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Politica

Centrodestra, Tajani “Leali con i nostri alleati, non sottomessi”

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ROCCARASO (L’AQUILA) (ITALPRESS) – “Siamo diversi dai nostri alleati ma saremo leali fino alla fine. Leali non vuol dire sottomessi, significa dire la verità”. Lo ha detto Antonio Tajani, segretario nazionale di Forza Italia, aprendo a Roccaraso l’iniziativa “Azzurri in vetta”.
“Siamo contro il terzo mandato perchè è bene che chi governa per dieci anni una regione non si trasformi in un padrone assoluto, e lasci il passo anche a un altro rappresentante della propria coalizione”, ha sottolineato il vicepremier e ministro degli Esteri.
“L’ultimo sondaggio ci dà all’11,5%, non c’è sondaggio che non ci dia in crescita costante ma vogliamo crescere ancora. Arriveremo al 20%. La forza di centro del centrodestra si chiama Forza Italia”, ha evidenziato Tajani.
“Avremo i congressi, e in ogni parte d’Italia dovremo mobilitarci per fare ancora di qui. E’ vero che cresciamo, ma dobbiamo fare un salto di qualità organizzativo e politico. Cambieremo alcune cose”, ha proseguito.
“La riforma della giustizia non era un capriccio di Berlusconi, andremo avanti con grande determinazione – ha spiegato il vicepremier -. E’ una riforma che interessa i cittadini italiani e l’economia del Paese. Una giustizia efficiente vuol dire favorire gli investimenti. Non è una riforma che va a danneggiare l’immagine del magistrato, anzi innalza il ruolo del giudicante, non è una mortificazione dei magistrati. E’ un’esaltazione del processo giusto”.
Il segretario di Forza Italia ha parlato anche di cittadinanza: “Nessuna marcia indietro sullo Ius Italiae, che non è una proposta lassista. La cittadinanza è una cosa seria. Noi vogliamo regole più serie, magari anche più severe, nessun cedimento, non c’entra niente con lo Ius Soli. Significa guardare a 900 mila studenti che frequentano scuole italiane, parlano italiano,si sentono italiani. Non ha nulla a che fare con chi delinque”.

– Foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Renzi “Meloni bravissima influencer ma non risolve i problemi”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “La presidente del Consiglio è bravissima a comunicare, però non sta risolvendo nemmeno un problema della vita quotidiana degli italiani: le bollette del gas aumentano, le multe con l’aumento che ha fatto Salvini impattano sul bilancio delle famiglie. Gli stipendi non crescono. I trasporti, pendolari e lunga percorrenza, sono fermi. Io ritengo Giorgia Meloni una bravissima influencer, e anche per questo le dedicheremo un 2025 non solo di critiche ma di proposte alternative”. Lo afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine di “Next”, l’iniziativa che si svolge a Firenze in occasione del suo 50esimo compleanno.
Per Renzi “in questo momento la presidente del Cons ha un consenso fortissimo perchè appare tutti i giorni sui quotidiani come quella che dice sempre la cosa che la gente si vuole far sentire dire, ma poi nella quotidianità mancano le risposte”.
A chi gli chiede se voglia “rottamare” Meloni, l’ex premier risponde così: “E’ più giovane di me per cui non potrei mai. Il mio obiettivo per i 50 anni intanto è dire grazie, io sono un uomo felice, e poi cercare di dare un’alternativa. Molti italiani vogliono bene a Giorgia Meloni, poi c’è una oparte di italiani che dice che lei non è capace. Io penso che sia arrivato il momento di dare una svolta”.
Secondo Renzi “si apre la fase in cui il centro farà la differenza, il centro che farà vincere il centrosinistra”.
“Oggi è un giorno di festa per me, ma è anche il giorno nel quale cerchiamo di parlare del futuro del Paese – aggiunge -. Ci sembra che si parli di tante questioni di cui ai cittadini non interessa, poi ci sono i treni bloccati, gli stipendi bloccati e le liste d’attesa bloccate. Da Firenze proviamo a rilanciare un messaggio non per guardare a quello che è successo negli ultimi 50 anni ma per parlare di futuro”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Meloni “La liberazione di Cecilia Sala bella giornata per il sistema Italia”. L’annuncio: “Vittorio Rizzi nuovo direttore del Dis”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ieri è stata una bella giornata per il sistema Italia, è stata una bella giornata per me, non ho provato un’emozione più grande in questi due anni quando ho chiamato la mamma di Cecilia Sala”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa annuale organizzata a Montecitorio dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.
“Su un caso così complesso intervengono moltissimi fattori – ha aggiunto -. Non è un lavoro che ho fatto da sola, intervengono molte questioni, è stato un complesso lavoro di triangolazione diplomatica, con gli Stati Uniti e l’Iran. Non c’è stato un momento di svolta, sono stati messi insieme una serie di tasselli. Le interlocuzioni con l’Iran sono soprattutto di natura diplomatica e di intelligence”.

