Cronaca
Intesa Sanpaolo, nei primi 9 mesi 2024 l’utile netto sale a 7,2 mld
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8 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo ha approvato il resoconto intermedio consolidato al 30 settembre 2024.
I risultati dei primi nove mesi del 2024 evidenziano un utile netto pari a 7,2 miliardi di euro, +17,1% rispetto ai 6,1 miliardi dello stesso periodo del 2023. L’utile netto è previsto a oltre 8,5 miliardi nell’intero anno, tenendo conto delle azioni gestionali del quarto trimestre per l’ulteriore rafforzamento della sostenibilità futura dei risultati del Gruppo, che contribuiscono all’utile netto del 2025 previsto a circa 9 miliardi.
Le azioni gestionali includono l’accelerazione del ricambio generazionale nel quadro della trasformazione tecnologica, con un modello di business resiliente nello scenario di digitalizzazione e intelligenza artificiale. In particolare, a ottobre è stato firmato l’accordo sindacale che prevede, entro il 2027, 4.000 uscite volontarie e, entro il primo semestre 2028, 3.500 assunzioni di giovani, di cui 1.500 come Global Advisor per le attività commerciali nella rete in particolare nel Wealth Management & Protection, dal quale derivano oneri nell’ordine dei 500 milioni di euro al lordo di imposte e 350 milioni al netto da contabilizzare nel quarto trimestre 2024.
“I risultati dei primi nove mesi del 2024 confermano Intesa Sanpaolo leader a livello europeo: il valore di Borsa raggiunto ci colloca nello stesso raggruppamento di BNP Paribas e Santander, banche con una dimensione di bilancio ben superiore alla nostra. Nel 2024 contiamo di conseguire un utile netto superiore a 8,5 miliardi di euro, frutto di significative azioni volte a una ulteriore sostenibilità dei risultati, mentre l’obiettivo di utile netto per l’esercizio 2025 è stato aumentato a circa 9 miliardi di euro, grazie all’elevato potenziale della nostra banca di sviluppare la redditività in via organica”, commenta Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
“Nei primi nove mesi del 2024 l’utile netto è stato di 7,2 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi nel terzo trimestre. Dei dividendi cash – pari a 5 miliardi – maturati al 30 settembre, circa 3 verranno distribuiti ai nostri azionisti a novembre come interim dividend – aggiunge -. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un modello unico in Europa per la consolidata leadership delle sue Divisioni al servizio di famiglie e imprese, la significativa componente del Wealth Management, Protection and Advisory, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza, l’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la condizione di Banca “Zero NPL” e un profilo ESG di grande rilievo a livello internazionale”.
“I nostri punti di forza – rappresentati dall’elevata redditività, la sostenibilità dei risultati, la solidità patrimoniale e il basso profilo di rischio – ci permettono di svolgere un ruolo unico in Italia a favore dell’economia reale e sociale. Nei primi nove mesi del 2024 le erogazioni a medio e lungo termine a favore delle famiglie e delle imprese italiane hanno superato i 30 miliardi di euro. Le risorse destinate alle nostre persone che lavorano in Italia superano i 4 miliardi di euro – sottolinea Messina -. Al 30 settembre 2024 i dividendi cash già maturati sono pari a 5 miliardi di euro, il 40% di questa cifra è destinato alle famiglie italiane e alle Fondazioni azioniste. Nei primi nove mesi del 2024 le imposte per Intesa Sanpaolo sono pari a 4,6 miliardi di euro, in crescita di 700 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2023. Intesa Sanpaolo è un’istituzione al servizio del Paese: realizziamo il principale progetto di coesione sociale, per promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto: in aggiunta al miliardo del periodo 2018 – 2021 stiamo realizzando un programma di interventi per 1,5 miliardi di euro entro il 2027 promosso da mille professionisti della Banca; oltre 500 milioni sono già stati impiegati. Al centro delle nostre strategie e delle nostre prospettive di sviluppo ci sono i clienti, la loro fiducia nella solidità della nostra Banca e nella sua leadership, il forte rapporto con i professionisti al loro servizio per il credito e la consulenza. L’ascolto delle loro esigenze è la nostra priorità”.
