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Cronaca

Toti “La mia colpa è aver fatto il governatore, non rinnego nulla”

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MILANO (ITALPRESS) – “La mia colpa è aver fatto il governatore” e di “aver avuto un modello che poi ha portato anche dei risultati”. Lo ha detto Giovanni Toti, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, in occasione dell’uscita del suo libro, “Confesso: ho governato. Dal ponte Morandi alla rinascita della Liguria: un modello contro l’ipocrisia politica”. “Non vuole essere un pamphlet di accuse contro i magistrati – che pure, a mio modo, di vedere hanno sbagliato – ma vuole essere invece un’analisi attenta di che cosa la politica, con un gigantesco meccanismo ipocrita, dal 1993 a oggi ha rinunciato ad essere in questo Paese”, ha spiegato. I magistrati, in un’inchiesta durata quattro anni di intercettazioni e pedinamenti, mettono in discussione un modello di governo” perchè “io non sono accusato di aver preso un euro per aver fatto i fatti miei, perchè gli atti che abbiamo concesso sono legittimi” e “i finanziamenti sono tracciati, nè tantomeno di aver nascosto chi mi dava una mano a fare politica: io e i miei collaboratori siamo accusati di aver costruito un meccanismo che anche solo potenzialmente essere un asservimento della funzione agli interessi di qualche impresa” e questi interessi, “peraltro non espressi, anche solo potenzialmente nell’ordinamento italiano possono essere un reato”, ha sottolineato.
“Non rinnego nulla di quello che ho fatto, anzi: tutto quello che hanno scoperto tramite un sistema di spionaggio molto sofisticato – e immagino anche molto costoso e invasivo della mia vita – lo avrei serenamente confessato, l’abbiamo scritto nero su bianco. Quei contributi di cui sono accusato stanno nei bilanci della fondazione Change e del comitato Toti, in entrata e in uscita: sono pubblici”. Toti ha poi trovato un accordo con la procura per patteggiare una condanna a 2 anni e un mese per i reati di corruzione impropria e finanziamento illecito dei partiti con “1550 ore di lavori pubblica utilità, neanche una condanna penale: la montagna ha partorito effettivamente un topolino, se pensiamo a 4 anni di intercettazioni, di pedinamenti e di filmati nel mio ufficio della Regione per produrre questo. Ho patteggiato innanzitutto per mettere in sicurezza quello che abbiamo fatto questi 9 anni: la magistratura stessa, nella proposta di patteggiamento, ammette che gli atti che abbiamo prodotto e i soldi che abbiamo preso erano legittimi e impegnati nell’attività politica e che quindi nessuno si è arricchito alle spalle dei liguri e questo era importante anche per garantire la continuità amministrativa. La seconda ragione per cui ho patteggiato è che secondo me in quell’aula di giustizia sarebbe andata in scena una pessima commedia e chi ha scritto il copione sarebbe rimasto ancora una volta a guardare da fuori, perchè noi ci saremmo accapigliati per un decennio”.
Oggi “la politica ha un problema serio”, quello del finanziamento ai partiti. “La storia che si pone oggi è una storia che la politica italiana non ha voluto sciogliere: abbiamo tolto il finanziamento pubblico ai partiti e si è deciso che i privati avrebbero sovvenzionato come negli Stati Uniti, però poi nello stesso tempo si sono inventati reati come l’asservimento della funzione, che quello che io ho patteggiato”, ha ricordato. Il Terminal Rinfuse al centro dell’inchiesta di Genova, “che oggi sembra una miniera d’oro del Klondike, era fallito: Spinelli era l’unico imprenditore che aveva rilevato i 200 dipendenti che ci lavoravano e chiedeva al porto di avere una proroga di quella concessione per poter continuare a lavorare. Era qualcosa di doveroso, ma per il solo fatto che fosse uno dei finanziatori del mio movimento – uno delle molte centinaia – evidentemente i magistrati hanno interpretato malevolmente” il suo interesse, ma “altro non hanno fatto che applicare delle leggi che il parlamento ha votato”. Le leggi “non le hanno scritte il procuratore di Genova o il procuratore di Palermo che sta processando Salvini: hanno applicato delle norme del legislatore”. Per Toti, “sono anni che noi stiamo adattando la nostra legislazione a quell’ipocrisia di base per cui la politica ha deciso che debba essere giudicata non più degli elettori ma da qualche Corte di Giustizia”. La riforma di Nordio sulla giustizia “viene presa come un auspicio, non come un’opera legislativa. Per rimediare, serviranno anni: c’è bisogno di una riforma della Costituzione e dell’impianto legislativo”. In questi mesi, sulla vicenda che ha coinvolto Toti, la politica si è divisa “tra l’indifferenza e l’ostilità. La parte sinistra non la prendo manco in considerazione”, mentre il centrodestra “continua a sottovalutare il tema dei temi e fa Consigli dei ministri straordinari solo quando diventa deflagrante. Quello che a me è dispiaciuto è che, per la prima volta, l’inchiesta ligure fa un passo oltre: i magistrati hanno scritto nero su bianco che per un amministratore pubblico il pregiudizio di una procura pesa di più del giudizio degli elettori, finchè non ti dimetti non hai via d’uscita”, ha sottolineato.
“Quello che ha scritto la magistratura mi preoccupa: non è possibile che una regione venga squartata per via di una procura senza nessun riequilibrio e senza che la politica dica nulla. Penso che sia una grave sottovalutazione”. Nei prossimi giorni in Liguria si terranno le elezioni regionali. Il candidato del centrodestra, Marco Bucci, “è una persona che ha lavorato bene”, eredita quella “rivoluzione liberale che noi abbiamo provato a fare in Liguria in modo molto deciso e che ha convinto molti cittadini e ha ovviamente portato a giganteschi successi al centrodestra. Credo davvero che possa fare la differenza”. Il candidato del centrosinistra, Andrea Orlando, “è un dirigente politico che viene dalla storia del Pd, ma la sta perdendo anche sotto la spinta di altri movimenti con cui è alleato”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Inaugurata una nuova stazione di ricarica ultra fast al Mercato Alimentare di Milano

