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Cronaca

Bosch, software e IA per rendere più sicura la vita delle persone

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LAS VEGAS (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il software e l’intelligenza artificiale (AI) stanno già plasmando il nostro presente e saranno fondamentali per il futuro. Bosch ha riconosciuto fin da subito le opportunità offerte dal software e dai servizi intelligenti. L’intelligenza artificiale è ora presente in tutti i prodotti dell’azienda tecnologica o è stata utilizzata nella loro produzione. “Il software intelligente e i servizi digitali sono diventati pietre miliari del nostro core business”, ha affermato Tanja Rueckert, membro del Consiglio di Amministrazione di Bosch, in occasione della fiera dell’elettronica CES 2025 di Las Vegas, Nevada. Il settore dell’intelligenza artificiale e del software continua a guadagnare velocità: Bosch prevede di raggiungere un fatturato relativo a software e servizi di oltre 6 miliardi di euro entro l’inizio del prossimo decennio. Il settore Mobility genererà circa due terzi di questo fatturato.
L’intelligenza artificiale sta svolgendo un ruolo particolarmente significativo in questo sviluppo. “Con oltre 1.500 brevetti in soli cinque anni, Bosch è leader in Germania e in Europa”, ha affermato Rueckert. Quasi 5.000 specialisti di IA Bosch lavorano attualmente allo sviluppo di soluzioni intelligenti. Inoltre, l’azienda offre corsi su misura per promuovere costantemente la formazione dei collaboratori nel campo dell’IA. Ad oggi, l’AI Academy di Bosch ha formato più di 65.000 dipendenti. Ciò è in linea con i risultati dell’ultimo Bosch Tech Compass, un sondaggio annuale sulle aspettative delle persone nei confronti delle nuove tecnologie. Secondo il sondaggio, quattro intervistati su cinque in tutto il mondo prevedono per quest’anno un’ulteriore formazione in materia di IA.
Due terzi ritiene che le scuole dovrebbero insegnare l’IA come materia di studio. Il messaggio è chiaro: le competenze in ambito IA sono fondamentali per il futuro dell’ambiente di lavoro. Al CES 2025 di Las Vegas, Bosch presenta prodotti e soluzioni che stanno già rendendo la vita delle persone più sicura, efficiente e confortevole grazie al software e all’intelligenza artificiale.
Prendiamo per esempio le strade: Bosch si considera da tempo un’azienda che fornisce software per la mobilità. Di recente ha sviluppato una nuova funzione che consente alle auto di frenare in modo fluido e senza contraccolpi, un vantaggio per i guidatori nel traffico lento e per i passeggeri che soffrono di mal d’auto. “Nessuno comprende i requisiti e le esigenze dell’industria automobilistica in modo così completo come Bosch”, ha dichiarato Paul Thomas, Presidente Bosch in Nord America, al CES 2025. “Con la nostra esperienza nel software specifico per la mobilità, siamo il partner ideale per i principali operatori tecnologici del mondo”. Dopo tutto, il software cambierà non solo il modo in cui usiamo e viviamo le auto, ma anche il modo in cui vengono sviluppate. Nell’era della mobilità definita dal software, i programmatori di Bosch vedono le auto da una prospettiva software, sviluppando tecnologie e soluzioni per nuove architetture centralizzate che gestiscono senza sforzo tutte le interazioni tra l’elettronica del veicolo e il cloud. Ciò sarà essenziale in futuro per consentire alle auto di scaricare facilmente e comodamente nuove funzioni over the air per l’infotainment o l’assistenza alla guida.
