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Cronaca

M4 Milano, Salini (Webuild) “Realizzata con competenze uniche”

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MILANO (ITALPRESS) – Attraversare la città di Milano da est a ovest in soli 30 minuti è da oggi possibile grazie alla Linea 4 della Metropolitana di Milano, realizzata da Webuild per conto del Comune di Milano. Si è tenuto il 12 ottobre il viaggio inaugurale del primo treno, partito dalla stazione di San Cristoforo e diretto all’aeroporto di Linate, completando il percorso già parzialmente operativo dal 2023 da San Babila fino all’aeroporto in 12 minuti. Presenti alla cerimonia il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Sindaco di Milano Beppe Sala, e l’AD Webuild Pietro Salini, oltre al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti greco Christos Staikouras, in vista dell’inaugurazione prevista entro l’anno della Metropolitana di Salonicco, anch’essa realizzata da Webuild in consorzio.
“Siamo qui oggi in rappresentanza di tutti coloro che hanno lavorato con noi a questo innovativo progetto che cambia il volto della città. La Linea Blu – ha dichiarato Salini – è un’opera realizzata grazie alle competenze uniche di persone e imprese che con il loro lavoro hanno consegnato oggi una linea dal grande valore non solo ingegneristico, ma anche in termini di sostenibilità, valorizzazione del patrimonio storico e riqualificazione urbana. Essenziale il rapporto di costruttiva collaborazione con istituzioni e soci per consegnare in modo responsabile quest’opera, anche in un contesto storico molto complesso, come il periodo del Covid. La costruzione della M4 è stato il risultato di una visione di diverse amministrazioni che si sono succedute e che hanno voluto realizzare un sogno: consolidare la leadership di una città traducendo in fatti i valori fondanti di benessere condiviso espressi nella Costituzione. La visione è andata oltre la realizzazione di un progetto di mobilità sostenibile, pianificando la costruzione lungo tutto il percorso M4 di aree di rigenerazione urbana per far diventare questa città ancora più a misura d’uomo. Ringrazio le tante aziende della filiera, partner di eccellenza, e soprattutto le persone che a questo progetto hanno lavorato e che hanno portato a Milano competenze uniche, sviluppate lavorando ai più grandi progetti al mondo. Come altri progetti in corso in tutta la penisola, M4 è un esempio che conferma che l’Italia riesce a realizzare infrastrutture indispensabili per il futuro di milioni di persone”.
Alla costruzione della Blu hanno lavorato tante donne e uomini espressione di Webuild e dei suoi partner Hitachi Rail e Mer Mec, con 16.000 persone coinvolte complessivamente in tutta la durata del progetto, tra personale diretto e di terzi, oltre a 1.300 aziende di eccellenza della filiera. La cerimonia di oggi è stata anche occasione per ricordare l’operaio Raffaele Ielpo, con una targa commemorativa a lui dedicata, incidente purtroppo avvenuto in un cantiere con gli indici di sicurezza tra i migliori al mondo.
La Blu è destinata a migliorare significativamente la mobilità urbana e a ridurre l’impatto ambientale del trasporto cittadino. Con l’inaugurazione di oggi, diventa operativo l’intero tracciato che conta in tutto 21 stazioni e si estende per 15 chilometri. La rete metropolitana di Milano raggiunge così i 118 chilometri, diventando la sesta in Europa per estensione.
La nuova linea potrà accogliere fino a 24 mila persone all’ora per senso di marcia, con una previsione di 86 milioni di passeggeri all’anno, il che contribuirà ad evitare l’emissione di 75 mila tonnellate di CO2 su base annua.
Quello della M4 è stato un progetto all’avanguardia da tanti punti di vista. La linea, completamente automatizzata e senza conducente, garantisce massima sicurezza ai passeggeri. Per la sua realizzazione sono stati scavati 25 chilometri di tunnel con impiego di TBM (Tunnel Boring Machine) e con stazioni realizzate anche a 1,5 metri di distanza dalle fondamenta dei palazzi. Sono stati rimossi circa 1,5 milioni di metri cubi di terreno e grazie a specifici nastri trasportatori, impiegati per smaltire la terra di scavo, sono stati evitati 75 mila viaggi di camion nel centro della città.
La Blu è anche la linea metropolitana più profonda di Milano, con i suoi 30 metri di profondità massima. E per la realizzazione delle gallerie secondarie, è stato adottato il metodo del congelamento, ecosostenibile e innovativo, che prevede l’impiego di azoto liquido per congelare l’acqua di falda, agevolando le operazioni di scavo in terreni simili a quelli del sottosuolo milanese.
Ma gli interventi non hanno coinvolto solo il sottosuolo milanese. Il progetto ha anche previsto la riqualificazione urbana di oltre 246 mila metri quadrati di aree urbane, di cui oltre 66 mila metri quadrati destinati al verde, con nuove piste ciclabili, parchi giochi, e una passerella ciclopedonale a San Cristoforo che unisce le due aree del quartiere passando sul Naviglio Grande e sulla stazione ferroviaria.
La M4 di Milano è parte del track record di Gruppo che include la realizzazione di oltre 820 chilometri di linee metropolitane nel mondo, tra cui alcune delle più belle Stazioni dell’Arte della Metropolitana di Napoli, incluse le più volte premiate stazioni Università e Toledo. In Italia, sta realizzando la Linea C della Metropolitana di Roma, che attraverserà il cuore della capitale con stazioni museo che permetteranno di valorizzare l’importante patrimonio archeologico ritrovato nel corso degli scavi, e a Napoli la stazione Capodichino sulla Linea 1 e la stazione Monte Sant’Angelo sulla Bretella di Monte Sant’Angelo. All’estero, oltre che per la Metropolitana di Salonicco, il Gruppo è impegnato per il Grand Paris Express con la Linea 15 Ovest, di recente aggiudicazione, e il Lotto 2 della Linea 16, in corso di ultimazione.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