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MILANO (ITALPRESS) – È stata inaugurata oggi la stazione di ricarica elettrica ultra-fast pubblica di Atlante all’interno del Mercato Alimentare di Milano che permetterà di servire il parco di auto e VAN elettrici in movimento al mercato, oltre ad essere a disposizione di tutti i veicoli elettrici esterni di passaggio nella zona.

Il progetto è nato dalla collaborazione tra Atlante, leader nelle infrastrutture di ricarica elettrica, e Sogemi, società gestore per il Comune di Milano dei mercati all’ingrosso della Città. Si tratta di un passo decisivo per la diffusione della mobilità elettrica a Milano in quanto favorisce l’elettrificazione in un luogo fondamentale per il comparto agroalimentare e del commercio cittadino, come il mercato all’ingrosso di Sogemi.

L’hub di ricarica, tra i più grandi del capoluogo lombardo, servirà inoltre il traffico urbano, in un’area della città nevralgica per gli snodi stradali e autostradali, a pochi passi infatti abbiamo la circonvallazione e a soli 2km il raccordo autostradale di Milano Sud-Est, e per la vicinanza con l’aeroporto di Milano Linate e la stazione Centrale a soli 5km.

Con una capacità di 300kW per colonnina, la stazione Atlante è dotata di 10 punti di ricarica ultra-fast di ultima generazione, pensati per potenziare il flusso e le operazioni dei veicoli elettrici, auto e VAN, in circolo tra gli spazi del Mercato Alimentare di Milano per le attività di movimentazione e logistica delle merci, ma anche di tutti i veicoli di passaggio nella zona vista la posizione chiave, assicurando così una ricarica completa del veicolo in pochi minuti e offrendo ai conducenti anche la possibilità di usufruire nel mentre dei servizi del Mercato Alimentare di Milano, come bar e altre attività commerciali.

