Cronaca
Alopecia areata, presentati il Libro Bianco e il Manifesto nazionale
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – Si è tenuta oggi presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato la presentazione ufficiale del Libro Bianco dell’Alopecia Areata e del relativo Manifesto.
L’evento ha rappresentato un momento cruciale per sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e la comunità scientifica sull’impatto fisico, psicologico e sociale di questa patologia autoimmune, ancora troppo spesso sottovalutata.
Il progetto, realizzato da FB&Associati e voluto dall’Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends OdV (AIPAF OdV), ha ricevuto il patrocinio delle più autorevoli Società Scientifiche del settore, tra cui l’Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica (ADOI), la Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), della Società Italiana di Tricologia (S.I.Tri.), della Società Italiana di Dermatologia Pediatrica (SIDerP) e della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) ed è stato realizzato grazie al contributo non condizionante di Giuliani, Lilly, Pfizer, CRLab e Difa Cooper Cantabria.
L’incontro odierno ha evidenziato la partecipazione attiva e centrale di tutti gli attori coinvolti nel progetto, insieme a rappresentanti istituzionali ed esperti scientifici. AIPAF OdV, in stretta collaborazione con gli attori presenti, ha sottolineato il valore cruciale di una sinergia forte e strutturata per trasformare i bisogni dei pazienti in azioni concrete e mirate.
“L’Alopecia Areata non è solo una questione estetica, ma una condizione che influisce profondamente sulla vita di chi ne è colpito. Per questo è fondamentale che venga riconosciuta a livello istituzionale come una malattia invalidante, per garantire ai pazienti accesso a cure, supporto psicologico e servizi che li aiutino a vivere con serenità. Come AIPAF OdV, stiamo lavorando per creare consapevolezza e spingere affinchè i pazienti ricevano il rispetto e il supporto che meritano. Per molti pazienti, la perdita dei capelli non è solo un problema fisico, ma anche emotivo e sociale. Come associazione, ci impegniamo a creare una rete di supporto che offra assistenza, informazioni e soprattutto libertà di scelta: se una persona vuole indossare una parrucca o mostrarsi senza capelli, deve poterlo fare senza timori o pregiudizi. Vogliamo che ogni paziente si senta libero di vivere la propria condizione senza vergogna, con la consapevolezza di avere alle spalle una comunità solidalè, afferma Claudia Cassia, Presidente dell’Associazione Italiana Pazienti Alopecia and Friends OdV (AIPAF OdV).
Comunità scientifica, istituzioni e associazioni pazienti lavorano in sinergia per migliorare la qualità di vita di coloro che affrontano quotidianamente questa condizione, che colpisce lo 0,2% della popolazione generale, indipendentemente dal sesso, dal colore della pelle, dalle abitudini alimentari, dai comportamenti igienici e personali. “Negli ultimi anni, abbiamo fatto significativi passi avanti nella comprensione dei sofisticati meccanismi immunitari che causano l’Alopecia Areata. Grazie a queste scoperte, oggi possiamo utilizzare farmaci target, mirati a colpire selettivamente gli intimi meccanismi alla base di questa malattia. Tali farmaci già impiegati con successo in altre malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, potranno essere usati anche per trattare i pazienti con Alopecia Areata. La nostra speranza è che in futuro le terapie diventino ancora più efficaci e personalizzate, permettendo a chi soffre di questa malattia di migliorare sensibilmente la propria qualità di vità, dichiara Alfredo Rossi, Professore Associato presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Roma La Sapienza, Policlinico Umberto I.
“Il ‘Libro Bianco dell’Alopecia Areatà rappresenta un passo importante per sensibilizzare sia i medici che i pazienti -continua Michela Valeria Rita Starace, Unità Dermatologia, IRCCS Azienda Ospedaliero- Universitaria di Bologna, Policlinico S. Orsola-Malpighi, Dipartimento di Scienza medica e chirurgica, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna -. E’ uno strumento che aiuta a diffondere informazioni scientifiche e pratiche, rendendo il percorso di cura più chiaro e accessibile. Inoltre, è fondamentale per promuovere il riconoscimento dei diritti dei pazienti, perchè fa luce sulle loro difficoltà e sui loro bisogni reali, rafforzando la loro voce e la richiesta di un’assistenza adeguata. Ma soprattutto, è un mezzo importante per dare dignità a questa malattià.
