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La Roma batte 2-0 l’Eintracht e accede ai play-off

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ROMA (ITALPRESS) – Con le reti di Angelino e Shomurodov, la Roma batte l’Eintracht 2-0 e chiude al quindicesimo posto in classifica, qualificandosi così per i playoff di Europa League dove affronterà una tra Ferencvaros e Porto. Sarà il sorteggio di domani (ore 13) a definire il tabellone dei giallorossi, che negli eventuali ottavi potrebbero trovare il derby contro la Lazio. Per ora Ranieri si gode i passi in avanti di una Roma abile nel trovare rapidamente le soluzioni per mettere in crisi i tedeschi, che chiudono la gara dell’Olimpico con un solo tiro nello specchio. Molto più fluida la manovra della formazione di casa. La squadra giallorossa è quindicesima in Europa League per precisione sui cross (27.8%). Eppure sono i traversoni la chiave tattica del primo tempo nonostante il destinatario principale, Dovbyk, sia in ombra per gran parte del match. A fare le veci dell’ucraino è Angelino. E’ lo spagnolo a sfiorare la rete al 10′ con un colpo di testa su cross di Saelemaekers ed è lui tre minuti più tardi a servire in area la palla che Dovbyk, senza marcatura, spedisce sopra la traversa.
Dopo un palo colpito da Mancini sugli sviluppi di un calcio d’angolo al 36′, la Roma sblocca il risultato al 44′ proprio con Angelino: Pellegrini rifinisce un’azione avvolgente allargando per Mancini che crossa al centro per lo spagnolo, autore di un tiro al volo imprendibile sia per Trapp sia per Koch, che aveva tentato un salvataggio sulla linea. Al rientro dagli spogliatoi, la Roma rischia: Theate imbuca per Ekitike che salta Svilar ma si allarga troppo e favorisce il recupero del portiere. Allo scoccare dell’ora di gioco Ranieri fa i primi cambi: fuori Paredes e Saelemaekers, dentro Cristante e Soulè. Poi arriva il turno di Shomurodov, che prende il posto di Dovbyk. Sono i nuovi entrati a costruire il 2-0 al 69′: Soulè sguscia via ad una serie di avversari e lancia Shomurodov, che si porta avanti la palla di testa, resiste al rientro di Tuta e batte Trapp. L’uzbeko, accostato sul mercato al Venezia, attende di scoprire il futuro. La Roma il suo lo scoprirà domani a Nyon al sorteggio dei playoff.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Chivu “Gran responsabilità, una sorpresa la chiamata dell’Inter”

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MILANO (ITALPRESS) – “Arrivare qui è un grosso senso di responsabilità che voglio portare avanti, lo stesso che ho avuto quando sono venuto da giocatore. Sono ormai quasi 13 anni, tranne una pausa col Parma, che sono qui”. E’ stato presentato nel pomeriggio di Los Angeles, dove l’Inter sta preparando il mondiale per club FIFA, il nuovo tecnico dei nerazzurri Cristian Chivu. “Per me è stata una sorpresa – ha proseguito l’allenatore raccontando i primi contatti col club -, l’intenzione era di continuare a Parma, poi è arrivata la chiamata, la prima cosa che ho fatto è stata chiedere di chiamare Cherubini per ricevere il permesso, poi quando chiama l’Inter è sempre motivo di orgoglio”. Già allenatore delle giovanili, Chivu è tornato dopo la parentesi a Parma dove ha raggiunto la salvezza all’ultima giornata. Durante la presentazione il tecnico romeno ha spiegato in che modo ripartire dopo la pesante sconfitta contro il Paris Saint-Germain (5-0), un risultato pesante che deve essere dimenticato in fretta: “Perdere una finale di Champions fa sempre male, ma ho detto a questi ragazzi che il percorso che hanno fatto è stato straordinario. Bisogna ripartire dal percorso che la squadra ha fatto. Non si può giudicare solo dall’aver alzato o meno i trofei. Non si deve perdere di vista il fatto che il dovere di una squadra e di un allenatore è dare sempre tutto. Per me non è una stagione fallimentare. Prima della finale si parlava di una squadra che aveva eliminato il Bayern Monaco e il Barcellona. Questo non va scordato. Il fallimento nel calcio non esiste. Esiste solo quando cominciamo a trovare scuse e alibi”.
Nel finale Chivu ha parlato anche di Simone Inzaghi: “Con lui ho sempre avuto un bel rapporto da quando allenavo l’under 19, lo avevo chiamato prima della chiamata dell’Inter, quando avevo saputo che sarebbe andato via. Poi non ci siamo più sentiti”.
Cristian Chivu è stato introdotto dal presidente dell’Inter Giuseppe Marotta: “Il calcio è un mondo che brucia tutto con certa facilità. Ci siamo legati a un allenatore, Simone Inzaghi, che ci ha dato molto, abbiamo cercato di ricambiare questo legame incredibile. Dopo quattro anni si è arrivati a una conclusione, un divorzio consensuale, ma il mondo del calcio è cosi. Inzaghi ci ha fatto trascorrere giornate indimenticabili, è stato sicuramente un attore principale. Ci siamo trovati a dover trovare un sostituto in tempi brevi e con una grande velocità abbiamo individuato in Chivu il profilo perfetto. Non è un ripiego come è stato scritto, sicuramente è stata una scelta repentina e ci sono stati dei cavilli contrattuali perchè era sotto contratto con un altro club come il Parma, che ringrazio. Lo abbiamo potuto apprezzare da giocatore e quando ha allenato le giovanili, è diventato un allenatore di Serie A ed è arrivato alla salvezza con merito. L’orgoglio è aver trovato un allenatore non made in Italy ma made in Inter. Propone un calcio che sposa le ambizioni del nostro club”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Italia stacca il pass per i quarti di Euro U21, un gol di Casadei piega la Slovacchia a Trnava

