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Cronaca

Roma ai play-off di Europa League contro il Porto

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NYON (SVIZZERA) (ITALPRESS) – La Roma dovrà vedersela col Porto nei play-off di Europa League. Lo ha stabilito il sorteggio di Nyon. Andata il 13 febbraio al Do Dragao, il 20 la gara di ritorno all’Olimpico. Il giorno dopo, il 21, verrà disegnato il resto del tabellone fino alla finale: agli ottavi la vincente di Roma-Porto affronterà una fra Lazio e Athletic Bilbao.
Per quanto riguarda gli altri accoppiamenti, la Real Sociedad se la vedrà con i danesi del Midtjylland, il Fenerbahce di Mourinho pesca l’Anderlecht.

Questa la griglia:
PLAY-OFF (and. 13 febbraio, rit. 20 febbraio)
Ferencvaros (Hun) – Viktoria Plzen (Cze)
Twente (Ned) – Bodo Glimt (Nor)
Union SG (Bel) – Ajax (Ned)
Az Alkmaar (Ned) – Galatasaray (Tur)
Porto (Por) – ROMA (ITA)
Fenerbahce (Tur) – Anderlecht (Bel)
Paok Salonicco (Gre) – Fcsb (Rou)
Midtjylland (Den) – Real Sociedad (Esp)

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Banca del Fucino, a rischio il percorso di riduzione dei tassi Usa

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ROMA (ITALPRESS) – La Banca del Fucino ha elaborato tramite il suo Ufficio Studi un’analisi di scenario sugli attuali trend economici, con un focus in particolare sulla politica monetaria e le differenze tra l’area euro e gli USA.
Lo studio evidenzia sviluppi chiave sulle prospettive di taglio dei tassi e offre un quadro del contesto macroeconomico complessivo, con un approfondimento dedicato all’andamento del sistema bancario.
Mentre a settembre dell’anno scorso sembrava che le maggiori banche centrali a livello globale avessero stabilmente imboccato la traiettoria di una riduzione dei tassi di interesse, preoccupate dalla prospettiva di un eccessivo indebolimento della crescita economica e dei mercati del lavoro, oggi questa prospettiva appare parzialmente messa in dubbio, in particolare negli Usa, dove l’elezione di Donald Trump ha portato a rivedere le aspettative di inflazione dei mercati nel medio termine.
L’economia statunitense si è mantenuta robusta per tutta la durata del 2024. Anche sul fronte del mercato del lavoro le preoccupazioni emerse nel Q3 2024 si sono rivelate poco fondate.
Non mancano al contempo elementi che destano preoccupazione, come l’aumento dei default sulle carte di credito e le incertezze sui mercati finanziari innescate dall’impatto dell’IA cinese DeepSeek sulle aspettative di ricavo dei Big Tech USA.
Prosegue l’ormai pluriennale fase di debolezza dell’Area Euro, con crescita inferiore all’1% anche nel 2024. Andamento più positivo per quanto riguarda inflazione e tenuta del mercato del lavoro. Sulle prospettive di ripresa europea pesa in particolare la perdurante crisi della Germania, ormai al secondo anno consecutivo di contrazione del Pil. Le preoccupazioni circa l’andamento dell’economia hanno ispirato anche la decisione di ieri della BCE di tagliare i tassi d’interesse dello 0,25%. Ulteriori tagli saranno effettuati nel corso del 2025, ma la politica monetaria della BCE sarà condizionata dalle scelte della Fed, che deve fronteggiare un’inflazione più elevata e che a dicembre non ha effettuato alcuna riduzione dei tassi di policy.
Pur modesto, il taglio dei tassi ha conseguenze di rilievo, in quanto in questo modo la Germania si trova ad avere tassi di interesse reali negativi. L’inflazione tedesca a dicembre si è infatti attestata al 2,8%, più in alto quindi del livello attuale dei tassi. Diversamente per altre economie dell’Area Euro, come l’Italia, che, con un’inflazione dell’1,4% a dicembre, si trova ancora pienamente in territorio restrittivo.
La crescita dell’economia italiana (+0,5%) è non molto inferiore a quella dell’Area Euro (+0,9%) ma il tasso di crescita degli ultimi due trimestri è stato pari a zero su base congiunturale. L’inflazione è tra le più basse dell’intera Area (1,4%, a fronte di un 2,8% della Germania). Il tasso di disoccupazione è risultato in discesa per gran parte del 2024. A dicembre era al 6,2%, un valore inferiore alla media dell’Area Euro (6,3%) e al dato francese (7,8%).
Vera nota dolente è la produzione industriale, in calo ormai da due anni. Tra le cause principali sono da annoverarsi i costi elevati dell’energia, la crisi dell’economia tedesca e l’accresciuta competitività cinese sui mercati internazionali. Le difficoltà dell’industria sono messe ben in luce nelle statistiche sull’export, con le esportazioni in calo nei primi tre trimestri del 2024.
Più positivo il quadro per quanto riguarda le finanze pubbliche. Secondo le più recenti proiezioni del Mef, il deficit pubblico italiano dovrebbe tornare entro il limite europeo del 3% nel 2026. Tale aspettativa ha condotto lo spread Btp-Bund a scendere ai livelli più bassi dal 2021.
La raccolta bancaria totale sta lentamente tornando ad un assetto più simile a quello precedente l’inflazione del 2022: l’espansione su base annua della componente obbligazionaria sta fortemente rallentando (da +21,58% ad aprile 2024 a +7,22% a novembre dello stesso anno), e i depositi (inclusi i depositi a tempo) sono tornati a crescere. La raccolta totale rimane nondimeno in contrazione su base annua.
Sul fronte degli impieghi, si sta assistendo ad un disallineamento tra la dinamica dei prestiti alle famiglie e quella dei prestiti alle imprese: in base agli ultimi dati disponibili (relativi a novembre) gli impieghi presso le famiglie sembrano indirizzati a tornare in espansione su base annua; per le imprese, invece, si rimane ampiamente in territorio negativo, con un peggioramento nell’ultimo scorcio d’anno.
I tassi sui prestiti sono in discesa, seguendo la progressiva riduzione dei tassi BCE.
Non si evidenziano per il momento novità significative sul fronte dei crediti deteriorati, su livelli storicamente bassi da inizio 2023. Non sono tuttavia ancora disponibili dati sul Q4 2024, dai quali non è da escludersi che possano emergere novità significative su questo fronte.
Il rapporto è a cura di Vladimiro Giacchè e Michele Tonoletti (Direzione Comunicazione, Studi e Innovazione Digitale della Banca del Fucino).
-foto screenshot sito Banca del Fucino-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tajani “Italia sostiene con lealtà percorso ingresso Serbia nell’Ue”