Il Libro Bianco ha voluto dedicare un focus particolare al ruolo del Medico di Medicina Generale, figura fondamentale per il paziente affetto da Alopecia Areata. ‘Il Medico di Medicina Generale (MMG) è il primo punto di accesso alle cure per la maggior parte dei pazienti, anche per condizioni come l’Alopecia Areata, che ha un forte impatto emotivo oltre che fisico. Il nostro ruolo è fondamentale per identificare precocemente i sintomi, indirizzare verso lo specialista e fornire un supporto continuativo. Per valorizzare il MMG in questo percorso, appare utile promuovere una formazione specifica sulla patologia e rafforzare il collegamento con i dermatologi, creando un team di cura integrato che possa rispondere al meglio ai bisogni dei pazientì, sottolinea Giuseppe Zagami, Vicesegretario Nazionale Vicario FIMMG, Esecutivo Nazionale Continuità Assistenziale.
“L’Alopecia Areata non è soltanto una patologia medica, ma un fenomeno con rilevanti implicazioni sociali, relazionali ed economiche. I costi diretti per la gestione clinica e quelli indiretti legati alla perdita di produttività, all’isolamento sociale e all’impatto psicologico possono essere estremamente significativi. Questo Libro Bianco si pone come uno strumento prezioso per comprendere non solo l’onere sanitario, ma anche il peso che questa malattia esercita sulla società nel suo complesso, invitando a riflettere sulla necessità di politiche sanitarie più inclusive e sulle adeguate risorse per affrontarlà, prosegue Giovanni Ciofalo, Professore Associato in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza Università di Roma.
La sensibilizzazione e il sostegno ai pazienti rappresentano un aspetto fondamentale nell’affrontare questa sfida. L’Alopecia Areata è una patologia che può notevolmente influire sul benessere psicologico e sull’autostima delle persone che ne sono colpite. “L’Alopecia Areata, come molte altre malattie autoimmuni, richiede un’attenzione che vada oltre il semplice trattamento medico, investendo su prevenzione, diagnosi precoce e supporto globale ai pazienti. L’intergruppo parlamentare per la prevenzione e la cura delle malattie autoimmuni, che ho avuto l’onore di fondare, nasce proprio con l’obiettivo di dare voce a patologie come questa, troppo spesso ignorate. La presentazione del Libro Bianco sull’Alopecia Areata è un passo importante verso un approccio più consapevole, multidisciplinare e inclusivo, capace di rispondere alle reali necessità di chi vive ogni giorno le difficoltà di queste malattiè, dichiara il senatore Ignazio Zullo, Membro della 10° Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Senato della Repubblica.
Il Libro Bianco dell’Alopecia Areata offrirà per la prima volta una panoramica nazionale sul percorso di cura del paziente con questa patologia, al fine di costruire un sistema che riconosca a pieno le esigenze dei pazienti, favorendo la collaborazione tra associazioni di pazienti, medici e policy makers “Attualmente, la legislazione italiana prevede diverse misure per il supporto ai pazienti con malattie croniche, ma per l’Alopecia Areata è necessario fare di più. Le istituzioni possono intervenire promuovendo il riconoscimento della patologia nell’ambito delle malattie croniche e invalidanti, facilitando così l’accesso ai trattamenti e ai servizi di supporto psicologico. Il mio impegno, e quello della I Commissione, è lavorare affinchè venga aumentata l’attenzione su queste tematiche e si sviluppino politiche sanitarie che riconoscano e rispondano alle esigenze specifiche di chi convive con questa malattià, sottolinea Augusta Montaruli, Membro della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni), Camera dei deputati.
Conclude la Società Italiana di Tricologia (S.I.Tri.): ‘Il Libro Bianco sull’Alopecia Areata rappresenta un punto di riferimento cruciale, una sintesi autorevole che finalmente porta al centro del dibattito scientifico e sociale una patologia complessa e spesso fraintesa. Per noi della S.I.Tri., questo documento è un manifesto che promuove conoscenza, sensibilità e innovazione. La sua realizzazione ci permette di tracciare un percorso chiaro per migliorare la diagnosi, l’accesso alle cure e il supporto ai pazienti, restituendo a questa condizione la dignità che merita e offrendo risposte concrete alle esigenze di chi ne è colpitò.
– foto ufficio stampa FB&Associati –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Intesa Sanpaolo incontra 800 studenti alla Federico II di Napoli
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49 minuti agoon
19 Novembre 2024By
RedazioneNAPOLI (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo incontra oggi 800 studenti all’Università degli Studi di Napoli Federico II con Build Your Future, il programma ideato da Intesa Sanpaolo e realizzato in collaborazione con scuole e università per coinvolgere circa 10.000 studenti di tutta Italia e ispirarli sui grandi processi trasformativi dell’economia e della società come la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale, la blue economy, la space economy, le life science e altri.