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La rettrice dell’Università degli Studi di Milano nella governance di Fondazione Triulza

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MILANO (ITALPRESS) – Università, imprese e Terzo Settore insieme per l’innovazione sociale e il trasferimento tecnologico e di competenze. Con questo obiettivo strategico Fondazione Triulza ETS rafforza ulteriormente i legami e la collaborazione operativa tra i mondi delle Università, della ricerca e delle imprese con quello del Terzo Settore in MIND Milano Innovation District coinvolgendo nella governance della stessa Fondazione e della sua partecipata La Triulza Srl, oltre al Politecnico di Milano, anche l’Università degli Studi di Milano e la rete di imprese Federated Innovation @MIND. I nuovi membri dei CdA sono stati nominati dall’ultimo Consiglio Generale di fondatori di Fondazione Triulza – principale rete di realtà del Terzo Settore e dell’economia civile in Italia – che condivide la strategia di allargare le collaborazioni con il mondo accademico, della ricerca e delle imprese per innovare.

Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, è tra i nuovi membri dell’appena rinnovato Consiglio di Amministrazione di Fondazione Triulza ETS insieme a Silvia Bolchi (Acli Milano), Barbara Farina (Legacoop Lombardia) e Giampaolo Silvestri (Fondazione Avsi ETS). Sono stati confermati Massimo Minelli (Confcooperative Nazionale) come Presidente, Barbara Meggetto (Legambiente Nazionale) come Vicepresidente e i consiglieri Luigi Colzani (CSVNet Lombardia), Sergio Silvotti (Forum del Terzo Settore Lombardia) e Mario Calderini (Politecnico di Milano).