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ROMA (ITALPRESS) – “A Belgrado per il Business Forum Italia-Serbia. Presenti circa 400 imprese italiane pronte a rafforzare la nostra presenza commerciale nei Balcani occidentali. Grazie al Presidente Vucic per la sua amicizia, l’Italia sostiene con lealtà il percorso d’ingresso della Serbia nell’Unione Europea”. Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Lombardia, Guidesi convoca incontro su futuro industria del nucleare

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MILANO (ITALPRESS) – Questa mattina presso l’assessorato allo Sviluppo economico di Regione Lombardia si è svolto un incontro sul futuro dell’industria del nucleare e dello sviluppo della ricerca e delle tecnologie. All’appuntamento, convocato dall’assessore regionale Guido Guidesi, hanno partecipato Eni, Edison, Enel, Ansaldo Energia e l’Università di Pavia. Presente anche l’Assessore regionale con delega alle Risorse energetiche, Massimo Sertori. “La Regione – ha spiegato l’assessore Guidesi – conferma l’attenzione per tutte le nuove tecnologie nucleari e gli sviluppi che queste potranno portare al territorio lombardo, il più manifatturiero d’Europa, dal punto di vista dell’autonomia energetica. Ricordo che Regione Lombardia sta già lavorando sul tema all’interno della Cabina Economica del Nord Ovest insieme alle Regioni Piemonte e Liguria. Questo perchè vi è la volontà di costituire una filiera dell’industria energetica lombarda che sia sinergica a quella piemontese e ligure”. Guidesi ha anche anticipato che a marzo verrà organizzato “un nuovo appuntamento in cui la Regione vorrà coinvolgere le imprese della filiera dell’industria energetica del nucleare già attive in Lombardia”.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa assessore Guidesi

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