“Il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese che al 30 settembre 2024 ammonta a circa 1.400 miliardi, in crescita di oltre 135 miliardi dal 30 settembre 2023 – afferma ancora il consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo -. Siamo i primi nell’Eurozona per crescita dei ricavi e nel rapporto tra commissioni e attività assicurativa rispetto al totale dei ricavi. La nostra forza è rappresentata altresì da circa 17.000 professionisti – che diventeranno 20.000 entro il 2027 – dedicati alla consulenza nel risparmio gestito. Abbiamo identificato 100 miliardi di euro di attività finanziarie dei clienti in grado di dare impulso alla crescita del risparmio gestito. La creazione di un presidio unitario delle attività del wealth management ne favorisce la crescita e la semplificazione operativa delle fabbriche prodotto.
La forte attenzione ai costi – a fronte della crescita degli investimenti tecnologici – ci permette di raggiungere il miglior risultato di sempre in termini di cost/income pari al 39,1%.
Il flusso ai minimi storici degli NPL porta il costo del rischio annualizzato a 25 punti base, accompagnato da un aumento delle coperture”.
“La robusta generazione di capitale ci rafforza ulteriormente: il CET1 ratio al 30 settembre è pari al 13,9%. Il significativo eccesso di capitale ci pone nelle condizioni di valutare ulteriori significative distribuzioni di risorse agli azionisti.
L’innovazione tecnologica è elemento chiave del nostro successo: ci posizioniamo come leader a livello europeo grazie ai 3,5 miliardi di euro di investimenti IT già effettuati e circa 2.250 specialisti IT già assunti – conclude Messina -. Siamo fortemente impegnati nel contrasto al cambiamento climatico: dal 2021 al 30 settembre 2024 le nuove erogazioni a supporto della Green Economy e della transizione ecologica sono state di quasi 63 miliardi di euro, di queste oltre 11 miliardi dal 2022 a supporto dell’economia circolare, e i nostri approvvigionamenti in Italia da fonti rinnovabili hanno raggiunto il 100%. La qualità professionale delle nostre persone è elemento determinante per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie”.
– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Fmi, Giorgetti “Fondamentale restare uniti per essere forti e incisivi”
Pubblicato
18 secondi fa-
27 Giugno 2025di
Redazione
VARESE (ITALPRESS) – “E’ di fondamentale importanza che i nostri Paesi, in questo periodo storico molto frammentato e incerto, rimangano uniti per far sentire la nostra voce. Solo uniti possiamo essere forti e incisivi”. Così il ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha chiuso i lavori della 7a edizione della Costituency del Fondo Monetario e della Banca Mondiale che si è svolta a Varese nella bellissima Villa Ponti sullo sfondo del Sacro Monte.
Presenti i ministri delle Finanze dell’Albania (Petrit Malaj) e di San Marino (Marco Gatti) e rappresentanti dei ministeri dell’economia e finanze della Grecia, Malta e Portogallo oltre ai governatori delle rispettive banche centrali e ai rappresentanti dell’FMI guidato dal direttore esecutivo Riccardo Ercoli.
“Lo scenario attuale presenta molte sfide e opportunità. Abbiamo discusso delle riforme – ha proseguito Giorgetti – per rendere l’Europa più competitiva e della sfida rappresentata dal cambiamento climatico, su cui abbiamo avuto una sessione molto interessante incentrata sulla gestione del rischio di catastrofi”.
“In questo ambito abbiamo la possibilità di agire preventivamente – ha sottolineato – per contenere i costi per il settore pubblico, ed è questo che ha spinto l’Italia a creare un sistema assicurativo per le imprese italiane a copertura dei rischi climatici. Spero che l’esperienza italiana possa essere utile a chi volesse introdurre un sistema simile nel proprio Paese”.
