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Cronaca

Milano, sabato piazza Duomo si trasforma in un grande villaggio sportivo

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MILANO (ITALPRESS) – Sabato 14 settembre la Piazza Duomo di Milano si trasformerà in un grande villaggio sportivo. Dalle 9.00 alle 20.00 tantissime attività animeranno il CSI day, la festa delle 630 società sportive del Centro Sportivo Italiano di Milano. L’evento, nell’ottantesimo compleanno dell’associazione, sarà l’occasione per celebrare lo sport e i suoi valori di educazione, crescita personale e aggregazione sociale. I partecipanti potranno provare i diversi sport e prendere parte a partite e tornei organizzati nel corso della giornata, per un totale di 150 ore di sport, completamente gratuite. Sarà possibile giocare a calcio, grazie ai due campetti di calcio a 5 presenti a lato della Piazza. Non mancheranno colonne portanti del calcio italiano: Cesare Prandelli a cui Alberto Zaccheroni lascerà la guida della Nazionale Italiana Non Profit, Beppe Bergomi, Beppe e Franco Baresi. Sarà presente anche la pallavolo, con la partecipazione speciale di Andrea Zorzi e Claudio Galli, due grandi della storia della pallavolo italiana. Ci saranno inoltre campetti di basket, un campo bocce, una pista di atletica, una parete di roccia dove poter praticare arrampicata, un’area baseball, un’area judo con il tatami, una pedana di scherma e un’area dove giocare a golf. Ci saranno anche simulatori per la Formula 1 e per la canoa. “Per festeggiare 80 anni di storia abbiamo pensato di costruire una grande occasione per il presente e per il futuro che possa ricordare due cose semplici e concrete – dichiara il presidente CSI Milano Massimo Achini, durante la conferenza stampa di presentazione del CSI Day -. In primo luogo vogliamo che la festa in Piazza Duomo sia un’opportunità per accendere i riflettori sul servizio educativo di tutte quelle ‘piccolè società sportive che si basano sul volontariato e accompagnano generazioni di atlete e atleti a crescere come uomini e donne. Non sono solo società sportive, sono agenzie educative delle quali l’Italia intera dovrebbe essere orgogliosa”. Tra le presenze istituzionali, oltre alla Fondazione Milano Cortina 2026, CONI e CIP Lombardia, l’Arcivescovo di Milano S.E. Monsignor Delpini, che presenterà il primo Editto dedicato alle società sportive CSI. Come racconta il presidente Achini, il CSI Day che si terrà sabato “è un sogno che sarebbe impossibile da realizzare senza il sostegno della Regione e del Comune. Il sogno parte dagli uffici di Regione Lombardia, dove ci siamo chiesti se fosse possibile organizzare questa grande festa. Le istituzioni ci hanno sostenuto con favore e convinzione”. “Regione Lombardia condivide con il Centro Sportivo Italiano i festeggiamenti per questo traguardo così significativo: 80 anni di impegno a fianco di tanti giovani veicolando i valori più importanti, quali quelli cristiani, attraverso lo sport” ha dichiarato Federica Picchi, Sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia, durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento. “Siamo felici che sia proprio la nostra città ad ospitare, in piazza del Duomo, la festa per questo importante compleanno”, ha detto Martina Riva, assessora allo Sport, Turismo e Politiche Giovanili del Comune di Milano. Ci saranno anche due personalità d’eccezione in veste di “portabandiera” dell’evento: Antonio Rossi, campione olimpico tre volte medaglia d’oro nato e cresciuto in oratorio, e Giusy Versace, atleta paralimpica che da sempre sostiene con grande entusiasmo e partecipazione le iniziative CSI. “Sono stato portabandiera della Nazionale Italiana alle Olimpiadi di Pechino 2008. Credo che potrò rivivere la stessa sensazione portando la bandiera del CSI sabato, in Piazza Duomo” ha detto Antonio Rossi. “‘Oratoriò e ‘CSI’, infatti, rappresentano qualcosa che appartiene alla mia vita. Ho provato emozioni uniche nel corso della mia carriera sportiva; ma ho provato emozioni altrettanto straordinarie anche nell’oratorio di Galbiate, dove sono cresciuto, o incontrando e conoscendo le tante realtà del CSI” ha concluso Antonio Rossi. “Sono qui in veste di amica del CSI – racconta Giusy Versace, a margine della conferenza di presentazione – e non potevo mancare per questo anniversario così speciale. Il mio più grande in bocca al lupo alla famiglia del Centro Sportivo Italiano che riesce a coinvolgere i ragazzi, animare le città e regalare quell’entusiasmo e quel trasporto che soltanto le iniziative sportive riescono a dare”. “Esser stata scelta come portabandiera in occasione del CSI DAY, mi emoziona” ha concluso Versace.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Csi

