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”Questione di misure”, la presentazione del nuovo libro di Minnie Luongo con Alessandro Littara il 5 Dicembre a Milano

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La giornalista Minnie Luongo, direttore del mensile ”Generazione Over 60” e già storica penna de ”Il Corriere della Sera” torna con una nuova opera letteraria a distanza di due anni da ”Ho vinto una biopsia”.

”Questione di misure – Tecniche di allungamento e ingrossamento del pene: una guida medica ragionata” (Amazon, 114 pagine, 16 Euro) è scritto a quattro mani in collaborazione con il medico chirurgo Dott. Alessandro Littara e verrà presentato Giovedì 5 Dicembre ore 17,30 presso lo Spazio Circolo della Stampa presso ALG (Associazione Lombarda Giornalisti) di Milano in Viale Monte Santo 7 .

Il contenuto del libro è perlopiù dedicato a certe “misure” e al loro peso nella vita di tutti i giorni. ”Ci riferiamo a quelle del pene, una questione solo in apparenza  frivola che mette in gioco false credenze e falsi miti. Amplificati dalla pornografia sempre più facilmente accessibile, da aspetti psicologici di inadeguatezza anatomica nel confronto con i propri simili (come la “sindrome da spogliatoio”) o con i partner, dalla falsa identificazione tra virilità e grandezza dell’organo genitale maschile.” riportano gli autori che chiariscono, anche attraverso storie di pazienti, i molti dubbi che aleggiano ancora attorno alle dimensioni del pene. Descrivendo in un linguaggio semplice, ma con accuratezza scientifica, le tecniche chirurgiche e non, spesso ideate o perfezionate dallo stesso Littara nel corso della sua lunga esperienza come medico e ricercatore, grazie alle quali è possibile ottenere un significativo e duraturo miglioramento dei genitali maschili, in termini estetici e di dimensioni.

”La falloplastica combinata (allungamento più ingrossamento) resta la scelta chirurgica incontrastata per chi desidera aumentare le misure del pene in modo duraturo”,  sottolinea Littara, considerato a ragione un’autorità internazionale nel campo della chirurgia genitale maschile. Si tratta di una tecnica che permette un allungamento compreso tra 2,5 e 4 cm. e un incremento della circonferenza tra il 20 e il 30%.  Sempre più richiesto anche il penisfiller, trattamento ideato e brevettato proprio dall’andrologo: “Una metodica non chirurgica, a base di acido ialuronico”, spiega Littara, “che offre risultati non permanenti ma di lunga durata (almeno 18-24 mesi) e consente un incremento medio della circonferenza del pene tra il 15 e il 30%”.

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Se non esistono dati certi su queste procedure, “sappiamo che i paesi in cui si fanno più interventi di questo tipo – approssimativamente qualche centinaio di migliaia ogni anno – sono l’Italia e la Germania in Europa, e gli Stati Uniti nel mondo”, conclude l’andrologo.

Resta da affrontare “la domanda delle domande”: quale dovrebbe essere la lunghezza del pene? E la sua circonferenza? La risposta viene da Minnie Luongo, giornalista scientifica, sulla base degli studi disponibili: “La lunghezza media globale del pene umano è di 14 cm, mentre la circonferenza media corrisponde a 11,7cm. Ma più centimetri non corrispondono necessariamente a una virilità maggiore, come sa bene lo specialista che, in presenza di casi di una vera ossessione dei pazienti, coinvolge uno psicologo sessuologo competente, come per esempio il dottor Marco Rossi”.

Per quanto riguarda l’età di chi desidera modificare le misure dell’organo genitale, è in costante aumento” rileva Littara che ha effettuato oltre 6000 procedure chirurgiche di allungamento e ingrossamento del pene ed è autore dello studio scientifico pubblicato con la più ampia casistica al mondo su questi interventi: “vengono in studio da me ragazzi ventenni, ma sono sempre più numerosi gli uomini che hanno superato i 50 anni- segno che la questione è stata finalmente sdoganata e non rappresenta più un tabù- e non mancano gli ultasettantenni”.