“In Iran sono presenti oltre 500 italiani, bisogna essere molto attenti a come ci si muove. Per quanto riguarda il caso di Abedini il caso è al vaglio del ministero della Giustizia, tecnico e politico”, ha sottolineato Meloni.

“Bisogna continuare a discutere anche con i nostri amici americani – ha aggiunto -. Ne avrei parlato anche con il presidente Biden, ma la visita a Roma è stata annullata” per l’incendio di Los Angeles. “Le interlocuzioni ci saranno, il lavoro è ancora molto complesso”, ha sottolineato Meloni.

“Sulle dimissioni di Elisabetta Belloni ho letto molte ricostruzioni che non corrispondono a verità, l’ambasciatrice Belloni ha deciso di anticipare la scadenza del suo incarico per evitare di finire nel tritacarne che di solito accompagna nomine così importanti”, ha detto poi il premier rispondendo a una domanda sulle dimissioni del direttore del Dis.

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“Elisabetta Belloni è un funzionario capace, di lungo corso la mia stima e il rapporto con lei sono inalterati – ha aggiunto -. Prevedo che il suo percorso non termini qui. Le vicende di questi giorni non c’entrano niente con le sue dimissioni”. Poi l’annuncio che il Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio nominerà il prefetto Vittorio Rizzi nuovo direttore del Dis.

– Foto xb1/Italpress –

(ITALPRESS).

 

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Tajani “Relazioni con Iran e Siria decisive per la liberazione di Sala”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è stato un dialogo continuo e la nostra intelligence, la diplomazia, il governo hanno fatto il massimo. Essere un Paese come il nostro che ha rapporti con tutti i paesi dell’area del Medio Oriente, anche con quelli di cui non condivide politiche e azioni, rende possibile agire con efficacia anche di fronte a grandi difficoltà. Non a caso noi abbiamo tenuto aperti i rapporti politici con l’Iran, abbiamo tenuto aperta l’ambasciata in Siria, dove andrò domani dopo che si sarà riunito il Quintetto”. A dirlo il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando al “Corriere della Sera” della liberazione della giornalista Cecilia Sala dopo 21 giorni in carcere a Teheran. “La liberazione dell’ingegnere iraniano Abedini? Sono due cose separate, lo hanno spiegato anche le autorità iraniane. Il caso Abedini è trattato dalle autorità giudiziarie italiane, vedremo cosa succederà. Poi, eventualmente, sarà di competenza del ministro della Giustizia”.
Parlando poi di Elon Musk e del suo “legame” con l’Italia, il vicepremier ha evidenziato che “a oggi Musk è un privato cittadino e un grandissimo imprenditore; quando sarà al governo è ovvio che dovrà misurare le sue dichiarazioni. Poi, per quanto riguarda il sistema di comunicazioni satellitari della sua azienda, è un altro discorso. Parliamo di una scelta tecnologica che deve fare lo Stato italiano. Io non ho preclusioni a prescindere, una cosa è Musk, altra la sua azienda. Se è in grado di fornire i migliori servizi, perchè dire no a priori? Vedremo, ci saranno valutazioni, si sceglierà il meglio per garantire i servizi necessari alle nostre amministrazioni”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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