Fabrizio Grillo, Presidente della Federated Innovation @MIND, entra invece nel CdA della partecipata La Triulza Srl, che si rinnova anche con l’ingresso di Barbara Farina (Legacoop Lombardia). Confermati Massimo Minelli (Confcooperative Nazionale) come Presidente e i consiglieri Giovanni Colombo (Fondazione Enaip Lombardia), Igor Guida (Consorzio Nazionale CGM) e Marco Lucchini (Fondazione Banco Alimentare Onlus).

“L’ingresso della Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Marina Brambilla nella governance di Fondazione Triulza – dove possiamo contare da alcuni anni sulla presenza attiva del professore Mario Calderini del Politecnico di Milano – e del Presidente della Federated Innovation @MIND Fabrizio Grillo nel CdA di La Triulza Srl, è un grande valore aggiunto per il nostro operato e per tutto il mondo del Terzo Settore e dell’economia civile”, dichiara Massimo Minelli, Presidente di Fondazione Triulza. “Vediamo confermato l’interesse del mondo accademico, della ricerca e delle imprese più innovative nel lavorare con le nostre reti e organizzazioni con l’obiettivo comune di rendere sempre più efficienti i percorsi di capacity building e di trasferimento tecnologico destinati a generare innovazione sociale e impatto per tutti”, prosegue Minelli. “In MIND abbiamo dato vita ad una palestra per sperimentare nuove forme di economia sociale, in linea con il Social Economy Action Plan dell’UE, che stiamo declinando nella sperimentazione del social procurement in collaborazione con le aziende della Federated e nello sviluppo di diversi progetti di crescita e di trasferimento tecnologico in cui sono state già coinvolte 76 start up e scale up social-tech“, conclude Minelli.

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“Sono molto lieta di entrare a far parte della governance di Fondazione Triulza ETS, un ruolo che accolgo con soddisfazione, convinta che la partecipazione diretta agli organi decisionali rafforzerà ancora di più l’efficacia delle collaborazioni che portiamo avanti con tutte le realtà presenti in MIND. In particolare, con Fondazione Triulza, laboratorio di innovazione sociale, l’Università esce dai propri confini istituzionali per dialogare e fare squadra con la società civile, una testimonianza concreta del nostro impegno verso la terza missione. Sono certa che, ora ancor di più, potremo dare un contributo significativo allo sviluppo culturale e sociale del nostro territorio, rafforzando insieme il valore pubblico della conoscenza”, afferma Marina Brambilla, Rettrice dell’Università degli Studi di Milano.

“Sono lieto di essere stato nominato componente del board di La Triulza srl. Sin dall’inizio del mio mandato di presidenza di Federated Innovation @MIND ho voluto consolidare in modo coordinato e assertivo la relazione con il mondo del Terzo Settore, presente nel Distretto sin dai temi di Expo 2015 grazie a Fondazione Triulza, un attore di straordinaria importanza. Lo sviluppo delle progettualità delle aziende appartenenti a Federated Innovation non può avanzare senza un’attenzione costante al tema dell’impatto sociale e del procurement responsabile: questo è il motivo per cui la collaborazione iniziata con La Triulza sarà un elemento fondamentale nell’avanzamento delle nostre attività”, sottolinea Fabrizio Grillo, Presidente della Federated Innovation @MIND.

Il lavoro sul social procurement è partito a febbraio in un tavolo di co-design organizzato nell’ambito del Social Innovation Campus a cui hanno partecipato diverse aziende e tutte le ancore di MIND. Nell’ambito del trasferimento tecnologico verso il Terzo Settore, dopo la sperimentazione del Percorso Social Tech (in collaborazione con i fondi mutualistici Fondo Sviluppo-Confcooperative, Coopfond-Legacoop e General Fond-AGCI), Fondazione Triulza in collaborazione con il Politecnico di Milano ha dato vita nel 2024 al progetto Technology for Health and Social Challenges, che coniuga tecnologia biomedica e impatto sociale, e dal 2024 ha attivato diversi servizi di formazione, incubazione e accelerazione nell’ambito del Progetto CATCH atMIND (AdvanCed digitAl TeChnology Hub for the Life Sciences atMIND) di cui è capofila l’Università degli Studi di Milano. Fondazione Triulza co-finanzia inoltre due borse di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi di Milano sui temi dell’innovazione intersettoriale e l’inclusione sociale.