Cronaca

Lombardia, Caruso “Per salvare le librerie lanciamo un patto per la lettura”

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MILANO (ITALPRESS) – La crisi che oggi colpisce le librerie non è soltanto economica. È culturale. E non si risolve con misure una tantum o interventi emergenziali. Per difendere la lettura serve una risposta strutturale, un vero patto culturale. In Lombardia abbiamo scelto di agire”. Lo ha detto Francesca Caruso, assessore alla Cultura di Regione Lombardia, commentando gli ultimi dati sull’andamento del mercato editoriale italiano.

“In Lombardia – sottolinea Caruso – non consideriamo la lettura un lusso né un consumo. La consideriamo un diritto. E come tale lo difendiamo. Con il Patto Regionale per la Lettura stiamo costruendo una rete ampia, che coinvolga biblioteche, scuole, carceri, ospedali, enti locali, associazioni e cittadini. Vogliamo portare i libri anche là dove oggi non arrivano: nei quartieri, nelle case, nelle comunità fragili”. Nell’ultimo anno Regione Lombardia ha finanziato 71 progetti dedicati alla promozione della lettura, con uno stanziamento complessivo di 800.000 euro.

Sono stati coinvolti oltre 500 operatori culturali in attività formative e iniziative sul territorio. Una strategia che si innesta sul lavoro capillare dei 40 sistemi bibliotecari lombardi, attivi in tutte le province, e di una rete di oltre 1.600 biblioteche.

“La Lombardia – ha ricordato l’assessore – è la prima regione italiana per produzione editoriale: qui si stampa quasi il 50% dei libri pubblicati a livello nazionale. Ma questo primato non ci basta. Vogliamo che la lettura torni a essere parte della quotidianità. Che le librerie siano luoghi vissuti, aperti, riconosciuti come spazi culturali, non solo commerciali. Servono politiche lungimiranti e alleanze educative, non ‘soluzioni tampone’. Non possiamo permettere che la lettura diventi un privilegio per pochi – ha concluso – . La Lombardia ha fatto la sua parte e continuerà a farla. Ogni libreria che chiude è una voce che si spegne. E il silenzio, in cultura, è la vera sconfitta”. 

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

LOMBARDIA LIVE 24 NEWS – COLDIRETTI, MOBILITAZIONE A ROMA E BRUXELLES

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Due giorni di manifestazioni e di proteste a Roma e Bruxelles contro Ursula Von Der Leyen e il suo manipolo di tecnocrati. Ma l’Europa non è Vonderland, l’Europa è dei cittadini, è degli agricoltori. Per questo non finisce qui. Siamo in mobilitazione permanente per i prossimi 2 anni contro questo disegno mortale per l’agricoltura, per la sicurezza alimentare e per l’Europa.

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Via D’Amelio, Mattarella “Il senso di riconoscenza è imperituro”

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ROMA (ITALPRESS) – “La strage di via D’Amelio ha impresso un segno indelebile nella storia italiana. La morte di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina – voluta dalla mafia per piegare le istituzioni democratiche, a meno di due mesi dall’attentato di Capaci, intendeva proseguire, in modo eversivo, il disegno della intimidazione e della paura. La democrazia è stata più forte. Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati.
In questo giorno di memoria, la commozione per le vite crudelmente spezzate e la vicinanza ai familiari delle vittime restano intense come trentatrè anni or sono. Il senso di riconoscenza verso quei servitori dello Stato che, con dedizione e sacrificio hanno combattuto il cancro mafioso, difendendo libertà e legalità, consentendo alla società di reagire, è imperituro”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Le vite di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone sono testimonianza e simbolo della dedizione dei magistrati alla causa della giustizia. Borsellino non si tirò indietro dal proprio lavoro dopo la strage di Capaci. Continuò ad andare avanti. Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani”, conclude il capo dello Stato.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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