“Questi due giorni ci hanno dato l’opportunità di condividere pensieri e opinioni in modo aperto e franco lontano dai riflettori e in effetti abbiamo ascoltato tutti fornire feedback e soluzioni in modo molto costruttivo sulle sfide future che dovranno affrontare il Fondo Monetario e la Banca Mondiale”, ha concluso Giorgetti.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Università Palermo lancia “TiSento” per una rete idraulica intelligente
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22 secondi fa-
27 Giugno 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – Rivoluzionare il settore delle applicazioni idrauliche in chiave sostenibile attraverso due linee d’azione: integrazione di tecnologia avanzata alle infrastrutture e ricorso a processi produttivi a basso costo. Questi i punti centrali del progetto TiSento, realizzato dall’Università di Palermo e presentato nell’edificio 19 del complesso di viale delle Scienze.
L’iniziativa si propone di progettare, produrre e installare tubazioni innovative di materiale composito con sensori integrati. Due le linee di sviluppo seguite per raggiungere tale obiettivo: da un lato lo studio di progetti innovativi a livello industriale che permettano la sensorizzazione integrata di tipo distribuito per ottenere un monitoraggio diffuso, dall’altro la realizzazione di tubi in materiale composito con sensori di diversi diametri tramite il ricorso a tecnologie innovative.
L’obiettivo finale è la creazione di una rete intelligente, dotata di avanzati sistemi di sensorizzazione delle tubazioni per il monitoraggio remoto: il progetto prevede un’articolazione temporale di 30 mesi, tra azioni di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Per la Sicilia le ripercussioni positive potrebbero riguardare in particolare il contrasto alla crisi idrica: un sistema di tubazioni meno obsoleto può infatti contribuire a una diversa gestione delle perdite di acqua. In questa direzione Siciliacque, dopo la sperimentazione preliminare nel laboratorio di Idraulica ambientale dell’Università Kore di Enna, proverà questa condotta innovativa in uscita dal potabilizzatore Ancipa, dove sono già state create delle derivazioni per allacciare le nuove condotte alla rete idrica di sovrambito.
“TiSento fa parte di un progetto della Regione sul fondo sociale, in cui mettiamo insieme aziende e Università – spiega Antonino Valenza, responsabile scientifico del progetto – Vogliamo portare avanti idee innovative per lo sviluppo economico del territorio: in questo caso sono coinvolte due aziende, una legata alla riparazione delle tubazioni e l’altra legata alla produzione di tubi in composito. Nel nostro progetto abbiamo contrattualizzato oltre sei assegnisti di ricerca e coinvolto una decina di colleghi di vari settori, dall’elettronica all’idraulica fino ai materiali, perchè il valore aggiunto di TiSento è proprio mettere insieme diverse conoscenze che possono produrre soluzioni innovative. Spero che dall’appuntamento di oggi possano venire fuori soluzioni a un problema che per la Sicilia è importante, ovvero la siccità: con questi tubi sensorializzati riusciamo a prevenire e programmare tutte le eventuali perdite che si possono avere nelle reti idriche”.
Per Enrico Napoli, prorettore vicario dell’Università di Palermo, TiSento costituisce “un’interessante opportunità di collaborazione con alcune aziende che da diversi anni portano avanti ricerche molto interessanti: per noi è un’esperienza molto positiva, perchè ci permette di dare un valore importante alle nostre ricerche con una ricaduta davvero interessante sul territorio e sulla produzione locale. E’ questo che l’Università deve fare: produrre conoscenze e trasformarle in innovazioni”.
Tra le aziende partner del progetto c’è Ekso la cui presidente del Cda, Sabrina Sabbatini, sottolinea come “si è creata una sinergia tra la compagine universitaria e quella imprenditoriale: si è investito su un’innovazione che ritengo potrebbe essere utile al mercato delle condotte. Noi siamo stati il propulsore, perchè l’esigenza di sensorizzare i tubi viene proprio da chi i tubi li utilizza: noi ci occupiamo proprio di questo, ovvero il risanamento e la sostituzione di tubazioni di ogni genere. L’obiettivo è implementare questo progetto, cercare di trasformarlo da artigianale a industriale così da renderlo appetibile per il mercato degli utenti finali, vale a dire le società che si occupano del risanamento e della manutenzione di condotte”.
