Economia
Tra Italia e Arabia Saudita accordi da 10 miliardi di dollari
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11 mesi fa-
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Redazione
AL-ULA (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) – Il valore totale degli accordi firmati tra Italia e Arabia Saudita è ‘di circa 10 miliardi di dollarì. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento ad Al-Ula alla Tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita.
‘Questi numeri danno l’idea del nostro impegno anche per il futurò, ha sottolineato Meloni, che tra i settori coinvolti negli accordi ha citato le infrastrutture, la difesa, il turismo e la difesa dei beni culturali.
Ad Al-Ula due accordi di collaborazione in ambito culturale tra la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei, per il Ministero della Cultura italiano, e la Royal Commission for AlUla (RCU), per l’Arabia Saudita. A siglarli sono stati l’Ambasciatore italiano a Riad, Carlo Baldocci, a nome del Direttore generale Musei, Massimo Osanna, e il Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel.
Il programma esecutivo firmato dalla Direzione generale Musei e alla RCU ha l’obiettivo di rafforzare la cooperazione nei settori dell’archeologia e della valorizzazione del patrimonio culturale, con particolare attenzione alle politiche di conservazione, manutenzione, gestione, promozione dell’accessibilità e sviluppo di competenze nei musei e nei luoghi della cultura. Tra le attività previste figurano seminari e incontri di studio e ricerca, la produzione di pubblicazioni scientifiche multilingue, l’organizzazione di programmi formativi, mostre ed eventi condivisi, nonchè lo scambio di esperti e competenze, con particolare attenzione all’applicazione di tecnologie innovative.
La cooperazione con il Parco Archeologico di Pompei è invece focalizzata sullo sviluppo sostenibile dei siti archeologici, con particolare attenzione al contributo che questi possono offrire nella salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni agricole locali come patrimoni immateriali. Sono previsti progetti mirati a perseguire questi obiettivi strategici e a rafforzare il ruolo del Museum of Incense Road, parte integrante del Journey Through Time di AlUla, che posiziona il museo in una prospettiva globale. Inoltre, Pompei sarà un partner chiave per alcune mostre della RCU in Italia.
Gli accordi sottoscritti derivano dal Memorandum d’intesa per la Cooperazione nel campo della cultura tra il Ministero della Cultura italiano e il Ministero della Cultura del Regno dell’Arabia Saudita, firmato a Venezia il 19 maggio 2023, che ne rappresenta il presupposto.
SACE, il gruppo assicurativo e finanziario italiano partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha firmato 5 operazioni e accordi con primarie controparti saudite attive sul mercato, per un valore complessivo di 6,6 miliardi di dollari, con l’obiettivo di sostenere le esportazioni italiane in Arabia Saudita nonchè i rapporti commerciali e di investimento tra i due Paesi.
“Siamo orgogliosi e onorati di essere al fianco di player di primario standing in Arabia Saudita per facilitare le esportazioni italiane e lo sviluppo di relazioni commerciali e di investimento win-win tra i nostri due Paesi – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di SACE, Alessandra Ricci – Crediamo che queste partnership apriranno un grande potenziale per la crescita delle esportazioni italiane in linea con gli obiettivi di Saudi Vision 2030”.
Ecco nel dettaglio le iniziative firmate e annunciate.
Operazione con NEOM (www.neom.com): SACE ha garantito un finanziamento multi-currency del valore complessivo di 3 miliardi di dollari reso disponibile da un pool di nove banche internazionali per aprire nuove opportunità di export per PMI e filiere italiane in diversi settori e comparti funzionali ai progetti di NEOM come infrastrutture, sviluppo urbano, edilizia e trasporti ferroviari, stradali e marittimi.
Il pool di banche include HSBC, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bank of China, Crèdit Agricole CIB, Agricultural Bank of China, Citibank N.A., China Construction Bank, JP Morgan Chase Bank and Bank of America. L’intervento di SACE rientra nel programma “Push Strategy” e farà da apripista per l’utilizzo da parte di NEOM di forniture di imprese italiane, in particolare delle PMI, in settori chiave, come le infrastrutture, lo sviluppo urbano, l’edilizia e i trasporti (ferroviario, stradale e marittimo).