– foto ufficio stampa Fondazione Triulza –

(ITALPRESS).

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Bando Giovani Smart, 5,6 milioni per valorizzarli con progetti che promuovono occasioni di crescita

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MILANO (ITALPRESS) – Oltre 5,6 milioni di euro per valorizzare i giovani attraverso progetti che puntino a offrire opportunità di protagonismo, inserimento sociale ed espressione dei talenti. Lo prevede il bando ‘Giovani Smart – Supportiamo il Potenziale Giovanile’ presentato oggi a palazzo Lombardia dal sottosegretario alla presidenza regionale con delega a Sport e giovani, Federica Picchi.

Promossa nell’ambito del piano ‘Generazione Lombardia 2.0’, l’iniziativa è rivolta a ragazze e ragazzi tra i 15 e i 34 anni. Il bando mette a disposizione risorse per sostenere progetti che rafforzino i legami sociali, promuovano occasioni di crescita e contrastino le dipendenze e il disagio giovanile. Prevede il finanziamento di progetti in ambiti che spaziano dall’aggregazione alla cittadinanza attiva, dalla cultura allo sport, dalla mobilità internazionale alla prevenzione del disagio, con particolare attenzione ai giovani Neet.

Le candidature possono essere presentate fino al 6 agosto 2025 attraverso la piattaforma regionale Bandi e Servizi. La graduatoria uscirà a fine ottobre 2025. Alla conferenza di presentazione a Palazzo Lombardia sono intervenuti Federico Romani, presidente del Consiglio Regionale, Daniela Santanchè, ministro del Turismo, e Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito. Presenti anche gli assessori regionali Francesca Caruso (Cultura), Paolo Franco (Casa e Housing sociale) e Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste).

In video collegamento hanno portato il loro saluto Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, e Andrea Abodi, ministro dello Sport. Presenti rappresentanti di ANCI, CIP, CONI, oratori e diocesi lombarde. L’incontro ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato e trasversale alle politiche giovanili, capace di coinvolgere le istituzioni, le comunità educanti e i territori in una strategia comune fondata sull’ascolto e sulla progettualità.

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“Giovani Smart rappresenta una delle misure più significative che Regione Lombardia ha attivato per promuovere opportunità concrete per le nuove generazioni – ha sottolineato Picchi – È un bando che nasce per costruire legami e restituire fiducia: guardare ai giovani non come problema ma come opportunità, facendoli uscire da loro stessi e stimolandoli nell’essere protagonisti dei loro territori con attività di volontariato verso i più deboli, di ripristino di zone degradate e creazione di spazi di socialità e di promozione di stili di vita sani, con particolare attenzione al contrasto alle dipendenze e alla valorizzazione del talento”. Picchi ha aggiunto: “Le istituzioni hanno il dovere di offrire strumenti semplici, accessibili e capaci di generare impatto. Il bando Giovani Smart rafforza questo impegno, puntando su coprogettazione, protagonismo, prevenzione del disagio e valorizzazione delle energie migliori del nostro tessuto sociale”.

“Anche il Consiglio regionale – ha ricordato il presidente Romani – ha approvato misure e progetti legati alla promozione giovanile e nel mondo del lavoro. Bando Giovani Smart continua l’azione politica regionale in quella sinergia tutta lombarda dove partecipano associazioni, singoli e istituzioni. Tutti insieme impegnati per confrontarsi su progetti innovativi e concreti come quello presentato oggi”

“Dobbiamo ripristinare una grande alleanza tra famiglia e scuola – ha detto il ministro Valditara – che sappia tornare a dire dei no, che dia regole. Con genitori che non si pongano sullo stesso piano dei figli per recuperare benevolenza. Insieme a una scuola che sappia valorizzare i talenti, dare entusiasmo ai giovani. Che aspettano solo che qualcuno trasformi la loro voglia di vivere e crescere in progetti concreti. Insieme a tutto ciò servono luoghi di aggregazione che offrano occasioni per crescere insieme, tra coetanei”.

