Cronaca
Asvis. Regioni bocciate sull’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Pubblicato
5 mesi fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Tra il 2010 e il 2023 le Regioni italiane non sono riuscite a intraprendere un percorso efficace di attuazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: sui 14 Obiettivi di sviluppo sostenibile analizzati solo per l’istruzione si registra un miglioramento su buona parte del territorio nazionale, mentre peggiorano le condizioni di quasi tutte le Regioni per povertà, acqua e sistemi idrici, qualità degli ecosistemi terrestri. E’ quanto emerge dal quinto Rapporto sui Territori, pubblicato oggi dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), che contiene anche analisi originali sulle politiche riguardanti il governo del territorio, la rigenerazione urbana, la decarbonizzazione dei trasporti e il miglioramento della qualità dell’aria, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Particolare attenzione viene posta nel Rapporto anche sulla gestione dei rischi naturali e antropici come quelli derivanti dagli impianti industriali a rischio di incidente. La pubblicazione contiene poi una serie di proposte per realizzare politiche territoriali orientate allo sviluppo sostenibile e superare le forti e crescenti disuguaglianze che caratterizzano l’Italia. Il Rapporto, realizzato con il contributo incondizionato di Federcasse e Wind Tre, viene presentato al Cnel dai presidenti dell’ASviS, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, e dal direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, nel corso di un incontro cui intervengono, fra gli altri, numerosi rappresentanti delle istituzioni come il presidente del Cnel, Renato Brunetta, il vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, Raffaele Fitto, il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, il sindaco di Napoli e presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, il presidente dell’Unioncamere Andrea Prete. ‘Con il Rapporto Territori l’ASviS offre al Paese uno strumento indispensabile per conoscere lo stato di attuazione dell’Agenda 2030 su scala territoriale e così aiutare le amministrazioni locali a decidere come colmare i numerosi ritardi che frenano lo sviluppo sostenibile in Italia – dichiara il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini. – Dal Rapporto emergono diverse criticità, che proponiamo di affrontare con misure concrete, da definire coinvolgendo la società civile in un dibattito politico, pubblico e culturale. E’ indispensabile intervenire, anche con politiche nazionali volte a ridurre le disuguaglianze sociali, prendersi cura dell’ambiente e innovare i sistemi produttivi, coerentemente con gli impegni assunti dall’Italia a livello internazionale e con i principi della Costituzione, in particolare quelli di tutelare ambiente, biodiversità ed ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. E’ un processo che, come indica il titolo del Rapporto, deve iniziare dal basso, ‘alle radici della sostenibilità’, e riconoscere la diversità di esigenze, di rischi e di opportunità tipica del nostro Paesè. Attraverso l’elaborazione di circa 100 indicatori elementari e indici compositi, l’ASviS esamina la condizione dei territori italiani sul periodo 2010-2023, evidenziando progressi, criticità e divari territoriali. Dai dati emerge un quadro complesso, in cui le disuguaglianze Nord-Sud rimangono marcate. In particolare, Povertà, Acqua e Vita sulla terra e Giustizia e istituzioni peggiorano in gran parte dei territori, mentre sia il Nord-Ovest sia il Nord-Est presentano significativi miglioramenti per l’Istruzione, a fronte di una sostanziale stabilità nel resto del Paese. ‘I drammatici ritardi dell’Italia sui 17 SDGs in Regioni, Province autonome e Città metropolitane possono essere recuperati a condizione di concentrarsi seriamente sulla dimensione territoriale dell’Agenda 2030 – afferma il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini -. Occorre mettere a frutto le esperienze virtuose che emergono dai territori, che l’ASviS raccoglie e valorizza nel Rapporto odierno, e usare adeguatamente le risorse a disposizione, a partire dai 75 miliardi di euro assegnati all’Italia dall’Accordo di Partenariato con l’Ue, di cui è stato finora impegnato solo il 12%. Questa incapacità di usare le risorse disponibili penalizza in particolare il Mezzogiorno, già gravato dalla rimodulazione del PNRR approvata nel 2023, che ha eliminato il vincolo di destinare almeno il 40% delle risorse alle Regioni del Sud e dalla riduzione del Fondo perequativo infrastrutturale (da 4,6 miliardi a circa 700 milioni di euro) prevista dalla legge di Bilancio 