In Bosch, l’intelligenza artificiale svolge da anni un ruolo importante nella guida assistita e autonoma. Per esempio, la telecamera multifunzionale MPC3, in produzione in serie dal 2019, sta definendo nuovi standard. Questa telecamera è in grado di riconoscere in modo affidabile oggetti e persone e di distinguere tra la strada e il bordo della strada, mantenendo così l’auto in sicurezza nella sua corsia. La telecamera combina algoritmi convenzionali di elaborazione delle immagini con metodi di intelligenza artificiale per comprendere al meglio ciò che sta registrando. “La nostra telecamera multifunzione basata sull’intelligenza artificiale non solo rende la guida più rilassata, ma rende anche le strade più sicure per tutti gli utenti”, ha affermato Thomas. Per raggiungere questo obiettivo, Bosch sta combinando le sue conoscenze di ingegneria automotive e la sua esperienza nell’IA con un vasto bacino di dati di sensori interni. “Stiamo utilizzando l’intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza dei nostri sistemi di assistenza”, ha aggiunto Thomas.
Inoltre, Bosch sta studiando come l’intelligenza artificiale generativa possa essere utilizzata per migliorare ulteriormente le funzioni di guida autonoma. L’aspettativa è che i veicoli siano in grado di valutare le situazioni e reagire di conseguenza, aumentando così la sicurezza per gli utenti della strada. In futuro, l’intelligenza artificiale generativa istruirà più rapidamente le funzioni di guida autonoma, riducendo così il numero di chilometri di prova necessari per convalidarle. Inoltre, aggiungendo condizioni come la neve sulla strada, l’intelligenza artificiale generativa sarà rapidamente in grado di modificare il contesto di una sequenza di guida registrata da telecamere o sensori radar. In altre parole, i sistemi possono essere istruiti per la neve senza dover aspettare che la neve cada davvero.
Unendo il mondo fisico e quello digitale, il software migliora anche l’esperienza delle eBike. Bosch presenta a Las Vegas il nuovo sistema di protezione antifurto Battery Lock. Questo sistema fornisce una protezione aggiuntiva per la batteria della bici elettrica, bloccandola digitalmente utilizzando lo smartphone del ciclista come chiave. L’intelligenza artificiale aiuta anche a dissipare le preoccupazioni relative all’autonomia: con la funzione Range Control basata sull’intelligenza artificiale, i ciclisti di eBike che si accingono a partire per un viaggio possono determinare il livello di carica della batteria con cui desiderano arrivare a destinazione.
Le persone hanno le loro preferenze anche in cucina. Al CES 2025 sarà esposto il forno intelligente Bosch Serie 8 dotato di sensori, telecamere e intelligenza artificiale. Con il loro aiuto, il forno è in grado di riconoscere circa 80 piatti e di impostare automaticamente il metodo di cottura e la temperatura ottimali. Per molti piatti, inoltre, è possibile selezionare anche il grado di doratura.
Sensori, telecamere e intelligenza artificiale possono dare una mano anche ai neogenitori. La nuova culla intelligente Revol di Bosch è in grado di monitorare i segnali vitali del bambino, come la frequenza cardiaca e respiratoria. Il software segnala inoltre tempestivamente se un peluche o una coperta coprono le vie respiratorie del bambino o se il neonato piange. E se ha difficoltà ad addormentarsi, la culla inizia automaticamente a cullarlo. Gli utenti possono decidere autonomamente se archiviare i dati registrati dalla culla in forma criptata sui server Bosch o se conservarli offline. Il CTA, organizzatore del CES 2025, ha premiato la culla intelligente Bosch con il CES Innovation Award Honoree.
Un altro esempio di come la rapida accelerazione delle innovazioni basate sull’intelligenza artificiale stia cambiando il modo in cui le persone utilizzano le nuove tecnologie è rappresentato dai sensori intelligenti. Questi piccoli componenti hanno un grande impatto. I sensori microelettromeccanici (MEMS), dotati di software e intelligenza artificiale Bosch, sono presenti in tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana: smartphone, biciclette elettriche, fitness tracker o auto. Cosa fanno? Possono inclinare i display da verticale a orizzontale, contare i passi e controllare gli airbag. I moderni sensori MEMS hanno persino un microprocessore integrato e funzionano con un software indipendente.