L’obiettivo del progetto è approfondire la conoscenza di alcune competenze chiave per la crescita formativa e personale, tra cui le competenze trasversali, e promuovere nelle giovani generazioni una maggiore consapevolezza del contesto in rapida e continua trasformazione.
Il quarto appuntamento è stato organizzato con l’Università degli Studi di Napoli Federico II: di fronte a più di 800 studenti, si alternano esperti, professionisti, docenti universitari, imprenditori e startup con i quali verrà approfondito anche il ruolo delle nuove tecnologie e l’importanza nella loro esperienza delle soft skill per affrontare con successo i continui cambiamenti in corso. Durante l’incontro gli studenti vengono continuamente coinvolti attraverso momenti interattivi, e invitati a raccontare la loro partecipazione alle challenge lanciate nelle settimane precedenti circa l’impatto che i trend trasformativi avranno sulla società.
“Con Build Your Future vogliamo ispirare i giovani raccontando loro le grandi trasformazioni a livello globale e le competenze necessarie per affrontare un mercato del lavoro in continua evoluzione – ha commentato Elisa Zambito Marsala, Responsabile Education Ecosystem e Global Value Programs Intesa Sanpaolo . Oggi lo facciamo con un’importante istituzione accademica come l’Università degli Studi di Napoli Federico II con cui abbiamo già in atto numerose collaborazioni, in particolare per la valorizzazione di studenti meritevoli attraverso borse di studio e progetti di internazionalizzazione”.
“Collaborare con Intesa Sanpaolo su iniziative come ‘Build Your Futurè conferma il nostro desiderio di costruire, con i giovani studenti, navi pronte a navigare il mare meraviglioso della vita in qualsiasi circostanza, anche la più avversa”, ha sottolineato Sergio Beraldo, Dipartimento di Scienze economiche e Statistiche Università degli Studi di Napoli Federico II.
Da anni Intesa Sanpaolo collabora a vari livelli con università e scuole di diverso grado, proponendo iniziative a sostegno della ricerca, a contrasto della fuga dei cervelli, di internazionalizzazione, di integrazione con il tessuto industriale, di inclusione educativa e a sostegno del talento e del merito. Il progetto rientra nell’impegno più ampio di Intesa Sanpaolo che da sempre ha una grande attenzione alla formazione dei giovani, allo sviluppo di competenze trasversali, al sostegno dell’internazionalizzazione delle scuole, tutti strumenti per consentire ai ragazzi di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione. Recentemente “Look4ward – Build Your Future” è stato premiato a Washington D.C come “Champions in Education” da parte della piattaforma Italian Design Week. Nel 2023 il Gruppo guidato dal Consigliere Delegato e CEO Carlo Messina ha coinvolto oltre 2000 scuole e università, ne sono previste 4.000 nell’orizzonte di Piano d’Impresa 2022-2025.
Per comprendere e anticipare i cambiamenti, tramite la struttura Education Ecosystem and Global Value Programs guidata da Elisa Zambito Marsala, Intesa Sanpaolo ha promosso un Osservatorio permanente, Look4ward, che ha l’obiettivo di individuare i fabbisogni di nuove competenze e da cui emerge che le professioni del futuro saranno sempre più caratterizzate dalla fusione tra conoscenze tecniche verticali, competenze trasversali e capacità relazionali.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).
Cronaca
Diabete di tipo 1, l’Italia cambia le regole della prevenzione globale
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49 minuti agoon
19 Novembre 2024By
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto oggi a Roma, presso la Galleria del Cardinale Colonna, il convegno organizzato in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, dedicato alle nuove prospettive nella prevenzione e gestione del diabete di tipo 1 in età pediatrica. L’Italia si conferma protagonista internazionale con la recente Legge n. 130/2023, prima a introdurre uno screening pediatrico nazionale per la diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e della celiachia. L’evento, organizzato con il contributo non condizionante di Sanofi, Roche, Movi e Revvity, ha coinvolto figure di spicco delle Istituzioni e del panorama medico.
I saluti istituzionali sono stati aperti da Giorgio Mulè, Vice Presidente della Camera dei Deputati, da Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, e da Roberto Marti, Presidente della 7^ Commissione. “La Legge n.130 – dichiara Giorgio Mulè – rappresenta un impegno solenne verso le nuove generazioni, assicurando loro un accesso tempestivo alla diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e della celiachia. Questo provvedimento pone l’Italia in una posizione di avanguardia nel campo della prevenzione, promuovendo una cultura di consapevolezza e conoscenza della patologia. Con tale visione, il nostro Paese costruisce una comunità sempre più inclusiva e attenta ai bisogni delle fasce più giovani”.
