Economia
Assosistema, Marco Squassina eletto nuovo presidente
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2 mesi fa-
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RedazioneROMA (ITALPRESS) – Marco Squassina è il nuovo presidente di Assosistema Confindustria che resterà in carica fino al 2028.
A eleggerlo l’assemblea dei soci. Insieme a lui sono stati nominati come squadra di presidenza: Andrea Confalonieri (Hotelservice), Claudio Galbiati (3M), Andrea Gozzi (Servizi Italia), Marco Marchetti (Padana Emmedue), Emiliano Nardi (Sogesi), Maurizio Ferraguti (Gruppo Ferraguti), Enea Righi (Servizi Ospedalieri), Alberto Scarafiotti (LIM) e Sandro Recalcati (Lavanderia Lombarda Industriale). Squassina succede ad Egidio Paoletti che ha guidato l’associazione nel quadriennio precedente. “In un’ottica di continuità e con il contributo dei vice presidenti,cercherò nel mio mandato di rappresentare al meglio le istanze di tutte le sezioni che compongono Assosistema Confindustria nelle varie attività istituzionali e di rafforzare il ruolo dell’associazione quale garante della correttezza del mercato”, ha detto Squassina nel suo discorso di insediamento.
“La sfida che ci attende è quella della transizione digitale e tecnologica oltre alla necessità di rendere attrattivo il nostro settore all’offerta di lavoro. Fondamentale, inoltre, il rispetto e l’applicazione del Ccnl e il rafforzamento della catena di valore con i fornitori. Sarà per questo necessaria la collaborazione di tutti i soci e auspico anche un forte supporto da parte del gruppo dei giovani imprenditori che possono dare la loro visione di come il mercato e i processi industriali stanno cambiando”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Assosistema-
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28 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Desideriamo esprimere un sentito e profondo ringraziamento al Ministro Casellati per l’attenzione, la sensibilità e l’impegno che ha mostrato nei confronti delle imprese del settore dei trasporti e della logistica. Il grande e continuo lavoro che il Dicastero, sotto la sua guida, sta svolgendo in materia di semplificazione, una leva fondamentale e strategica per l’intera economia, si sta rivelando determinante nella creazione di un contesto più favorevole e competitivo”. Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi ha commentato l’incontro svoltosi con il Ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, svoltosi presso gli uffici della Presidenza del Consiglio a Roma.
“Nel corso dell’incontro, abbiamo avuto l’opportunità di presentare al Ministro un documento che raccoglie le principali istanze delle imprese in merito alla semplificazione e sburocratizzazione delle procedure, dei controlli e delle autorizzazioni nonchè in merito alla riduzione dei costi e dei tempi di accesso alle professioni logistiche – ha aggiunto Grimaldi -. Gli interventi proposti mirano a migliorare le condizioni operative del nostro settore, con l’obiettivo di favorire in modo concreto la crescita, lo sviluppo economico e l’occupazione, elementi essenziali per il futuro del nostro comparto e del Paese”.
– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Economia
Mediobanca rigetta Ops di Mps, non concordata e distruttiva di valore
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14 ore fa-
28 Gennaio 2025di
RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Mediobanca ha esaminato la comunicazione diffusa da Banca Mps il 24 gennaio 2025 scorso, avente ad oggetto la promozione di un’offerta pubblica di scambio sulla totalità delle azioni di Mediobanca. Il Cda osserva che l’offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca. Inoltre è considerata priva di razionale industriale e finanziario e dunque distruttiva di valore per Mediobanca. Mediobanca ritiene che l’Ops di Banca Mps non abbia valenza industriale pregiudicando l’identità e il profilo di business del Gruppo Mediobanca focalizzato su segmenti di attività a elevato valore aggiunto e con evidenti traiettorie di crescita; distrugga valore per gli azionisti di Mediobanca e di Banca Mps essendo facile prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività (quali il Wealth Management e l’Investment Banking) che presuppongono l’indipendenza, la reputazione e la professionalità dei professionisti. Sia negativamente caratterizzata dalla difficoltà a determinare il valore intrinseco dell’azione di Banca Mps che presenta un patrimonio netto che fronteggia rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di contenzioso legale (3,3 miliardi), indicatori di rischio peggiori rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse, una marcata concentrazione geografica e di clientela, mancanza di fabbriche prodotto. L’operazione viene quindi ritenuta mancante di razionale industriale in quanto comporta un forte indebolimento del modello di business di Mediobanca. L’operazione manca di un razionale finanziario in quanto comporta per le ragioni sopra esposte un forte pregiudizio al profilo reddituale di Mediobanca. Il Cda segnala infine che l’operazione è caratterizzata dai rilevanti intrecci azionari di Delfin e Caltagirone che sono presenti in Mediobanca, dove Delfin detiene il 20% e Caltagirone il 7%, in Banca Mps, dove Delfin è il primo azionista privato con il 10%, mentre Caltagirone detiene il 5%, in Assicurazioni Generali, dove Delfin detiene il 10% e Caltagirone il 7%.
