Economia
Tra Italia e Arabia Saudita accordi da 10 miliardi di dollari
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Redazione
AL-ULA (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il valore totale degli accordi firmati tra Italia e Arabia Saudita è ‘di circa 10 miliardi di dollarì. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento ad Al-Ula alla Tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita.
‘Questi numeri danno l’idea del nostro impegno anche per il futurò, ha sottolineato Meloni, che tra i settori coinvolti negli accordi ha citato le infrastrutture, la difesa, il turismo e la difesa dei beni culturali.
Ad Al-Ula due accordi di collaborazione in ambito culturale tra la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei, per il Ministero della Cultura italiano, e la Royal Commission for AlUla (RCU), per l’Arabia Saudita. A siglarli sono stati l’Ambasciatore italiano a Riad, Carlo Baldocci, a nome del Direttore generale Musei, Massimo Osanna, e il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Il programma esecutivo firmato dalla Direzione generale Musei e alla RCU ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione nei settori dell’archeologia e della valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle politiche di conservazione, manutenzione, gestione, promozione dell’accessibilità e sviluppo di competenze nei musei e nei luoghi della cultura. Tra le attività previste figurano seminari e incontri di studio e ricerca, la produzione di pubblicazioni scientifiche multilingue, l’organizzazione di programmi formativi, mostre ed eventi condivisi, nonchè lo scambio di esperti e competenze, con particolare attenzione all’applicazione di tecnologie innovative.
La cooperazione con il Parco Archeologico di Pompei è invece focalizzata sullo sviluppo sostenibile dei siti archeologici, con particolare attenzione al contributo che questi possono offrire nella salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni agricole locali come patrimoni immateriali. Sono previsti progetti mirati a perseguire questi obiettivi strategici e a rafforzare il ruolo del Museum of Incense Road, parte integrante del Journey Through Time di AlUla, che posiziona il museo in una prospettiva globale. Inoltre, Pompei sarà un partner chiave per alcune mostre della RCU in Italia.
Gli accordi sottoscritti derivano dal Memorandum d’intesa per la Cooperazione nel campo della cultura tra il Ministero della Cultura italiano e il Ministero della Cultura del Regno dell’Arabia Saudita, firmato a Venezia il 19 maggio 2023, che ne rappresenta il presupposto.
SACE, il gruppo assicurativo e finanziario italiano partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha firmato 5 operazioni e accordi con primarie controparti saudite attive sul mercato, per un valore complessivo di 6,6 miliardi di dollari, con l’obiettivo di sostenere le esportazioni italiane in Arabia Saudita nonchè i rapporti commerciali e di investimento tra i due Paesi.
“Siamo orgogliosi e onorati di essere al fianco di player di primario standing in Arabia Saudita per facilitare le esportazioni italiane e lo sviluppo di relazioni commerciali e di investimento win-win tra i nostri due Paesi – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di SACE, Alessandra Ricci – Crediamo che queste partnership apriranno un grande potenziale per la crescita delle esportazioni italiane in linea con gli obiettivi di Saudi Vision 2030”.
Ecco nel dettaglio le iniziative firmate e annunciate.
Operazione con NEOM (www.neom.com): SACE ha garantito un finanziamento multi-currency del valore complessivo di 3 miliardi di dollari reso disponibile da un pool di nove banche internazionali per aprire nuove opportunità di export per PMI e filiere italiane in diversi settori e comparti funzionali ai progetti di NEOM come infrastrutture, sviluppo urbano, edilizia e trasporti ferroviari, stradali e marittimi.
Il pool di banche include HSBC, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bank of China, Crèdit Agricole CIB, Agricultural Bank of China, Citibank N.A., China Construction Bank, JP Morgan Chase Bank and Bank of America. L’intervento di SACE rientra nel programma “Push Strategy” e farà da apripista per l’utilizzo da parte di NEOM di forniture di imprese italiane, in particolare delle PMI, in settori chiave, come le infrastrutture, lo sviluppo urbano, l’edilizia e i trasporti (ferroviario, stradale e marittimo).