A illustrare i dettagli tecnici del progetto è Costantino Giaconia, docente di elettronica presso l’ateneo: “Stiamo provando a creare dei sensori che riescono a misurare e localizzare le perdite in condotta senza toccare l’acqua, con sensori che si appoggiano sulle superfici esterne del tubo: attraverso tecniche di Cheap Technology i sensori vengono interposti nell’intercapedine tra il tubo esistente e quello nuovo e recuperano vibrazioni, dalle quali è possibile misurare la presenza di una perdita; in questo modo è possibile visualizzare il punto in cui intervenire”.
Il progetto è finanziato dal P.O.C. SICILIA 2014-2020 Azione 1.1.1- Investimenti qualificati per lo sviluppo e il potenziamento della capacità di ricerca e innovazione – Completamento graduatoria all’Azione 1.1.5 del PO FESR Sicilia 2014/2020.
-foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Ue, Urso incontra Tzitzikostas “Piena sintonia su politica industriale”
Pubblicato
2 ore fa-
27 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’attuazione del Piano europeo per l’automotive, le risorse finanziarie comuni per accompagnare la transizione del settore, le sfide e le politiche di sostegno per l’industria della cantieristica navale: questi i temi al centro dell’incontro che si è tenuto a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy, sen. Adolfo Urso, e il commissario europeo per i Trasporti e il Turismo sostenibile, Apostolos Tzitzikostas, in occasione della sua prima visita ufficiale in Italia quale membro della Commissione UE.
Nel corso del confronto odierno – il terzo in pochi mesi tra Urso e Tzitzikostas – il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia per l’attuazione, all’interno del quadro normativo in vigore, del principio della piena neutralità tecnologica. Ha inoltre sollecitato un approfondimento sugli aspetti legati all’impiego dei biocarburanti e dell’idrogeno, nonchè sul metodo di calcolo delle emissioni, evidenziando come i biofuel consentano una riduzione significativa dei gas serra, compresa tra il 65% e il 90%, con livelli di sostenibilità – lungo l’intero ciclo di vita del veicolo – paragonabili a quelli dei veicoli elettrici.
“Italia e Europa ora percorrono la stessa strada per rendere sostenibile e competitivo il sistema economico industriale del continente, a partire dal settore dell’auto. Finalmente troviamo una piena sintonia sugli obiettivi e sulle modalità di revisione della politica industriale europea in chiave più realistica e pragmatica: è questa l’unica via per affrontare le complessità geopolitiche e commerciali globali”, ha dichiarato il ministro.
“L’Italia è un partner fondamentale per tutti i temi di cui sono responsabile: dall’industria automobilistica e marittima alla mobilità militare, dall’alta velocità ferroviaria al turismo. Sono felice di aver rinnovato i già eccellenti rapporti con tutti i miei principali interlocutori istituzionali. Continueremo a lavorare insieme sulle priorità della competitività europea e della semplificazione”, ha sottolineato il commissario.
Al centro del dialogo anche la questione delle risorse finanziarie comuni per accompagnare la transizione del settore, con particolare attenzione ai diversi livelli della filiera, inclusa la componentistica. L’Italia, ha evidenziato Urso, “auspica un nuovo Quadro finanziario pluriennale che preveda fondi e incentivi per il sostegno alla domanda, promuovendo l’acquisto di auto Made in Europe”.
In parallelo, ha sottolineato il ministro, il documento che verrà presentato dalla Commissione il prossimo 16 luglio – per agevolare il disegno di incentivi nazionali a complemento delle risorse europee – dovrà, sempre nell’ambito del nuovo Quadro europeo sugli aiuti di Stato legato al Clean Industrial Deal, prevedere misure a sostegno di tutti gli attori della filiera.
In tale contesto, è stato approfondito anche il dossier relativo alla decarbonizzazione delle flotte aziendali. Urso e Tzitzikostas hanno auspicato regole chiare e senza ulteriori oneri per i soggetti interessati. Il ministro e il commissario hanno infine approfondito le politiche di sostegno all’industria della cantieristica navale, attualmente al centro dei lavori dell’Esecutivo UE.
– Foto ufficio stampa Mimit –
(ITALPRESS).


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