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Cronaca

Lavoro, formazione continua al centro della doppia transizione

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MILANO (ITALPRESS) – La formazione continua dei lavoratori e la sua importanza per affrontare la doppia transizione ecologica e digitale. Questo l’argomento al centro dell’intervista di Claudio Brachino ad Aurelio Regina, presidente di Fondimpresa, Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), e Marco Piccolo, ceo della Reynaldi, per il magazine televisivo Italpress Economy.
La formazione continua dei lavoratori “fondamentale” ed “è importante per accompagnare questo processo di trasformazione. Credo che sia importante che anche la parte pubblica accompagni lo sforzo delle imprese: ci sono ritardi o azioni mai realizzate, ancora oggi la formazione finanziata viene considerata dall’Unione Europea un aiuto di Stato”, ha detto Aurelio Regina.
Per Natale Forlani “l’errore di fondo è ritenere che basta spingere sugli investimenti per determinare degli effetti sull’occupazione: la crescita ovviamente è importante, ma la capacità di valorizzare il capitale è data dalla qualità delle persone, quindi l’investimento sulle persone è una condizione dello sviluppo. Bisogna cambiare il paradigma: avremo una perdita di 4 milioni di persone in età di lavoro da qui al 2040, rigenerare in maniera quantitativa e qualitativa la popolazione attiva è una condizione di sostenibilità di tutto l’impianto, non solo economico ma anche sociale. Investire sulle risorse umane e anche imprenditoriali è la priorità”.
Secondo Marco Piccolo “il sistema Paese sconta dei ritardi storici sulle riforme non realizzate: siamo inchiodati, ci mettiamo anni per discutere, ma il mondo economico va avanti. Manca un coordinamento fra istituzioni, formazione e lavoro”.
Per Regina, le aziende italiane “stanno rispondendo bene” alla sfida delle transizioni, su quella “ecologica le nostre imprese sono più avanti rispetto a quella digitale”, ma “c’è una maggiore consapevolezza” del fatto “che due questi due momenti di cambiamento trasformativi per la nostra industria – ma anche per la società e per l’economia – debbano essere legati sempre di più alle strategie industriali e quindi debbano entrare profondamente nei sistemi produttivi”. Secondo Forlani “c’è una parte del tessuto produttivo che risponde bene, quello più esposto alla competizione e che è più stimolato a introdurre innovazioni, soprattutto digitali. La sperimentazione realizzata da Inapp insieme a Fondimpresa, con 100 aziende che hanno sperimentato la combinazione dell’utilizzo del capitale con la formazione dei lavoratori, ha dato risultati strepitosi in termini di soddisfazione delle imprese, di produttività e di competitività, ma anche di autostima dei lavoratori e crescita delle competenze. Sono esempi che possono tracciare una strada”.
Per Piccolo, che è anche delegato alla Sostenibilità ed Etica delle imprese per Confindustria Piemonte, “in questo momento di transizione, le piccole e medie imprese hanno necessità di formazione. Ci sono stati tantissimi investimenti sulla digitalizzazione delle imprese, ma il problema vero è il cambiamento del paradigma mentale”. Anche quello della sostenibilità è “un nuovo mondo che nasce velocemente e non ci sono ancora laureati, bisogna trovare o formare figure specifiche in azienda. Questo cambiamento deve essere velocissimo”.
Anni fa, ricorda Regina, “il problema principale del mercato del lavoro era la disoccupazione. Oggi è esattamente il contrario: abbiamo più posti di lavoro che lavoratori, a causa della crisi demografica, che purtroppo in Italia sta diventando un serio problema”, e “per la grande velocità di questi cambiamenti. Il sistema di formazione non è adeguato a questo tipo di velocità”. “La formazione oggi – prosegue – diventa fondamentale per colmare questo mismatch e far transitare i vecchi lavoratori in nuovi lavori e per garantire anche ai lavoratori extra UE di entrare nel nostro sistema e poter sopperire alle nostre carenze di personale”. Per Forlani “le aziende italiane spendono poco in formazione, anche per la struttura produttiva che è fatta in larga parte di piccole e piccolissime imprese” e “le buone esperienze fanno fatica a diffondersi. Abbiamo una domanda di competenze largamente superiore alla capacità di risposta: la risorsa umana è un bene preziosissimo per la capacità di sviluppo di un Paese”. Anche Piccolo sottolinea che “il mondo sta cambiando velocemente” e “le persone devono studiare e continuare a formarsi. Oggi i giovani non cercano solo imprese che diano uno stipendio, ma anche che diano un valore aggiunto di formazione. Gli imprenditori devono iniziare a capire che il sistema di formazione dei collaboratori è strategico per le imprese e per tenere le persone con sè”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Metsola “Saldamente dalla sua parte, si tratta dell’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono trascorsi quasi mille giorni dall’aggressione russa alle porte dell’Europa, una guerra che l’Ucraina non ha voluto nè provocato, ma che ha affrontato con incredibile valore”. Lo ha detto Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo, intervenendo nell’aula di Montecitorio alla cerimonia commemorativa per il 70mo anniversario della scomparsa di Alcide De Gasperi, alla presenza tra gli altri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Sono orgogliosa del modo in cui l’Unione europea si è unita e ha sostenuto senza esitazioni i nostri alleati ucraini, di come abbiamo superato le nostre paure sulla scarsità del combustibile per riscaldare le nostre case, su come alimentare le nostre industrie, e su come proteggere le nostre famiglie”, ha aggiunto. “Siamo saldamente dalla parte dell’Ucraina non solo per carità cristiana, ma perchè comprendiamo che non si tratta solo dell’Ucraina. Si tratta dell’Europa. Del nostro stile di vita. Della tenuta dell’ordine internazionale basato sulle regole”, ha concluso Metsola.
(ITALPRESS).
-Foto: webtv Camera-