Senza questi sensori, alcune cose a cui siamo abituati non sarebbero possibili, come per esempio il “risveglio” del display di uno smartphone o l’attivazione di un assistente vocale con cuffie wireless. I sensori intelligenti registrano dati come l’accelerazione, la rotazione e la temperatura e utilizzano il software Bosch per elaborarli direttamente nel microprocessore integrato. Ciò significa che l’intera funzionalità è contenuta in un alloggiamento compatto: Bosch produce il sensore più piccolo al mondo, che misura solo 0,8 x 1,2 millimetri, il che lo rende appena più grande di un granello di sabbia. Un altro vantaggio è che i sensori con microprocessore integrato assorbono notevolmente meno energia dalla batteria di uno smartphone o di uno smartwatch. Per la funzione di “wake-up”, per esempio, il sistema di sensori ha bisogno solo del proprio microprocessore. Poichè può fare a meno del computer centrale del dispositivo, l’autonomia della batteria è prolungata.
L’intelligenza artificiale porta i sensori MEMS intelligenti a un livello superiore: Bosch offre sensori con software IA integrato ad autoapprendimento, per dispositivi come i fitness tracker. L’intelligenza artificiale riconosce una serie di movimenti diversi e apprende ogni attività di fitness ripetitiva. Se necessario, può anche fornire agli utenti un feedback qualitativo sull’esecuzione degli esercizi. L’intelligenza artificiale funziona sul sensore stesso; non è necessaria alcuna connessione a un cloud o a un dispositivo intelligente. Tutti i dati rimangono privati e le attività possono essere registrate e analizzate in modo continuo senza una connessione a Internet.
Secondo l’istituto di ricerche di mercato Yole Group, per il quarto anno consecutivo Bosch è leader di mercato nel settore dei MEMS. Più di uno smartphone su due in tutto il mondo è dotato di sensori Bosch. E il potenziale è ancora enorme: secondo lo studio di Yole, si prevede che la domanda globale annuale di MEMS nei soli settori automobilistico e dell’elettronica di consumo crescerà dagli attuali 33 miliardi a oltre 40 miliardi di unità entro il 2029. Bosch vuole partecipare a questa crescita e prevede di produrre dieci miliardi di sensori MEMS intelligenti con microprocessori integrati e software indipendente per l’elettronica di consumo entro la fine del 2030.
Il CES 2025 di Las Vegas è una delle più grandi fiere dell’elettronica del mondo, un mercato strategico per la crescita di Bosch. L’azienda sta facendo investimenti mirati negli Stati Uniti per espandere ulteriormente la propria presenza globale. Recentemente, Bosch ha annunciato l’intenzione di acquisire il business globale di Johnson Controls per le soluzioni di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria per edifici residenziali e piccoli edifici commerciali, continuando la sua traiettoria di crescita nel Paese. Per un totale di circa 8 miliardi di dollari (7,4 miliardi di euro), si tratta della più grande transazione nella storia dell’azienda. A Roseville, in California, Bosch sta attrezzando una fabbrica di chip con impianti moderni per la produzione di chip al carburo di silicio, ampliando così la propria capacità produttiva in un importante mercato di vendita. Questi speciali semiconduttori sono un componente chiave per la mobilità elettrificata. Nei prossimi anni, Bosch intende investire più di 1,9 miliardi di dollari (circa 1,8 miliardi di euro) nella sede di Roseville e iniziare a consegnare chip di carburo di silicio dalla California nel 2026. “Gli enormi investimenti nei settori del riscaldamento e dei chip sottolineano l’importanza strategica del mercato statunitense per Bosch”, ha concluso Thomas.