2024, contrariamente a quanto prevede la nostra Costituzione. Vanno colte le opportunità del Regolamento Ue sul ripristino della natura che, imponendo lo stop immediato al consumo di suolo in aree molto significative del territorio nazionale, va utilizzato per investire in progetti di rigenerazione urbana, con ricadute positive su occupazione e qualità della vita. Occorre inoltre diffondere le buone pratiche dei Climate City Contract predisposti dalle nove città italiane coinvolte nella missione Ue e porre attenzione alla definizione di una strategia per la montagna, da affiancare a quella per le aree internè. Nel Rapporto Territori l’ASviS analizza la capacità di Regioni e Province autonome di raggiungere 28 obiettivi quantitativi contenuti in strategie, piani e programmi ufficialmente adottati a livello europeo e nazionale, e presentati per il livello nazionale nel Rapporto ASviS 2024. Tra le più virtuose ci sono Lazio, Umbria, Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Trento, in grado di conseguire 12 obiettivi, mentre molte altre Regioni, soprattutto nel Mezzogiorno, potranno raggiungerne solo 4-6. Guardando al numero di obiettivi impossibili da raggiungere, i territori più arretrati sono la Provincia Autonoma di Bolzano, il Veneto, il Molise, la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Tabella 2.2. Anche nelle Città metropolitane emergono numerose disuguaglianze: Firenze, Milano, Roma e Cagliari hanno risultati migliori, con 6-8 obiettivi raggiungibili, mentre Napoli, Reggio Calabria, Palermo e Catania si fermano a due obiettivi. Se si osservano gli obiettivi certamente non raggiungibili, la situazione peggiore si rileva per Catania, Torino, Roma e Reggio Calabria (5-6). Nel Rapporto l’ASviS evidenzia quattro questioni prioritarie da affrontare e formula una serie di proposte per portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. La prima deriva dall’approvazione del Regolamento europeo sul ripristino della natura (Nature restoration law): si tratta di uno snodo cruciale per la tutela del capitale naturale e per creare occupazione di qualità. La normativa approvata a giugno 2024 impone, infatti, lo stop immediato al consumo netto di suolo nelle grandi aree urbane e prevede un aumento delle aree verdi e della copertura arborea a partire dal 2031. La seconda riguarda le politiche climatiche per le città. Le nove città italiane coinvolte nella Missione europea delle città a impatto climatico zero (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) forniscono esempi virtuosi da replicare in altre realtà urbane. Per migliorare la qualità del patrimonio edilizio è essenziale implementare la Direttiva europea sulla prestazione energetica degli edifici (‘Case green’) e raggiungere entro il 2050 l’obiettivo di un parco immobiliare a emissioni zero. Nel settore dei trasporti, l’Italia deve ridurre il tasso di motorizzazione, attualmente al 67%, per allinearsi alla media europea del 51% nel prossimo decennio. Il terzo aspetto prioritario è quello della rigenerazione urbana e delle politiche abitative, argomenti strettamente connessi alle sfide climatiche e al loro impatto sulle fasce più deboli della popolazione. Le Agende per lo sviluppo sostenibile locale stanno diventando strumenti essenziali per superare la frammentazione tra pianificazione urbana e politiche di coesione territoriale: per questo, occorre incentivarne l’attuazione, con un approccio integrato che tenga conto delle specificità locali e delle emergenze ambientali. La quarta priorità indicata è quella delle politiche per la montagna e le aree interne, che devono assumere una nuova centralità da valorizzare, anche per affrontare la crisi climatica, con politiche dedicate. A tale proposito si richiama l’attenzione su tre disegni di legge sulla montagna attualmente in discussione al Senato e sull’urgenza di una normativa specifica. Il Rapporto presenta inoltre una selezione di 30 buone pratiche ispirate all’Agenda 2030: la campagna lanciata dall’ASviS nel 2024 ha ricevuto 127 progetti, il doppio dei 64 arrivati nel 2023, evidenziando l’aumento della sensibilità e dell’impegno per raggiungere gli Obiettivi dello sviluppo sostenibile nei territori. ‘Uno dei messaggi più rilevanti del Rapporto sui Territori è che la conversione ecologica può essere allo stesso tempo il traino e il volano di benefici per tutte le dimensioni dello sviluppo sostenibile, integrando aspetti positivi a livello di inclusione sociale, protezione ambientale, innovazione economica e coinvolgimento istituzionale – conclude la presidente dell’ASviS, Marcella Mallen. – Nonostante una situazione generalmente difficile, l’ASviS con il Rapporto sui Territori mette in luce la possibilità di un cambiamento vantaggioso per tutti, come dimostrano le numerose esperienze virtuose che maturano nei territori, dalle città alle aree interne. Auspichiamo che i media pongano maggiore attenzione a queste realtà per renderle più conosciute, così da mostrare che è ancora possibile ridurre i divari, rafforzare la coesione sociale e promuovere uno sviluppo sostenibile e inclusivo per le persone e le comunità’.(ITALPRESS).