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Cronaca

Presidente Albo terapisti occupazionali Milano “Noi poco riconosciuti”

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ROMA (ITALPRESS) – Si celebra il 27 ottobre 2024 la Giornata Mondiale della Terapia Occupazionale. In occasione di questa ricorrenza, la Commissione d’Albo Terapisti Occupazionali dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di questa Professione Sanitaria e sul suo ruolo cruciale nel migliorare la qualità della vita delle persone di tutte le età. “La terapia occupazionale è una disciplina centrata sul benessere della persona e sulla sua capacità di svolgere attività quotidiane in modo indipendente” spiega Michela Bentivegna, Presidente della Commissione d’Albo. “I Terapisti Occupazionali lavorano con persone che affrontano difficoltà fisiche, cognitive, emotive o sociali per aiutarle a riconquistare una vita piena e soddisfacente, migliorando il senso di autonomia e la partecipazione attiva nella società. Lo strumento del percorso riabilitativo sono le ‘occupazionì, ossia attività pratiche di tutti i giorni come cucinare, prendersi cura di sè, accedere al mondo del lavoro, sperimentare un hobby… tutto sotto la guida attenta del Professionista, che sostiene la persona e la accompagna fino a consentirle di fare ciò che desidera fare”. I Terapisti Occupazionali lavorano in una varietà di contesti, tra cui ospedali, centri di riabilitazione, scuole, case di riposo e a domicilio, offrendo supporto a persone con disabilità fisiche, disturbi neurologici, problemi di salute mentale, anziani, bambini con difficoltà nello sviluppo e a chiunque abbia subito traumi che impediscono di svolgere le proprie attività quotidiane in maniera autonoma. “Tra le tante competenze racchiuse dalle Professioni Sanitarie dell’Ordine, alcune sono essenziali per garantire alle persone fragili una migliore qualità di vita” commenta Diego Catania, Presidente dell’Ordine. “Con il suo intervento, il Terapista Occupazionale supporta le persone in difficoltà e i loro caregiver, rinsaldando il legame tra l’individuo e la società. Eppure, come tanti altri profili di cura, soffre di un mancato riconoscimento professionale, economico e sociale che ha un grave impatto sull’attrattività della Professione: quest’anno, in Italia, i Corsi di Laurea in Terapia Occupazionale registrano un 60% di posti vacanti. Si prospetta una carenza di Professionisti insostenibile per il tessuto sociosanitario regionale e nazionale, che ricadrà sui soggetti vulnerabili e sulle loro famiglie”. “L’importanza della terapia occupazionale è pienamente riconosciuta all’estero, ma qui stenta ancora ad affermarsi” precisa Bentivegna. “Eppure, la letteratura scientifica dimostra la sua efficacia nel migliorare la quotidianità delle persone. Da chi ha subito un ictus a chi convive con malattie degenerative come l’Alzheimer, i Terapisti Occupazionali aiutano a sviluppare strategie pratiche per affrontare le sfide quotidiane, promuovendo il recupero delle capacità e il benessere psicologico”. Il tema scelto per il 2024 dalla Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali è: “Terapia occupazionale per tutte e tutti”. Con questa frase si sottolinea l’importante ruolo della Professione nel facilitare la capacità di tutti gli individui di partecipare alle attività che desiderano, di cui hanno bisogno o che ci si aspetta svolgano nella loro vita quotidiana. “La terapia occupazionale non si limita al trattamento delle persone con patologie, ma è uno strumento di trasformazione sociale che punta all’inclusione di tutte e tutti, eliminando le barriere che ostacolano l’accesso alle esperienze di vita significative” conclude la Presidente di Commissione d’Albo. “Il mio augurio è che le istituzioni riconoscano e sostengano attivamente la Professione, operando scelte mirate per assicurare la disponibilità dei nostri servizi a chi ne ha bisogno. Solo così potremo costruire una società più accessibile per tutti”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

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Raid aereo israeliano a sud di Gaza, colpita una casa. Almeno 23 morti

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ROMA (ITALPRESS) – Un raid aereo israeliano ha colpito una casa vicino a Khan Yunis, nel sud di Gaza, causando almeno 23 morti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, fonti locali hanno confermato che le forze dell’esercito israeliano hanno preso di mira una casa nella zona di Al-Manara, a sud della città di Khan Yunis, uccidendo 28 cittadini, la maggior parte bambini e donne, e decine di feriti con lesioni varie. I continui bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza hanno portato a perdite umane e materiali massicce e senza precedenti nel contesto degli sforzi internazionali volti a raggiungere un cessate il fuoco immediato. Questo attacco segue un altro raid che ha ucciso 18 persone in un’ex scuola rifugio nel campo profughi di Nuseirat. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) sostengono che nel complesso scolastico si trovassero membri di Hamas che pianificavano attacchi contro Israele. In totale, oltre 770 persone sono state uccise in 19 giorni di offensiva nella Striscia di Gaza.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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