Memorandum d’intesa con Saudi Electricity Company (SEC), la principale fonte di elettricità nel Regno dell’Arabia Saudita. Nell’ambito dell’accordo, SACE si impegna a esplorare potenziali opportunità per fornire garanzie creditizie a SEC per lo sviluppo di nuovi progetti sostenibili legati allo sviluppo del sistema elettrico saudita, facilitando attività di business e di investimento tra cui EPC (ingegneria, approvvigionamento e costruzione) e O&M (operazioni e manutenzione) servizi di aziende italiane.
Accordi con ACWA Power Company, primario gruppo saudita che opera in qualità di sviluppatore, investitore, comproprietario e operatore di un portafoglio di impianti di generazione di energia, energia rinnovabile e produzione di acqua desalinizzata: due documenti strategici per collaborare su nuove opportunità di business, con un focus su progetti di energia rinnovabile e un interesse condiviso a collaborare su iniziative in Africa e Asia centrale, tra cui: i) una linea di credito per sostenere i progetti green di ACWA Power in Asia centrale e facilitare l’esportazione di aziende italiane secondo il mandato di SACE.
In questo contesto, SACE fornirà una linea di credito di 100 milioni di dollari ad ACWA Power in cambio dell’impegno a creare opportunità di business match con aziende italiane nelle rispettive aree di interesse; SACE e ACWA Power hanno inoltre documentato l’impegno a esplorare nuove opportunità e valutare un sostegno fino a 500 milioni di dollari, con l’obiettivo di agevolare le esportazioni dall’Italia e promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comprese le piccole e medie imprese. ACWA Power e SACE condividono un interesse comune per progetti sostenibili e rinnovabili, con un focus globale che comprende opportunità in tutte le regioni, compresi progetti nel continente africano e nella regione della CSI.
Accordo con la Banca Araba per lo Sviluppo Economico in Africa (BADEA): accordo di cooperazione nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, in particolare nei paesi target come Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal, Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Costa d’Avorio, Repubblica del Congo, Mozambico, Kenya, Etiopia. L’accordo è stato firmato da Sidi Ould TAH, Presidente di BADEA e da Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE.
ACWA Power, società quotata in borsa in Arabia Saudita riconosciuta come la più grande società privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, pioniera nella transizione energetica e first mover nel settore dell’idrogeno verde, ha firmato un memorandum d’intesa con Snam per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa.
Snam, operatore leader in Europa nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale, mira a costruire un’infrastruttura multi-molecola paneuropea, promuovendo la sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero. ACWA Power è uno sviluppatore, investitore e operatore di impianti di produzione di idrogeno e ammoniaca verde in Arabia Saudita. Questa partnership prevede l’esplorazione di potenziali collaborazioni e investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di approvvigionamento internazionale per una fornitura affidabile ed economica di idrogeno verde dall’Arabia Saudita all’Europa e la valutazione dello sviluppo di un terminale di importazione dell’ammoniaca in Italia per facilitare la consegna dell’idrogeno verde attraverso il SoutH2 Corridor, il corridoio lungo 3.300 km che raggiunge l’Europa centrale attraverso Italia, Austria e Germania.
“Siamo entusiasti di unire le nostre forze a quelle di Snam per promuovere progressi significativi nel settore dell’idrogeno verde. Con le emissioni del settore energetico già ridotte del 40% rispetto a 20 anni fa, ora dobbiamo concentrare i nostri sforzi collettivi su nuove molecole a basso contenuto di carbonio per decarbonizzare i nostri settori. L’unione delle nostre competenze contribuirà ad accelerare questo processo”, ha dichiarato in merito al memorandum, Marco Arcelli, Amministratore Delegato di ACWA Power.
“Gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione dell’UE richiedono un’azione decisiva in tutti i settori produttivi, che preveda l’utilizzo pratico, efficiente e accelerato di tutte le tecnologie disponibili – ha affermato Stefano Venier, Amministratore delegato di Snam -. L’idrogeno svolge un ruolo chiave e siamo lieti di poter perseguire opportunità di sviluppo in questo ambito anche attraverso accordi come quello firmato con ACWA Power: lo sviluppo del terminale di importazione dell’ammoniaca risulta sinergico con quello del SoutH2 Corridor”.