Tra i relatori, Valentino Cherubini, Presidente della Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, ha illustrato l’importanza della diagnosi precoce e dello screening: “L’adozione di uno screening consente di identificare con precisione i bambini a rischio. E’ quindi fondamentale la creazione di un registro degli individui positivi agli anticorpi specifici, essenziale per migliorare il monitoraggio clinico e le strategie di gestione, contribuendo così a ridurre l’incidenza della chetoacidosi diabetica”. A conferma della rilevanza della Legge, Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia, ha sottolineato la necessità dei nuovi codici di classificazione diagnostica: “Ritengo fondamentale l’introduzione di nuovi codici specifici per le condizioni presintomatiche del Diabete di Tipo 1. Ciò permetterebbe infatti di coprire le prestazioni necessarie per accompagnare, nella fase di follow-up e monitoraggio, la persona con positività anticorpale per il diabete di tipo 1, e quindi con malattia presintomatica. Questi codici permetterebbero, quindi, l’accesso a interventi preventivi e di monitoraggio in regime di convenzione con il SSN e quindi senza barriere economiche, rafforzando la capacità del sistema sanitario di agire fin dalle fasi prodromiche della malattia”.
In rappresentanza delle associazioni di pazienti Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia Onlus, il quale ha evidenziato l’importanza dell’innovazione tecnologica a sostegno della gestione del diabete di tipo 1, con specifico riferimento all’età pediatrica: “Le tecnologie di ultima generazione permettono un monitoraggio continuo e una gestione ottimizzata della terapia, migliorando la qualità di vita dei pazienti. E’ essenziale aumentare gli investimenti nella ricerca per garantire l’accesso a strumenti avanzati, favorendo una gestione sostenibile della patologia, che risponda alle esigenze dei pazienti e delle famiglie”.
Il convegno, patrocinato dalla Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, dalla Società Italiana di Diabetologia, dall’Associazione Medici Diabetologi, dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, dalla Fondazione Italiana Diabete ETS e da Diabete Italia Onlus, ha riaffermato l’importanza di un approccio multidisciplinare, in cui Istituzioni, aziende, centri di ricerca, pediatri e famiglie collaborano in un sistema integrato di prevenzione e assistenza.
– foto ufficio stampa Esperia Advocacy-
(ITALPRESS).
Cronaca
Unicredit, la sfida dell’IA al centro del Forum dei Territori Sicilia
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3 ore agoon
19 Novembre 2024By
RedazionePALERMO (ITALPRESS) – L’intelligenza artificiale per la transizione digitale e sostenibile delle imprese è stato il tema affrontato oggi a Palermo al Forum dei Territori Sicilia di UniCredit.
Le potenzialità e le sfide connesse all’adozione di strumenti innovativi come l’Intelligenza Artificiale generativa, sono oggi al centro di un dibattito molto complesso che coinvolge l’intero sistema economico e sociale del Paese, dai singoli individui, alle realtà produttive, alle Istituzioni. In aggiunta, il progresso sempre più incalzante e la pervasività dei recenti sviluppi tecnologici stanno ulteriormente accelerando questo confronto, ponendo l’accento sulla necessità e l’importanza per le imprese di cogliere queste opportunità tempestivamente, al fine di costruire e mantenere un posizionamento competitivo nell’arena globale, anche considerando il significativo contributo che l’Intelligenza Artificiale può fornire in termini di abilitazione e accelerazione della doppia transizione, digitale e sostenibile: efficientamento dei processi, risparmio di costi e tempi, miglioramento del servizio al cliente e ancora accuratezza delle previsioni climatiche, risparmio di energia e risorse naturali, smart agricolture, per citare alcuni esempi tangibili.
Questa necessità diventa imprescindibile per il tessuto imprenditoriale siciliano, composto da oltre 380mila realtà produttive attive sul territorio: si tratta in prevalenza piccole e medie imprese (quasi il 70% sono imprese individuali) per le quali le opportunità dell’adozione di strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale e sul potenziale dei dati, possono essere determinanti per compiere un significativo salto dimensionale e per completare il processo di trasformazione, grazie anche alle opportunità messe a disposizione dal Governo, come il PNRR e i piani transizione 4.0 e 5.0.
Tuttavia, se da un lato si riconosce il grandissimo potenziale di queste frontiere innovative, dall’altro, l’effettiva e concreta messa a terra di queste opportunità si scontra con sfide importanti in termini di risorse necessarie e competenze, ma prima di tutto, per le imprese diventa necessario compiere un percorso complesso che parta a monte, attraverso consapevolezza, conoscenza e visione strategica.
