 giovani: l’obiettivo di questo migliaio di persone è lavorare insieme alle imprese e alle pubbliche amministrazioni per capire come costruire queste infrastrutture e far sì che i dati utili per studiare i problemi economici e finanziari siano disponibili. Il lavoro quindi è duplice: la costruzione di un’infrastruttura, la raccolta e il trattamento di dati e, soprattutto, la predisposizione di meccanismi di analisi di questi dati”, ha sottolineato. “Quello che stiamo cercando di realizzare è uno strumento aperto, che permetta di fare scelte sulla base dei dati disponibili, idealmente in tempo reale o comunque in tempo sufficientemente utile”.
La speranza, conclude Cervellati, “è di lasciare al Paese un sistema solido e funzionante, con qualche progetto già avviato e che offra già alcuni servizi: questo poi ovviamente richiederà la ricerca di ulteriori finanziamenti nei tre anni successivi”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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