Il Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA), l’Autorità Generale per l’Industria militare (GAMI) e Leonardo hanno annunciato la firma di un MoU con l’obiettivo di discutere, sviluppare e valutare una serie di investimenti e opportunità per espandere ulteriormente la collaborazione nei settori dell’aerospazio e della difesa.
Questo accordo segue il Memorandum of Understanding firmato e annunciato all’inizio del 2024 che aveva quale obiettivo la valutazione ed esplorazione di molteplici aree di cooperazione: spazio, manutenzione/riparazione/revisione per aerostrutture, localizzazione per sistemi di guerra elettronica, radar e per l’assemblaggio di elicotteri, un focus sul settore del combattimento aereo e dell’integrazione multi-dominio, processi di industrializzazione e sviluppo del capitale umano, opportunità per la supply chain nazionale in Arabia Saudita e, più in generale, per il ruolo di Leonardo nella regione e nella catena del valore globale.
‘A seguito degli eccellenti risultati raggiunti attraverso l’implementazione dell’accordo del 2024, il MoU firmato oggi apre la strada ad un’ulteriore espansione della collaborazione industriale nel campo dei sistemi di combattimento aereo e in ambito elicotteristico – si legge in una nota -. Per decenni Leonardo ha fornito al paese piattaforme, sistemi, tecnologie e servizi, dal trasporto aereo, al supporto all’industria energetica, agli elicotteri, fino a sistemi elettronici e sensori, a cui si aggiungono sistemi per la difesa marittima e cyber, oltre a un contributo chiave nel campo della difesa aerea. Questo nuovo accordo rappresenta l’ultimo passo nel rafforzamento delle attività di Leonardo nel Regno, dove l’azienda ha un Headquarters dedicato. Collaborando con partner locali, Istituti di ricerca e utenti finali, Leonardo potrà generare sviluppo sostenibile e attività di produzione nel paese. Il MoU contribuirà significativamente alla Vision 2030 dell’Arabia Saudita finalizzata all’implementazione di riforme senza precedenti nel settore pubblico, alla diversificazione dell’economia, per consentire a cittadini e imprese di raggiungere pienamente il loro potenziale e creare opportunità di crescita innovativè.
Il gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha siglato, nell’ambito della Missione del Governo italiano in Arabia Saudita alla quale era presente con una delegazione guidata dall’Amministratore Delegato Dario Scannapieco, due Protocolli d’intesa con primari partner del settore pubblico e privato del Regno dell’Arabia Saudita, Saudi Fund for Development e ACWA Power. I due accordi saranno finalizzati a rafforzare la collaborazione su progetti in ambito energetico e infrastrutturale prevalentemente nel continente africano, in linea con il Piano Mattei.
In particolare, il MoU siglato con il Saudi Fund for Development è volto ad avviare una collaborazione per identificare opportunità di co-finanziamento su progettualità ad elevato impatto di sviluppo sostenibile, mentre l’accordo siglato con ACWA Power mira ad approfondire la cooperazione in iniziative nei settori dell’energia rinnovabile, della desalinizzazione dell’acqua e dell’idrogeno verde.
Fincantieri ha annunciato la firma di una serie Memorandum of Understanding (MoU) in Arabia Saudita. Questi accordi sottolineano l’interesse dell’azienda per questa regione in seguito all’istituzione della controllata Fincantieri Arabia for Naval Services nel 2024.
Gli accordi raggiunti testimoniano l’impegno strategico di Fincantieri nel promuovere l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo industriale attraverso una serie di collaborazioni con realtà saudite e partner internazionali. In linea con il programma Vision 2030 avviato dall’Arabia Saudita, queste partnership rafforzeranno il ruolo di Fincantieri e il suo status di unico complesso cantieristico al mondo attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, grazie a un modello di business con una forte integrazione verticale e a una grande esperienza nel comparto crocieristico, offshore e della difesa.
Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha commentato così gli accordi raggiunti: “Con questi accordi vogliamo ribadire il nostro forte interesse per questa regione e la nostra disponibilità a esplorare nuove opportunità di business nei nostri tre principali segmenti di attività, quello della difesa in primis. L’Arabia Saudita sta affermando in breve tempo il proprio ruolo di hub globale per la tecnologia marittima, e siamo orgogliosi di collaborare con aziende saudite per mettere a loro disposizione le nostre capacità in vari ambiti. Insieme, promuoveremo l’innovazione e la sostenibilità per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del programma Vision 2030”.