Memorandum d’intesa con Saudi Electricity Company (SEC), la principale fonte di elettricità nel Regno dell’Arabia Saudita. Nell’ambito dell’accordo, SACE si impegna a esplorare potenziali opportunità per fornire garanzie creditizie a SEC per lo sviluppo di nuovi progetti sostenibili legati allo sviluppo del sistema elettrico saudita, facilitando attività di business e di investimento tra cui EPC (ingegneria, approvvigionamento e costruzione) e O&M (operazioni e manutenzione) servizi di aziende italiane.
Accordi con ACWA Power Company, primario gruppo saudita che opera in qualità di sviluppatore, investitore, comproprietario e operatore di un portafoglio di impianti di generazione di energia, energia rinnovabile e produzione di acqua desalinizzata: due documenti strategici per collaborare su nuove opportunità di business, con un focus su progetti di energia rinnovabile e un interesse condiviso a collaborare su iniziative in Africa e Asia centrale, tra cui: i) una linea di credito per sostenere i progetti green di ACWA Power in Asia centrale e facilitare l’esportazione di aziende italiane secondo il mandato di SACE.
In questo contesto, SACE fornirà una linea di credito di 100 milioni di dollari ad ACWA Power in cambio dell’impegno a creare opportunità di business match con aziende italiane nelle rispettive aree di interesse; SACE e ACWA Power hanno inoltre documentato l’impegno a esplorare nuove opportunità e valutare un sostegno fino a 500 milioni di dollari, con l’obiettivo di agevolare le esportazioni dall’Italia e promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane, comprese le piccole e medie imprese. ACWA Power e SACE condividono un interesse comune per progetti sostenibili e rinnovabili, con un focus globale che comprende opportunità in tutte le regioni, compresi progetti nel continente africano e nella regione della CSI.
Accordo con la Banca Araba per lo Sviluppo Economico in Africa (BADEA): accordo di cooperazione nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa, in particolare nei paesi target come Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal, Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Costa d’Avorio, Repubblica del Congo, Mozambico, Kenya, Etiopia. L’accordo è stato firmato da Sidi Ould TAH, Presidente di BADEA e da Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE.
ACWA Power, società quotata in borsa in Arabia Saudita riconosciuta come la più grande società privata di desalinizzazione dell’acqua al mondo, pioniera nella transizione energetica e first mover nel settore dell’idrogeno verde, ha firmato un memorandum d’intesa con Snam per esplorare la collaborazione e gli investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di fornitura di idrogeno verde in Europa.
Snam, operatore leader in Europa nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del gas naturale, mira a costruire un’infrastruttura multi-molecola paneuropea, promuovendo la sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero. ACWA Power è uno sviluppatore, investitore e operatore di impianti di produzione di idrogeno e ammoniaca verde in Arabia Saudita. Questa partnership prevede l’esplorazione di potenziali collaborazioni e investimenti congiunti finalizzati alla creazione di una catena di approvvigionamento internazionale per una fornitura affidabile ed economica di idrogeno verde dall’Arabia Saudita all’Europa e la valutazione dello sviluppo di un terminale di importazione dell’ammoniaca in Italia per facilitare la consegna dell’idrogeno verde attraverso il SoutH2 Corridor, il corridoio lungo 3.300 km che raggiunge l’Europa centrale attraverso Italia, Austria e Germania.
“Siamo entusiasti di unire le nostre forze a quelle di Snam per promuovere progressi significativi nel settore dell’idrogeno verde. Con le emissioni del settore energetico già ridotte del 40% rispetto a 20 anni fa, ora dobbiamo concentrare i nostri sforzi collettivi su nuove molecole a basso contenuto di carbonio per decarbonizzare i nostri settori. L’unione delle nostre competenze contribuirà ad accelerare questo processo”, ha dichiarato in merito al memorandum, Marco Arcelli, Amministratore Delegato di ACWA Power.
“Gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione dell’UE richiedono un’azione decisiva in tutti i settori produttivi, che preveda l’utilizzo pratico, efficiente e accelerato di tutte le tecnologie disponibili – ha affermato Stefano Venier, Amministratore delegato di Snam -. L’idrogeno svolge un ruolo chiave e siamo lieti di poter perseguire opportunità di sviluppo in questo ambito anche attraverso accordi come quello firmato con ACWA Power: lo sviluppo del terminale di importazione dell’ammoniaca risulta sinergico con quello del SoutH2 Corridor”.
Il Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA), l’Autorità Generale per l’Industria militare (GAMI) e Leonardo hanno annunciato la firma di un MoU con l’obiettivo di discutere, sviluppare e valutare una serie di investimenti e opportunità per espandere ulteriormente la collaborazione nei settori dell’aerospazio e della difesa.