“Luoghi, disagio e talento sono tre parole chiave che si declinano in questo bando per affrontare il complesso tema giovanile – è intervenuto il ministro Abodi -. Sono convinto che questo bando avrà il successo che si merita, attraverso la collaborazione istituzionale, e si collegherà a tutte le misure che insieme stiamo cercando di promuovere per dare un’idea di futuro alle nuove generazioni”.

“Con questo bando diamo la visione di una regione dinamica e inclusiva – ha sottolineato il ministro Santanchè – dove anche il turismo gioca un ruolo fondamentale. L’Italia deve essere una nazione di qualità, che non è il lusso, ma un fattore che va declinato a livello di tutti i servizi. Questo bando valorizza talenti che possono essere ancora inespressi e contribuisce all’attivazione della promozione del nostro territorio attraverso lo spirito di identità e appartenenza e farà dei nostri giovani i protagonisti per un futuro migliore. Stiamo loro vicini e diamo le possibilità che si meritano”.

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“Questo bando ha molti punti di contatto con il nostro lavoro al Ministero – ha detto il sottosegretario Frassinetti – in raccordo con famiglia, mondo del volontariato . Puntiamo sulla parola rispetto, sullo sport e sul valore dell’impegno di chi è riuscito. La scuola si impegna a fornire le conoscenze, ma è importante puntare al connubio tra sport, educazione civica e inclusività. Ci mettiamo a disposizione di tutti i nostri ragazzi perché il mondo scolastico è molto attinente a questo bando. E’ qui che ai nostri giovani insegniamo a vivere, e a crescere con l’obiettivo di creare una cittadinanza attiva degna di questo nome”.

-Foto Lombardia notizie-
(ITALPRESS).

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Congresso “High Performance”, le nuove sfide della nutrizione sportiva