– Foto ufficio stampa Leonardo –
(ITALPRESS).
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Cisl, Fumarola “Serve un nuovo patto sociale per governare il cambiamento”
Pubblicato
19 ore fa-
19 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Il dibattito di questo congresso ci consegna una convinzione chiara: per affrontare adeguatamente le sfide che abbiamo di fronte è urgente un nuovo patto sociale. Molte associazioni delle imprese sono venute qui a dirci che condividono la necessità di un patto sociale per governare le transizioni e il nuovo scenario globale”.
Lo ha detto Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, chiudendo il XX Congresso Confederale del sindacato. Fumarola ha ripercorso la storia della confederazione sindacale, “fatta di successi, ma anche di fatiche, a volte di momenti di scoramento e di arretramenti. Pronta, però, sempre a ripartire. Insieme abbiamo oggi l’opportunità e il dovere di collegare questo potente motore al futuro del paese accompagnandone la ripartenza con i valori della solidarietà, della partecipazione e della corresponsabilità sociale”.
“Da questo palco ci hanno chiesto di evitare caricature. Siamo d’accordo. Ci pare però, che la caricatura l’abbia fatta chi ha tentato di darci improbabili insegnamenti. Non accettiamo lezioni neanche sui contratti pubblici da parte di chi, per anni con altri governi, ha firmato accordi da zero virgola senza battere ciglio – ha aggiunto -. Voglio richiamare ancora una volta il valore, per noi, irrinunciabile del pluralismo sindacale. La Cisl crede nel pluralismo, perché nessuno da solo può pensare di avere il monopolio della rappresentanza del lavoro. Nessuno può pensare di esercitare una egemonia che esiste solo nella testa di qualche reduce del ‘900. Crediamo nell’unità d’azione sindacale, quando è possibile. Diciamo agli amici di Cgil e Uil di lavorare insieme, costruire alleanze concrete su contenuti, scegliendo un metodo condiviso fatto di confronto e rispetto reciproco”.
“La premier ha riconosciuto la necessità di superare la logica dello scontro ideologico, di rifondare il rapporto tra impresa e lavoro in modo collaborativo e ha manifestato apertura verso un dialogo sociale. Abbiamo accolto con soddisfazione il suo intervento. È un impegno forte che metteremo già da domani alla prova dei fatti”, puntando ad “uno sviluppo contrattato che ricomponga le fratture sociali e spieghi le vele del progresso” dice ancora Fumarola.
L’invito al governo da parte della leader della Cisl, quindi, è quello di passare “subito dalle intenzioni all’azione. La via maestra è quella che porta a un contratto nazionale per lo sviluppo, la sostenibilità sociale e il lavoro, che impegni esecutivo e parti sociali su programmi e obiettivi condivisi. L’auspicio è che questa strategia sia sostenuta da una coalizione ampia. Non è più tempo di alibi o di pregiudiziali. Chi oggi si tira indietro si assume la responsabilità di autoescludersi da un cammino fondato sull’etica della cooperazione. La via del dialogo e della partecipazione richiede coraggio di scelte giuste anche quando possono essere impopolari o meglio impopuliste. L’alternativa è quella della sterile denuncia o del nuovo comunismo che si che si manifesta nella ripetizione compulsiva di slogan vuoti e fini a se stessi. Si tratta di riscoprire la concertazione in una chiave diversa rispetto al passato con finalità coerenti con le sfide di questo nostro tempo”.
“È un tempo difficile caratterizzato dalla ri-legittimazione della guerra come via per affrontare i conflitti geopolitici e le relazioni tra paesi. L’esibizione muscolare ha spazzato via il dialogo, il confronto, il multilateralismo faticosamente costruito nella seconda metà del secolo scorso”.
“Abbiamo rivendicato per molto tempo una globalizzazione diversa da quella centrata sulla finanza speculativa e lontana da vincoli di sostenibilità sociale – ha aggiunto -. L’eredità di quella stagione esacerbata dalla pandemia” ha portato a maggiore “diseguaglianza, polarizzazione con l’espandersi a macchia d’olio della sfiducia e del rancore”.