– Foto ufficio stampa Bosch –

(ITALPRESS).

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Il progetto LAIV di Fondazione Cariplo compie 18 anni

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MILANO (ITALPRESS) – Il Progetto LAIV – Laboratorio Arti Interpretative dal Vivo – di Fondazione Cariplo festeggia 18 anni di attività, un traguardo importante che celebra la maggiore età di un’iniziativa culturale diventata punto di riferimento per la creatività dei ragazzi nelle scuole. In questi anni, LAIV ha coinvolto oltre 42.600 studenti, 1.750 docenti e più di 344 istituti scolastici della Lombardia e delle province di Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Un percorso intenso e partecipato, che ha promosso la formazione dei più giovani attraverso le arti performative, contribuendo allo sviluppo di competenze trasversali e alla crescita personale di migliaia di ragazze e ragazzi. Per festeggiare questo importante compleanno è stato annunciato stamattina il LAIVin Action 2025: un festival che riunirà le Scuole superiori e gli Istituti della Lombardia e delle province di Novara e Verbano-CusioOssola coinvolte nel progetto e che vedrà studenti e studentesse protagonisti di spettacolo dal vivo, laboratori di teatro e musica, offrendo loro l’opportunità di condividere gli estratti dei loro lavori con i coetanei. Dal 26 al 30 maggio 2025, Casalmaggiore (CR) si trasformerà in un palcoscenico vibrante di creatività e talento giovanile. Il festival LAIVin Action rappresenta il culmine di un percorso formativo intenso e stimolante, che ha permesso agli studenti di esprimere il proprio potenziale artistico e di sviluppare competenze trasversali preziose per il loro futuro.
LAIV – Laboratorio Arti Interpretative dal Vivo è un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo, organizzato e coordinato da Teatro Magro e Teatro Itinerante, in collaborazione con Associazione Culturale Etre, Cooperativa Sociale Alchemilla e Università di Pavia, nato con l’obiettivo di sostenere la creazione e lo sviluppo di laboratori di arti performative all’interno degli istituti, così da promuovere il protagonismo culturale di studenti e studentesse.
Il Progetto LAIVin vanta un’eredità significativa: i ragazzi che hanno partecipato alle edizioni passate sono diventati adulti che hanno sviluppato percorsi di vita attinenti e rilevanti. E’ il caso di Aurora Talassi, oggi Assessora alla Cultura del comune di Sermide e Felonica (MN): “L’esperienza con LAIVin ha rappresentato per me un momento formativo fondamentale, che ha acceso la passione per la cultura e l’arte che mi guida ancora oggi nel mio impegno istituzionale. Vedere come i giovani riescano a esprimere la propria creatività attraverso questo progetto continua a essere fonte di ispirazione per il mio lavoro quotidiano.” “E’ importantissimo dare la possibilità ai ragazzi di esprimere il proprio potenziale creativo. Ognuno ha un talento, ma non sempre i ragazzi hanno occasioni per esprimerlo. I laboratori a scuola sono una grande opportunità, perchè danno valore ad un momento importante, che aiuta a crescere, a vincere la paura e l’emozione di salire su un palco, a mettersi in gioco davanti ai compagni. Ecco: mettersi in gioco, nel vero senso della parola, senza competizioni, ma per divertimento, stando insieme agli amici. I laboratori teatrali, musicali o di altre arti dello spettacolo dal vivo non devono essere una competizione, ma devono servire ad esprimere un talento. Poi – chissà – ci sarà anche qualcuno che andrà avanti per quelle strada, ma l’obiettivo principale è di dare a tutti i ragazzi l’opportunità di provare, di cimentarsi, senza pressioni, liberamente”, ha commentato Sarah Maestri, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo e da sempre impegnata su questi temi.
Il cuore della manifestazione LAIVin Action è rappresentato dalla maratona di spettacoli proposti dagli alunni e alunne frutto dei laboratori attivati durante l’anno scolastico 2025/2025, proponendo così un’esperienza di arti performative dal vivo. Ma il Festival LAIVin Action è molto di più: è uno spazio che incoraggia il protagonismo dei ragazzi e ragazze ed anche uno spazio di confronto, di dibattito a partire proprio dalle tematiche trattate nei loro spettacoli, di incontro, anche all’insegna delle arti, del teatro e della musica. Uno spazio disteso e creativo per la fruizione degli spettacoli e per diverse attività.
Questa edizione, curata da Teatro Itinerante e Teatro Magro, sarà arricchita sia dalle esibizioni degli studenti sul palcoscenico, sia da numerose attività creative, tra cui un laboratorio di street art con l’artista Marco Cerioli per contribuire alla creazione di un murale collettivo nella città, un laboratorio di giornalismo culturale e critica a cura di Giuseppe di Lorenzo di Altre Velocità, un laboratorio di scrittura creativa rap a cura di Renato Frattolillo – in arte Febbo – docente di Hip Hop, un laboratorio di fumetto a cura di Cristian Capone in collaborazione con La Tana del Coboldo, un laboratorio di parkour a cura del personal trainer Alex Cartagini, un laboratorio teatrale e performance outdoor a cura di Teatro Magro, un dj set finale a cura di Ilinx per festeggiare i 18 anni del progetto stesso e varie performance attive negli spazi della città. Il tutto verrà seguito e raccontato su canali social da Bag Magazine, una realtà giovane di content creation e social media management.
Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariplo ed è organizzato e coordinato da Teatro Magro e Teatro Itinerante in collaborazione con Associazione Culturale Etre, Cooperativa Sociale Alchemilla e Università di Pavia. Si ringraziano per il prezioso supporto e la fattiva collaborazione Comune di Casalmaggiore, Teatro Comunale di Casalmaggiore, Auditorium Santa Croce, Biblioteca Civica “A.E.Mortara”, I.C.”G. Diotti”, Santa Federici – Coop. Sociale Gruppo Meraki, La Tana del Coboldo, Fondazione Santa Chiara, ZEROdb, Teatro Dei Granelli, Ilinx, Alex Cartagini, Febbo, Associazione Culturale Altre Velocità, Marco Cerioli, HAGAM, Bag Magazine.