Alessandro Paola Schiavi

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Cronaca

Decathlon Italia tra le realtà leader in diversità e inclusione

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MILANO (ITALPRESS) – Il Sole 24 Ore e la società internazionale di ricerca e analisi Statista pubblicano il nuovo Rapporto Leader in diversità e inclusione. L’indagine valorizza le aziende italiane distintesi per il loro operato in termini di diversità e inclusione (D&I), imprese che mediamente risultano più etiche, profittevoli e attrattive per investitori, clienti e collaboratori.
Decathlon Italia, spiega una nota, “conduce da anni progetti sui temi di diversità e inclusione e nel corso del 2024 ha ottenuto la Certificazione UNI PDR 125, il certificato per la parità di genere di Bureau Veritas, a coronamento di un percorso intrapreso con determinazione e passione. Un primo elemento tangibile: abbiamo raggiunto il 40,3% di Donne Leader in azienda”.
Altre iniziative: Contrasto alle molestie, discriminazioni e violenza di genere: oltre 10.000 collaboratori e collaboratrici formati su questo tema dall’inizio del percorso e accoglienza in azienda donne vittime di violenza; UNHCR e Premio WELCOME REFUGEE: nel 2024 Decathlon Italia viene riconosciuta per il suo impegno nell’accoglienza e nella formazione di persone con lo status di rifugiato.
La metodologia della ricerca si è basata su due dimensioni: la prima è rappresentata dai giudizi forniti direttamente dai dipendenti delle aziende, il secondo indicatore è stato invece fornito da Denominator, società esterna leader nella raccolta e analisi di dati su Diversità, Equità e Inclusione (DEI).

– foto ufficio stampa Decathlon Italia –
(ITALPRESS).

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Cronaca

ICSC, 150 milioni di euro per l’impiantistica sportiva pubblica

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ROMA (ITALPRESS) – Sostenere la realizzazione, la riqualificazione e gli interventi di efficientamento energetico dell’impiantistica sportiva pubblica con finanziamenti a tasso d’interesse completamente abbattuto. E’ questo l’obiettivo di Sport Missione Comune, il bando dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, realizzato in collaborazione con Anci.
Fino al 30 settembre, i Comuni, le Unioni di Comuni, i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni potranno presentare le istanze per usufruire attraverso i mutui agevolati dei contributi in conto interessi deliberati dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali ICS a fronte degli stanziamenti dedicati nella legge di bilancio 2025. L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale mette a disposizione oltre 150 milioni di euro per mutui a tasso fisso da stipulare entro il 31 dicembre 2025 con il totale abbattimento degli interessi con durate fino a 10 anni o con la possibilità di utilizzare il contributo per durata fino a 25 anni. Sport Missione Comune 2025 finanzia la costruzione, l’ampliamento, il miglioramento, l’efficientamento energetico degli impianti sportivi; le maggiori spese dovute alle variazioni di prezzo conseguenti all’aumento dei costi dei materiali di costruzione; la copertura delle spese per perizie suppletive o maggiori spese per prescrizioni e adeguamento a norme; la copertura della quota di contributo regionale o nazionale o europeo in conto capitale ridotto dall’ente concedente successivamente all’appalto delle opere.
Il bando ha permesso di attivare finanziamenti per oltre 1 miliardo di euro con ritorni sociali (SROI) per i territori e le comunità di oltre 6 miliardi di euro con ricadute positive su indicatori chiave, quali salute, occupazione, istruzione, lotta alla criminalità. I numeri presentati confermano che lo Sport rappresenta un potente motore di inclusione sociale favorendo la partecipazione attiva, l’abbattimento delle barriere e la creazione di opportunità per tutti.
– foto ufficio stampa ICSC –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Migranti, Piantedosi “Lavorare a livello Ue per aumentare rimpatri”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha incontrato oggi al Viminale il Ministro per l’Immigrazione e l’Integrazione della Danimarca Kaare Dybvad Bek.

“Pieno sostegno – ha dichiarato Piantedosi – alla prossima presidenza di turno danese della UE, prevista nella seconda parte del 2025″. “La strada da percorrere – continua il titolare del Viminale – è quella tracciata nella lettera, di cui la Danimarca è stata uno dei principali promotori, che abbiamo indirizzato insieme ad altri 13 Stati Membri alla Commissione europea. In questo senso dovremmo creare le condizioni giuridiche e operative affinché sia possibile effettuare rimpatri anche in Paesi terzi vicini a quelli di origine degli immigrati, ma anche lavorare per la creazione di veri e propri hub per i rimpatri in Paesi terzi”.

“Dobbiamo lavorare a livello europeo – ha concluso il Ministro Piantedosi – per incrementare il tasso di rimpatri e guardiamo con fiducia alla proposta di regolamento in materia di rimpatri e, in particolare, al contenuto dell’articolo 17 che apre la strada alla possibilità di fare accordi con Paesi terzi per costituire hub per i rimpatri”.

– Foto: Ipa Agency

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(ITALPRESS).

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