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MILANO (ITALPRESS) – Un appuntamento che vuole essere un’occasione non solo di aggiornamento professionale, ma anche un momento di confronto e conoscenza dei progressi compiuti nel campo della nutrizione applicata allo sport di alto livello.
E’ su questi temi che si concentra la due giorni del secondo congresso nazionale di nutrizione sportiva “High Performance”organizzato a Milano dall’Ordine dei Biologi Lombardi e dal CONI Lombardia.
Due giornate di lavoro che il presidente dell’Ordine dei Biologi della Lombardia Rudy Alexander Rossetto ha voluto aprire definendo meglio cosa si debba intendere per nutrizionista sportivo: un professionista capace di tenere uniti tanto il piano della nutrizione quanto quello dello sport.
“Come la nutrizione muove gli ormoni, così anche lo sport muove determinati ormoni. Quindi sapere quando e come dare degli alimenti o degli integratori porta al professionista un vantaggio enorme che poi va a ricadere sull’atleta – ha spiegato -. E poi la parola nutrizionista non è normata. Per questo invito i colleghi ad usare la parola biologo nutrizionista, anche per definire chi siamo a livello sanitario e far riconoscere all’atleta e al cittadino che siamo una figura abilitata perchè c’è tantissima confusione e l’informazione deve crescere sempre di più. Come ordine dei biologi Lombardia daremo sempre più supporto anche con una scuola di formazione sulla nutrizione sportiva di altissimo livello affrontando tutti e due i temi, sport e nutrizione”.
“I colleghi oggi in questo congresso sono stati moltissimi e rimettersi in gioco, scoprire sia le novità scientifiche, ma anche gli approcci multidisciplinari fa la differenza – ha sottolineato -. La formazione deve essere a tutti i livelli, partendo dalle scuole fino alle società sportive: con il Coni in Lombardia stiamo lavorando da quasi 3 anni a un progetto e firmeremo tra poco un protocollo di intesa che prevederà proprio l’inserimento anche del biologo nutrizionista. Ma deve avere caratteristiche precise e che abbia competenze multiple. Questo sarà un vantaggio per tutto il sistema sportivo, dei biologi e chiaramente per la salute dell’atleta”.
Per il presidente del CONI Lombardia Marco Riva, “la nutrizione svolge un ruolo fondamentale, anzi è una delle cose probabilmente principali insieme all’allenamento sia fisico sia mentale. Nutrizione vuol dire anche stare bene, aumentare le proprie performance e quindi è necessario anche seguire un piano di alimentazione sia adeguato e fatto da professionisti preparati”.
Alla luce anche dei prossimi appuntamenti sportivi in Lombardia (tra i quali le Olimpiadi Milano-Cortina 2026), l’obiettivo resta “aumentare sempre di più le competenze del mondo sportivo. Per farlo servono professionisti che siano in grado di farlo, perchè più c’è competenza, più il mondo sportivo ne può avere beneficio. E quando ne ha beneficio il mondo sportivo, ne ha beneficio anche “Sappiamo bene che l’abbinamento sport e nutrizione vuol dire anche benessere, stare bene sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale. Oltre questo poi anche la possibilità di riposare, che è un altro argomento molto importante – ha sottolineato -. Quindi allenamento, alimentazione, saper dormire bene, saper star bene per aumentare la prestazione sportiva e quindi ottenere anche grandi risultati”.
“Gli sportivi consentono di mettere in atto tutte quelle best practice che servono poi nella vita di tutti i giorni. Quindi quando noi studiamo la nutrizione per i nostri sportivi, riusciamo a capire quali caratteristiche nutritive sono l’eccellenza per certi comportamenti sotto stress o comunque comportamenti che richiedono una particolare attenzione, così poi da metterli disponibili poi per tutto il resto della popolazione”, ha dichiarato Federica Picchi, sottosegretario con delega a Sport e Giovani di Regione Lombardia, che contemporaneamente ha annunciato la pubblicazione di un “bando Giovani Smart. Cerchiamo insieme all’aggregazione sociale e al contrasto al disagio di dare un’educazione alimentare che ci permetta di ‘funzionarè al meglio”.
Guardando alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Picchi ha voluto sottolineare come i giochi siano “un appuntamento che nasce da 4 anni di preparazione. Quindi grazie all’alimentazione sana e a una preparazione anche psico-attitudinale, riusciamo a potenziare la performance dell’atleta e a far sì che quei 4 anni di preparazioni non svaniscano. Le Olimpiadi sono un appuntamento che non può che ottimizzare tutti gli studi degli atleti a 360 gradi, tra cui anche una corretta nutrizione”.
Il direttore generale della fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale maggiore Policlinico, Matteo Stocco, ha sottolineato che “uno sportivo professionista deve attenersi a una disciplina anche dal punto di vista nutrizionale molto attenta per poter raggiungere le performance migliori. Anche gli atleti non professionisti devono stare molto attenti alla loro nutrizione e al loro modo di affrontare la vita quotidiana”.
“In un grande ospedale come il Policlinico, spesso e volentieri gli atleti arrivano quando hanno dei problemi importanti. Uno di loro mi disse: ‘Quando inizi a programmare la tua attività sportiva, anche se non sei un professionista, sei un atleta e devi prenderti carico anche di una serie di di attività quali monitorare la tua nutrizione, i tuoi parametri vitali, fare gli esami ed essere sotto controllo per evitare di finire in ospedalè – ha aggiunto -. Devo ringraziare il dottor Rossetto per questa iniziativa, i biologi sono impegnatissimi nel campo della nutrizione clinica, è uno spaccato davvero importante della nostra realtà sanitaria”.

– Foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS).

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