– News in collaborazione con Fondazione Cariplo –
– Foto Fondazione Cariplo –

(ITALPRESS).

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Confcommercio, l’illegalità costa 39,2 mld. Una zavorra per la crescita

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 l’illegalità è costata alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi 39,2 miliardi di euro e ha messo a rischio 276 mila posti di lavoro regolari, in leggera crescita rispetto all’anno precedente. L’abusivismo commerciale costa 10,3 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 7,4 miliardi, la contraffazione per 5,1 miliardi, il taccheggio per 5,4 miliardi. Gli altri costi della criminalità ammontano a 7,1 miliardi e i costi per la cyber criminalità a 3,9 miliardi. E’ quanto emerge dall’indagine Confcommercio sui fenomeni illegali, presentata in occasione della dodicesima edizione della Giornata nazionale “Legalità, ci piace!”. Il 30% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2024. I furti sono il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori (per il 28%, +4,5 punti percentuali rispetto al 2023), seguiti da atti di vandalismo e spaccate (25,4%, +4,3 punti sul 2023) e dalle rapine (25,3%, +6,4 punti in confronto al 2023). L’usura, che negli ultimi anni è stato il crimine segnalato più in crescita, scende al 20,6% (-3,8 punti sul 2023). Il 21,3% degli imprenditori – si legge ancora nell’indagine – dichiara di aver riscontrato episodi criminali legati alla presenza delle baby gang nella zona di operatività dell’impresa e di questi quasi la metà (48%) è preoccupato per la propria attività. Tre imprenditori su dieci temono il fenomeno della mala movida, soprattutto per il degrado urbano (49,5%) e per atti di vandalismo e danneggiamenti alle strutture(45,8%). Il 27,7% degli imprenditori ha avuto notizia di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività e il 25,8% teme il rischio di esposizione a questi fenomeni. Di fronte a questi crimini il 63,1% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe sporgere denuncia. Il 60,1% delle imprese del terziario si ritiene penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione per via soprattutto della concorrenza sleale (50,1%) e della riduzione dei ricavi (23,1%). Più di otto imprese su dieci (82,9%) hanno investito negli ultimi anni in misure per la sicurezza, soprattutto in sistemi di videosorveglianza (64,3%) e di allarmi antifurto (53,4). “Rispetto al passato, c’è una propensione maggiore a denunciare. Questo aumento delle denunce, dunque, è un ottimo segnale che deriva anche da un clima generale a cui ha contribuito certo lo stesso Governo Meloni. Denunciare è infatti un sintomo di fiducia nello Stato e nelle sue possibilità di intervento”, afferma il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli. “La legalità è il rispetto delle regole condivise che garantiscono diritti, doveri e libertà individuali e collettive. E’ il fondamento su cui si basa la convivenza civile e il presupposto perchè ogni cittadino possa sentirsi tutelato e riconosciuto all’interno della comunità. Dall’altra parte, la sicurezza è la condizione che consente a ogni persona di vivere, lavorare, muoversi ed esprimersi in libertà senza timore di subire violenze, soprusi o ingiustizie. Ripeto: stanno insieme, legalità, sicurezza e libertà, ed anche la stessa libertà di impresa. I reati sono anche un costo irragionevole per la nostra economia e una zavorra alla sua potenzialità di crescita”, conclude.
Patrizia Di Dio, Vice Presidente di Confcommercio con delega alla Legalità e alla Sicurezza, spiega quali sono le proposte di Confcommercio: “L’aumento delle varie modalità della Polizia di prossimità; il contrasto all’abusivismo e alla contraffazione tramite un rafforzamento del controllo del territorio da parte delle Amministrazioni locali e delle Forze dell’Ordine; il coinvolgimento delle Associazioni di categoria alle sedute dei comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica; il sostegno alle imprese per i maggiori investimenti che stanno affrontando per prevenire i rischi, dotandosi di nuovi e ulteriori sistemi di sicurezza; infine, il completamento della diffusione del numero unico di soccorso 112 su tutto il territorio nazionale”, spiega.
Infine, il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, ricorda l’impegno “quotidiano e costante da parte del governo e del ministero dell’Interno per rispondere ai bisogni e alle aspettative di sicurezza da parte dei cittadini. C’è una domanda altissima di sicurezza da parte dei cittadini e c’è una risposta altrettanto importante attraverso il rafforzamento delle forze di Polizia, la difesa dei presidi di sicurezza, attraverso la videosorveglianza. Il ministero dell’Interno sta mettendo in campo tutti gli strumenti necessari per garantire sicurezza ai territori e alle comunità. Il decreto sicurezza, tanto osteggiato da alcuni, è un tassello fondamentale in questo percorso di costruzione della sicurezza che il governo sta mettendo in campo. C’è soprattutto il problema della criminalità giovanile che diventa minorile e, in alcuni casi baby gang. Servono tre tipi di risposte: sanzionatoria e punitiva, utilizzo di misure di prevenzione amministrativa e la prevenzione sociale”, conclude.