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Atlante è già presente all’interno dell’area mercatale con 4 punti di ricarica da 60kW e 2 da 22kW, ora potenziata da questa nuova stazione ultra-fast. A rendere unica la nuova stazione di ricarica troviamo la pensilina protettiva disegnata dallo studio Bertone Design, che garantisce una ricarica sicura anche in caso di pioggia o grandine, caratterizzata da un design riconoscibile che mette in evidenza la stazione, anche grazie al pennone luminoso, e realizzata con materiali sostenibili per le loro caratteristiche di riciclabilità e riutilizzo. Gli spazi di parcheggio sono poi ottimizzati per i veicoli commerciali, con altezze e configurazioni dedicate ai VAN, ed è inoltre garantita l’accessibilità alle persone con ridotta capacità motoria.

In questa stazione sono disponibili diversi metodi di pagamento tra cui, come in tutte le più importanti stazioni Atlante, il pagamento tramite POS, che rende quindi la ricarica ancora più semplice e senza pensieri.

La realizzazione della stazione è parte integrante del progetto Foody 2025, il grande piano di rinnovamento e riqualificazione del Mercato Alimentare di Milano. SogeMi ha scelto un approccio sostenibile in ogni fase progettuale, con edifici a basso consumo energetico, impianti fotovoltaici per la produzione autonoma di energia e ora anche una stazione di ricarica elettrica tra le più moderne d’Italia.

Grazie alla sinergia con Atlante, è stato messo a disposizione degli operatori del mercato, degli abitanti del quartiere e di tutti i cittadini un’infrastruttura di nuova generazione, con soluzioni di ricarica fino a 300kW, capace di supportare concretamente la transizione verso una mobilità più pulita e accessibile. All’inaugurazione della nuova stazione di questa mattina hanno partecipato l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Arianna Censi, il Presidente del Municipio 4, Stefano Bianco, il Presidente di Sogemi Cesare Ferrero e il CEO di Atlante Italia, Gabriele Tuccillo.

“Questa nuova stazione di ricarica ultra-fast, in un nodo nevralgico come il Mercato Alimentare, offre un servizio non sono agli operatori della logistica che accedono alla struttura, ma anche ai residenti nell’area, ampliando l’offerta nella nostra città. A Milano, per rispondere ad una domanda crescente, negli ultimi anni abbiamo dato un forte impulso alla realizzazione di queste strutture. Oggi su suolo pubblico sono presenti circa 750 colonnine che si traducono in oltre 1.500 punti di ricarica, oltre a quelle realizzate in spazi privati. Rispetto al 2022 sono praticamente raddoppiate”.

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Ha commentato Arianna Censi, assessore alla Mobilità del Comune di Milano. “Con l’inaugurazione di questa nuova stazione di ricarica elettrica ultra-fast, compiamo un passo concreto verso un modello di mercato sempre più sostenibile e innovativo. Il Mercato Alimentare di Milano è un’infrastruttura strategica per la logistica e l’approvvigionamento alimentare della città, ed è nostro compito guidarne l’evoluzione con soluzioni all’avanguardia come quella sviluppata in questi mesi con un partner di grande valore come Atlante”, ha dichiarato Cesare Ferrero, Presidente di Sogemi.

“Siamo orgogliosi di inaugurare oggi questa nuova stazione nel cuore del mercato Sogemi, uno snodo strategico per la mobilità e la logistica della città di Milano. Potenziare la rete in punti chiave come questo significa non solo facilitare la transizione verso l’elettrico, ma anche sostenere concretamente chi lavora ogni giorno nei settori vitali dell’economia urbana. La nostra missione è rendere la ricarica accessibile, rapida e sostenibile proprio dove serve di più, contribuendo così a una città più moderna e vivibile”, ha dichiarato Gabriele Tuccillo, CEO di Atlante Italia.

– Foto Ufficio stampa Comin and Partners –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Turchia, Pkk annuncia scioglimento e disarmo

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ROMA (ITALPRESS) – Il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha annunciato la dissoluzione dell’organizzazione e il disarmo in seguito all’appello del fondatore Abdullah Ocalan a sciogliersi. Lo riferisce lo stesso Pkk dopo il congresso che si è tenuto dal 5 al 7 maggio scorsi.