In questo contesto definito preoccupante dalla Fumarola è necessario “un approccio saldamente centrato sulla nostra appartenenza all’Unione Europea”, dunque, “su un’Europa che deve essere più unita e autorevole”. Le sfide in corso per la leader della Cisl “non paiono essere state del tutto colte dalla proposta di bilancio dei giorni scorsi”.
La CISL punta ad agire secondo il modello di democrazia sociale affrontando innanzitutto “l’emergenza che riguarda salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Questa deve essere la materia da cui partire, attraverso una strategia di condivisione nazionale che in Europa siamo l’unico paese a non avere”.
In secondo luogo c’è l’accelerazione del “ritmo di sviluppo del paese, perché senza crescita non c’è redistribuzione e perché la decrescita non è mai felice. Bisogna far evolvere il nostro modello sociale in modo che sia più centrato sui consumi interni e sulla qualità del lavoro”.
“È necessario”, quindi, “promuovere una nuova politica espansiva dei redditi che aumenti salari e pensioni, lanci una vera strategia industriale, promuova investimenti nella pubblica amministrazione e nel socio sanitario, per un patto nella scuola che rilanci assunzioni e stabilizzazioni, valorizzi le comunità educanti e chi le fa vivere ogni giorno – ha aggiunto -. Dobbiamo optare su ricerca e università, qualificare il sistema dei servizi a mercato, capacitare le persone nel lavoro con le nuove tecnologie generative. Le tutele vanno date a tutti i lavoratori, subordinati o autonomi. Bisogna agire per curare le innumerevoli ferite che attraversano e lacerano il nostro paese”.
– Foto xl5/Italpress –
(ITALPRESS)
Economia
A giugno crescono i prestiti bancari, + 0,9% su base annua
Pubblicato
19 ore fa-
19 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A giugno 2025, l’ammontare dei prestiti bancari a imprese e famiglie è cresciuto dello 0,9% rispetto ad un anno prima, in accelerazione rispetto al +0,1% del mese precedente; a maggio 2025 i prestiti alle famiglie erano cresciuti dell’1,5% mentre quelli alle imprese erano diminuiti dell’1,4%. Lo rende noto l’Abi nel Rapporto Mensile.
A maggio 2025 i crediti deteriorati netti (cioè l’insieme delle sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinanti calcolato al netto delle svalutazioni e degli accantonamenti già effettuati dalle banche) sono leggermente diminuiti a 31,2 miliardi di euro, da 31,3 miliardi di dicembre 2024 (30,5 miliardi a dicembre 2023).
Rispetto al loro livello massimo, 196,3 miliardi raggiunti nel 2015, sono in calo di oltre 165 miliardi. A maggio 2025 i crediti deteriorati netti rappresentavano l’1,50% dei crediti totali. Tale rapporto è lievemente inferiore rispetto a dicembre 2024 (1,51%; 1,41% a dicembre 2023; 9,8% a dicembre 2015).
La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 104,5 miliardi tra maggio 2024 e maggio 2025 (9,9 miliardi famiglie, 16 miliardi imprese e il restante agli altri settori, imprese finanziarie, assicurazioni, pubblica amministrazione). La raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a giugno 2025 è risultata in aumento dell’1,0% su base annua, proseguendo la dinamica positiva registrata da inizio 2024 (+3,2% nel mese precedente).
A giugno 2025 i depositi, nelle varie forme, sono cresciuti dell’1% su base annua (+3,8% il mese precedente). La raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, a giugno 2025 è aumentata dello 0,9% rispetto ad un anno prima (-0,9% nel mese precedente). Nei primi 17 giorni di luglio 2025 il tasso Euribor a 3 mesi è stato in media dell’1,99%, sostanzialmente stabile rispetto a giugno 2025 (1,98%) e inferiore di 85 punti base rispetto a dicembre 2024 (2,84%).