– Foto xb1/Italpress –

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Ue, Mattarella “Sulla difesa comune siamo in ritardo”

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COIMBRA (PORTOGALLO) (ITALPRESS) – “Occorre mettere in campo misure efficaci e allo stesso tempo ambiziose. Ne cito una, che nella sua attualità e urgenza ben esemplifica le conseguenze dell’inazione e delle ingiustificate ritrosie a procedere lungo il cammino dell’integrazione. La Difesa comune europea. Gli Stati membri ne discutono da oltre settant’anni. Non è difficile immaginare quale sarebbe oggi la condizione dell’Unione, di fronte al mutato contesto geopolitico, se avessimo scelto a suo tempo di compiere quel salto di qualità politico nel processo di integrazione”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al Simposio Cotec Europa, a Coimbra, in Portogallo. “Oggi siamo in ritardo, in rincorsa rispetto agli eventi e dobbiamo, di conseguenza, avvertirne l’urgenza”, ha aggiunto.
“Le iniziative avviate in materia dalla Commissione europea sono un primo fondamentale passo e testimoniano piena consapevolezza della posta in gioco. Rappresentano anche una dimostrazione di concretezza, volendo porre a fattor comune strumenti e vantaggi di scala propri di un ordinamento sovranazionale che già in passato ha dimostrato capacità di adattamento a diversi shock esogeni”, ha sottolineato il capo dello Stato.
Per Mattarella “è necessario rafforzare la capacità europea di crescere, generare opportunità e benefici economici, creando le condizioni affinchè ciascun cittadino possa accedervi secondo equità. Questo vuol dire lavorare, con unità d’intenti tra Stati Membri, per migliorare quelli che sono i nostri punti di forza, a cominciare dal Mercato Unico Europeo. Esso contribuisce già in maniera significativa al prodotto interno lordo dell’Unione, ponendola tra i principali attori dell’economia mondiale”.
“Il rapporto Letta ha presentato proposte valide per estendere il mercato unico a settori che in passato ne sono stati esclusi. Tra questi: la finanza, l’energia, le telecomunicazioni. Ma anche – ed è questo un aspetto fondamentale – la ricerca, l’innovazione e l’istruzione”, ha aggiunto il presidente.
Per il capo dello Stato su questi temi “l’Europa non può rischiare di restare al palo. Abbiamo innanzitutto bisogno di abbondante capitale umano, competente e adeguatamente formato. Occorre anche che esso trovi terreno fertile in ecosistemi di ricerca e innovazione di dimensione europea, che sappiano attrarre e trattenere talenti, grazie anche a nuovi investimenti in infrastrutture e programmi sperimentali comuni”.
“La competitività compare in cima all’agenda dei governi europei e in quella delle istituzioni comunitarie. Progredire senza indugi e con efficacia in quest’ambito è largamente considerata condizione indispensabile all’approfondimento ulteriore del progetto d’integrazione continentale, al rilancio strategico dell’Unione Europea e alla preservazione di un’economia prospera per i suoi Stati Membri e per i suoi cittadini – ha detto ancora Mattarella -. Un’Europa rinnovata, più competitiva, più resiliente, più presente nello scacchiere internazionale. E’ una sfida epocale per il nostro continente, tanto più urgente se raffrontata a recenti evoluzioni negli equilibri mondiali”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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