Questo accordo segue il Memorandum of Understanding firmato e annunciato all’inizio del 2024 che aveva quale obiettivo la valutazione ed esplorazione di molteplici aree di cooperazione: spazio, manutenzione/riparazione/revisione per aerostrutture, localizzazione per sistemi di guerra elettronica, radar e per l’assemblaggio di elicotteri, un focus sul settore del combattimento aereo e dell’integrazione multi-dominio, processi di industrializzazione e sviluppo del capitale umano, opportunità per la supply chain nazionale in Arabia Saudita e, più in generale, per il ruolo di Leonardo nella regione e nella catena del valore globale.
‘A seguito degli eccellenti risultati raggiunti attraverso l’implementazione dell’accordo del 2024, il MoU firmato oggi apre la strada ad un’ulteriore espansione della collaborazione industriale nel campo dei sistemi di combattimento aereo e in ambito elicotteristico – si legge in una nota -. Per decenni Leonardo ha fornito al paese piattaforme, sistemi, tecnologie e servizi, dal trasporto aereo, al supporto all’industria energetica, agli elicotteri, fino a sistemi elettronici e sensori, a cui si aggiungono sistemi per la difesa marittima e cyber, oltre a un contributo chiave nel campo della difesa aerea. Questo nuovo accordo rappresenta l’ultimo passo nel rafforzamento delle attività di Leonardo nel Regno, dove l’azienda ha un Headquarters dedicato. Collaborando con partner locali, Istituti di ricerca e utenti finali, Leonardo potrà generare sviluppo sostenibile e attività di produzione nel paese. Il MoU contribuirà significativamente alla Vision 2030 dell’Arabia Saudita finalizzata all’implementazione di riforme senza precedenti nel settore pubblico, alla diversificazione dell’economia, per consentire a cittadini e imprese di raggiungere pienamente il loro potenziale e creare opportunità di crescita innovativè.
Il gruppo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) ha siglato, nell’ambito della Missione del Governo italiano in Arabia Saudita alla quale era presente con una delegazione guidata dall’Amministratore Delegato Dario Scannapieco, due Protocolli d’intesa con primari partner del settore pubblico e privato del Regno dell’Arabia Saudita, Saudi Fund for Development e ACWA Power. I due accordi saranno finalizzati a rafforzare la collaborazione su progetti in ambito energetico e infrastrutturale prevalentemente nel continente africano, in linea con il Piano Mattei.
In particolare, il MoU siglato con il Saudi Fund for Development è volto ad avviare una collaborazione per identificare opportunità di co-finanziamento su progettualità ad elevato impatto di sviluppo sostenibile, mentre l’accordo siglato con ACWA Power mira ad approfondire la cooperazione in iniziative nei settori dell’energia rinnovabile, della desalinizzazione dell’acqua e dell’idrogeno verde.
Fincantieri ha annunciato la firma di una serie Memorandum of Understanding (MoU) in Arabia Saudita. Questi accordi sottolineano l’interesse dell’azienda per questa regione in seguito all’istituzione della controllata Fincantieri Arabia for Naval Services nel 2024.
Gli accordi raggiunti testimoniano l’impegno strategico di Fincantieri nel promuovere l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo industriale attraverso una serie di collaborazioni con realtà saudite e partner internazionali. In linea con il programma Vision 2030 avviato dall’Arabia Saudita, queste partnership rafforzeranno il ruolo di Fincantieri e il suo status di unico complesso cantieristico al mondo attivo in tutti i settori della navalmeccanica ad alta tecnologia, grazie a un modello di business con una forte integrazione verticale e a una grande esperienza nel comparto crocieristico, offshore e della difesa.
Pierroberto Folgiero, Amministratore delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha commentato così gli accordi raggiunti: “Con questi accordi vogliamo ribadire il nostro forte interesse per questa regione e la nostra disponibilità a esplorare nuove opportunità di business nei nostri tre principali segmenti di attività, quello della difesa in primis. L’Arabia Saudita sta affermando in breve tempo il proprio ruolo di hub globale per la tecnologia marittima, e siamo orgogliosi di collaborare con aziende saudite per mettere a loro disposizione le nostre capacità in vari ambiti. Insieme, promuoveremo l’innovazione e la sostenibilità per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del programma Vision 2030”.
– Foto ufficio stampa Leonardo –
(ITALPRESS).