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TRNAVA (SLOVACCHIA) (ITALPRESS) – Missione compiuta per l’Italia, che gioca una brutta partita ma si guadagna il pass per i quarti di finale degli Europei Under 21: battuti per 1-0 i padroni di casa della Slovacchia, che sono, invece, eliminati.

Rispetto alla prima partita di queste fasi finali, giocata contro la Romania, Nunziata lancia titolari Coppola e Casadei, con Ghilardi e Koleosho che si devono accomodare in panchina. Parte molto forte la Slovacchia con una pressione alta, guadagnandosi una prima occasione su calcio di punizione: cross di Suslov, Obert anticipa Pirola di testa ma manda sul fondo. Alla prima occasione, però, l’Italia passa in vantaggio: proprio Casadei recupera palla di forza nella propria metà campo e lancia il contropiede, Gnonto controlla non al meglio ma riesce a restituire palla al centrocampista del Torino, che resiste al ritorno di Jakubko e batte Belko con il tocco sotto di sinistro.

I ritmi rimangono alti ma soprattutto per la nazionale padrona di casa, mentre l’Italia fatica a uscire palla al piede e a tenere il possesso, affidandosi perlopiù ai lampi di Baldanzi. Ancora una partita complicata, invece, per Gnonto, che lavora molto per la squadra ma non riceve palloni giocabili in profondità. Alla mezz’ora la difesa azzurra libera una situazione intricata, poi nel finale di tempo Coppola trova un colpo di testa troppo debole e centrale per impensierire Belko. Nella ripresa, la Slovacchia alza ancora di più i giri del motore e l’Italia quasi sparisce dal campo: sono tante le palle perse, anche in zone caldissime del campo, che fanno arrabbiare Nunziata. Al 57′, Leo Sauer e Nebyla mancano la deviazione su un cross insidioso su cui Desplanches non esce. Al 63′ Baldanzi esce dal campo dolorante dopo aver subito fallo.

Poco dopo, su un angolo battuto da Pisilli, Pirola calcia alto una palla vagante da pochi metri, sprecando un’occasione ghiottissima: probabilmente il gol sarebbe stato annullato per un fallo evidente dello stesso difensore, che però poteva calciare meglio. Pirola è decisamente più efficace in fase difensiva, dove stoppa uno scatenato Suslov, di gran lunga il migliore dei suoi, mentre Koleosho prova a dare la scossa in avanti. Anche i minuti finali sono di grande apprensione per l’Italia, che deve nuovamente ringraziare Desplanches, super al 90′ nel chiudere lo specchio a Nebyla sul cross di Rigo. Servirà un deciso cambio di marcia nelle prossime partite, sia nell’intensità che nelle scelte di gioco: troppe le ripartenze sprecate per tocchi imprecisi. Martedì il match contro la Spagna per il primato nel girone.