Foto: Asvis
Potrebbero interessarti
-
Snam, nel primo trimestre l’Ebitda in aumento di 74 milioni (8,3%) rispetto al 2024
-
Secondo giorno di Conclave, fumata nera in mattinata e nel pomeriggio altre due votazioni
-
Meloni ai sindacati “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”
-
Agsm Aim, nel 2024 utile netto +79% a 53 mln
-
Sonego e Arnaldi fuori al primo turno degli Internazionali, ok Passaro e Cocciaretto
-
Banca Mediolanum, Doris “Guardiamo con fiducia al prosieguo del 2025”
Cronaca
Secondo giorno di Conclave, fumata nera in mattinata e nel pomeriggio altre due votazioni
Pubblicato
37 minuti fa-
8 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Dopo la fumata nera di ieri sera, alle 11.50 di oggi altra fumata nera nella seconda votazione per l’elezione del nuovo Pontefice.
TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SUL CONCLAVE
I FEDELI ASSISTONO ALLA CHIUSURA DELLA CAPPELLA SISTINA
I FEDELI DOPO LA FUMATA NERA “GRANDE EMOZIONE, ASPETTIAMO IL NUOVO PAPA”
Sono 133 i cardinali chiamati a votare provenienti da 70 Paesi del mondo. Ieri mattina, prima dell’ingresso in Sistina, si è tenuta la Messa “Pro Eligendo” presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re. Nel pomeriggio sono previste altre due votazioni.
-foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Meloni ai sindacati “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”
Pubblicato
37 minuti fa-
8 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La sicurezza sul lavoro è stata da sempre una priorità del Governo, l’abbiamo messa sin da subito al centro della nostra azione. Abbiamo adottato tanti provvedimenti in materia e a contrasto di reati orribili come lo sfruttamento del lavoro e il caporalato. Ma vogliamo fare molto di più”. Così la premier Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, nel corso del tavolo con le organizzazioni sindacali sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Intendiamo destinare risorse al finanziamento di una serie di misure che stiamo studiando e che vogliamo discutere insieme a voi, in questa sede ma anche nei tavoli tecnici successivi che potranno essere avviati con i ministeri competenti. Ovviamente siamo qui anche per ascoltare le proposte che arrivano. Stiamo ragionando su varie opzioni, ma ciò che è certo è che intendiamo concentrarci su alcuni ambiti di intervento”, ha aggiunto.
Meloni ha quindi spiegato che, nell’ambito formativo, “vogliamo agire sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso finanziamenti Inail ai fondi interprofessionali”. Parallelamente “valorizzare il ruolo di tutte quelle figure che sui posti di lavoro sono deputate a gestire la sicurezza nei luoghi di lavoro”. Inoltre “vogliamo continuare a premiare le imprese che investono in prevenzione, potenziando ad esempio il meccanismo del cosiddetto bonus-malus relativo al calcolo dei premi Inail”.
L’obiettivo è “incentivare ancora le aziende ad adottare comportamenti virtuosi per la prevenzione del rischio infortunistico. E’ un capitolo che crediamo debba riguardare anche il settore agricolo”. Inoltre, ha spiegato la premier, “intendiamo occuparci anche di scuola, non solo rafforzando la conoscenza di questi temi tra i giovani, ma anche rendendo strutturale la copertura assicurativa Inaiul per gli allievi e il personale docente e non docente di tutte le scuole, di ogni ordine e grado”.
“Vogliamo realizzare campagne informative, ma anche attivare laboratori specifici nei quali i ragazzi potranno apprendere le nozioni fondamentali sulla sicurezza e sull’importanza di adottare comportamenti sicuri negli ambienti che frequentano ogni giorno. In quest’ottica – ha osservato -, sono convinta che questi interventi possano valorizzare e completare il percorso di formazione in tema di sicurezza sul lavoro che, grazie ad una recente norma di legge approvata dal Parlamento, ne prevede l’insegnamento nell’ambito dei percorsi di educazione civica. In questo caso, l’Inail si farà carico degli oneri di formazione del personale docente che coordineranno le attività nelle scuole”.