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Dal patrimonio storico all’inclusione, nuovi progetti per la Fondazione Fincantieri
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Dal patrimonio storico all’inclusione, nuovi progetti per la Fondazione Fincantieri
Pubblicato
11 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A un anno dall’avvio del nuovo corso, Fondazione Fincantieri ha presentato, oggi, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma, i progetti e le attività che ne segnano il percorso di rilancio. L’incontro, che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile, è stato un’importante occasione di confronto sul ruolo della Fondazione come motore di sviluppo, innovazione e coesione nelle comunità.
Sono intervenuti Paola Severino, presidente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione e della Luiss School of Law; Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma; Roberto Giulianelli dell’Università Politecnica delle Marche, autore del volume “Storia della cantieristica italiana nell’età contemporanea. Dall’Unità all’età giolittiana (1861 -1913 )”, presentato nel corso dell’evento. Per Fincantieri sono intervenuti l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Pierroberto Folgiero, il presidente Biagio Mazzotta, anche presidente emerito della Fondazione; il presidente della Fondazione Fausto Recchia e Lorenza Pigozzi, Direttore Comunicazione Strategica del Gruppo e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione.
Il lavoro della Fondazione si articola su tre direttrici complementari che ne definiscono il triplice ruolo: custode della memoria, promotrice di innovazione e agente di impatto sociale. Attraverso la digitalizzazione degli archivi e la progettazione di un museo interattivo, Fondazione Fincantieri valorizza il patrimonio storico della cantieristica italiana, rendendo la memoria accessibile e trasformandola in uno strumento di conoscenza e cultura per comunità, scuole e pubblico. In questo ambito si inserisce anche la collana editoriale dedicata alla storia della navalmeccanica italiana. Il primo volume, Storia della cantieristica italiana nell’età contemporanea.
Dall’Unità all’età giolittiana (1861 -1913), a cura del Professor Roberto Giulianelli e pubblicato da Laterza, sarà in libreria dal 16 gennaio 2026. Il libro inaugura un ciclo di cinque volumi che raccontano oltre due secoli di storia del settore, evidenziando il ruolo centrale di Fincantieri. Le foto storiche presenti all’interno del volume sono state esposte in una mostra allestita in occasione dell’evento. Con “Navigare il Futuro”, la Fondazione rinnova il proprio impegno nella ricerca, nella formazione e nella promozione della cultura dell’innovazione. In memoria del Generale Claudio Graziano, è stato avviato un percorso dedicato a valorizzarne l’eredità, attraverso progetti formativi e una borsa di studio sostenuta dalla Fondazione Fincantieri in collaborazione con il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD).
Le collaborazioni con atenei come Sapienza Università di Roma e Luiss Guido Carli hanno dato vita a progetti di ricerca su nuovi materiali, medicina del lavoro e regolamentazione delle infrastrutture critiche sottomarine, tra cui il progetto SUBCAP. A livello internazionale, la partnership con la King Abdullah University of Science and Technology (KAUST) ha portato all’istituzione di una borsa di studio per giovani ricercatori nei settori della sicurezza marittima e della cyber-resilienza. Il filone “Navigare Insieme” pone al centro l’inclusione, il dialogo con i territori e la coesione sociale. Tra le iniziative già avviate rientrano i corsi di lingua italiana realizzati nei cantieri di Monfalcone, Sestri, Marghera e Ancona, in collaborazio ne con la società Dante Alighieri, per favorire integrazione linguistica, multiculturalità e pari opportunità.
Accanto a queste azioni, la Fondazione sta sviluppando nuovi progetti di impatto sociale orientati alla rigenerazione di spazi condivisi, alla creazione di luoghi di incontro e alla costruzione di un welfare territoriale concreto. L’obiettivo è offrire alternative al disagio giovanile, valorizzare l’esperienza degli ex dipendenti e rafforzare il capitale umano locale, ricostruendo legami di fiducia tra industria, famiglie, istituzioni e comunità. Nel corso dell’evento è stato presentato anche lo Young Advisory Board, un nuovo organo consultivo under 40 pensato per valorizzare il contributo delle giovani generazioni nella definizione delle linee culturali, scientifiche e sociali della Fondazione.
“Fondazione Fincantieri è il ponte tra la nostra storia industriale e il futuro che vogliamo contribuire a costruire. In un contesto in cui la dimensione industriale deve dialogare sempre più con la società, la Fondazione rappresenta uno strumento strategico per rafforzare il legame con i territori, valorizzare il nostro patrimonio e promuovere una cultura dell’innovazione e della responsabilità condivisa”, afferma Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri. “Attraverso progetti concreti e visione di lungo periodo, confermiamo l’impegno di Fincantieri a essere non solo motore economico, ma anche riferimento culturale e sociale per le comunità in cui operiamo”, aggiunge.