La presenza degli stessi azionisti in Banca Mps, Mediobanca e Assicurazioni Generali nell’ambito di un’offerta esclusivamente in azioni, configura secondo il Cda di Mediobanca una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
Economia
MCC cede a Banca del Fucino l’85,3% di Cassa di Risparmio di Orvieto
Pubblicato
18 ore fa-
28 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – Mediocredito Centrale e Banca del Fucino annunciano di aver sottoscritto, presso la sede di Invitalia, il contratto di compravendita per la cessione della partecipazione dell’85,3% detenuta da MCC in Cassa di Risparmio di Orvieto per un controvalore pari a 90,4 milioni di euro. E’ quanto si legge in una nota. Al 30 settembre 2024 CRO presenta un totale attivo pari a 1,6 miliardi, un patrimonio netto pari a 105 milioni, impieghi verso la clientela pari a 1,3 miliardi, una raccolta totale da clientela pari a 1,7 miliardi e un numero di clienti pari a 63 mila.
L’operazione “valorizza la crescita intrapresa dal Gruppo MCC nel 2020 e rappresenta un passaggio cruciale nel proprio percorso strategico”.
BdF grazie all’operazione, continua la nota, “avrà l’opportunità di ampliare la propria base clienti, rafforzare la propria rete territoriale e migliorare l’offerta di servizi bancari e finanziari sul territorio, consolidando, in linea con la propria visione strategica di lungo periodo, la propria presenza sui territori del Centro Italia. L’ingresso di CRO nel Gruppo BdF, entrambe istituzioni con una lunga tradizione nell’accompagnare lo sviluppo economico locale, apre la strada a un nuovo polo bancario in grado di rispondere con efficacia alle esigenze di famiglie e imprese. Il perfezionamento dell’operazione di acquisizione di CRO da parte di Banca del Fucino porterà infatti alla creazione del primo gruppo bancario LSI a capitale privato del Centro Sud Italia per prodotto bancario aggregato, realizzando importanti sinergie tra le sue componenti, grazie alla loro contiguità geografica e alla loro forte complementarità in termini di prodotti e di clientela di riferimento”.
In tale contesto, BdF “garantirà l’autonomia operativa di CRO, promuovendone lo sviluppo e rafforzandone il posizionamento attraverso la valorizzazione del suo marchio storico, il mantenimento della sede a Orvieto e la preservazione di un forte presidio strategico nei territori dell’Umbria e del Lazio. Inoltre, massima attenzione verrà rivolta al mantenimento dei livelli occupazionali del personale dipendente di CRO, nonchè ai relativi trattamenti economici e normativi, e alla collaborazione attiva e costante con le istituzioni locali con l’obiettivo di promuovere iniziative sinergiche a beneficio del territorio”, si legge ancora.
L’accordo raggiunto “evidenzia un’importante valorizzazione della Cassa di Risparmio ed è il risultato di un processo competitivo trasparente, avviato da MCC nel 2024, al termine del quale è stata concessa a BdF un’esclusiva per negoziare i dettagli dell’Operazione. Il perfezionamento dell’Operazione è previsto entro il primo semestre del 2025, subordinatamente al soddisfacimento di tutte le condizioni sospensive previste nell’accordo e all’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità regolatorie competenti, tra cui Banca d’Italia e la Banca Centrale Europea e potrà determinare un rafforzamento patrimoniale per MCC pari a ca. +160 bps sul CET1 ratio consolidato”.
Per l’operazione Invitalia è stata affiancata dall’Advisor Prometeia, Mediocredito Centrale dall’Advisor Vitale & Co e per gli aspetti legali dallo Studio Legale Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners.
Banca del Fucino è stata assistita da Intesa Sanpaolo S.p.A. Divisione IMI Corporate & Investment Banking (FIG Origination Corporate Finance & Advisory) e da KPMG Advisory S.p.A., divisione Corporate Finance, in qualità di advisor finanziari. La due diligence fiscale, finanziaria e regolamentare è stata curata da KPMG S.p.A.. Advisor legali sono stati lo Studio legale Avv. Prof. Mario Cera e Lener & Partners Studio Legale.
– foto ufficio stampa Mediocredito Centrale –
(ITALPRESS).
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