Il tasso lordo dei BOT a sei mesi è stato in media dell’1,92% in calo di 1 punto base rispetto a giugno (1,93%) e inferiore di 70 punti base rispetto a dicembre 2024 (2,62%). Il tasso IRS a 10 anni (molto usato nei mutui) è stato in media del 2,64% in aumento di 8 punti base rispetto a giugno (2,56%) e superiore di 41 punti base rispetto a dicembre 2024 (2,23%). Il tasso lordo dei BTP a 10 anni è stato in media del 3,55% in aumento di 5 punti base rispetto a giugno (3,50%) e superiore di 21 punti base rispetto a dicembre 2024 (3,34%).
A giugno 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,56% dal 3,66% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023; il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 3,17% (come nel mese precedente; 4,42% a dicembre 2023); il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,02% dal 4,08% del mese precedente.
Il tasso praticato sui nuovi depositi a durata prestabilita (cioè certificati di deposito e depositi vincolati) a giugno 2025 è stato il 2,08%. A maggio tale tasso era in Italia superiore a quello medio dell’area dell’euro (Italia 2,17%; area dell’euro 2,00%). Rispetto a giugno 2022, (ultimo mese prima dei rialzi dei tassi BCE) quando il tasso era dello 0,29%, l’incremento è stato di 179 punti base.
Il rendimento delle nuove emissioni di obbligazioni bancarie a tasso fisso a giugno 2025 è stato il 3,24%, con un incremento di 193 punti base rispetto a giugno 2022 quando era l’1,31%. A giugno 2025 il tasso medio sul totale dei depositi (certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti), è stato lo 0,66% (0,70% nel mese precedente; 0,32% a giugno 2022).
Il tasso sul conto corrente, che non ha la funzione di investimento e permette di utilizzare una moltitudine di servizi, a giugno 2025 era lo 0,30% (0,32% nel mese precedente; 0,02% a giugno 2022). Il margine (spread) sulle nuove operazioni (differenza tra i tassi sui nuovi prestiti e la nuova raccolta) con famiglie e società non finanziarie a giugno 2025 è di 198 punti base.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Economia
Intesa Sanpaolo Bank Slovenia sottoscrive il mini-bond da 10 milioni di Incom
Pubblicato
19 ore fa-
19 Luglio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo Bank Slovenia, parte del Gruppo Intesa Sanpaolo, ha sottoscritto con successo l’intero importo del mini-bond da 10 milioni emesso da Incom, azienda slovena di trasformazione alimentare in rapida crescita nota, tra gli altri, per i suoi marchi di gelati premium Leone, Jamaica e Al!ve.
Questa emissione rappresenta la prima operazione di mini-bond in Slovenia realizzata nell’ambito dell’iniziativa strategica del Gruppo Intesa Sanpaolo volta a fornire alle piccole, medie e grandi imprese un’alternativa efficace e flessibile ai prestiti tradizionali, per accedere ai mercati dei capitali e sostenere la loro crescita e competitività.
Con Privredna Banka Zagreb, in qualità di arranger, e Banka Intesa Sanpaolo, in qualità di investitore, entrambe le banche hanno garantito l’esecuzione rapida e sicura dell’operazione, dimostrando ulteriormente il loro impegno per lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione finanziaria.
“In Intesa Sanpaolo crediamo che sostenere la crescita delle imprese locali sia essenziale per costruire un’economia europea più competitiva e resiliente. Attraverso soluzioni finanziarie innovative come i mini-bond, diamo alle imprese la possibilità di crescere, innovare ed espandersi oltre i confini nazionali. Questa operazione è un esempio concreto di come promuoviamo lo sviluppo sostenibile liberando capitali per una crescita reale”, ha dichiarato Paola Papanicolaou, responsabile della Divisione Banche Internazionali.
Luigi Fuzio, Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo Slovenia d.d., ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di aver completato la prima operazione di mini-bond in Slovenia, a supporto del percorso di innovazione e dell’espansione internazionale di Incom. Questa operazione non è solo un punto di riferimento per la nostra banca, ma anche un segnale di fiducia nel potenziale delle imprese slovene. Sbloccando l’accesso ai mercati dei capitali, stiamo aiutando le imprese locali a crescere più forti, più competitive e più integrate nel panorama economico europeo”.
– Foto Ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS)

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