“La Fondazione nasce per promuovere formazione e innovazione creando ponti tra mondo industriale, accademico e società civile”. Così Biagio Mazzotta, presidente di Fincantieri, intervenendo all’evento. “Noi dobbiamo rendere accessibile la nostra storia, accelerare la ricerca, formare i talenti e rafforzare l’impegno sociale nei territori dove operiamo. Fondazione ha avuto un percorso di crescita consolidando il ruolo di motore di sviluppo per le comunità del mare. Si tratta di un lavoro collettivo che ha permesso di raggiungere questi importanti traguardi”, aggiunge.
“La Fondazione è un ponte tra storia, innovazione e persone e questo ponte lo vogliamo fare con attenzione particolare all’inclusione, in particolare nei territori dove l’azienda e’ radicata”. Lo afferma Fausto Recchia, presidente della Fondazione Fincantieri. “Volevamo mappare, conservare e valorizzare il nostro patrimonio storico fatto da 230 anni con l’obiettivo di rendere questa ricchezza fruibile a tutti. Inoltre – prosegue -, vogliamo il rapporto sul piano della formazione dei giovani in un momento in cui si rafforza il rapporto tra difesa e industria di riferimento”.
– Foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).
Economia
Manovra, riprogrammati i fondi per il Ponte sullo Stretto. Il MIT “Approfondimenti dopo rilievi Corte dei Conti”
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11 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – In arrivo un nuovo pacchetto di modifiche del Governo alla manovra per il 2026. Secondo quanto riferito da fonti parlamentari, lo avrebbe annunciato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha partecipato oggi a una riunione dell’ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato.
Nel pacchetto, tra l’altro, misure su Transizione 5.0, previdenza complementare e una riprogrammazione delle risorse per il Ponte sullo Stretto.
NOTA DEL MIT “APPROFONDIMENTI IN CORSO, FONDI OK”
“Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto e farà di tutto per velocizzare il via ai lavori. Il governo ha garantito la copertura finanziaria per l’opera: a causa dell’intervento della Corte dei Conti, sono in corso gli ulteriori approfondimenti richiesti: per questo, i fondi sono stati ricollocati perché i cantieri saranno aperti nei prossimi mesi anziché entro fine anno come auspicato”. Così il Mit in una nota.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
In calo i canoni base dei conti correnti bancari, aumentano le commissioni sulle operazioni
Pubblicato
13 ore fa-
15 Dicembre 2025di
Redazione
I ROMA (ITALPRESS) – Nel 2024 per i conti correnti di tipo tradizionale si è registrata una diminuzione dei canoni di base e di quelli per l’emissione delle carte di debito, mentre sono aumentate le commissioni medie applicate sulle operazioni effettuate. È inoltre aumentata l’operatività dei correntisti. Per effetto di questi fattori la spesa media complessiva di gestione è rimasta sostanzialmente invariata, a 101,1 euro (100,7 nel 2023). Lo rende noto la Banca d’Italia nell’Indagine sulla spesa dei conti correnti delle famiglie nel 2024.
Per i conti correnti online sono diminuiti i prezzi unitari dei servizi, mentre è aumentata l’operatività; la relativa spesa media di gestione è aumentata di 1,7 euro, a 30,6 euro. Per i conti postali sono aumentati sia le commissioni unitarie sia l’operatività, comportando un aumento della spesa media di gestione da 67,3 a 71,6 euro. La spesa media ponderata per le tre tipologie di conto corrente si è attestata a 85,3 euro, in calo di 2,5 euro rispetto a quella dell’anno precedente; la diminuzione riflette il cambiamento dei pesi della popolazione e in particolare l’aumento del peso dei conti online (-3,6 euro) e il contemporaneo aumento dei prezzi (+1,0 euro) e dell’operatività (+0,1 euro).
La commissione per la messa a disposizione dei fondi (MDF) applicata nei contratti di apertura di credito in conto corrente è rimasta pressoché stabile all’1,6 per cento del credito accordato (era l’1,7 nel 2023); la commissione unitaria di istruttoria veloce (CIV) applicata sugli sconfinamenti e sugli scoperti di conto corrente è aumentata da 13,7 a 16,2 euro.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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