Secondo Meloni “bisogna riuscire a lavorare nel merito delle proposte, senza pregiudizi, non ho alcun tipo di pregiudizio sulle proposte che arriveranno. L’auspicio, mio personale e di tutto il Governo, è quello di dar vita a un’alleanza tra Istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell’Italia”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Agsm Aim, nel 2024 utile netto +79% a 53 mln
Pubblicato
37 minuti fa-
8 Maggio 2025di
Redazione
VERONA (ITALPRESS) – Il Consiglio di amministrazione di AGSM AIM, presieduto da Federico Testa, riunitosi il 7 maggio, ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2024, che attestano una significativa crescita della redditività e una robusta performance industriale, centrando in maniera decisa gli obiettivi.
Balzo in avanti dell’EBITDA del Gruppo AGSM AIM che, al 31.12.2024, ha raggiunto i 182 milioni di euro (+16%, pari a +25 milioni rispetto al 2023). Aumento rilevante anche per l’utile netto, che segna +79%, attestandosi a 52,6 milioni di euro rispetto ai 29,4 milioni dell’anno precedente. Il valore della produzione si attesa a 1.918 milioni in euro, in contrazione del 6% rispetto al 2023 principalmente a causa della riduzione dei prezzi medi delle commodity energetiche.
Di particolare rilievo è la performance del comparto energetico (vendita e produzione), con un incrementando netto della customer base (+5,5%) e del numero dei clienti che ha scelto di acquistare energia proveniente da fonte rinnovabile (+78%). Deciso incremento della quantità di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile che, trainata dalla produzione idroelettrica (+76,8%), tocca il 57% della produzione totale (comprensivo della cogenerazione di energia elettrica).
Molto positivo anche l’andamento del settore distribuzione, sostenuto dal nuovo regime tariffario e dalla maggiore remunerazione del capitale investito (EBITDA +26%) così come del comparto ambientale, che registra un incremento del 38% nella raccolta complessiva e amplia il perimetro operativo delle attività di Ecotirana.
Crescono notevolmente anche gli investimenti realizzati dal Gruppo che, nel 2024, hanno raggiunto quota 137 milioni di euro (+17%), indirizzati principalmente al potenziamento, all’estensione e alla digitalizzazione delle reti elettriche e del gas, alla trasformazione digitale interna, allo sviluppo di nuovi impianti per la generazione da fonti rinnovabili, all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, alla promozione della mobilità elettrica e all’ammodernamento degli impianti e mezzi per la raccolta dei rifiuti.
La Posizione Finanziaria Netta si attesta a 377 milioni di euro, con un lieve incremento (+2%) rispetto ai 370 milioni registrati nel 2023, con un rapporto PFN/EBITDA pari a 2,1x, indice di solidità finanziaria e capacità di investimento per il futuro.
Alessandro Russo, Consigliere delegato di AGSM AIM ha così commentato: “AGSM AIM prosegue con successo il percorso di crescita delineato dal Piano Industriale, confermando anche nel 2024 performance solide e consistenti. Questo risultato conferma la strategicità dell’approccio multibusiness del Gruppo, che permette di creare sinergie industriali virtuose a vantaggio dei territori serviti. E’ importante sottolineare come quest’anno famiglie e imprese abbiano beneficiato di bollette più leggere grazie alla riduzione dei prezzi dell’energia, senza che ciò abbia avuto impatti negativi sui risultati economici dell’azienda. Il 2024 si chiude con indicatori economici in crescita a doppia cifra: l’Utile netto sfiora i 53 milioni di euro (+79%) e gli investimenti raggiungono quota 137 milioni di euro, sostenendo concretamente la transizione energetica e creando valore per tutti gli stakeholder. Mi piace sottolineare che il 2024 è un anno di svolta non solo perchè è il miglior bilancio dalla fondazione del Gruppo per quanto riguarda i valori economici ma anche perchè la produzione di energia da fonti rinnovabili supera quella da fonti tradizionali, toccando il 57% della produzione totale, percentuale che vogliamo continui a crescere per confermare la volontà del nostro Gruppo di essere sempre più green”.
Federico Testa, Presidente del Gruppo AGSM AIM, ha così commentato: “Siamo particolarmente orgogliosi dei risultati raggiunti nel 2024, che confermano la solidità del nostro Gruppo e la bontà del percorso intrapreso. A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione, desidero esprimere un sentito ringraziamento a tutte le persone di AGSM AIM: è grazie al loro impegno e professionalità che abbiamo potuto raggiungere questi importanti traguardi. Continueremo a lavorare per costruire ogni giorno un’azienda sempre più solida, sostenibile e vicina al territorio”. Il Consiglio di amministrazione ha convocato l’assemblea degli azionisti per il prossimo 29 maggio 2025.
-foto ufficio stampa AGSM AIM –
(ITALPRESS).