“L’Intelligenza Artificiale rappresenta un elemento importante della transizione digitale in corso che interessa tutte le realtà, indipendentemente dal settore in cui operano – ha dichiarato Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit -. Dopo aver investito sull’analisi avanzata dei dati e sulla automazione dei processi, in UniCredit siamo passati ad un setup in cui l’intelligenza artificiale è inserita, a tutti gli effetti, nei processi digitali della banca, con l’obiettivo di fornire il miglior livello di servizio ed experience a tutti i nostri clienti, che da sempre rappresentano la nostra priorità. Inoltre, grazie al plafond di 5 miliardi di euro stanziato per il “Piano di Transizione 5.0”, che rientra nella terza edizione del programma “UniCredit per l’Italia”, siamo al fianco delle nostre aziende clienti in questa transizione, supportandole nel loro percorso verso un futuro digitale e sostenibile”.
“Il Forum dei Territori – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – è stato un’occasione importante per arricchire il dialogo con il sistema produttivo siciliano riguardo al ruolo chiave che possono giocare la digitalizzazione e le nuove frontiere tecnologiche, come l’Intelligenza Artificiale generativa a supporto di una pronta ed efficace attuazione della doppia transizione. UniCredit vuole essere partner delle imprese in questo percorso di crescita ed evoluzione del business, attraverso un sostegno concreto che parte dal credito – nel 2023 abbiamo erogato in Sicilia nuovi finanziamenti per 1,2 miliardi di euro e, nei primi nove mesi del 2024 già oltre 1 miliardo di euro, di cui più della metà proprio a favore delle imprese – e passa anche attraverso iniziative come questa”.
Il Forum è stato aperto dagli interventi di Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit, e di Nico Torrisi, Presidente Advisory Board Territoriale Sicilia di UniCredit. A seguire Francesco Ubertini, Presidente Cineca e professore dell’Università di Bologna, ha condiviso l’esperienza di CINECA, centro di eccellenza nell’ecosistema italiano ed europeo nell’ambito delle tecnologie del supercalcolo in ottica di supporto e sviluppo per applicazioni di frontiera, e ha focalizzato l’attenzione sulla strategicità dell’investimento in questi strumenti per rendere l’Italia ancora più competitiva. Stefano Micelli, Presidente e AD Upskill 4.0 e professore dell’Università Cà Foscari Venezia, ha trattato il tema dell’Intelligenza Artificiale attraverso la chiave di lettura delle Competenze e del Capitale Umano, sottolineando la centralità strategica che rivestono la consapevolezza e la conoscenza, da parte delle imprese, delle opportunità rivenienti da queste nuove frontiere.
La tavola rotonda, moderata da Laura Anello, Presidente Fondazione Le Vie dei Tesori, si è posta l’obiettivo di approfondire le potenzialità, le opportunità e i rischi dell’utilizzo delle nuove tecnologie basate sull’AI, declinando la riflessione sui settori produttivi trainanti per l’economia dell’Isola – Agrifood, Turismo e Manifattura-Agritech – e, trasversalmente, sul tema delle competenze, formazione e mondo del lavoro.
In particolare, attraverso la voce di tre esponenti del mondo produttivo siciliano, Antonio Rallo, Amministratore Delegato Donnafugata S.r.l., Marcello Mangia, Presidente e CEO Mangiàs – Aeroviaggi S.p.A. e Carmelo Giuffrè, Presidente e Amministratore Delegato IRRITEC S.p.A., è stata condivisa l’esperienza concreta delle aziende in termini di progettualità in essere o future, nonchè la visione personale dei tre imprenditori sulle sfide e opportunità riguardo agli ambiti affrontati.
La testimonianza, portata da Massimo Midiri, Rettore Università degli Studi di Palermo, ha approfondito il ruolo che riveste l’Università e il mondo della formazione per il territorio riguardo alle nuove frontiere tecnologiche, in termini sia di strategia formativa sia di iniziative a supporto al sistema imprenditoriale, con un focus dedicato alle sfide demografiche e sociali e alle trasformazioni in atto sul territorio.
La testimonianza, infine, di Anna Gionfriddo, Amministratrice Delegata Manpowergroup Italia, ha evidenziato l’impatto delle nuove sfide tecnologiche sul mercato del lavoro, guardando l’offerta e la domanda di occupazione, con un dettaglio specifico sul contesto siciliano e un focus sulle opportunità e le criticità che riguardano questi temi.
Il Forum si è concluso con l’intervento di Remo Taricani, Deputy Head of Italy di UniCredit.
– foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).
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