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Cronaca

PROMUOVERE LA LETTURA: IL COMUNE DI VOGHERA ADERISCE AL PROGETTO “#IOLEGGOPERCHÉLAB – NIDI” 2024

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Il Comune di Voghera torna a scommettere sulla promozione della lettura e sulla valorizzazione delle biblioteche degli asili nido comunali, con l’obiettivo di avvicinare i bambini dai 0 ai 3 anni al mondo dei libri e stimolare sin dalla primissima infanzia una sana curiosità per la lettura. In questa direzione, le strutture comunali per l’infanzia Gavina e Pombio hanno aderito con entusiasmo al progetto nazionale “#ioleggoperchélab – nidi” 2024, che fa parte dell’iniziativa “#ioleggoperché” promossa dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con Fondazione Cariplo.

“#ioleggoperchélab – nidi” rappresenta un’opportunità significativa per arricchire le biblioteche dei nidi e offrire un’esperienza educativa integrata. Questo progetto è concepito per permettere ai più piccoli di familiarizzare con i libri attraverso letture guidate e attività che coinvolgono educatori e famiglie, rendendo la lettura un’esperienza condivisa e piacevole. Il progetto include la donazione di libri alle strutture e, attraverso una rete di librerie locali, offre ai cittadini l’opportunità di partecipare attivamente, donando un libro e contribuendo alla formazione culturale dei bambini di Voghera.

L’iniziativa avrà luogo da sabato 9 a domenica 17 novembre nelle librerie aderenti, dove ogni cittadino potrà donare un libro dedicato agli asili nido Gavina e Pombio. Tra le librerie gemellate per il progetto ci sono La Bottega del Cartolaio in via Garibaldi 78, la Libreria del Centro in piazza Duomo 51, la Libreria Ticinum in via Bidone 20 e la Libreria Ubik in via Emilia 102, tutte a Voghera, oltre a Giunti al Punto Librerie, situata in corso Cavour 34E/36 a Pavia. Questo circuito locale permetterà di creare una vera e propria raccolta di libri per i bambini dei nidi, incentivando la comunità ad abbracciare l’importanza della lettura già dai primi anni di vita.

Per sostenere il progetto, l’Associazione Italiana Editori e Fondazione Cariplo forniranno dieci libri, attentamente selezionati dal programma “Nati per Leggere”, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino. Questi volumi saranno utilizzati durante l’anno scolastico per sviluppare progetti di lettura che, con il coinvolgimento di educatori qualificati, contribuiranno a stimolare l’immaginazione, il linguaggio e la capacità di ascolto nei bambini.

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“Anche quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di aderire, con grande piacere, a un’iniziativa che riteniamo di enorme importanza educativa e sociale,” dichiara l’assessore all’Istruzione Giuseppe Giovanetti. “La partecipazione al progetto #ioleggoperchélab rappresenta un impegno concreto verso un obiettivo comune e condiviso: quello di educare e promuovere la lettura all’interno delle scuole. Questa iniziativa non è solo un gesto culturale, ma un vero e proprio investimento per il futuro dei nostri piccoli concittadini.”

Giovanetti evidenzia come #ioleggoperchélab si configuri come un’area sperimentale che mette in primo piano attività mirate, campagne specifiche e iniziative territoriali per promuovere la lettura in un contesto coinvolgente. “Ritengo che la lettura rappresenti un aspetto fondamentale per incentivare la capacità di ascolto e per sviluppare nei bambini l’attenzione e la concentrazione, abilità che avranno un impatto positivo su tutta la loro crescita,” continua Giovanetti.

Questa adesione rientra nel quadro di azioni che il Comune di Voghera sta portando avanti per migliorare i servizi educativi e creare percorsi didattici di qualità, convinti che l’accesso precoce alla lettura possa avere un ruolo determinante nel percorso di sviluppo e nella futura riuscita scolastica dei bambini.

Il sindaco di Voghera, Paola Garlaschelli, spiega: “Voghera è una città che fa della cultura e della lettura un punto di riferimento, non solo per i suoi cittadini, ma per tutto l’Oltrepo’ Pavese. Possiamo contare su una realtà prestigiosa come la Biblioteca Civica Ricottiana, capofila del Servizio Bibliotecario Integrato dell’Oltrepo’ Pavese, che offre servizi all’avanguardia e una vasta gamma di iniziative culturali e didattiche. A fianco di questa struttura storica e riconosciuta, le nostre librerie private si distinguono per la loro qualità e innovazione, rappresentando veri e propri punti di incontro per gli amanti della lettura di tutte le età. È grazie a questa rete che la nostra città si afferma come un centro attivo e dinamico, capace di trasmettere e valorizzare il piacere della lettura sin dalla prima infanzia”.

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Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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