Snam, nel primo trimestre l’Ebitda in aumento di 74 milioni (8,3%) rispetto al 2024

Secondo giorno di Conclave, fumata nera in mattinata e nel pomeriggio altre due votazioni

Meloni ai sindacati “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”

Agsm Aim, nel 2024 utile netto +79% a 53 mln

Sonego e Arnaldi fuori al primo turno degli Internazionali, ok Passaro e Cocciaretto
AGRISAPORI – 8 MAGGIO 2025

Banca Mediolanum, Doris “Guardiamo con fiducia al prosieguo del 2025”

Poste Italiane, Del Fante “Risultati del trimestre molto soddisfacenti”

Affide lancia l’asta “Grandi Firme”, oltre 90 lotti di alta gioielleria

Spazio, capsula dimostrativa Mission Possible pronta alla partenza

Dati Istat, a marzo l’inflazione accelera al 2% su base annua

Tajani “In Europa non abbiamo bisogno di sfasciacarrozze”
1 MINUTO DIVINO – ITALIA PROTAGONISTA ALLA PROWEIN 2025

McTominay decisivo a Monza, il Napoli aggancia l’Inter

La Polizia ferma una tratta di esseri umani e prostituzione, 6 arresti

Cobolli e Darderi da sogno, trionfano a Bucarest e Marrakech

Milano Art Week, Banca Generali main partner per il 7° anno consecutivo

Squalificate in Cina le Ferrari di Leclerc e Hamilton

Banca Generali, al Museo del 900 talk sul valore dell’arte contemporanea

Vlasic regala i tre punti al Toro, Empoli piegato 1-0
AGRISAPORI – 8 MAGGIO 2025
ZONA LOMBARDIA – 8 MAGGIO 2025
VIGEVANO, REGOLAMENTI DI CONTI E ALLARME SICUREZZA
OGGI IN EDICOLA – 8 MAGGIO 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 8 MAGGIO 2025
TG ECONOMIA ITALPRESS – 7 MAGGIO
TG SPORT ITALPRESS – 7 MAGGIO
CINEMA & SPETTACOLI MAGAZINE ITALPRESS – 7 MAGGIO
TG LOMBARDIA – 07/05/2025
Tg News 07/05/2025
Primo piano
-
Cronaca23 ore fa
La salute mentale sfida a livello regionale in Lombardia
-
Altre notizie23 ore fa
Tg News 07/05/2025
-
Sport22 ore fa
Palladino rinnova “Ora regaliamo la finale a Firenze”
-
Altre notizie21 ore fa
TG ECONOMIA ITALPRESS – 7 MAGGIO
-
Cronaca23 ore fa
Webuild, a Milano donati oltre 500 nuovi alberi per Parco Forlanini
-
Cronaca19 ore fa
Fumata nera alla prima votazione per eleggere il Papa
-
Altre notizie23 ore fa
TG LOMBARDIA – 07/05/2025
-
Economia21 ore fa
Riarmo, Giorgetti “Premature valutazioni su impatto finanziario”