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Musumeci “Sul tema Giustizia i sondaggi ci premiano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il garantismo è nel mio dna, anche quando da governatore della Sicilia ho avuto assessori indagati a loro ho dato piena fiducia in attesa di processi e sentenze. Però sappiate che quando manca la politica i magistrati si prendono quello spazio e vogliono governare, accade da trent’anni almeno”. Così, in una intervista a la Repubblica, il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, che, in merito agli avvisi di indagine alla premier e ai ministri sul caso Almasri, commenta: “Mi sembra di rivivere con Giorgia Meloni quello che è accaduto a Berlusconi. Ma guardate, è così dalla caduta della prima Repubblica nel 1992-94. Prima con Tangentopoli poi con i governi Berlusconi. Non c’è nessuna novità di rilievo. Da allora la magistratura tende a occupare, e in parte ci è riuscita, gli spazi di competenza della politica. Questo è avvenuto nel momento in cui la politica è arretrata. Quindi non mi meraviglia che accada anche adesso”. Secondo Musumeci “c’è una parte della magistratura che è ideologizzata, che si è formata in certi atenei o magari nella Fgci. E’ evidente che in Italia non si accetta un governo come il nostro e c’è chi pensa che bisogna mandarlo a casa”. “Io dico – aggiunge – che nessun magistrato deve pensare di sostituirsi alla politica, soprattutto adesso che la politica è tornata a occupare il suo spazio. Una politica onesta, pulita e trasparente. Oggi con il governo di Giorgia Meloni siamo tornati autorevoli e la magistratura questo lo deve capire e accettare. Come dice la premier, se qualcuno oggi vuole governare si deve candidare non cercare altre strade”.
Il governo per evitare che la magistratura sconfini deve fare “quello che stiamo facendo – sottolinea Musumeci -, lavorare per il Paese e fare le riforme nonostante certe sfide e provocazioni: bocciare per l’ennesima volta i rimpatri dall’Albania è un errore e la gente lo sta iniziando a capire. Abbiamo sondaggi, riservati e non pubblici, che ci dicono che gli italiani sono d’accordo con Meloni e non con le toghe”. Ed alla domanda se concorda con l’idea di scendere in piazza “contro le ingerenze di alcuni magistrati”, lanciata da un questionario di FdI, il ministro risponde: “Dico una cosa: le piazze appartengono al nostro codice genetico, per noi di destra la piazza era l’unico luogo in cui poter parlare agli italiani, quindi ci siamo affezionati. Spero torni dialogo”. E sul caso Santanchè, “non può essere un avviso di garanzia a far dimettere un ministro o un amministratore pubblico. Quando da governatore alcuni assessori, indagati, sono venuti da me presentandomi le loro dimissioni io le ho sempre respinte. Fino al giudizio definitivo non esistono condannati. C’è poi un p roblema di opportunità, in alcuni casi, e questo è un fatto personale. Ma lo dico al di là della vicenda personale di Santanchè”.
– foto Ipa agency –

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La manovra verso il sì, oggi il voto finale alla Camera

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ROMA (ITALPRESS) – Legge di Bilancio in dirittura d’arrivo alla Camera. Oggi le dichiarazioni di voto dalle 11 in diretta tv, poi il voto finale, atteso intorno alle 13. Ieri, la Camera ha approvato la fiducia posta dal governo sulla Manovra. I voti favorevoli sono stati 219, quelli contrari 125. La seduta è andata avanti a oltranza in notturna per l’illustrazione e il voto sugli ordini del giorno.

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Manovra finanziaria, via libera della Camera al voto di fiducia

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aula della Camera con 219 voti a favore e 125 contrari ha approvato la fiducia posta dal governo sul Ddl bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2026 e bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028, approvato dal Senato. Ora i lavori proseguono a partire dalle ore 22 con l’esame degli ordini del giorno presentati.

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Il Consiglio dei ministri approva il decreto sugli aiuti all’Ucraina

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ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa a Palazzo Chigi la riunione del Consiglio dei ministri che ha approvato il dl Ucraina con “disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, per il rinnovo dei permessi di soggiorno in possesso di cittadini ucraini, nonché per la sicurezza dei giornalisti freelance”. Nel corso della riunione, invece, secondo quanto si apprende non si è parlato della data del referendum sulla separazione delle carriere.

-Foto IPA Agency-
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