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LE PAROLE DI NUNZIATA

“La cosa positiva è che dopo due partite abbiamo già passato il turno. Questo ci dà la possibilità di rigenerarci un po’ a livello fisico, sono state partite importanti. A livello di gioco siamo un po’ mancati, potevamo fare meglio, abbiamo sbagliato troppi passaggi, Però voglio elogiare i ragazzi per l’impegno, la grinta e la determinazione che ci hanno messo nel voler superare il turno”. Così Carmine Nunziata, ai microfoni di Rai Sport, dopo la vittoria per 1-0 dell’Italia contro la Slovacchia nella seconda giornata della fase finale degli Europei Under 21. Sulla scelta di lanciare Casadei titolare, poi, il tecnico degli azzurrini ha affermato: “Sono tutti ragazzi che hanno caratteristiche diverse e che meritano di giocare. La cosa bella è che ogni ragazzo che viene chiamato in causa dà il massimo”.

IL TABELLINO

SLOVACCHIA (4-3-3): Belko 6; Kopasec 6, Jakubko 5.5, Obert 6, Javorcek 6; Rigo 6, Nebyla 5.5, M. Sauer 6 (21′ st Gajdos 6); Marcelli 6 (12′ st Kapralik 6.5), Suslov 6.5, L. Sauer 6 (37′ st Holly sv). In panchina: Danko, Fruhwald, Mielke, Svidersky, Cerepkai, Sikula, Ujlaki, Jambor, Gazi. Allenatore: Kentos 5.5.

ITALIA (4-3-2-1): Desplanches 7; Zanotti 6.5, Coppola 6.5, Pirola 6.5, Ruggeri 6; Fabbian 5.5 (37′ st Kayode sv), Prati 5.5 (37′ st Ghilardi sv), Ndour 5.5; Baldanzi 6.5 (18′ st Pisilli 6), Casadei 7 (18′ st Koleosho 5.5); Gnonto 6 (13′ st Ambrosino 5.5). In panchina: Zacchi, Sassi, Turicchia, Doumbia, Guarino, Fazzini, Bianco. Allenatore: Nunziata 6.5.

ARBITRO: Nenad Minakovic (Serbia) 5.

RETE: 7′ pt Casadei.

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NOTE: serata serena; terreno di gioco in ottime condizioni. 15.455 gli spettatori presenti. Ammoniti: Jakubko, L. Sauer, Zanotti, Ndour, Koleosho. Angoli: 4-3 per la Slovacchia. Recupero: 2′; 6′.

– foto IMAGE –

(ITALPRESS).

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Pole a sorpresa per Russell al Gp del Canada, Hamilton 5° e Leclerc 8°

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MONTREAL (CANADA) (ITALPRESS) – George Russell partirà in pole position nel Gran Premio del Canada, decimo appuntamento del Mondiale di F1. 1’10″899 il tempo del pilota Mercedes, che precede di 0″160 Max Verstappen (Red Bull) e di 0″221 Oscar Piastri (McLaren). Ferrari quinta con Lewis Hamilton (+0″627) e ottava con Charles Leclerc (+0″783). Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) è quarto; mentre sesto un super Fernando Alonso (Aston Martin).

LA GRIGLIA DI PARTENZA

1^ fila
1. George Russell (Mercedes)
2. Max Verstappen (Red Bull)

2^ fila
3. Oscar Piastri (McLaren)
4. Kimi Antonelli (Mercedes)

3^ fila
5. Lewis Hamilton (Ferrari)
6. Fernando Alonso (Aston Martin)

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4^ fila
7. Lando Norris (McLaren)
8. Charles Leclerc (Ferrari)

5^ fila
9. Isack Hadjar (Racing Bulls)
10. Alexander Albon (Williams)

6^ fila
11. Yuki Tsunoda (Red Bull)
12. Franco Colapinto (Alpine)

7^ fila
13. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
14. Oliver Bearman (Haas)

8^ fila
15. Esteban Ocon (Haas)
16. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)

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9^ fila
17. Carlos Sainz (Williams)
18. Lance Stroll (Aston Martin)

10^ fila
19. Liam Lawson (Racing Bulls)
20. Pierre Gasly (Alpine)

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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