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Cronaca

A Milano 2.343 senzatetto, Sala “Abbiamo ancora posti nei centri”

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MILANO (ITALPRESS) – A Milano, le persone senza fissa dimora sono 2.343 persone. E’ il dato emerso dall’ultima rilevazione “Raccontami2024”, promossa dal Comune e realizzata lo scorso febbraio insieme a Fondazione Rodolfo Debenedetti. Inoltre, sono 8.900 gli accessi (molto persone si sono presentate più di una volta) registrati nel 2024 al Centro Sammartini – che accoglie persone senza fissa dimora e vittime di grave marginalità – gestito dal Comune in collaborazione con il Terzo settore (in particolare Spazio aperto servizi, Cooperativa Lotta contro l’emarginazione e Amapola). Lo ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, durante la visita di oggi all’hub allestito in via Sammartini 120. “Tanti cittadini ci scrivono perchè vogliono dare una mano a chi è per strada. C’è un numero da chiamare per le segnalazioni di questo tipo, lo 0288447646 – ha precisato il primo cittadino – . Noi abbiamo ancora spazi per potere dare un letto e un pasto caldo e con il ‘piano freddò abbiamo aggiunto altri luoghi di accoglienza. Lo dico ai milanesi: aiutateci a convincere queste persone a non rimanere in strada, soprattutto nei giorni di grande freddo. Una vita salvata è qualcosa di importante”. All’interno del Centro Sammartini è impegnata un’equipe di una trentina di persone: 11 assistenti sociali, 11 educatori, 2 mediatori linguistico culturali (messi a disposizione da Progetto Integrazione), 3 unità di personale amministrativo, 2 consulenti legali, 1 consulente psicologico a chiamata. Il centro è organizzato su tre livelli di servizi: il primo filtro è ad accesso libero e senza appuntamento e si occupa di fornire ascolto, orientamento, informazioni sui servizi a disposizione (docce, strutture di accoglienza, centri diurni ecc..). Nel secondo blocco (separato proprio fisicamente dal primo) c’è il segretariato sociale a cui si accede su appuntamento per colloqui di approfondimento individuali con gli operatori sociali. Il terzo blocco è dedicato alle persone già in carico al servizio per il monitoraggio dei loro percorsi di inclusione da parte degli assistenti sociali. L’hub coordina anche il lavoro delle unità mobili delle oltre 20 associazioni che collaborano con il comune per monitorare la situazione delle persone che vivono in strada offrendo generi di conforto e accoglienza. Il centro potenzia le sue attività per il piano freddo, aggiungendo alle aperture in settimana quelle del sabato (10-17). Il piano freddo 2024-25 è partito il 25 novembre e andrà avanti fino all’8 marzo. A oggi, sono otto i centri straordinari aperti ed entro metà gennaio saranno aperti altri due (uno all’interno del centro anziani di Cenisio e l’altro in un’ala dell’ex scuola Manara di via Fratelli Zoia) per ulteriori 50 posti complessivi. Come tutti gli anni, infatti, la logica è aprire i centri progressivamente, man mano che le disponibilità in quelli già attivi si saturano. “Da novembre abbiamo inviato nelle strutture di accoglienza, dopo lo screening medico da parte dei Medici volontari italiani e del test mantoux per la tubercolosi, circa 500 persone, di cui circa il 60% “nuove”, ovvero al primo piano freddo – spiega Palazzo Marino – . Sono per lo più uomini (84%) e per lo più stranieri (88%) che spesso devono aspettare mesi per perfezionare la richiesta di asilo e non trovano accoglienza nelle strutture statali dedicate ai migranti (CAS). Gli utenti del piano freddo vengono indirizzati verso i colloqui con gli operatori sociali e, in media, circa il 10% ogni anno viene ritenuta idonea ad avviare percorsi più lunghi e strutturati di reinclusione. Queste persone vengono quindi trasferite nei centri ordinari (circa mille posti messi a disposizione dalla città tutto l’anno in strutture come Casa Jannacci, via Pollini, via Pedroni, via Saponaro) e il loro posto in piano freddo viene rimesso a disposizione, generando quindi un ricambio”. Il Comune ha presentato due progetti sulla grave marginalità per il finanziamento con i fondi PNRR. Ha ottenuto finanziamenti per oltre 4,3 milioni di euro per realizzare delle stazioni di posta (centri multifunzionali che erogheranno servizi a supporto di persone senza dimora e nuclei familiari molto fragili) e degli appartamenti per l’accoglienza in housing first. Gli immobili che saranno oggetto di questi servizi (stazioni di posta in via Aldini a marzo 2026 e via Barabino in estate/autunno 2025 e l’housing first in via Mosso) sono in ristrutturazione, ma mentre i lavori sono in corso i servizi di supporto e gli inserimenti in accoglienza sono partiti in altre strutture con numeri importanti: dal 2023 sono stati supportati dai servizi delle stazioni di posta 817 beneficiari e 143 persone sono state inserite negli appartamenti in housing first.(ITALPRESS).

Foto: xm4

Cronaca

Meloni ribadisce a Zelenzky il sostegno dell’Italia all’ucraina

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato a Palazzo Chigi il Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio, il Presidente Meloni ha espresso solidarietà per le vittime dei recenti bombardamenti russi e ha ribadito il sostegno a 360 gradi che l’Italia assicura e continuerà ad assicurare alla legittima difesa dell’Ucraina e al popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sala, Salvini “L’importante era il risultato, Italia oggi conta di più”

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ROMA (ITALPRESS) – La liberazione di Cecilia Sala “è frutto del lavoro silenzioso di tanti: penso agli uomini dei servizi segreti, alle donne e agli uomini della diplomazia. L’importante era il risultato. Sicuramente l’Italia oggi, al di là dei partiti, conta di più rispetto a quanto non contavamo qualche tempo fa: questo mi sembra evidente”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a “Dritto e Rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio e in onda questa sera su Rete4. “Almeno su questo la politica non dovrebbe dividersi, ma dovrebbe dire grazie perchè è tornata a casa un’italiana e c’è da festeggiare, se il governo ci ha messo il suo impegno c’è da dire grazie”.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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Cronaca

Il Ministro Giuli con Liliana Segre in visita al Memoriale della Shoah

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MILANO (ITALPRESS) – Il Ministro della cultura Alessandro Giuli ha visitato questa mattina il Memoriale della Shoah di Milano. La visita è nata su invito della Senatrice a vita Liliana Segre, la quale il 30 gennaio 1944 venne deportata verso Auschwitz partendo proprio dal luogo in cui sorge oggi il Memoriale, nel ventre della Stazione Centrale.
La visita è iniziata dal “Muro dell’indifferenza”, nome scelto dalla Senatrice, proseguendo fino alla Biblioteca, contenente il patrimonio della Fondazione CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea).
Il Ministro Giuli e la Senatrice Segre sono stati accompagnati dal Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Roberto Jarach, e dal Direttore della Fondazione CDEC, Gadi Luzzatto Voghera. Al termine della visita si è svolto un significativo colloquio privato tra il Ministro e la Senatrice, nel corso del quale sono stati affrontati temi fondamentali come il contrasto al linguaggio d’odio.
(ITALPRESS).

Foto: Ministero della Cultura

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