Il congresso si è tenuto per discutere una storica lettera del leader Ocalan, pubblicata a fine febbraio, in cui si affermava che il Pkk aveva assolto il suo compito ed era tempo che la lotta per i diritti curdi passasse dal campo di battaglia alla sfera politica. Nella missiva, Ocalan ha invitato il Pkk a sciogliersi e disarmarsi. Ocalan è detenuto nel carcere di Imrali dal 1999. La Turchia e il Pkk sono impegnati in un conflitto armato decennale.

Fondato nel 1978 in risposta all’oppressione della popolazione curda in Turchia, il Pkk inizialmente si è battuto per un Kurdistan indipendente, ma ora chiede maggiori diritti politici e culturali all’interno della Turchia.

Ankara considera il Pkk un’organizzazione terroristica. Il partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan Akp da definito la decisione del Pkk un punto di svolta. “La concreta messa in pratica della decisione sulla dissoluzione e sull’abbandono della lotta armata, che porterà alla chiusura di tutti i rami e le estensioni del Pkk e delle sue strutture illegali, sarà un punto di svolta. Questo processo sarà monitorato sul campo, in modo meticoloso, dalle nostre istituzioni statali”, ha affermato il portavoce dell’Akp, Omer Celik.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Una ricerca, il 90% degli italiani consuma pistacchi

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MILANO (ITALPRESS) – In un contesto in cui il consumo di snack è in costante crescita, gli italiani riscoprono le tradizioni alimentari, abbracciando al contempo nuove abitudini. Secondo una ricerca condotta da American Pistachio Growers – associazione no profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani – in collaborazione con mUp Research, il 90% degli italiani consuma pistacchi, rendendoli uno degli snack più amati nel nostro Paese. Con una media di consumo di 3-4 volte alla settimana, le nuove generazioni, in particolare Millennials e Post-Millennials, si dimostrano sempre più attratte da snack pratici, innovativi e, soprattutto, capaci di creare momenti di socialità.
Gli intervistati hanno dimostrato una preferenza per gli snack salati (65%) e quelli a base di frutta secca (63%), rispetto a quelli dolci (60%). In particolare, il 35% consuma spesso i pistacchi: consumo che pare essere più accentuato nel segmento femminile (41%), nel Sud Italia (44%) e nelle grandi città (42%). Sentirsi fuori posto in un contesto conviviale è un’esperienza comune, soprattutto quando non si conoscono bene le persone presenti, o si fatica a inserirsi in dinamiche già consolidate. Infatti, il 43% degli intervistati non riesce a trovare punti di connessione con gli altri, mentre il 41% si sente come un “pesce fuor d’acqua” se non conosce nessuno.
Tuttavia, la condivisione del cibo a tavola rappresenta una forma di socialità fondamentale, che spazia dall’abituale pasto in famiglia a cene formali con amici e parenti, fino a momenti più informali come merende e feste di compleanno. Fin dall’antichità, gli uomini si riunivano attorno al fuoco, dando vita al concetto di convivialità. Questo elemento è così importante da promuovere effetti positivi, come infondere buon umore e contribuire al benessere psicologico. Non sorprende, dunque, che oltre l’80% dei rispondenti partecipi a momenti conviviali almeno una volta al mese, in particolare nel Centro-Sud Italia, dove tali occasioni risultano ancora più frequenti.
Graditi dal 72% degli intervistati, i pistacchi sono riconosciuti per la loro reputazione di snack sano e leggero (opinione del 41% delle persone) e per la loro facilità di condivisione (parere del 37% dei rispondenti).
Oltre il 90% degli italiani attribuisce grande importanza alla salubrità quando si tratta di scegliere uno snack, evidenziando una crescente attenzione verso una dieta sana e consapevole. In questo contesto, i pistacchi si distinguono come uno snack naturale, apprezzato per la loro composizione nutrizionale bilanciata e i numerosi benefici per la salute: oltre 9 intervistati su 10 li considera infatti un alimento salutare.
I pistacchi si rivelano infine versatili e possono essere utilizzati in svariati modi in cucina, tanto che oltre 7 italiani su 10 dichiarano di impiegarli nei loro piatti.

– foto ufficio stampa Noesis –

(ITALPRESS).

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